A scanso di ogni equivoco , precisiamo che per omertà
intendiamo il suo sinonimo (L'omertà
è il silenzio su
un delitto( n.d.r. : in senso lato ) o sulle sue circostanze in modo da
ostacolare la ricerca e
la punizione del colpevole; sia per interessi pratici o di
consorteria, oppure causata da paure e timori di ritorsioni.[1] – da
Wikipedia )
Per “casa nostra” si intende invece proprio del territorio e
giammai deve confondersi con “cosa nostra”.
Fatte le dovute precisazioni, vogliamo informarvi in merito
alla serata del 19 settembre scorso, organizzata dal Movimento Popolare Dignità e
Lavoro. Il Movimento estese l'invito alla serata ad amministratori ed a
personaggi politici eletti sul nostro territorio. L’invito fu rivolto, ad un
assessore dell’attuale amministrazione magentina ( PD ), ad onorevoli assessori
regionali ( Lega Nord ) , a consiglieri regionali ( NcD ).
L’invito fu esteso anche ( tramite la stessa A.C. di Magenta
) ad altro assessore comunale ( R.C. ) e, direttamente dal nostro gruppo a semplici
cittadini, da sempre , però, parte attiva della politica magentina. Tra questi,
per pudore, citiamo chi è intervenuto, tutti gli altri, almeno una decina, non
hanno nemmeno risposto. Pertanto ringraziamo , Gianfranco Albè, Bruno Peloso e
Roberto Bertani ( M 5 S ) , Angelo Terraneo, Ambrogio Colombo e Massimo Gatti.
Poi, un abbraccio a tantissimi Cittadini a cui va il nostro più
grande e sincero grazie per la partecipazione e per l’attenzione dedicata ai
temi della serata.
Vogliamo anche sottolineare la correttezza del Primo Cittadino di Magenta, Dott. Invernizzi, che appena invitato
ci comunicò che nella stessa giornata aveva già impegni in agenda, ma che
avrebbe comunque fatto sentire la sua presenza. Impegno mantenuto. Il Dott.
Invernizzi ci ha fatto recapitare una sua lettera che abbiamo molto apprezzato, per
tutto il contenuto, per la vicinanza espressa alle nostre lotte, per la
solidarietà e per gli auguri. Grazie Sindaco !
Le domande che avremmo voluto porre, ad amministratori e
politici del territorio, se fossero intervenuti, sono domande semplici e che
richiedono risposte semplici e possibilmente chiare :
All’Amministrazione
Comunale :
- Quando pubblicherete la notizia, anticipata verbalmente nella presentazione del PGT del 14.09 u.s. in merito all’acquisizione dell’area CRAL, sulle bacheche comunali ?
- Quali sono i termini dell’accordo, e con chi, per la cessione dell’area ?
- E’ stata ultimata, come risulta da Vs. crono programma, la bonifica dell’intera area ex Novaceta ?
- Quali sono state le motivazioni tecniche per cui l’A.C. non ha ritenuto opportuno costituirsi Parte Civile nel processo penale a 33 ( 32 ) ex manager Novaceta ?
All’ Assessore e al
Consigliere Regionale :
- A proposito delle varianti del PGT magentino, potete riferirci su eventuali contatti presi con l’A.C. in merito a possibili, auspicabli insediamenti produttivi sulle aree che resteranno a vocazione industriale ?
A chi si propone di
amministrare in futuro la Città
di Magenta :
- Perché non fate “sentire” la vostra visione “politica” oltre che la vostra voce e le vostre ragioni sul futuro sviluppo urbanistico della Città di Magenta ?
Il tempo, poi, trascorre
velocissimo, e mentre trascriviamo queste considerazioni, è già tempo di essere
soddisfatti per l’incredibile successo ottenuto ( aspettando 6 anni ) da un
gruppo di Cittadini che per primi hanno intuito che Magenta stava per essere depredata di uno
stabilimento importante che dava lavoro e reddito a centinaia di famiglie.
Questi Cittadini, con le loro lotte , con la loro determinazione, con il loro
coraggio sono stati accettati, dal Tribunale di Milano, quale parte lesa nel processo penale che vedrà
alla sbarra 33 ex “manager” di quella fabbrica importante, ormai demolita e
teatro di altre terribili situazioni ambientali. I Cittadini che, chiedendo
giustizia, si sostituiscono alle istituzioni che, anche a seguito di una
sentenza storica e di una vittoria di tutta la Città di Magenta, non si fanno sentire ! Unica
eccezione il Sindaco di Magenta , Dott. Invernizzi, a cui comunque bisogna
riconoscere una particolare sensibilità
e vicinanza a quel pezzo di Comunità che chiede giustizia
ed attenzione.