Banchetto di sabato 31 agosto in piazza Liberazione

sabato 31 agosto 2013
venerdì 30 agosto 2013
Precisazioni sull'articolo di Settegiorni del 30.08.13
Ringraziamo la Redazione di Settegiorni
per l'attenzione data sulla questione ambiente e sito Novaceta.
Ci rendiamo conto che descrivere
processi produttivi complessi è impresa ardua anche per una
bravissima cronista come l'inviata di Settegiorni. Sintetizzare, poi,
per oggettivi problemi di “spazio” diventa veramente difficile.
Nel
complesso l'articolo ribadisce il vero obiettivo : la tutela per la
salute dei Cittadini.
Ci
permettiamo comunque di fare alcune precisazioni esclusivamente di
natura tecnica.
1
– Le cisterne interrate con acetone sono dislocate nella zona
“Novaceta”, mentre l'area interessata
alle
demolizioni è in zona “Snia Viscosa”. L'amianto è
presente ovunque.
2
– I sette pozzi, esistenti, si riferiscono a pozzi acqua . Tali
pozzi sono dislocati sia sull'area Snia
Viscosa
che sull'area Novaceta. Hanno una notevole profondità, appunto
70 / 80 metri ed il
fatto
che tali pozzi presentano tracce di sostanze inquinanti è
possibile.
3-
In termini di volume, la presenza di amianto in Novaceta potrebbe
ricoprire per metà la Città di
Magenta.
Grazie.
Mario
De Luca
giovedì 29 agosto 2013
Malaffare e berlusconismo.
Mi ero promesso di non rispondere alle
dichiarazioni del vice-sindaco di Magenta rese al quotidiano Il
Giorno, ma quando è troppo è troppo !
Il Vice-sindaco non può fare il
furbo, con noi non attacca ! Diciamo le cose come stanno.
Il Movimento Popolare Dignità e
Lavoro ha presentato, insieme a Comune Solidale, una richiesta di
consiglio comunale aperto nel giugno 2012. L'amministrazione comunale
non ha mai risposto ufficialmente, come si dovrebbe, ad una richiesta
protocollata.
Tale atteggiamento rientra in una
logica “normale” per l'amministrazione magentina. Non c'è
stato nemmeno un minimo rispetto per una richiesta pervenuta da una
formazione politica che alle ultime amministrative ha rappresentato
parte della comunità.
E' sconcertante che un'amministrazione
“se-dicente” di sinistra, non cerca di dialogare, almeno su temi
così importanti come quelli del lavoro e dell'ambiente, con
altre parti rappresentanti la Città, che siano di sinistra ,
di centro oppure di destra. Quest'amministrazione si arrocca dietro
un modestissimo 27 % e non si preoccupa che per ogni 100 magentini
ben 73 non li hanno voluti. Andate avanti così !
Altro che “ci siamo resi sempre
disponibili ad un'assemblea pubblica” !. Il
vice-sindaco NON si è mai fatto vedere, ne sentire! Un unico
incontro, in sala giunta, promosso da un imbarazzatissimo ( proprio
per la latitanza dell'A.C. ) consigliere Vulcano e da un'altrettanta
imbarazzata ( per lo stesso motivo ) assessore Garegnani. In
quell'occasione il Sindaco tuonò :” a gennaio (
2013 ) faremo il Consiglio Comunale !”
Dispiace
dover sottolineare come il vice-sindaco prevarica il Sindaco e decida
per l'esatto contrario di quanto promesso dal primo cittadino. :”
Il consiglio comunale aperto non è lo strumento più
adeguato ad affrontare questo tema !”. Evidentemente
c'è anche un po' di confusione nei ruoli !
Ci
dica, il vice-sindaco, qual'è lo strumento più adatto !
Ci dica cosa sa e cosa conosce di quella fabbrica. Ci dica se conosce
le tipologie di lavorazione dell'acetato, se conosce quali materiali,
quali composti, quali prodotti chimici venivano utilizzati. Ci parli
un po' dei reflui, dei rifiuti catalogati CER. Il vice-sindaco NON SA
NIENTE, né si è documentato, e cosa fa ? , pronuncia la
classica frase dei “cazzo-facenti” :” non creiamo
inutili allarmismi !”. (Leggi
allegato: Snia Viscosa Pavia)
Ricordiamo al
vice-sindaco che quando all'interno della fabbrica erano iniziate le
demolizioni, spacciate per bonifiche, siamo stati noi del movimento a
portare letteralmente dentro il sito la polizia locale ( i cui
vertici sono gli stessi anche sotto quest'amministrazione ) che
verbalizzò di amianto non mappato, di fusti non etichettati,
di 40.000 litri di acetone ancora in cisterne interrate, etc. (Leggi
allegato: Verbale Polizia Locale)
Credo infine che,
se non è pura follia, è qualcosa di ben più
grave dichiarare : “L'Istituto di credito milanese ( UNICREDIT )
si è trovato suo malgrado costretto a sostenere le spese della
messa in sicurezza dell'area e della bonifica dell'ex insediamento
produttivo”.
Tanto per ricordare
al vice-sindaco :
L'UNICREDIT è
l'istituto che rilevava le sole aree su cui sorgeva Novaceta
nel lontano 2005, quando cioè lo stabilimento produceva a
pieno ritmo. Acquisiva le aree con il solo obiettivo di compiere una
colossale speculazione edilizia, poiché non aveva alcun
interesse imprenditoriale. Acquistava le aree CON IL VINCOLO
INDUSTRIALE, quindi a prezzo di favore, certa, evidentemente, che
prima o poi il vincolo sarebbe caduto.
UNICREDIT ha
responsabilità enormi, se non assolute, per quanto riguarda la
fermata degli impianti.
UNICREDIT ha sulla
coscienza la tragedia di centinaia di famiglie e l'impoverimento del
nostro territorio.
Oggi si “santifica”
il malaffare nel pieno rispetto dei dogmi del berlusconismo.
Mario De Luca
venerdì 23 agosto 2013
Raccolta firme in viale Piemonte
Domani , sabato 24 agosto, saremo in viale Piemonte con un ulteriore gazebo per informare e sensibilizzare i Cittadini in merito alla presenza di sostanze inquinanti all'interno del sito Novaceta. Al danno materiale subito dai lavoratori, con la perdita del posto di lavoro, si aggiunge un danno ancora maggiore per tutti i Cittadini, quello sulla salute. I vandali che stanno demolendo il sito agiscono spesso senza alcun controllo, ovvero si controllano da soli ( e sembra che sia tutto legale ! ). Inoltre c'è un'ordinanza del Sindaco di Magenta che prevede la demolizione di alcuni fabbricati. Abbiamo il diritto di saperne di più.
Abbiamo bisogno della presenza di molte persone, in particolar modo degli ex compagni di lavoro che possono aiutarci a spiegare ai Cittadini ciò che sta avvenendo.
Ricordiamo che, con l'arresto della famiglia Ligresti, tutti i personaggi che, negli ultimi anni, hanno in qualche modo rilevato quote di proprietà in quella società o sulle aree, hanno dovuto fare i conti con la Giustizia.
La partita non è ancora chiusa.
Mario De Luca
domenica 18 agosto 2013
AMBIENTE E SALUTE : I DIRITTI DEI CITTADINI
Nel
giugno 2012 il Movimento Popolare Dignità e Lavoro
insieme a Comune Solidale presenta all'ufficio protocollo del Comune
di Magenta una richiesta di Consiglio Comunale aperto con la
motivazione di convocare i soggetti interessati allo smantellamento
dello stabilimento Novaceta poiché gravi inadempienze
sono state e continuano ad essere commesse, durante la fase di
demolizione, con pericolose ripercussioni sulla salute dei Cittadini,
poiché scarsa o nulla attenzione veniva dedicata alla fase di
bonifica di materiali pericolosi.
Già
nel dicembre 2011 il Movimento Popolare
Dignità e Lavoro, tramite gli
attivisti del gruppo, effettuarono un blitz all'interno dello
stabilimento e documentarono gravissime irregolarità. Fu
richiesto l'intervento della Polizia Locale che documentò e
confermò quanto già in precedenza documentato dal
Movimento Popolare Dignità e Lavoro.
Si certificò che era assente una
mappatura dell'amianto,
si verificò la presenza dello stesso amianto in condizioni
tali da essere ritenuto estremamente pericoloso, si certificò
la presenza di circa 40.000 litri di infiammabilissimo acetone in
contenitori interrati, la presenza di innumerevoli fusti di sostanze
non etichettate e classificate.
Insomma,
all'interno dello Stabilimento Novaceta, giaceva una vera e propria
bomba ecologica.
Il
Movimento Popolare Dignità e Lavoro continuava a
presentare esposti all'ASL, all'ARPA, ai Carabinieri
denunciando puntualmente ogni irregolarità. La speranza ,
nell'interesse dei Cittadini, era quella di poter presentare ogni
dettaglio all'opinione pubblica, tramite appunto un consiglio
comunale aperto dove, ogni soggetto, in primis la proprietà
delle aree e la società incaricata alla demolizione
presentassero un piano di bonifica e lo rendessero
pubblico
e trasparente.
I
continui solleciti fatti dal Movimento Popolare Dignità e
Lavoro all'amministrazione comunale hanno prodotto solo due
sterili incontri con l'assessore competente.
A
distanza di un anno il Movimento Popolare Dignità e Lavoro
ha presentato un secondo protocollo all'Amministrazione Comunale,
accompagnato da ulteriore documentazione comprovando lo stato di
estrema pericolosità prodotta a seguito della demolizione
incontrollata dello stabilimento.
A
metà dello scorso luglio il Sindaco ha pubblicato
un'ordinanza dove sostiene che a fronte di supervisioni da
parte
degli enti preposti (VV.FF., ASL, ARPA , etc) alcuni edifici devono
essere abbattuti poiché pericolosi per le persone e per
l'ambiente ( dice due anni dopo quello che il Movimento aveva già
denunciato ). Per poter far questo viene nominato un direttore
lavori pagato dalla proprietà delle
aree !
In
poche parole, chi decide come dovranno essere eseguiti i lavori e chi
li esegue, sono la stessa persona. Non vogliamo che l'occasione delle
“affrettate” demolizioni possa comunque interferire con i
prossimi futuri programmi del PGT.
Il
Movimento Popolare Dignità e Lavoro organizza per
l'intera giornata di sabato 24 agosto prossimo, in viale Piemonte, una
raccolta firma per sollecitare l'Amministrazione Comunale ad un
confronto tra le istituzioni ed i Cittadini da svolgersi nell'ambito
di un Consiglio Comunale Aperto a tutta la cittadinanza.
Con
l'occasione, sabato 24 agosto prossimo, il Movimento Popolare
Dignità e Lavoro informerà i Cittadini sui reali
pericoli per l'ambiente e sulle attuali condizioni di sicurezza
dell'aria ex Novaceta.
M.P.D.L.
Ciclostilato
in proprio : Movimento Popolare Dignità e Lavoro- Viale
Piemonte 66 , Magenta (mi )
domenica 4 agosto 2013
Per chi, in buona fede, avesse ancora qualche dubbio !
Dicevamo
qualche giorno fa che il nostro Paese, ad inizio agosto 2013, avrebbe
potuto ritrovarsi in un Paese migliore.
Com'è
giusto che accadesse, il delinquente è stato condannato. E'
arrivato il giudizio, al terzo grado, che ha confermato tutto quanto
altri due tribunali, primo grado ed appello, avevano dimostrato e
sentenziato, senza ombra di dubbio.
In
qualunque altro Paese al mondo, non solo il delinquente conclamato,
per una semplice normalità di consuetudine sociale e civile,
avrebbe atteso il compiersi dell'iter applicativo della sentenza, ma
la gente ( quella parte di popolo, in buona fede, che custodiva
ancora qualche dubbio ) avrebbe capito che in un Paese civile ogni
sentenza dei tribunali va accettata, pur se non condivisa.
Non
ritorniamo sull'atteggiamento del delinquente poiché come
motiva la sentenza:” ...va
poi considerata la
particolare capacità a delinquere
dimostrata nell'esecuzione del disegno, consistito nell'architettare
un complesso meccanismo fraudolento ramificato in infiniti paradisi
fiscali, con miriadi di società satelliti e conti correnti
costituiti esclusivamente in funzione del disegno delittuoso. E
nemmeno può trascurarsi che dalla suddetta attività è
conseguita per l'imputato un'immensa disponibilità economica
all'estero...”. Un
soggetto, con “particolare capacità a delinquere,
dimostrata, si atteggerà per quello che è, dichiarando
alla stampa il contrario di ciò che intende fare :”
non accetterò ne i domiciliari ne i servizi sociali, chiederò
di andare in carcere “, oggi,
invece, un gruppo di suoi servitori chiedono la grazia per il
padrone. Uno scemo ,che il suo stesso partito l'ha dovuto rimuovere
da ministro dei beni culturali, parla di “guerra
civile”, un'altro
(a) “onorevole” (...ma mi faccia il piacere !), rivolgendosi ad
un avversario politico (Fioroni -PD), con grande garbo e statura
istituzionale gli rammenta “...voi
non avete neanche le palle di dirci che facciamo schifo “
( onorevole, se proprio ci tiene, glielo diciamo noi che fate
veramente schifo ! ).
Vogliamo
quindi rivolgerci a coloro i quali, in buona fede, ancora potrebbero,
una volta per tutte, capire che il nostro Paese non può essere
governato da un branco di pecoroni a servizio di un delinquente.
Dichiarava ieri un altro ministro PDL ( Lupi ) :”
il presidente Berlusconi ci ha detto ( ai soli ministri PDL ) di non
partecipare al sit-in, organizzato dal PDL, in piazza” . Capite
come funziona in questo Paese ? Un delinquente pregiudicato ordina ai
ministri della Repubblica cosa devono e cosa non devono fare ! Nel
più completo e plateale stile mafioso !
Chiedo quindi a chi,
ancora in buona fede, volesse confermare la propria fiducia a questa
gentaglia, di essere attenti , di meditare, di valutare che il nostro
Paese si è “infilato” in una spirale terribile e
delittuosa. Se i nostri governanti sono questi, si “giustificano”
le azioni fuori legge di tutta la classe dirigente di questo Paese.
Centinaia di migliaia di posti di lavoro si perdono perchè un
Marchionne qualunque decide che la sentenza di un tribunale del
lavoro ( anch'essa al terzo grado ), che ordina alla Fiat il
reintegro di tre lavoratori ingiustamente licenziati, è carta
straccia. Allora minaccia, e lo farà, di chiudere tutti gli
stabilimenti Fiat. Accade che Tyssen-Group decide di chiudere tutti
gli stabilimenti in Italia pur di non adeguarsi alle normative in
ambito di sicurezza sul lavoro. Accade, in questi giorni, che
Indesit ( nelle sole Marche , oltre duemila posti di lavoro ) chiude
per riaprire in altri Paesi dove vengono massacrati i diritti dei
lavoratori. Accade, inoltre, che le morti di Taranto sono dovute al
fumo di sigaretta e che l'ILVA può tranquillamente continuare
ad inquinare.
Ecco,
di tutto questo non si parla. E' importante, secondo il PD e secondo
il “nipote”, che questo governo non cada , “per
non rendere vano tutto quanto di buono ha fatto in questi cento
giorni “, e
si continui a governare con ministri e parlamentari devoti al
delinquente conclamato.
Infine,
a dimostrazione che non siamo noi “esagerati” oppositori e
contestatori del delinquente, riportiamo uno dei tanti commenti della
stampa estera , (Sueddeutsche Zeitung ) :”
se avesse ancora un briciolo di decenza in corpo, si ritirerebbe
dalla politica “
Mario
De Luca
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