Il giorno 13.02.2013,
l'Amministrazione Comunale ha organizzato un incontro tra la
Cittadinanza, l'agenzia per l'ambiente ARPA e l'Azienda Sanitaria
Locale. Il tema era la salute dei Cittadini in funzione dell'ambiente
con particolare riferimento alle emissioni in aria.
Dobbiamo dare atto all'amministrazione comunale di aver avviato un' inversione di tendenza rispetto alla passata amministrazione dove il tema ambiente era praticamente un tabù. Non si ricorda, a memoria, durante la passata amministrazione, una serata spesa in funzione di un incontro e confronto tra le istituzioni e la Cittadinanza su temi ambientali. Credo di ricordare, invece, che purtroppo quell'amministrazione si fosse distinta per modificare, in peggio, ad esempio, la zonizzazione acustica alla Città e che, pur dovendo, essere discussa in Consiglio Comunale, la delibera fu approvata in un modo indecente. Il “confronto” con le minoranze si sintetizzò in una minaccia di adire le vie legali qualora qualcuno avesse osato dubitare della trasparenza dell'iter percorso da dirigenti e dall'amministrazione stessa. Se la memoria non mi ha abbandonato , ricordo che fu elevato il grado di zonizzazione acustica in una parte della città (zona nord) entro cui insisteva (ed insiste) un'azienda che si è distinta sempre anche per emissioni in aria ricche di polveri. I Cittadini esausti anche per la sopportazione di continui elevati rumori, spesse volte avevano fatto presente all'amministrazione di tale disagio ricevendo in cambio una nuova zona acustica che di fatto, senza colpo ferire, consentiva a quell'azienda di continuare ad emettere rumore, addirittura ad un livello più alto.
Dobbiamo dare atto all'amministrazione comunale di aver avviato un' inversione di tendenza rispetto alla passata amministrazione dove il tema ambiente era praticamente un tabù. Non si ricorda, a memoria, durante la passata amministrazione, una serata spesa in funzione di un incontro e confronto tra le istituzioni e la Cittadinanza su temi ambientali. Credo di ricordare, invece, che purtroppo quell'amministrazione si fosse distinta per modificare, in peggio, ad esempio, la zonizzazione acustica alla Città e che, pur dovendo, essere discussa in Consiglio Comunale, la delibera fu approvata in un modo indecente. Il “confronto” con le minoranze si sintetizzò in una minaccia di adire le vie legali qualora qualcuno avesse osato dubitare della trasparenza dell'iter percorso da dirigenti e dall'amministrazione stessa. Se la memoria non mi ha abbandonato , ricordo che fu elevato il grado di zonizzazione acustica in una parte della città (zona nord) entro cui insisteva (ed insiste) un'azienda che si è distinta sempre anche per emissioni in aria ricche di polveri. I Cittadini esausti anche per la sopportazione di continui elevati rumori, spesse volte avevano fatto presente all'amministrazione di tale disagio ricevendo in cambio una nuova zona acustica che di fatto, senza colpo ferire, consentiva a quell'azienda di continuare ad emettere rumore, addirittura ad un livello più alto.
Fatti i dovuti distingui tra le
amministrazioni ( l'avremmo fatta anche a colori invertiti), entriamo
invece nel merito della discussione. ARPA ed ASL hanno
fatto clamorosamente cilecca. Ci dispiace dirlo, ma ARPA ha
scodellato una serie infinita di grafici conditi da una terminologia
tecnica ed incomprensibile alla maggior parte della gente. ASL,
invece, ha fornito ulteriori dati in forma meno criptata, ma
d'impatto sicuramente discutibile generando tra il pubblico azioni
correttive contro la iettatura ed affinità. Ma ciò che
ha fatto comprendere, qualora ce ne fosse stato bisogno, quanta
ancora sia enorme la distanza tra la gente e le istituzioni è
stata l'assoluta assenza di risposta, da parte di ARPA ed ASL, a due,
solo due, questioni sollevate dalle domande del pubblico presente in
sala. Ricordiamo che ASL 1 ed ARPA sono agenzie del territorio, il
che vuol dire che dirigenti, tecnici ed operatori dovrebbero
conoscere a menadito ciò che accade, in tema ambientale, sul
territorio.
Il Movimento Popolare Dignità
e Lavoro chiede di conoscere lo stato dell'arte in merito allo
smantellamento di Novaceta, spacciato per messa in sicurezza dello
stabilimento, ed alla successiva “bonifica”, tutt'ora in corso,
condotta in maniera selvaggia, irresponsabile e non trasparente.
Ricordiamo solo che ARPA ed ASL sono intervenuti solo a seguito di
formali denunce fatte dal Movimento, che la Polizia Locale è
intervenuta sempre a seguito di denunce del Movimento e che ha dovuto
certificare la presenza di decine di fusti contenenti prodotti non
identificati, di oltre 40.000 litri di acetone stoccati in
serbatoi interrati e di non definite quantità di
amianto collocato in zone non mappate dello stabilimento.
La seconda questione posta da una
cittadina e da un cittadino era quella relativa alle emissioni di
polveri prodotte da una fonderia in zona nord e della promiscuità
di questa con asili nidi e scuole materne.
Ebbene su entrambe le questioni, i
relatori della serata , all'unisono, non hanno risposto poiché
NON A CONOSCENZA DI QUEI PROBLEMI .
Chiediamo ad ARPA ed ASL di rendere
pubblici i verbali relativi ai sopralluoghi effettuati all'interno di
Novaceta ( ed in tutti gli altri siti dismessi del territorio ), le
azioni proposte ed i controlli in corso, e chiediamo
all'Amministrazione Comunale di Magenta la possibilità di
istituire un comitato di cittadini esperti dei luoghi di lavoro
dismessi affinchè si verifichi e si certifichi, con estrema
puntualità, lo stato di salute del nostro territorio.
Mario De Luca
Movimento Popolare Dignità e
Lavoro
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