Gentile D.ssa Calati,
il 9 dicembre u.s., pubblicazioni
locali sui social, mettevano in evidenza polemiche in merito alla necessità / convenienza di essere Cittadini di
Magenta coinvolgendo anche le Associazioni locali. Lei suggeriva ai Magentini ed alle
Associazioni, in disaccordo con la politica amministrativa del nostro Comune, di lasciare Magenta e di
trasferirsi altrove. Nel legittimo
dubbio, che assale chi legge osservazioni e controdeduzioni, ho ritenuto
opportuno non partecipare alla discussione.
Mi consenta l’utilizzo di quel
“nostro”, riferito al Comune di appartenenza. Le ragioni di questa
auto-attribuzione sono numerosissime e le ho a Lei elencate nella mia
precedente e-mail ( a cui non c’è stata risposta ). Quindi, con la consapevolezza di appartenere al
“nostro” Comune, più volte ho chiesto, come Cittadino del territorio, come
Associazione magentina, come Lavoratore, come Imprenditore magentino, la
possibilità di un incontro in merito alla gravissima situazione ambientale che
interessa Magenta, e sa bene che mi riferisco, in particolare , alla aree
industriali dismesse.
E ritorno sulla questione delle
Associazioni magentine. Il giorno 01 dicembre u.s., Lei ha concesso un
incontro, ad emeriti sconosciuti, che millantavano appartenenza ad
un’Associazione magentina inesistente.
Due persone, di cui un politico
milanese, millantano ruoli, posizioni, storia,
responsabilità, e si dichiarano interlocutori di
un’associazione che NON ESISTE, presieduta da una signora che con Magenta e con
la storia Novaceta non c’entra NULLA !
Il paradosso è che, all’incontro di cui sopra, era
presente anche un ex Consigliere Provinciale che, proprio presso il Comune di
Magenta, depositò, invece, nel lontano 2015, 1300 firme di
Cittadini a supporto di una petizione popolare presentata dal Movimento
Popolare Dignità e Lavoro. Successivamente il MPDL generava quella che è stata l’originale Associazione
magentina ( Ri-Parco Bene Comune ) e che fu regolarmente iscritta all’albo
delle Associazioni della Città.
Vorrei ribadire che queste persone vorrebbero, non si
sa bene a quale titolo, occupare parte dell’area magentina in viale Piemonte ed
avviare un punto vendita di prodotti agro alimentari provenienti da aziende
sconosciute e da luoghi sconosciuti ( v. su sito Fuorimercato ). Costoro vorrebbero
gestire un punto vendita di cibo preparato altrove, e chiedono concessioni millantando appartenenza a
storie magentine e coprendosi dietro false attività di volontariato.
E’ stato, invece, il Movimento Popolare Dignità e
Lavoro che aveva dato inizio ad un processo di recupero dell’area ed a un
progetto di ristrutturazione ( già consegnato all’attenzione
dell’Assessora Cattaneo e protocollato presso gli Uffici
Comunali ), con l’unico scopo che, quell’area, fosse ceduta (v.
petizione) al Comune di Magenta per la realizzazione di un PARCO PUBBLICO.
Dunque, gentile Dottoressa Calati, le chiedo cortesemente
di rivalutare l’attenzione che ha riservato verso sconosciuti e, possibilmente,
informare i Cittadini che a metà gennaio 2022, presso l’area dismessa Novaceta,
inizieranno, come Lei li definisce, le attività di bonifica.
Considerando, che, la Sua Amministrazione ha sostenuto,
in un primo tempo, che la bonifica dell’area era stata già effettuata, vuole ,
per cortesia spiegare di quale bonifica si parla ?
Ed infine, non abbiamo mai sentito, ne da questa
Amministrazione ne da quelle precedenti, parlare di inquinanti ( pressanti
sull’area da molte decine di anni ) quali, Zolfo, Piombo, Acidi, Alcali,
Solfuri, e poi PCB ed altro. Non solo Amianto, quindi, potremo dire, anche se,
pericolosissimo ed ancora presente in ingente quantità. Non crede che, prima
d’iniziare le “opere” di una bonifica “affrettata”, potrebbe essere utile
chiedere alla Società Namir Radice Fossati ( incaricata alle attività ) ulteriori
particolari relativi alle modalità d’intervento ? , e non crede che potrebbe
essere utile coinvolgere la Città tramite un’assemblea pubblica ?
Cordialità e rinnovati Auguri di Buone Feste.
M. De Luca
P.S. : per completezza d’informazione, in allegato riporto
una e-mail che il millantatore milanese ha inviato alle Cooperative con
cui collabora, e la risposta, del sottoscritto, che smentisce ogni bugia.
- risposta puntuale del sottoscritto a tutte le bugie contenute nella lettera di cui sopra.