La storia che vogliamo raccontare è, una delle tante, che evidenziano i paradossi che siamo costretti
a subire nella nostra società.
Immaginiamo che, un giorno,
una missione di alieni, pacifici, ma
attrezzati ed armati con armi sconosciute ma apparentemente di tecnologia
avanzata, atterra sul nostro pianeta, e per caso proprio in Italia, sul suolo
della ricca ed evoluta Lombardia.
Gli alieni intraprendono
serene interlocuzioni con le istituzioni indigene e chiedono loro di conoscere
l’iter attraverso il quale poter richiede asilo. Panico assoluto, nessuno sa
rispondere. Certo, sono migranti, e sono anche clandestini. Hanno occupato, con
la loro astronave, il suolo pubblico. Non si sa, se i loro Paesi sono in guerra
e quindi se hanno diritto all’accoglienza quali profughi, oppure se devono
essere rispediti in “patria”, e nel qual caso, dove ? e con quali mezzi ?
Si pensa anche di
rinchiuderli in un campo di accoglienza, dare loro un paio di euro al giorno
per le telefonate, e dire di attendere, in quelle condizioni, tre o quattro
anni per le “verifiche” necessarie.
Gli alieni, pur
comprensibilmente sbigottiti e preoccupati per la nostra organizzazione in
materia di accoglienza, decidono di provare il percorso indicato.
La ricca, evoluta ed eccellente
Lombardia, da’ inizio alle pratiche sanitarie che dovranno tranquillizzare sia
gli indigeni, sulla presenza di alieni, sia gli stessi ospiti, per i quali si
ipotizzano lunghi tempi di permanenza.
Certamente la presenza di
alieni e la loro assistenza sanitaria non è cosa di tutti i giorni. Ogni
ufficio “competente” della struttura sanitaria lombarda non sa , letteralmente
, che pesci prendere , quindi si decide di interpellare direttamente la
direzione sanitaria affinchè dia le giuste direttive. Si mettono a conoscenza
dell’iniziativa anche gli alieni, anzi vengono coinvolti, nell’operazione, in
modo che "imparino" in merito all’efficienza ed eccellenza della struttura
sanitaria lombarda.
Per fortuna che, da appena un
paio di mesi, in Lombardia c’è una nuova direzione sanitaria, appena nominata
dalla politica lombarda ed appena succeduta
a quella resistente fino al 2018 i cui manager furono nominati da Roberto
Maroni ( Lega Nord ) ex Presidente della Regione
Lombardia, condannato a un anno nell'ambito del processo in cui
era accusato di pressioni illecite per far ottenere vantaggi a due sue
collaboratrici. Già condannato, il 16 settembre 1998, in primo grado a 8 mesi per oltraggio e
resistenza a pubblico ufficiale e imputato a Verona
come ex capo delle camicie verdi, insieme al altri 44 leghisti, con le
accuse di attentato contro la Costituzione e l'integrità dello Stato e
creazione di struttura paramilitare fuorilegge. Ma i primi due reati
sono stati ampiamente ridimensionati dalla Legge 24 febbraio 2006, varata dal centrodestra, governo nel quale lo stesso
Maroni era ministro ed il Presidente del Consiglio era Silvio Berlusconi, condannato
successivamente con sentenza
in via definitiva, nel processo per i diritti tv Mediaset, a 4 anni di reclusione.
Maroni, quale presidente della Regione Lombardia, assegna, quindi, 14
poltrone alla Lega Nord, 11 a
Forza Italia, 8 al Nuovo Centro Destra ed una a Fratelli d’Italia.
Le precedenti nomine erano
state assegnate quando era sul trono della Regione Lombardia , il “celeste”, un
certo Roberto Formigoni . “Per l’ex
governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, al potere al Pirellone per
quasi 20 anni, si sono aperte le porte del carcere.”. La tesi della
procura parla di un «imponente baratto
corruttivo» relativamente al crac delle fondazioni Maugeri e San Raffaele. Le inchieste, avviate dalla procura di
Milano e dalla polizia giudiziaria della Gdf dal 2012, riguardano la
distrazione di fondi pubblici per finanziare le strutture ospedaliere della Maugeri
per 70 milioni , inoltre Formigoni ha arbitrariamente
deciso di erogare denaro pubblico, dopo essere stato corrotto dai lobbisti Antonio Simone (ex assessore alla
Sanità della Lombardia) e Pierangelo Daccò, suoi amici di vecchia data.
Nel frattempo, la sanità Lombarda si distraeva anche con le
faccende di un certo Mario Mantovani , era il 13 ottobre 2015 , dal Sole 24
Ore : Mantovani: si indaga su immobili
per 11,6 milioni di euro
Un palazzo di marmo bianco in una delle vie più
note del capoluogo lombardo. Secondo i magistrati della procura di Milano, è da
questo edificio al numero 61 di Corso Venezia che si dipanava la ragnatela
politico-affaristica del vicepresidente (autosospeso) della Regione
Lombardia, Mario Mantovani , finito
in carcere ieri mattina con le accuse di concussione, corruzione
aggravata e turbativa d'asta. Qui ha sede la Spem, un'anonima società a
responsabilità limitata che per gli inquirenti «è direttamente riconducibile»
all'ex senatore di Forza Italia, fedelissimo del leader del partito Silvio Berlusconi.
Era il 7 novembre 2017, Sanità,
nuovi guai per Mantovani : "Intascava
soldi pubblici attraverso le sue onlus", sequestri per 1,3 milioni
l nucleo di polizia tributaria della
guardia di finanza di Milano ha eseguito un sequestro di beni per un valore superiore
a 1,3 milioni di euro all'ex vicepresidente della Regione Lombardia Mario
Mantovani, già arrestato nell'ottobre del 2015 per corruzione, concussione e turbativa
d'asta. In questa nuova indagine del pm Giovanni Polizzi, indagine che
coinvolge anche altre nove persone, Mantovani è accusato di peculato.
Era il 27 marzo
2019 : “ La Procura ha chiesto oggi, mercoledì 27 marzo 2019, la condanna per
l’ex vicegovernatore Mario Mantovani e il viceministro Massimo Garavaglia , come scriveremo dettagliatamene sul numero
di Settegiorni
Legnano-Altomilanese in edicola da venerdì 29 marzo.
“ La Procura e la
richiesta per Mantovani
. Nell’ambito del processo a 12
imputati, il Pm Giovanni
Polizzi ha chiesto una condanna a 7 anni e 6 mesi di
reclusione per l’ex vicepresidente della Regione Lombardia, Mario Mantovani.
Ricordiamo che l’ex sindaco di Arconate è accusato di corruzione, concussione e
turbativa d’asta.”
“ La Procura e la
richiesta per Garavaglia
.Richiesta di 2 anni di pena invece per il
viceministro, in quota Lega, dell’Economia Massimo Garavaglia
imputato per turbativa d’asta, in qualità di ex assessore lombardo
all’Economia, per una gara da 11 milioni di euro del 2014 per il servizio di
trasporto di persone dializzate.”
Nel frattempo, e siamo in
questi giorni, cosa accade in Regione
Lombardia ? Tangenti in Lombardia,
il governatore Fontana ( Lega ) indagato per abuso d’ufficio.
Provvedimento
cautelare personale nei confronti di 43 persone (12 in carcere, 16 agli
arresti domiciliari, 3 all’obbligo di dimora e 12 all’obbligo di presentazione
alla polizia giudiziaria )
“Nuova tangentopoli a Milano. Terremoto giudiziario e
politico per Forza Italia con l’arresto di quattro esponenti di spicco.
Si tratta del vice coordinatore regionale Pietro Tatarella; Fabio Altitonante,
assessore regionale; Diego Sozzani,
deputato parlamentare e membro della Commissione permanente trasporti, poste e
telecomunicazioni. Carmine
Gorrasi, consigliere comunale e coordinatore Forza Italia a
Busto Arsizio.
Tra gli arrestati anche
l’ex coordinatore Pdl Gioacchino
Caianiello (con una condanna per concussione alle spalle) per istigazione
alla corruzione del governatore della Lombardia Attilio Fontana.
Ma dicevamo, il 12 febbraio 2019 a Milano, Il Direttore Generale, Walter Bergamaschi, ha nominato i collaboratori che lo
affiancheranno nella conduzione della Agenzia di Tutela della Salute della
Città Metropolitana di Milano a partire da venerdì 15 febbraio 2019.
Ed è proprio la Dott.ssa Rossana
Angela Giove
che è stata chiamata a rispondere in merito ad un caso incredibile, quello del
Dottor Di Lorenzo, uno
stimatissimo medico di base di Marcallo con Casone (città in cui il
viceministro Massimo Garavaglia ,
precedentemente menzionato, è stato Sindaco per due mandati), punto di
riferimento insostituibile di circa 700 Cittadini, a cui è stato revocato il mandato per non aver
aderito al sistema informatico socio sanitario. Avete letto bene : LICENZIATO
IN TRONCO PER NON AVER ADERITO AL SISTEMA INFORMATICO !
Vogliamo ricordare che “il superiore interesse dei Cittadini“ è
quello di avere il diritto al medico scelto, con il quale si è instaurato un
legame profondo, fatto di professionalità, di conoscenza, di stima, di fiducia,
di disponibilità. Crediamo che sia opportuno che la Dott.ssa Giove
riconsideri anche alcune dichiarazioni :”…a
mio modo di vedere, la situazione è stata già gestita e conclusa “. No, la
situazione è stata gestita male e conclusa peggio !
In una regione devastata da
un sistema sanitario intriso di corruzione e collusioni ci aspettiamo una voce
“nuova”, una voce che tenga conto che molte disposizioni normative vigenti sono
figlie di quel sistema e, per questo motivo, dovrebbero essere riviste.
Il superiore interesse dei
Cittadini di Marcallo con Casone è quello di veder reintegrato, immediatamente,
al suo posto, il Dottor Nicola Di
Lorenzo.
In questa vicenda, c'è
un'assoluta insufficienza, incompetenza ed inadeguatezza delle strutture
preposte a prendere decisioni ed a dare direttive.
Siamo convinti
che le parti lese, oltre ovviamente al Dottor Di Lorenzo, siano anche i
Cittadini, trattati praticamente come stracci, lasciati senza medico per oltre
due mesi ed a cui è stato sottratto il diritto di scegliere il proprio medico.
Infine è da contestare la modalità coercitiva attraverso cui ci è stato imposto
il nuovo medico.
I Cittadini
sono pronti a far valere i propri diritti nelle sedi competenti.
Dimenticavo,
gli Alieni, disgustati, hanno lasciato il nostro pianeta !
Sik-Sik