Anche quest'anno vogliamo esserci per la Festa della Donna, ricordando le Donne, e mettendo da parte , per
una sola volta, il nostro internazionalismo, vogliamo indicare grandi Donne Italiane, molte, ingiustamente poco ricordate o
addirittura sconosciute. Una brevissima sintesi per ognuna di quanto più significativo loro appartiene.
Lidia Beccaria Rolfi, 1925-1996,
piemontese, maestra elementare di famiglia contadina, antifascista,
partigiana piemontese deportata nel campo nazizsta di Ravensbruck.
Nel racconto del suo ritorno dal lager parla dell'infanzia sotto il
nazismo, parla di scolari e scolare tedeschi violentemente
socializzati alla guerra ed alla riproduzione. Dopo il lager, diceva,
era stata tutta vita regalata.
Maria Caniglia, 1906-1979,
napoletana, è considerata una delle cantanti liriche più
rappresentative e popolari di ogni tempo. Memorabile interpetre di
Wagner, si esibì nei principali teatri del mondo : in Italia
al Carlo Felice di Genova, al Teatro Reale dell'opera di Roma, al
Politeama di Firenze, all'Arena di Verona, al Comunale di Bologna, al
San Carlo di Napoli, alla Scala di Milano. All'estero calcò i
prestigiosi palcoscenici del Covent Garden di Londra, dell
Metropolitan di New York, del Colon di Buenos Aires.
Felicita Ferrero, 1899 - 1984,
torinese, figlia di operai. Aderisce al Partito Comunista, ma matura
un giudizio assai critico sul ruolo assegnato alle donne anche nel
Pci. Antifascista, viene arrestata e condannata a sei anni di
carcere. Emigrata in Unione Sovietica paradossalmente subirà
ingiuste accuse di tradimento al Comunismo. A fine guerra rientrerà
in Italia restando fedele, sino alla morte, agli ideali del
socialismo umanitario.
Rosetta Gagliardi, 1895 –
1973, milanese,fu la prima Donna Italiana a partecipare ai giochi
olimpici (Olimpiadi di Anversa del 1920).
Emilia Gubitosi, 1887 - 1972,
napoletana. E' stata la prima donna in Italia a conseguire il diploma
di composizione ( Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli ),
e a soli diciotto anni. Fu necessario chiedere al Ministro un
permesso speciale, perchè all'epoca era vietato alle donne
frequentare quel corso, il più alto e completo degli studi
accademici di musica. In quel Conservatorio di Musica, il più
antico del mondo, oggi un'aula le è intitolata.
Tina Modotti, 1896 – 1942,
friulana. Nata da una famiglia operaia e socialista, segnata dalla
fame, miseria e debiti. Tina , fotografa autodidatta, gira il mondo
sviluppando quell'adesione politica che segnerà tutta la sua
vita. Una Donna la cui vita rivela un percorso individuale fatto di
ricerca espressiva, amori e scelte militanti all'interno del
movimento rivoluzionario internazionale.
Pia Nelli, 1886 – 1964,
palermitana, fu la prima donna siciliana a salire su una cattedra
universitaria di ruolo e prima fra le matematiche italiane del
Novecento. Prestigiose recensioni dicono di lei che :” possedeva
l'orgoglio dell'autentico scienziato di razza, che Le impediva di
mendicare i riconoscimenti e le cariche”.
Teresa Noce, 1900 - 1980 ,
torinese, la Estella della clandestinità e dell'emigrazione
antifascista e della guerra in Spagna, comunista, poverissima e
“rivoluzionaria di professione”. Lavorò presto come
operaia nella Fiat Brevetti. Lì, in quel clima incandescente,
incontra insieme la politica, la sinistra rivoluzionaria infiammata
dall'Ottobre Sovietico ed un giovane intellettuale, Luigi Longo, da
cui avrà tre figli. Nel '43, partecipando alla lotta
clandestina, viene arrestata e portata nel lager di Ravensbruck. Dopo
il 1946 diventa segretario generale del sindacato dei tessili
contribuendo al varo di leggi per la tutela delle lavoratrici madri.
Camilla Ravera, 1889- 1988,
nasce ad Aqui Terme, già ad otto anni resta fortemente
impressionata da un corteo di donne scalze e malvestite :”fu allora
che nacque in me coscientemente l'interesse per la condizione della
Donna lavoratrice “. Protagonista con Antonio Gramsci è tra
i fondatori, nel '21, del Partito Comunista d'Italia, di cui guida
l'organizzazione femminile e il periodico La Compagna.
Il 10
luglio 1930, ad Arona, viene arrestata e condannata dal Tribunale
Speciale a 15 anni e sei mesi di detenzione, che sconterà fino
alla caduta del fascismo. Nel 1982 il Presidente della Repubblica
Sandro Pertini la nomina Senatrice a vita.
Un omaggio a queste Donne ed un forte augurio per un esempio alle nuove generazioni.
M.P.D.L.
Un accorato appello : il Movimento Popolare Dignità e Lavoro è da anni impegnato sul territorio in numerose battaglie a sostegno dei diritti di tutte e tutti. Facciamo in modo che questa voce continui ad esserci, che possa crescere, che possa essere utile e di supporto a chi ha più bisogno. Ti chiediamo di partecipare all'incontro del 3 marzo prossimo, prepareremo la festa della donna, ma parleremo di diritti e lavoro, insieme, in tanti aderendo ad un pranzo ed alle iniziative del Movimento .