Il MPDL ringrazia ancora i Cittadini intervenuti, ed in particolare Ambrogio Colombo, Massimo Gatti e l'Assessore Vincenzo Salvaggio a cui abbiamo rinnovato ed offerto, nell'interesse della Cittadinanza, collaborazione e conoscenza specifica della materia e dei luoghi.
Ringraziamo molto, Rossella Luongo della Sinistra di Sedriano, encomiabili nel loro continuo impegno e nella loro efficace divulgazione sulle problematiche legate alla presenza di amianto sul territorio. Ringraziamo l'Associazione Italiana Esposti Amianto, nelle persone del Presidente Nazionale , Fulvio Aurora e del Vicesegretario Nazionale, Valentino Gritta. Ringraziamo infine Angelo Terraneo dei VAS Magenta, per il suo continuo impegno e per aver contribuito alla organizzazione della serata.
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Buonasera,
Una lunghissima
esperienza, vissuta giorno dopo giorno, con i compagni del Movimento
Dignità e Lavoro, ci ha portato ad analizzare il comportamento della gente, di
fronte, ad esempio, all’informazione fornita attraverso la distribuzione dei
volantini, nelle piazze, fuori dai centri commerciali o fuori dagli ospedali.
L’impatto con il volantino, per la stragrande maggioranza della gente, è talmente superficiale, da scoraggiare
il più tenace volontario comunicatore. Eppure il volantino, cerca di
sintetizzare il problema, indica un problema. Dovrebbe suscitare interesse,
dovrebbe stimolare domande. C’è chi a forza ti risponde e non ritira il
volantino perché “non sono di magenta“, chi risponde “io l’amianto sulla mia casa non c’è l’ho!
“ , chi recepisce che ci stiamo riferendo a siti industriali dismessi, racconta
di “abitare dall’altra parte di Magenta
“. Ovviamente il problema amianto, ed il problemissimo della bonifica dei
territori è un problema di tutti e tutti devono capire che risolverlo è un
dovere e pretendere di vivere in un
mondo meno inquinato è un diritto che ogni Cittadino ha.
L’informazione:
chi deve fornire un’informazione reale, precisa, asettica da interessi di parte
e volta esclusivamente all’interesse della salute pubblica ? Chi se non gli
Enti preposti , ASL, ARPA , Guardia di Finanza, Carabinieri, Forestali,
Amministrazioni Locali, Province, le Regioni. Ed invece ognuno si trincèa
dietro le proprie competenze, in modo certamente legittimo e legale, ma
sicuramente a danno dell’informazione verso i Cittadini. Ed allora, quando sono
gli stessi Cittadini, organizzati in Associazioni, come Dignità e Lavoro, come
gli inossidabili di Sinistra di Sedriano, come i VAS , come AIEA e come tanti altri comitati,
allora questi vengono definiti e considerati come i rompiscatole. Ma va a
finire, però, che questi rompiscatole hanno quasi sempre ragione, allora si
scoprono le scorie sepolte nell’area Santa Giulia a Milano, le spazzature
inquinanti sotto i cantieri TAV, le centinaia di tombe inquinanti disseminate
nei territori, solo per ricordare Brescia con la Caffaro, Pavia e Varedo
con la Snia Viscosa.
Il magentino ha
due enormi aree per complessivi 600.000 metri quadri. Immaginate, oltre la metà
di tutta l’area Expo, tanto per restare all’attualità. Un territorio enorme che
ha subìto pesantissimi carichi inquinanti. Un territorio a vocazione
industriale che ha iniziato ad inquinare già dal 1925, anno in cui fu inagurato
il processo produttivo di Snia Viscosa, che utilizzava, per il prodotto finito,
solfuro di carbonio, acido solforico, zolfo, piombo, e poi per la produzione di
energia, prima calce viva, poi soda caustica, acido cloridrico, carbone , oli
combustibili contenenti , in alte concentrazioni lo zolfo, e poi gli oli
minerali per la lavorazione del filo, e poi l’acetone, e poi gli oli
dielettrici (contenenti PCB) e poi gli isolamenti termici con massicci impiego
di amianto e derivati.
Bene, anzi male, sono trascorsi 90 anni, 90 anni di continua
pressione inquinante sul territorio, sull’aria che respiriamo, sulle falde, e
non è stata fatta mai alcuna bonifica. Ma allora di cosa vogliono zittirci,
cosa sanno gli amministratori delle nostre comunità che sentono una sola
campana, quella della proprietà, che dice e fa quel che vuole. Quelle proprietà
che in passaggi diversi dovranno, a giorni, difendersi in Tribunale da pesanti
accuse in un processo penale che si celebrerà poiché le verità dei lavoratori
sono venute a galla. Certo sarà un processo per reati amministrativi mentre
questa sera parliamo di ambiente ed inquinamento, ma chi di voi andrebbe ad
acquistare cibo per i propri figli in un’azienda agricola i cui titolari sono
accusati di bancarotta fraudolenta e di falsificazione dei libri contabili ed
altro !
90 anni di
inquinamento su quelle aree e mai alcuna bonifica. Si dirà, ma le
amministrazioni locali hanno come supporto tecnico ed ispettivo gli enti
preposti, OK, ma se agli enti preposti nessuno fa vedere dove indagare, dove
prelevare i campioni, dove carotare, ovvero se queste informazioni agli enti
vengono fornite dalla stessa proprietà, ma quali risultati avremo ?.
Ed è per questo
motivo che già dal 2009, anno in cui lo stabilimento fu fermato, non per crisi,
caro Assessore Salvaggio che ancora oggi ripeti questa storiella, ma per
distrarre tanti milioni di euro e per liberare le aree, il Movimento denunciò
agli Enti il pericolo inquinanti ed in particolare quello della massiccia
presenza di amianto. Dal 2009, sono sei anni che chiediamo alle amministrazioni
( guarda caso di colore politico diverso ) , di essere coinvolti, di voler dare
una mano, da esperti del sito, direi dagli unici esperti del sito. Niente da
fare ! Dopo sei anni e dopo una delibera di giunta di qualche anno fa, il 20
aprile scorso ci hanno chiamato ad un tavolo tecnico per ascoltare il punto
dello stato dell’arte delle pseudo bonifiche.
A Napoli c’è un Complesso
Monumentale, comprendente Chiesa, Monastero e Convento, fu innalzato dal 1310
al 1328 per volere del monarca Roberto D’Angiò
devoto a San Francesco di Assisi e a Santa Chiara. Costui volle costruire una cittadella francescana,
aperta a tutti, che accogliesse nel monastero le Clarisse e nel convento
adiacente i Frati Minori. Questa cittadella, nel corso degli anni, divenne meta
di pellegrinaggi e di generosissime offerte tanto da diventare terreno
appetibile dei ladri. Si racconta che a Santa Chiara, “misero le porte di ferro”,
dopo l’ennesimo furto, quando non c’era più nulla da rubare.
Parte è già accaduto anche nei
nostri territori, ma abbiamo il dovere, tutti, di fare il possibile perché non
accada più. Abbiamo il dovere, e lo chiederemo con ancora maggiore forza alle
autorità preposte, di intervenire, di chiedere, di essere ascoltati, di
rivendicare le nostre esperienze e le nostre conoscenze del territorio, a
tutela esclusiva della salute dei Cittadini e di una futura generazione a cui
stiamo lasciando un pianeta invivibile.
Ma c’è bisogno di una nuova presa
di coscienza da parte di tutti, c’è bisogno di una reale partecipazione verso
questo tipo di problematiche, c’è bisogno di conoscenze, c’è bisogno di spirito
organizzativo, c’è bisogno di consapevolezza di essere Cittadini Liberi e non condizionati da chi crede che i loro
profitti valgono più delle nostre vite !
Magenta, 08 maggio 2015
Questa è l'informazione resa dalla proprietà ai Cittadini : Niente !