Gentile Dott.ssa Calati,
sarà certamente a conoscenza dell’esito del processo Novaceta
, il cui primo grado si è concluso con la condanna
di ben 17 degli ex manager, ai quali sono state inflitte pene importanti.
Il Tribunale ha anche riconosciuto il danno non
patrimoniale agli ex dipendenti che si erano costituiti parte civile. E’
stato, questo, un riconoscimento importante, che ha restituito dignità,
sottratta, a quei lavoratori già dal lontanissimo 2003, allorchè “barbari
imprenditori”, mentre chiedevano alle istituzioni locali nuovi insediamenti
“produttivi”sul territorio magentino, dall’altro programmavano immani
speculazioni immobiliari.
Sarà certamente a conoscenza che, già in quel lontano 2004,
una mozione, presentata dal sottoscritto in Consiglio Comunale, e passata all’
“unanimità” vincolava ad uso industriale, l’area Novaceta . Evidentemente,
quell’impegno preso dall’allora amministrazione Del Gobbo, non fu sufficiente. Il progetto dei poteri forti era già
partito, inarrestabile e distruttivo, nonostante decine di segnalazioni
trasmesse dal gruppo del Movimento
Popolare Dignità e Lavoro alle istituzioni locali, provinciali e regionali.
Nel corso di questi lunghissimi 16 anni, le Amministrazioni
che si sono succedute, non hanno “valutato” il danno enorme che si presentava,
non solo alle famiglie dei dipendenti Novaceta ed al relativo indotto, ma anche
il mancato reddito all’intera Comunità Magentina. In questi giorni, nel nostro
Comune, leggiamo di commercianti disperati che sono costretti a chiudere le
attività oppure ad esercire in perdita. Ma come avrebbe potuto reggere
l’economia locale se sul territorio venivano sottratte risorse enormi ?
Mi permetto di fare un solo esempio: per ogni 1000 posti di
lavoro, è venuto a mancare un gettito “vivo” di oltre 18.000.000,00 di euro /anno, ovvero oltre 280.000.000,00 euro nel periodo
2003- 2019.
Pensi che, nelle sole casse comunali, nel periodo, per ogni
1000 posti di lavoro, si è avuto un mancato versamento Irpef , 0,87%, di circa 2.500.000,00
euro.
Il dato indicato è sottostimato, poiché, nel periodo, oltre
a Novaceta, cessavano l’attività, o
delocalizzavano, tantissime altre aziende, Bruno Romeo, Reno
de Medici, Esab, Gaggia…e, negli ultimi mesi, anche STF.
Nel frattempo, la politica e le istituzioni locali, davano
il benvenuto ai “barbari imprenditori”, senza effettuare alcun controllo,
concedevano (e concedono ancora adesso) licenze per decine di supermercati che,
a loro volta, promettevano infrastrutture e posti di lavoro, per poi, come sta
accadendo in questi giorni, licenziare decine di dipendenti sostituiti da casse
automatiche o da “magazzinieri-robot”. Insomma, il profitto innanzitutto, per
pochi, a discapito del lavoro e dell’esistenza di molti !
La sentenza del Tribunale di Milano del 18 febbraio contro i
“manager” Novaceta non lascia spazio a dubbi : chiudere le aziende per mettere
in pista speculazioni enormi, così è stato e così sarà ancora se non si interviene
immediatamente.
Il territorio, ed in particolare le Amministrazioni locali,
dovrebbero dare spazio ad un avvenimento così importante. Dovrebbero cogliere
l’occasione per meditare su quanto accaduto e studiare nuove metodologie per
incentivare il lavoro, il lavoro, il lavoro !
Gli ex Lavoratori hanno condotto una lunghissima battaglia
di civiltà, sul territorio, nel Comune di Magenta , hanno dato l’esempio di come
battaglie giuste devono essere perseguite e condotte fino in fondo,
nell’interesse di tutte e tutti. Una vittoria, unica, che da lustro alla nostra
comunità, eppure, la Sua amministrazione non ha speso ancora una sola parola.
Crediamo che i molti impegni della Giunta Magentina rispettino una scala di
priorità ed attendiamo, con tranquillità, il nostro turno.
Crediamo, inoltre, che sia opportuno mettere a conoscenza i
Cittadini in merito al futuro utilizzo degli “osceni deserti” delle aree ex industriali e
di quelle aree, invece verdi, ripulite e salvate dal degrado da volontari
concittadini.
E’ così difficile, Dott.ssa Calati, dare una risposta e
concederci un incontro ?
Per il MPDL : Mario De Luca
Magenta, 06 marzo 2019