Domani udienza preliminare, presso il Tribunale di Milano, per i 33 indagati in merito alla chiusura di Novaceta, responsabili della perdita del lavoro per oltre 300 dipendenti. Il reato loro imputato è gravissimo : bancarotta fraudolenta ( falsificazione dei libri contabili e distrazione di 70 milioni di euro ).
Grande vittoria del Movimento Popolare Dignità e Lavoro che, dal 2009, dopo aver presentato denuncia alla Magistratura di Milano, non ha mai abbandonato la lotta. Futuri e prossimi clamorosi sviluppi sulla questione.
MPDL

giovedì 18 dicembre 2014
martedì 16 dicembre 2014
…noi 5 anni di Resistenza !
Uno slogan “azzeccatissimo” di Moreno Barbin: “loro
33 avvisi di garanzia …noi 5 anni di Resistenza“.
Con lo spirito di questo slogan si è svolto, venerdi scorso, un incontro, al Circolo Cooperativo di Robecco
sul Naviglio, che ha registrato una importante partecipazione di Cittadini.
Vogliamo innanzitutto ringraziare i rappresentanti di
Associazioni e di gruppi politici che hanno condiviso l’iniziativa
partecipando, con nostro grande piacere, alla serata organizzata dal MPDL e dall’Associazione Ri-Parco. In particolare si ringrazia i sempre attenti
Gigi Malabarba, Massimo Gatti ed Ester Castano, il gruppo lavoratori di Ri-Maflow
( Fabbrica recuperata ) di Trezzano Sul Naviglio, Lucio Riosa in rappresentanza
della Sinistra di Sedriano, Valentino Gritta vice-presidente di A.I.E.A. (Associazione
Italiana Esposti Amianto), Chiara Ubezio portavoce di Libertà e Diritti, Igor
Bonazzoli, Angelo Terranno ed il magnifico gruppo di ambientalisti storici del
magentino.
Ringraziamo anche coloro i quali avrebbero voluto
partecipare ma impegni paralleli non l’hanno consentito. Comunque una serata
interessantissima con tanta gente attenta ai temi e soddisfatta, infine, di
una compagnia piacevole.
L’altro tema della serata è stato quello relativo alla
questione del parco pubblico “ Ri-Parco, bene comune “ e sulla possibilità di
rientrare in quell’area non appena l’amministrazione comunale, dopo le
posizioni e le assunte in consiglio comunale, troverà il tempo per
comunicarci se ha provveduto a chiamare ARPA ed ASL per i controlli del caso.
Una serata importante per ribadire la solidità del gruppo MPDL
e l’adesione di nuovi simpatizzanti, per pianificare nuovi lavori e
concretizzare i programmi già in corso.
Nelle prossime ore informeremo i Cittadini in merito agli
ultimi sviluppi sulla questione delle aree industriali dismesse ed in
particolar modo alla situazione di inquinamento ambientale che minaccia il
nostro territorio. Parleremo di progetti per nuove possibilità di lavoro sul
territorio e chiederemo, come sempre, la vostra attenzione e partecipazione. Al
momento, il gruppo del Movimento
Popolare Dignità e Lavoro augura a tutte ed a tutti i migliori auguri di
serene feste natalizie.
M.P.D.L.
giovedì 27 novembre 2014
venerdì 21 novembre 2014
22 novembre in Piazza Liberazione - Amianto, sentenza Eternit, oltre 2000 morti : nessun colpevole !
Non abbiamo parole per commentare la sentenza emessa dalla
Corte di Cassazione in merito alla vertenza Eternit, anche perché “ le sentenze
non si commentano”, ma nulla può esimerci nell’esternare il nostro sdegno e
manifestare il nostro dolore per quello che, evidentemente, è una vera
sopraffazione ai diritti dei lavoratori. Diritti calpestati ogni giorno, ogni
ora, da quel primo minuto che quel lavoratore ha lavorato in quel sito
industriale, che fosse a Casale Monferrato oppure a Bagnoli o a Rubiera o a
Cavagnolo. Calpestati il diritto ad essere informato, ad essere protetto, ad
essere rispettato come uomo, innanzitutto, e come lavoratore poi.
Ha vinto invece il profitto, gli interessi, l’egoismo, il
danaro, la corruzione, l’omertà.
Resta il fatto che il problema amianto è un dramma che va
oltre, addirittura, l’ecatombe che ha causato e che causerà ancora nei prossimi
anni. Quell’amianto, prodotto e manipolato nei siti sopra menzionati, ha
rivestito milioni di edifici, di case, ed ha riempito decine di migliaia di
fabbriche, gran parte di quest’ultime in abbandono ed in gravissimo degrado.
L’assenza di manutenzione, l’abbandono, il degrado, provoca
il disfacimento delle manifatture in amianto. Questo ritorna a pezzi, in
polvere, in fibre e si comporta come un killer spietato, invisibile ed
invincibile. Il problema è talmente grave che le proprietà di quei siti, o i
curatori fallimentari, abbandonano gli stabilimenti e li cedono a costo zero, e
gli affaristi di turno, che rilevano le aree, è gente senza scrupolo che
aggiunge altri guasti ambientali a quelli già prodotti precedentemente.
Il Movimento Popolare
Dignità e Lavoro si batte da anni su questi temi, ed ha anche ottenuto
risultati importanti come quello, a seguito di denuncia alla Procura di Milano,
di vedere notificati 33 avvisi di garanzia ad amministratori e dirigenti
disonesti. E’ in corso un’ulteriore denuncia alla Procura, presentata dal Movimento, proprio in merito alla
bonifiche di siti industriali presenti sul territorio.
Domani, sabato 22
novembre dalle 14.30 alle 18.30, saremo, con un nostro gazebo, a Magenta in
Piazza Liberazione, vogliamo, ancora una volta, informare la Città , parlare con la gente,
ascoltare i vostri commenti. Vi aspettiamo, vi informeremo di situazioni e di
fatti costantemente taciuti dalle amministrazioni locali.
MPDLsabato 15 novembre 2014
Dopo il patto del Nazareno arriva quello del Razaneno ?
Il fatto è quello riportato dalla cronaca cittadina. E’ vero
che spesso la fantasia anticipa la realtà, ma quando la “fantasia” non è tale,
secondo il cronista attento, allora ecco che le ipotesi possono essere solo due:
l’attento cronista si è inventato
tutto ipotizzando schieramenti basati su probabili e possibili interessi tra le
parti, oppure riporta notizie certe.
Vogliamo azzardarci nell’analisi della seconda ipotesi : “Quel patto segreto Razzano-Del Gobbo
insieme nel 2017 “. Bellissimo! Niente di strano, due persone di tradizione
democristiana, credo anche frequentatori di oratori, uno più “lupetto”, l’altro
più “promessa calcistica”, amanti della carriera politica e di poltrone più o
meno comode e/o importanti. Certo, si potrebbe dire che, durante almeno dieci
anni di schieramenti opposti, in Consiglio comunale se ne sono dette di tutti i
colori. Battute al vetriolo e considerazioni sull’avversario che spesso hanno
sfiorato la querela. Nelle più gentili delle discordanze, accuse reciproche di
inefficienze amministrative, per arrivare ad utilizzare termini come “ amici degli amici “ e “politica del malaffare” !
Ma i miracoli sono miracoli, ed i protagonisti, quelli del
patto dei Santi nostrani, da buoni cattolici credenti, di “miracoli” se ne
intendono!
Una gran parte di magentini, invece, resteranno scettici di fronte a celesti alleanze , in un
momento in cui il miracolo di cui c’è bisogno è quello di arrivare alla fine
del mese !
Magenta è una Città che negli ultimi 12 anni e mezzo è stata
amministrata in un modo pessimo ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti :
1 - nessuna attenzione verso quelle attività lavorative
presenti sul territorio fonte di occupazione e benessere comune: è stato
permesso, senza porre alcuna resistenza, che chiudessero aziende importanti, come
Reno de’ Medici, Cofely, Bruno Romeo, e
decine di artigiani e piccole aziende, e centinaia di negozi. Per citare
ancora, Novaceta su cui pendono 33 avvisi di garanzia verso una proprietà
accolta dagli amministratori pubblici, invece, come i salvatori di centinaia di
posti di lavoro e di un indotto importantissimo. Una proprietà, quella di
Novaceta, oggi indagata per bancarotta fraudolenta e falsificazione dei libri
contabili e indicata, dalla Magistratura milanese, come la causa unica della
cessazione di un prodotto magentino apprezzato nel mondo. Ma la politica (e la
stampa) magentina, avevano accolto quegli “imprenditori” con sorrisi e strette
di mano, mettendo in croce quei “comunisti” di una parte di dipendenti ai quali
i fatti hanno dato, poi, puntualmente
ragione. Le amministrazioni magentine hanno incentivato e sponsorizzato
(mediaticamente), imprenditori come Lindt, che spacciavano
250 posti di lavoro, invece, mai visti, nemmeno con il più potente dei
cannocchiali !
2 - il territorio urbano deturpato da “sconci” edilizi e
dalla presenza di qualche migliaia di appartamenti vuoti.
3 - una disattenzione , spesso sconfinata in vera e propria
ignoranza, verso l’ambiente e la salute dei Cittadini. La questione amianto e
bonifica dei siti industriali ha trovato assolutamente impreparate le
amministrazioni magentine. Sono stati i militanti del Movimento Popolare Dignità
e Lavoro che hanno dovuto prendere letteralmente per mano la Polizia Locale ( e quindi
l’amministrazione comunale ) e condurla all’interno del sito per consentire
loro di verbalizzare i più inquietanti abusi. Vorremo ancora citare la
questione del Parco Cral Novaceta, lasciato nel più assoluto degrado per oltre sei
anni, e restituito, ad un minimo di decoro, da un gruppo di volontari-militanti
di Dignità e Lavoro.
Vorremo capire l’enorme contraddizione in cui sono cadute la
trascorsa e l’attuale amministrazione a proposito dell’attuale affermazione di
bonificare l’area Cral da amianto e concedere, in tempi precedenti, sulla
stessa area, la costruzione e l’utilizzo di una pista ciclo-pedonabile !
4 - un servizio di trasporto urbano ed extra urbano
decisamente scadente. Scuole in edifici pericolosi e non controllati. Presidi
medici, nelle frazioni, insufficienti.
Si potrebbe ancora allungare l’elenco delle inefficienze vissute
in questi ultimi due lustri e mezzo, eppure si formulano ipotesi di alleanze
tra amministratori che, se realizzate, non potrebbero che portare risultati
ancora peggiori.
Ci racconta l’attento cronista , “ obiettivo : stravincere “. Rispettiamo l’analisi fatta e la visione
preventiva dell’alleanza, ma , consuntivando i risultati ottenuti dagli stessi
personaggi che, secondo il cronista , si apprestano a guidare Magenta fino al
2022, non solo dobbiamo preoccuparci molto ma diventa fin troppo facile
chiedere “ con quale ardire e come avete
osato” ( direbbe il famoso Prìncipe della risata ) usare, per altri,
definizioni del tipo “ mandando a pascolare
vecchi rottami di partiti scomparsi “, “finti ribelli travestiti da
indipendenti “, “liste civiche raffazzonate”. Persone perbene, invece, certamente
fuori dalle simpatie del cronista, si ergono, quali sinceri innamorati della
Città, ad essere l’elemento più interessante e qualificato nella gestione della
Pubblica Amministrazione. Potremo concludere dicendo che è fin troppo semplice
diventare giganti davanti a tanta pochezza espressa recentemente.
Ad un “patto segreto” ,
è doveroso rispondere con un progetto aperto, visionabile, criticabile e
migliorabile da tutte e da tutti coloro che hanno a cuore il futuro della Città
e dei magentini.
M. De Luca
mercoledì 5 novembre 2014
Si avvicina il 5° anniversario del presidio ex Novaceta
Si avvicina il 5°
anniversario del presidio Novaceta (e il sesto inverno).
La tenda
azzurra, simbolo del presidio e dell'attività di monitoraggio degli
interventi di bonifica dell'area, dopo tanti anni è esausta.
Continueremo, nel box mobile, la nostra azione a tutela
della salute pubblica e a sostegno della richiesta di migliaia di cittadini di
restituire l'area ex Cral alla Città: un rinnovato osservatorio del Movimento
sulle bonifiche dell'amianto nell'ex Novaceta e un centro per l'Associazione “Ri-Parco
Bene Comune” di controllo delle iniziative istituzionali sull'area
ex Cral.
venerdì 24 ottobre 2014
Il Ri-Parco"bene comune",un'occasione persa? :dedicato ai “ragazzi” del Movimento
Leggo nei vostri occhi una grande delusione, leggo però un
grande coraggio ed una grandissima voglia di non trasmettere lo sconforto al
compagno che vi è vicino. Questo è molto bello.
Per due mesi avete lavorato con determinazione e passione,
sorretti da un sogno “giusto”, ma oggi dovevamo andar via. Certamente manca
ancora un perché, forse ne manca più di uno, ma c’è una certezza, quella che
con il vostro lavoro, con il vostro entusiasmo avete fatto diventare il “perseguire
il Bene Comune “ una cosa semplice ed avete dato un esempio di civiltà.
Personalmente mi scuso con tutti voi per non essere riuscito
a raggiungere i risultati a cui ognuno di noi, legittimamente, mirava, ma, in
questo momento dovevamo andar via pur restando disponibili a rientrare quando
sarà restituita dignità ed autonomia al progetto.
Adesso tocca ad altri. Tocca a chi ha responsabilità sul
territorio far si che il lavoro e l’entusiasmo di un gruppo di persone perbene
non venga spento dagli interessi, dalla inettitudine e dalla incapacità di chi
il “bene comune” lo DEVE perseguire istituzionalmente. Noi abbiamo tutta la
pazienza necessaria per attendere, e ci saremo ancora !
Grazie “ragazzi”.
Mariogiovedì 23 ottobre 2014
Perché andiamo via !
Questa sera i volontari del Movimento, dopo una
lunga discussione, hanno deciso di sospendere i lavori di recupero dell'area ex
Cral Novaceta, uscire e consegnare le chiavi dei cancelli al Sindaco. Un atto che, tolto di mezzo ogni pretesto
(“l'occupazione” .. sic !!!) alla proprietà e nonostante la pessima delibera del
Consiglio Comunale, vuole richiamare il Sindaco e l’Amministrazione Comunale al
rispetto della richiesta di migliaia di cittadini, per restituire finalmente,
come Parco e Centro Sportivo Pubblico,
l'area ex
Cral Novaceta alla Città.
Il gruppo del Movimento Popolare Dignità e Lavoro, lascia il
Cral ex Novaceta ma non abbandona il progetto del Ri-Parco “ Bene Comune” , la
cui Associazione resta attiva ed i cui
volontari continuano a lavorare, a disposizione dei Cittadini, per il Bene
Comune.
Perché andiamo via ?
Andiamo via, innanzitutto perché siamo persone per-bene.
Andiamo via senza forzature, da soli, consapevoli e
coscienti.
Andiamo via poiché, in questi due mesi di “occupazione”,
abbiamo dimostrato che è possibile perseguire il “Bene Comune”.
Andiamo via poiché, le aspettative di circa 2000 cittadini,
che hanno firmato una petizione per l’acquisizione da parte del Comune delle
aree, sono state disattese da un’amministrazione comunale sorda ad un messaggio
di civiltà, di educazione sociale, di concrete proposte di iniziative mirate al
miglioramento della vita in Città.
Andiamo via poiché la nostra mozione di esproprio per
consegnare l’area alla Città è stata “sfigurata” da una sinistra che non ci
rappresenta e che non fa la sinistra.
Andiamo via poiché quest’amministrazione comunale, non ha
ritenuto opportuno, venire in campo ed esprimere pareri, negativi o positivi
che fossero.
Andiamo via poiché l’Amministrazione Comunale ha permesso, senza intervenire formalmente
presso l’attuale proprietà, che venisse chiusa l’erogazione dell’acqua in
quelle aree.
Andiamo via poiché l’Amministrazione Comunale permette di
vivere ad altre persone, senza fissa dimora, che occupavano l’area già prima
dell’ingresso del Movimento, al freddo, senza acqua, in condizioni
igienico-sanitarie pessime.
Andiamo via poiché, abbiamo esaurito la finalità
prefissataci, quella di voler pulire, quasi totalmente, un’area di 14.000 m2 a
nostre spese e sacrificando il nostro tempo.
Andiamo via, soddisfatti del nostro lavoro, poiché abbiamo
tolto dal degrado ciò che, invece, avrebbe dovuto essere un bel Parco Pubblico.
Andiamo via perché non sopportiamo tutto questo e perché
siamo persone per-bene.
Andiamo via restando disponibili a rientrare quando sarà
restituita dignità ed autonomia al progetto.
Andiamo via, purtroppo consapevoli, che dopo la nostra
uscita, il Parco tornerà nel degrado e nella più completa indifferenza delle
istituzioni.
Movimento Popolare
Dignità e Lavoro
Per fare chiarezza su una parte della nostra Città.
AREA “A” - rossa - ( circa 160.000 m2 ) : E’
la zona prettamente industriale, dove, cioè , si sono effettuate le lavorazioni
del Rayon, del Silene e dei relativi derivati. Se dividiamo questa zona
verticalmente, in due parti pressocchè uguali, avremo a sinistra lo
stabilimento Novaceta ( 1954 ) ed a
destra lo stabilimento Snia Viscosa (
1924 ) .
Le lavorazioni svolte nei due stabilimenti hanno richiesto,
in quasi 90 anni di produzione
industriale, un pesantissimo costo in termini di inquinamento industriale. Le
lavorazioni Snia Viscosa richiedevano infatti l’utilizzo di Solfuro di Carbonio, di Zolfo, di Piombo,
e poi di coloranti per i reparti di tintoria, di collanti e di olii di
finissaggio. Inoltre la centrale termoelettrica utilizzava, per la produzione
delle acque demineralizzate, quantità enormi ( oltre 1000 kg ./ giorno ) di acido cloridrico e soda caustica e di
circa 36.000 kg ./giorno
di olio combustibile, utilizzando ATZ
(Alto Tenore di Zolfo ) fino a metà degli anni 80. Successivamente,
nonostante che la combustione, utilizzando questo combustibile, fosse vietata,
Novaceta lo utilizzò occasionalmente e per questo motivo fu sanzionata dalla
Guardia di Finanza ed incappò in una seria denuncia con relativa condanna
all’Azienda ed al dirigente che ne
ordinava l’utilizzo.
Le cabine di trasformazione di
energia elettrica ( 50.000 / 15.000 / 3200 / 380 / 220 Volt ) erano formate da trasformatori
elettrici, per oltre 40.000 KVA , contenenti PCB.. (policlorobifenili considerati composti ad elevata
tossicità con valori vicini alla diossina).
Tutti gli isolamenti termici, in centrale termoelettrica ed in stabilimento, venivano realizzati in
amianto cemento. Parliamo quindi di diverse centinaia di tonnellate di tali
materiali.
A metà degli anni settanta, Snia Viscosa cessa ogni tipo di
produzione : LE AREE SU CUI SORGEVA LO
STABILIMENTO NON SONO STATE MAI
BONIFICATE.
Le lavorazioni Novaceta hanno richiesto, invece, per una
produzione media di circa 14.000 tonnellate / anno di filato, un solvente, l’acetone, la cui principale
caratteristica ( oltre all’infiammabilità ) è quella della volatilità, per cui
i reparti di produzione , se gli impianti di aspirazione funzionavano al
meglio, non riuscivano a saturarsi, ma quel gas raccolto veniva riconvogliato
in assorbitori che, con un processo di distillazione, restituiva l’acetone con
un titolo di purezza molto alto e con una resa che superava il 90%. Cioè tanto
per capirci, l’acetone diffuso nei reparti era equivalente a quello che veniva
recuperato. Ovviamente i lavoratori hanno lavorato sempre senza alcuna
protezione , poiché direzione ed autorità preposte dicevano che non c’erano
problemi per la salute. La completa lavorazione , richiedeva poi, coloranti per
i reparti di tintoria, collanti e olii di finissaggio. Inoltre la centrale
termoelettrica, nel frattempo acquista da Novaceta, utilizzava, per la
produzione delle acque demineralizzate, quantità enormi ( oltre 1000 kg ./ giorno ) di acido
cloridrico e soda caustica. Idem come Snia Viscosa per quanto riguarda il PCB e
per quanto riguarda gli isolamenti termici. La presenza di amianto, in Novaceta, risultava
ancora più massiccia a causa delle elevate temperature necessarie nei processi
lavorativi ( ad esempio la distillazione dell’acetone e l’asciugatura del
filo in filatura ) .
Nel 2009 cessa ogni tipo di produzione : LE AREE SU CUI SORGEVA LO STABILIMENTO NON
SONO STATE MAI BONIFICATE.
Su questa area, il Movimento
Popolare Dignità e Lavoro, da sempre , ovvero da almeno 15 anni, con
alcune persone che oggi fanno parte del Movimento stesso, ha prestato la
massima attenzione. Ha mantenuto un’attenzione altissima a tutela dell’ambiente
e della salute dei Cittadini. Ha evitato, tramite una denuncia diretta
presentata da una persona oggi militante del Movimento, che su Magenta fosse
diffusa una cappa ( invisibile ) di agenti inquinanti. Per questi motivi , i
militanti del Movimento hanno subìto
l’incredibile gogna del sindacato, e qualcuno ha pagato con licenziamento ed
espulsione tramite una illegale mobilità.
Le denunce, ultime, del Movimento hanno portato, da parte
della Procura di Milano ad emettere 33 avvisi di garanzia ed a febbraio
di quest’anno sono state presentate ulteriori denuncie alla Procura di Busto
Arsizio in merito alla movimentazione, secondo noi non corretta, di manufatti
contenenti amianto.
Bene, adesso veniamo a “Oggi le comiche”. Su questa area,
solo dopo che il Movimento ha posto il problema, con prove tangibili, si sono
attivati i controlli delle autorità preposte, dai Carabinieri, alla Guardia di
Finanza, alla Polizia Locale, all’ARPA, all’ASL, ed all’amministrazione
comunale. Quest’ultima, a seguito di un’ordinanza del Sindaco, nell’agosto
2013, che chiede l’abbattimento di alcuni fabbricati contenenti materiali
cemento-amianto, dichiara che su quell’area ha disposto analisi ambientali da
ARPA e ASL e che non sussiste alcuna fonte di pericolo, credo
riferendosi a fibre di amianto poiché , ad oggi, alcun carotaggio è stato
effettuato per rilevare contaminanti nel sottosuolo oppure nei sette pozzi di
emungimento acque presenti.
Quindi, secondo
l’amministrazione comunale, non sono presenti
fibre di amianto nell’area Snia Viscosa – Novaceta.
Passiamo alla zona B
- lilla - ( circa 45.000 m2 ), oggetto
di una recente delibera comunale, che le libera dal vincolo industriale e le
inserisce in future possibilità terziarie.
Su quest’area si deve però dire che fu proprio il Movimento
a produrre un’osservazione al PGT, accompagnata da oltre 600 firme di magentini.
Tale osservazione, accolta, sancì l’inviolabilità e mantenere l’integrità di un
metanodotto che l’attraversa, di un elettrodotto e di sei dei sette pozzi
d’acqua.
Sempre su quest’area, a metà degli anni ’80, la proprietà
ordinò la deforestazione dell’area ( centinaia di alberi secolari ) . Sarebbe
opportuno conoscere, finalmente, quale istituzione autorizzò il taglio di
alberi. qualcuno. Su quest’area, appunto destinata a terziario, secondo
l’amministrazione comunale non è previsto alcun controllo ambientale.
Passiamo alla zona
verde , adibita a pista ciclabile ed a piccole aree di sosta. Sviluppo complessivo 3000-4000 m2 . Quest’area fu
espropriata dal comune di Magenta a costo zero. Anche per quest’area, secondo
l’amministrazione comunale, non è previsto alcun controllo ambientale.
Quest’area è praticamente tutt’uno con l’area “C” - gialla - e separata solo da
una rete metallica a maglia larga.
Passiamo, infine,
alla zona “C” - gialla - ( circa 14.000 m2 )
. Su quest’area non c’è presenza di manufatti contenenti amianto, se si
esclude una copertura di eternit circa 50 m2 , in buone condizioni e già trattata
utilizzando le procedure vigenti per l’incollaggio e la messa in sicurezza dei
pannelli stessi , su quest’area non c’è mai stato alcuna attività
industriale, è stata sempre un’area verde, con presenza di molte decine di
alberi secolari, con un campo da calcio, fino a prova contraria, prato verde,
con campi di bocce e tennis, e piccole aree con presenza di rovi e rampicanti
vari.
Bene, udite udite, roba del 29 settembre scorso, l’amministrazione comunale, solo su questa
area, con delibera comunale, vuole procedere al carotaggio ,anche se sono state
da sempre adibite a verde. C’è da dire che per almeno gli ultimi cinque anni,
da quando la proprietà ha chiuso lo stabilimento, l’amministrazione non si è
mai nemmeno posto il problema di quelle aree abbandonate , lasciandole nel
degrado più assoluto, non effettuando alcun controllo e di conseguenza non
sanzionando in alcun modo la proprietà che avrebbe dovuto, invece, curarne lo
stato ed effettuare ogni manutenzione prevista dal normale, civile rispetto del
decoro urbano. La grande contraddizione
è che la striscia verde adiacente (3-4000 m2 ) non dovrebbe subire alcun controllo, anche
se frequentata giornalmente da centinaia di magentini che utilizzano la pista
ciclabile e praticano attività aerobica.
Spieghiamo il mistero: l’area
“C”, è quella che non ha subìto lavorazioni secolari inquinanti. Quest’area il
Movimento Popolare Dignità e Lavoro, e duemila cittadini, vorrebbe riconsiderarla
Parco Cittadino, e far chiedere alla proprietà, dall’amministrazione comunale,
l’esproprio per pubblica utilità e restituirla alla Città di Magenta. Ma
evidentemente , su quell’area gli amici degli amici hanno altre aspettative ! Lo
vengano a spiegare alla Città in un'Assemblea Pubblica !
Al di là delle macroscopiche, incomprensibili,
contraddizioni in cui si è ficcata l’amministrazione comunale su questa storia,
e che ne dovrà dare conto all’opinione pubblica, è evidente una maggioranza
inerte, insensibile, arrogante che non ha saputo cogliere le opportunità di
collaborazione e competenze che molti cittadini del territorio avrebbero potuto
fornire, senza chiedere nulla in cambio. Su una serie importanti di questioni,
lavoro, salute e bene pubblico il Movimento ha saputo porre problemi reali,
circostanziarne gli eventi, indagare ed arrivare a risultati concreti. E’
profondamente errato, e meschinamente propagandistico, chi associa il Movimento
solo alla questione Novaceta. Il Movimento nasce da una costola di un comitato
formatosi in Novaceta, ma poi si
arricchisce di uomini e donne del territorio, di nuove competenze, di
rinnovato entusiasmo, di energiche lungimiranze. E’ chiaro che tutto questo ha dato fastidio ad un politica
territoriale vecchia, stantia , letteralmente ferma ed incapace proprio sui
temi del lavoro, della salute e dell’ambiente.
I risultati del
Movimento :
Questione lavoro
: sul territorio, negli ultimi anni, si sono persi migliaia di posti di lavoro.
Hanno chiuso centinaia di aziende, tra grandi industrie , artigiani,
negozianti, senza che sindacato e principalmente la politica abbia mosso un
solo dito. Completa indifferenza anche quando, appunto, si chiudevano industrie
, ad esempio i nostri fiori all’occhiello Novaceta
e Saffa, che contavano migliaia di lavoratori tra dipendenti ed indotto. Il
Movimento ha denunciato il malaffare, si è sostituito a politica ed al
sindacato, ed ha messo in luce, all’attenzione della Procura di Milano, le ruberie, ottenendo, per il
momento, la registrazione da parte della Procura di 33 avvisi di garanzia e
mettendo in prospettiva sacrosanti risarcimenti, da erogare agli ew dipendenti,
essendosi già prenotati parte civile nel processo penale che dovrà seguire.
Questione ambiente
: mentre i siti industriali venivano smantellati senza alcun controllo efficace
da parte delle autorità preposte, era il Movimento che prendeva letteralmente
per mano la Polizia Locale
di Magenta e l’accompagnava a verificare ciò che accadeva in quei siti. La
stessa Polizia Locale doveva così verbalizzare situazioni incontrollate di
rimozione amianto, di presenza di molte tonnellate di liquidi pericolosi, di
fusti di materiali non identificati, etc. Partiva quindi una campagna di
sensibilizzazione e di controlli che non avrebbe avuto luogo senza il
contributo del Movimento, e come se non
bastasse, ancora una volta, il Movimento si sostituisce a chi dovrebbe controllare
e , con indagini specifiche, denuncia una condizione di assoluta gravità alla Procura di Busto Arsizio, ottenendo, da
quanto poi ed ancora oggi si vede, il blocco delle attività pericolose.
Questione salute : una
questione che si tende a non dare la dovuta trasparenza. Già durante la gestione
Del Gobbo, i militanti oggi
appartenenti al Movimento Popolare Dignità e Lavoro, presentarono una mozione
in Consiglio Comunale, che fu approvata , che riguardava lo sconto del 20%
sui farmaci in fascia “C” , praticabile nelle due farmacie comunali magentine.
Tale mozione, forte anche di analoga
legge dello Stato ancora in vigore, è stata letteralmente disattesa
dalle stesse amministrazioni e dalle stesse opposizioni che hanno occupato le
sedie dell’assise magentina in questi ultimi dieci anni. Il Movimento ha riproposto qualche mese or
sono quella mozione, chiedendo ai Consiglieri, tutti, di ridiscuterla in
Consiglio. Diamo atto al consigliere della Lega Nord che ha ripresentato
l’interrogazione ed attendiamo le disposizioni dell’Amministrazione Comunale.
Questione Bene Comune
: C’è un’area, sul territorio comunale di circa 14.000 m2 , su cui, molto
verosimilmente, non esiste inquinamento (prova ne è la pista ciclabile-pedonabile
di viale Piemonte ( costruita su quell’area ) su cui transitano, per esigenze
abitative e per pratica di jogging, centinaia di magentini al giorno). E’
chiaro che quella zona deve essere incontaminata, poiché viceversa, sarebbe
molto grave che la precedente amministrazione abbia costruito un percorso su
cui transitano donne, uomini e bambini, che praticano attività aerobiche, senza
effettuare i dovuti controlli. Ed è ancora più grave che l’attuale amministrazione, avendo qualche dubbio, ed
avendo addirittura ordinato ( nell’agosto 2013 ) la demolizione, a qualche
centinaia di metri di distanza, di edifici contenenti amianto, non abbia fatto
contestualmente i dovuti controlli ambientali , lasciando transitare,
tranquillamente, ignari ed indifesi Cittadini.
Bene, partendo dalla
certezza che i controlli sono stati fatti ed anche dalla conoscenza
storica che quell’area non è mai stata oggetto di attività industriali
inquinanti, il Movimento, visto che quel
parco è stato lasciato per oltre sei anni al degrado più assoluto e
diventato preda di balorde frequentazioni occasionali, di fonti di pericolo e
di immane degrado, ha deciso di ripulirlo per riconsegnarlo alla Città, previo
esproprio previsto dalla Legge, e col
consenso di circa 2000 cittadini che hanno firmato la petizione relativa.
Le posizioni in consiglio comunale sono quelle note e le nostre considerazioni
le abbiamo espresse ad inizio articolo.
Certamente possiamo fare di più, ma non si ricorda, a
memoria, altri gruppi o movimenti politici, fuori dalle istituzioni, che a
Magenta si siano dati da fare, e per tanti anni, nell’esclusivo interesse dei
Cittadini. Certamente ci sono decine di Associazioni sul territorio che
svolgono servizi utilissimi e di straordinario interesse ed aiuto alla società.
Un grande grazie a tutti i volontari ed un augurio che , in futuro, si possa anche
lavorare insieme.
Movimento Popolare
Dignità e Lavoro.
venerdì 17 ottobre 2014
L’ignoranza, la conoscenza, la rettitudine !
Alcune volte mi chiedo quando è l’ignoranza, oppure il suo
inverso, la conoscenza, che supera l’onestà, la rettitudine, la volontà e
l’obbligo, per un politico, di perseguire il “Bene Comune”.
Lunedì 29 settembre, ho fatto qualcosa che normalmente evito
di fare: scrivere a rappresentanti istituzionali chiedendo loro una particolare
attenzione in merito ad un punto dell’ordine del giorno che avrebbero dovuto
votare quella sera stessa.
Ovviamente non mi sono permesso di dare alcuna indicazione
di voto, ma ho voluto sottolineare la necessità di un voto, secondo
coscienza, per il Bene Comune. Stiamo parlando della mozione , presentata dai
consiglieri di NcD, relativa alla possibilità di esproprio di un’area verde, da
sempre gestita dai lavoratori di un’azienda storica del territorio magentino, e
lasciata, dopo la truffaldina chiusura di quest’ultima, nel degrado più
assoluto.
Un degrado totale, sempre segnalato dai volontari del MPDL,
che nell’agosto scorso, rinunciando alle sacrosante ferie estive, hanno deciso
di ripulire l’area per restituirla, in qualche modo, alla Città.
Qualcuno sostiene che , l’azione del Movimento Popolare Dignità e Lavoro, sia stata illegale, ma non
dice cosa hanno fatto gli altri, in particolare
proprietà ed istituzioni, per evitare il degrado e lasciare che quelle
aree, fossero, per davvero, fonte di pericolo per la comunità e sede perpetua
di illegalità (sono state trovate piante
di ambrosia, piantagioni di marijuana, escrementi di animali e umani,
spazzatura a tonnellate ed evidenti segni di balorde frequentazioni).
Ma ritorniamo in Consiglio
Comunale: la situazione appena descritta è stata riportata nell’appello ai
Consiglieri, e, i volontari del Movimento hanno atteso, in encomiabile silenzio
per ben cinque ore, che i consiglieri si esprimessero. Sono intervenuti tutti i
consiglieri di opposizione che con argomentazioni, anche diversificate, hanno
espresso opinioni, idee, valutazioni, ed infine, in nome di quel “Bene Comune”, hanno deciso di
votare a favore di un esproprio legittimo, sacrosanto, che non impegnava le
casse comunali e che restituiva decoro, ed il Parco, alla Città di Magenta.
I consiglieri di maggioranza si sono, invece, nascosti
dietro un assoluto silenzio, lasciando, al solo consigliere di PRC-CAG, la
lettura di una posizione, certamente condivisa tra loro in precedenza, contraria
all’esproprio, contraria al comodato d’uso, contraria al Bene Comune e
piena zeppa di contraddizioni che, in un’assise seria, avrebbero dovuto essere
evitate. E devo dover pensare che la
posizione dei consiglieri di maggioranza sia stata assunta solo per ignoranza (
non conoscenza ) e per mancato approfondimento della questione. Pensare altro,
mi turba molto di più.
M. De Luca
venerdì 3 ottobre 2014
Una Giunta comunale al capolinea ricorre a misere speculazioni mediatiche.
Oggi, 3 ottobre, la stampa locale ha pubblicato una notizia che non ha ne
capo ne coda, quella di cui si parla di “insulti e minacce all’assessore Garegani”.
Un vero e proprio tourbillon di sciocchezze, un vero e
proprio attacco ad un gruppo di donne e
uomini che da sempre stanno contribuendo, in maniera
tangibile, a fare qualcosa per la
Città , a
differenza di una classe politica, inerte, impreparata e che
ha bisogno di deviare, attraverso la bugia
mediatica, altre notizie che evidenzierebbero, evidentemente
la inadeguatezza di una giunta
comunale ormai arrivata al capolinea.
I fatti, documentati, incontrovertibili sono questi :
Al termine dell’emendamento beffa presentato dal consigliere
Vulcano alla mozione di esproprio dell’area Cral ex Novaceta, gli oltre 50
rappresentanti del MPDL che, per gran parte componevano il pubblico presente in
consiglio, dopo una seduta fiume di circa 5 ore, durante la quale hanno
osservato il più rispettoso silenzio, hanno abbandonato l’aula e durante
l’uscita si è sentita solo una, non indirizzata, ma generica disapprovazione.
Solo più tardi, a consiglio chiuso, il Sig. Vincenzo
Salvaggio, rivolgendosi al gruppetto del MPDL ancora
stazionante in strada, ha chiesto i motivi del malumore, ma
l’ho ha fatto con veemenza, ad alta
voce, non permettendo ad un nostro portavoce di parlare,
ripetendo, maniacalmente sempre una
stessa frase, col preciso intento di provocare chi gli era
di fronte. Ciononostante, al cittadino
Salvaggio è stato risposto con la proverbiale calma ed
educazione che ha contraddistinto il nostro
rapporto con le amministrazioni comunali negli ultimi 10
anni.
Solo successivamente, potrebbe essere stato possibile uno
scambio di opinioni tra una Signora di 63
anni ed una ragazza, molto giovane, che fa l’Assessore al
Comune di Magenta. L’assessore
Garegnani potrà testimoniare che non c’è stato altro scambio,
ne di minacce ne di diversa esplicita
opinione, con i componenti il MPDL. In particolare con i
portavoce c’è sempre stato un esemplare
rapporto di correttezza, principalmente nel rispetto della persona.
L’assurdo è, che mentre l’assessore “interessato” smorza i
toni, questi sono riaccesi dagli altri due
assessori, probabilmente “interessati” a spostare l’attenzione
mediatica su polemiche sterili
anziché rispondere nel merito e, circa a una gravissima
situazione amministrativa che sta attanagliando l’intera Città.
E’ chiarissima la provocazione, nei nostri confronti, messa
in atto dal vice-sindaco Razzano, che ,
sempre a consiglio ultimato e in strada, lontano dalle
presunte schermaglie verbali, e quindi, pur non essendo a conoscenza di cosa
fosse accaduto (qualora lo fosse), si rivolge ad un agente della polizia
locale e gli chiede di identificare
alcune persone, esprimendosi nel seguente modo :” fate il vostro dovere “. Frase
detta in presenza di chi scrive e di numerose altre persone. Un ordine
perentorio dato proprio per creare disordini. Un vero esempio di incapacità nello gestire particolari situazioni e
di abuso di potere. Tanto è vero che, la presunta “bagarre” nasce, poi, dal fatto che
la polizia locale vuole identificare una persona che, nel suo diritto, reclama
di voler conoscerne i motivi. Questa persona, appunto la Signora di 63 anni, si
sentirà male e chiederà di aver bisogno urgente di recarsi in bagno, fatto
negato dall’agente che risponde con una volgarissima espressione (sentita
chiaramente dai presenti).
Il fatto grave, è quindi, quello di aver voluto costruire un
caso per discreditare il Movimento e le lotte sacrosante che da anni sta
portando avanti (denunce su l’amianto in Città, denunce
sulle speculazioni edilizie, richiesta di applicazione dello
sconto del 20% sui farmaci da parte delle farmacie comunali, ecc.).
Evidentemente, su questi temi, diamo fastidio, ma non ci
faremo intimorire. Continueremo, ancora
più motivati, le nostre lotte.
A questo punto è d’obbligo una risposta anche al segretario
di PRC, Alessio Piccin che fa
apprezzamenti su persone che nemmeno conosce. Questa persona
che, gran parte dei componenti il
nostro gruppo non ha mai visto, dovrebbe guidare un partito
che ha rappresentanti istituzionali in
Città. Un partito che non partecipa ad alcuna azione
politica e sociale che riguarda le problematiche
del nostro territorio. Un partito, che negli ultimi 6 anni,
sulla questione lavoro ed occupazione non
si è mai fatto vedere ne sentire . Non ha mai dimostrato
solidarietà ai lavoratori in lotta, mai uno
scritto, mai una convergenza. Il PRC magentino conta una
rappresentanza in Giunta, la cui tessera è
stata confezionata all’ultimo minuto solo per impedire
l’entrata in consiglio ad un altro Cittadino
comunque legittimato dal consenso degli elettori. Ma ciò che
è più imbarazzante è che
l’Assessore, non può esprimere le proprie capacità e la
propria indipendenza culturale, poiché
letteralmente “stoppata” da un gruppo di invisibili che, con
fare, appunto, “fascista e mafioso“ ( tanto
per ripetere gli aggettivi utilizzati da Piccin ) ne
condizionano l’autonomia.
Dispiace infine leggere alcuni articoli della stampa locale,
pur confezionati con dovizia di
particolari, ma, nei fatti, scritti attingendo le notizie da
terzi. “ mi han detto..” mi confesserà
l’autrice di un pezzo, “molto articolato”, e che descrive
praticamente quanto è accaduto fuori
dall’aula consiliare. Quella sera, però, non c’era, ne prima
ne dopo il consiglio. Ha seguito il
consiglio in “streaming”, e quindi non poteva conoscere
quanto accaduto fuori. Il giorno dopo, la
stessa giornalista, mi invia un messaggio per sapere sui
presunti incidenti e rispondo, ancora tramite messaggio telefonico : “ … è volata qualche parola solo dopo che
Salvaggio ha voluto, fuori dall’aula, spiegare la loro posizione. Sai, è
normale che i toni si alzino e qualcuno non ha retto ! “ Ma questa nostra
dichiarazione nemmeno è stata riportata !
Un altro cronista, di un’altra testata, colloca in prima
pagina “ Operaio Novaceta perde la testa
e
urla a un assessore :
se ti avvicini, ti meno “. Ci dispiace dover far sapere al giovane cronista
che,
anche egli, ha preso le lucciole per lanterne. Il presunto
alterco, secondo il cronista sarebbe
avvenuto tra l’assessore ed un operaio Novaceta.
Evidentemente la tarda ora provoca effetti
collaterali seri. L’ ”operaiO” è quella Signora 63 enne che, tra l’altro, non è mai stata ne
operaia ne dipendente Novaceta!
Due articoli completamente fuorvianti che non dicono come
sono andate le cose, eppure, le due
redazioni erano in possesso del nostro comunicato ( inviato
loro direttamente il giovedì mattino e
messo in rete già dal mercoledì precedente ) , che hanno ritenuto
opportuno non pubblicare.
Ci auguriamo da parte di entrambe le redazioni una serena
rivisitazione dei fatti e la pubblicazione
delle adeguate rettifiche.
EX CRAL NOVACETA: LA FOGLIA DI FICO DELLA MAGGIORANZA
EX CRAL NOVACETA: LA FOGLIA DI FICO DELLA MAGGIORANZA
Il
29 settembre il Consiglio Comunale ha discusso 1a prima mozione che,
in coerenza con le firme 1600 firme dei cittadini, si proponeva di
restituire alla sua funzione storica di Parco e Centro Sportivo
Pubblico della Città l'area ex Cral Novaceta, sottratta alla Città
e abbandonata al degrado con il passaggio della proprietà
all'Unicredit, attraverso l'esproprio per pubblica utilità.
In
tempi di ristrettezze di bilancio il Movimento aveva avuto cura di
offrire all'attenzione degli amministratori e dell'opinione pubblica
strumenti per coprire la spesa per l'indennizzo: il ricorso alla
partecipazione diretta dei cittadini con forme di azionariato
popolare, con sponsorizzazioni private …. oppure a partecipazioni
istituzionali con finanziamenti regionali. E anche una ipotesi
alternativa: trattare la cessione dell'area in comodato d'uso
gratuito (quindi senza mettere in discussione il diritto proprietario
dell'Unicredit) e l'affidamento della gestione dell'area ai volontari
del Movimento, in gran parte ex operai Novaceta e quindi in
continuità con la gestione storica ell'ex Cral.
Con
la discussione della mozione d'esproprio sono arrivate subito le
brutte sorprese: dall'ass. Salvaggio sono partiti attacchi alla
proposta di esproprio prospettando costi astronomici e difficoltà
insormontabili ma evitando di confrontarsi con le nostre proposte per
il reperimento dei fondi o in alternativa del comodato d'uso. Sua
massima preoccupazione era invece sponsorizzare il cambiamento della
destinazione d'uso dell'area, che non si sa dove potrebbe portare e
che il Sindaco nell'incontro per la consegna delle firme aveva invece
escluso in maniera assoluta...
A
completare l'opera arriva infine la proposta del consigliere PRC-CAG
Vulcano che sarà quella approvata. Anche lui ignora le molte
possibilità proposte dal Movimento e affossa definitivamente
l'ipotesi di esproprio e anche quella di comodato d'uso, ignora il
vincolo – condiviso fino a ieri anche da lui, dal sindaco e dalla
maggioranza - ad affidare agli ex operai Novaceta e volontari del
Movimento (quelli che attualmente stanno ripulendo l'area!) la
gestione dell'ex Cral e.... propone di trattare con l'Unicredit la
cessione a titolo gratuito della proprietà dell'area .. !
Un'ipotesi
che appare poco praticabile per un'Amministrazione che finora non ha
avuto la forza di impedire l'abbandono e il degrado dell'area e che
appare solo un modo per scongiurare il ricorso all'esproprio e
liberarsi di chi, di fronte all'inerzia e al silenzio
dell'Amministrazione Comunale, si è presa la responsabilità e il
peso di entrare nell'ex Cral a pulire l'area gratuitamente.
Di
qui la nostra delusione e la nostra diffidenza, confermata dal
silenzio tombale dei 5 consiglieri PD presenti, che non hanno
ritenuto nemmeno di motivare il loro voto, e del Sindaco …. Un
comportamento che i 1600 cittadini firmatari della petizione non
meritavano ...e che non meritavano i volontari che stanno ripulendo
il Cral.
Questi
comportamenti stimolano il Movimento ad accelerare i tempi per
l'apertura al pubblico della parte già risistemata dell'ex Cral e a
incalzare l'Amministrazione Comunale perché si arrivi veramente alla
restituzione alla Città dell'ex Cral come Parco e Centro Sportivo
Pubblico. .
E
per iniziare il Movimento denuncia all'opinione pubblica e sollecita
ancora una volta l'Amministrazione Comunale a imporre alla proprietà
il ripristino della fornitura dell'acqua all'area: ne va della
sicurezza dell'area e della zona, ne va delle condizioni di vita dei
due senza tetto da quasi un anno accampati nelle docce dell'ex Cral
in attesa di una proposta dell'Amministrazione di alloggio civile che
non arriva !
Movimento
Popolare Dignità e Lavoro
lunedì 29 settembre 2014
ASM e Città di Magenta : " la Voce dei giovani "
" Uno strumento di dialogo per le nuove generazioni " : un giornalino, uno strumento "per raccontarci i vostri pensieri e le vostre idee rispetto alla nostra e vostra citta ". Per questo, io e tutta la Giunta comunale ci aspettiamo anche suggerimenti e proposte per migliorare sempre più la città che tutti amiamo "
Ed i liceali del Bramante rispondono con un bellissimo articolo " Magenta piange l'abbandono del Circolo sportivo Novaceta " sottolineando : " oggi l'area è lasciata al deterioramento e all'abbandono poichè non si sta portando avanti un piano di recupero per le strutture " , ed ancora "è inevitabile chiedersi : perchè non si iterviene ?", ed infine :" Il nostro impegno e quello di Vulcano si uniscono per mantenere accesi i riflettori su un'area un tempo produttiva e di grande rilievo per la città, in cui oggi le erbacce e la ruggine avanzano ovunque :"
NESSUN COMMENTO: QUESTO ARTICOLO E' STATO PUBBLICATO NEL DICEMBRE 2012
Ed i liceali del Bramante rispondono con un bellissimo articolo " Magenta piange l'abbandono del Circolo sportivo Novaceta " sottolineando : " oggi l'area è lasciata al deterioramento e all'abbandono poichè non si sta portando avanti un piano di recupero per le strutture " , ed ancora "è inevitabile chiedersi : perchè non si iterviene ?", ed infine :" Il nostro impegno e quello di Vulcano si uniscono per mantenere accesi i riflettori su un'area un tempo produttiva e di grande rilievo per la città, in cui oggi le erbacce e la ruggine avanzano ovunque :"
NESSUN COMMENTO: QUESTO ARTICOLO E' STATO PUBBLICATO NEL DICEMBRE 2012
giovedì 25 settembre 2014
COMUNICATO CONGIUNTO dall'incontro Movimento Popolare Dignità e Lavoro – Manuel Vulcano Consigliere Comunale PRC-CAG
COMUNICATO
CONGIUNTO
dall'incontro
Movimento Popolare Dignità e Lavoro – Manuel Vulcano Consigliere
Comunale PRC-CAG
Si
è svolto - presso l'ex Cral Novaceta, ora Ri-PARCO Bene Comune -
ieri mercoledì 24 settembre l'incontro tra i volontari del Movimento
Popolare Dignità e Lavoro e il consigliere comunale Manuel Vulcano e
una rappresentanza del PRC-CAG.
Il
consigliere Vulcano ha spazzato ogni dubbio con la sua posizione e
quella del suo gruppo in appoggio totale all'occupazione dell'area
CRAL confermando il fatto che si stia liberando un area dal degrado
per restituirla alla città. Sono infine stati chiariti tutti gli
altri punti su cui ci sono state nelle ultime settimane delle
reciproche incomprensioni e si è condivisa la posizione sul futuro
dell'area.
Il
Movimento ricorda che quell'area è da sempre un'area che i
lavoratori (attraverso il CRAL) hanno gestito in piena autonomia
dalla Novaceta e i suoi impianti sportivi e ricreativi aperti
all'intera cittadinanza, che quell'area fu sottratta ai lavoratori e
alla Città con l'inganno come dimostrano i 33 avvisi di garanzia a
dirigenti e proprietari per aver portato la Novaceta al fallimento
gettando sul lastrico centinaia di famiglie operaie, sottraendo
centinaia di migliaia di euro alle casse del Comune e impoverendo il
territorio, che il subentro dell'attuale proprietà (Unicredit
leasing) ha significato l' abbandono al degrado dell'intera area e
della stessa zona del quartiere nord della Città.
I
partecipanti hanno immediatamente sgombrato il campo da eventuali
speculazioni inerenti la così detta “legalità” e la,
inopportunamente denominata, “occupazione” dell'area: semmai
l'attenzione va concentrata sul futuro del Cral: cosa intende fare
l'Amministrazione Comunale per rispondere ai 1600 cittadini che, ad
oggi, hanno sottoscritto la petizione per il recupero del Cral aperto
a tutti i cittadini come Parco Pubblico e per attività ricreative e
sportive?
E
poi, cosa intende fare l'Amministrazione Comunale di fronte
all'arroganza di una proprietà che per ritorsione chiude la
fornitura di acqua, non solo nell’area Cral, ma all’intera area
dello stabilimento, lasciandola ad alto rischio d’incendio (campo
sportivo e parco giochi sono ancora coperti da una vegetazione di
rovi ed erbacce secche, così come ampie zone verdi all’interno
dell’ex area produttiva) pur confinando, a pochi metri con
abitazioni civili ? Ma non era la stessa Amministrazione che diceva
di voler sanzionare la proprietà per i ritardi nella messa in
sicurezza e bonifica ?
Cosa
intende fare l'Amministrazione Comunale, sapendo che la mancata
fornitura d'acqua, non colpisce tanto i volontari del Movimento,
quanto i due senza tetto e senza lavoro che la occupano da quasi un
anno, senza avere avuto alcuna opportunità di alternativa. Quelle
persone, con mezzi di fortuna, erano riusciti almeno a garantirsi un
tetto sulla testa . Come faranno a lavarsi, lavare i panni, cucinare,
a bere...? Tutte cose che oggi sono diventate per loro difficili e
pesanti e che li precipita in una condizione, ancora peggiore delle
precedente, paragonabile solo a quanto si vede nel cosi detto “terzo
mondo”. Altro che “eccellenza” lombarda !
Su
queste due emergenze il consigliere Vulcano ha preso atto della
situazione e ha assicurato il suo intervento presso l'Amministrazione
Comunale.
Al
consigliere Vulcano è stato fatto presente che nessun componente
della maggioranza, a differenza di quelli dell'opposizione, si è
fatto vedere per visionare la situazione di degrado dell'area, il
lavoro svolto per il recupero della stessa ed anche le condizioni dei
due senza tetto. Per questo la presenza di Vulcano è finalmente
un’inversione di tendenza con questa, fino ad oggi,
incomprensibile assenza. Ci si augura che ci sia una corretta
attenzione e rispetto verso quei 1600 cittadini che sottoscrivendo la
petizione del Movimento reclamano il recupero dell'ex Cral alla
Città.
A
testimonianza del grave stato di degrado al consigliere è stato
fatto notare come l'abbandono del Cral e la chiusura della Novaceta
si sono ripercosse anche sulla zona: atti di vandalismo sono
all'ordine del giorno (per l'ennesima volta le staccionate di
sicurezza della pista ciclabile sono state danneggiate e non
riparate), sotto i cespugli e i rovi che sono cresciuti a ridosso
della recinzione dell'ex Cral e dei muri della stessa Novaceta da
tempo giacciono abbandonati rifiuti di tutti i tipi mai ritirati, lo
sfalcio delle sponde del canale è abbandonato sulla pista
ciclabile....
Il
subentro dell'attuale proprietà e l'abbandono del sito, invece di
nuovi insediamenti produttivi e di un rilancio dell'economia
cittadina, hanno fatto di quella zona una zona franca. Movimento e
Consigliere concordano sull'urgenza di contrastare il degrado e
restituire anche con primi progetti parziali vivibilità alla zona.
Movimento
Popolare Dignità e Lavoro
Manuel Vulcano – Cons.
Comunale PRC-CAG
domenica 21 settembre 2014
E’ COSI’ STRANA “ STA’ COSA “ ? , ovvero domanda alla Pubblica Amministrazione Magentina
Vogliamo iniziare questa pagina permettendoci di
far memoria, ai nostri lettori, di due articoli della
Costituzione Italiana, da sempre invocata come esempio
di civiltà e di tutela dei diritti del Cittadino.
Stiamo parlando di “bene
comune”, di espropri, di “trasferire , mediante espropriazione e salvo indennizzo, allo Stato,
ad enti pubblici o a comunità di lavoratori” atti a caratterizzare la pubblica utilità ed il
pubblico interesse, stiamo parlando di salute, di “bonifica delle terre”, stiamo parlando di
“ ricostruzione di unità produttive”.
Nei princìpi della nostra
Costituzione, il Movimento Popolare
Dignità e Lavoro sta operando :
ART.43 : “A fini di utilità generale la legge
può riservare originariamente o trasferire, mediante espropriazione e salvo
indennizzo, allo Stato, ad enti pubblici o a comunità di lavoratori o di utenti
determinate imprese o categorie di imprese, che si riferiscano a servizi
pubblici essenziali o a fonti di energia o a situazioni di monopolio ed abbiano
carattere di preminente interesse generale.”
ART.44 : “Al fine di conseguire il razionale
sfruttamento del suolo e di stabilire equi rapporti sociali, la legge impone
obblighi e vincoli alla proprietà terriera privata, fissa limiti alla sua
estensione secondo le regioni e le zone agrarie, promuove ed impone la bonifica
delle terre, la trasformazione del latifondo e la ricostituzione delle unità
produttive; aiuta la piccola e la media proprietà. La legge dispone
provvedimenti a favore delle zone montane.”
Purtroppo tali princìpi spesso non sono conosciuti da chi ci governa
, a livello nazionale ed a livello locale e quindi (vogliamo credere che sia
solo un problema di non conoscenza ) interpretazioni personali, purtroppo
divulgate anche a mezzo stampa, tendono a condizionare l’opinione pubblica.
Ciò
che resta sconcertante è l’assoluta contraddizione (anche questa casuale ?) in
cui personaggi pubblici cadono su temi ideologicamente e storicamente, invece, condivisi.
Ci dispiace molto, infatti dover raccogliere dalla stampa locale, credo a
proposito della “occupazione” del Cral
Novaceta, alcune dichiarazioni come quelle sotto riportate :
- Consigliere Vulcano : “Ci rendiamo conto che l’amministrazione non può sposare una causa che non rientri nella legalità”
Ci
chiediamo se il consigliere Vulcano ha sposato “la causa” dell’amministrazione,
soggiogata dalle politiche del PD, e qual
è la posizione del gruppo, che egli rappresenta, in merito all’azione compiuta
dai volontari del Movimento, che è stata quella di aver voluto
fortissimamente recuperare un’area degradata della Città per restituirla,
bonificata e pubblica , alla Città stessa. Un’area, oggi, resa illegale da imprenditori disonesti,. Un’area
sottratta ai lavoratori. Una proprietà ed una dirigenza che dovrà rispondere di ben 33 avvisi di
garanzia per bancarotta fraudolenta ! E’ questa l’illegalità! Se lor signori
non rubavano, oggi quell’area era ancora nella disponibilità dei lavoratori (
che l’hanno gestita per oltre 50 anni ) . Ma di cosa stiamo parlando???? !!!!
Ricordiamo
anche che ne il consigliere Vulcano, ne gran parte della cosiddetta sinistra
che egli rappresenta, ha firmato la petizione per il parco pubblico (che non
c’entra niente con la successiva “occupazione” delle aree, cosa avvenuta sei
mesi dopo il lancio della campagna ). Non abbiamo capito di quale legalità il
consigliere Vulcano si faccia portavoce e di chi. Forse ha già dimenticato che
quando al governo della Città c’era l’amministrazione Del Gobbo, egli ha partecipato ad un’azione illegale, che è stata quella
di entrare all’interno della proprietà. Occupò, infatti, “illegalmente”, le
aree private dello stabilimento, per girare un cortometraggio, forse il suo
primo. Ebbe a disposizione gratuita tutto, la sceneggiatura, ovvero la storia
scritta dai lavoratori, gli attori, ovvero i lavoratori del presidio, ed il
teatro, ovvero gli interni della fabbrica.
Ci
chiediamo se per quell’occasione il consigliere Vulcano abbia fatto riferimento
all’illegalità . Sicuramente in quei giorni non era ancora indottrinato dalle
“moralistiche e legalitarie “ condizioni dell’attuale Amministrazione magentina.
Noi sosteniamo, invece, che non c’era illegalità allora come non c’è illegalità
adesso !
Ricordiamo ancora, a proposito della dichiarazione in merito ad una prossima visita
presso la struttura Cral, che, è già trascorso oltre un mese
dall’inizio lavori di recupero delle aree da parte dei volontari del Movimento Popolare Dignità e Lavoro, e
che fino ad oggi, egli, non si è mai fatto sentire, mentre ha affidato,solo
adesso, dichiarazioni alla stampa magentina. Ad oggi, sono intervenuti,
tantissimi esponenti della società civile, delle associazioni e della politica
magentina, di destra, di centro, del Movimento 5 stelle, di una parte della
sinistra, ognuno ha portato un contributo attivo di partecipazione al recupero
dell’area. Manca tutta la parte della “cosiddetta sinistra” che forma
l’amministrazione comunale, secondo cui, la nostra colpa, la nostra “illegalità”
è quella di aver voluto, fortissimamente e con largo anticipo nei tempi,
l’annunciammo in aula consiliare ad ottobre 2013, fare qualcosa di concreto per
la Città.
Se
il consigliere Vulcano vuole rendersi utile, non c’è bisogno di venire a
trovarci (il luogo e le persone le conosce bene !), invece, si attivi da subito per trovare una soluzione alla mancanza di acqua,
effettuata dalla proprietà per ritorsione, alla coppia di persone che vivono
all’interno dell’area. Parli con l’assessore responsabile, anche se non è solo
competenza di un singolo assessore, ma il degrado, la vergogna, di aver
lasciato due persone IN ASSENZA TOTALE DI ACQUA, cioè che non possono lavarsi,
non possono utilizzare i servizi igienici, non sanno come cambiarsi la
biancheria, non sanno come cucinare e sono costretti ad usare, per bere, acqua
in bottiglia che qualcuno porta loro, è una vergogna che riguarda ogni
amministratore di comunità della ricca, opulenta, “civile” e progredita Lombardia.
Comprendiamo
bene che spesso diciamo le verità “a muso duro“
(tra l’altro dopo aver cercato tranquilli e costruttivi dialoghi da anni
, ndr : Cosiglio comunale aperto, richiesto nel giugno 2012 ) e che
tale atteggiamento può suscitare ad altri, dichiarazioni (incomprensibili ) del
tipo : ” Ma dialogare ( ndr : col Movimento ) non è stato sempre facile “ , ma credo che qualcuno dovrebbe
innanzitutto guardare bene dentro se stesso. Un esempio : la scorsa primavera
il Movimento Popolare Dignità e Lavoro viene ufficialmente invitato alle tre
giornate organizzate dalle staffette partigiane ed a partecipare all’evento con un proprio gazebo ed il relativo
materiale di normale propaganda. Bene, cogliemmo l’occasione per continuare la
nostra campagna che prevedeva la raccolta firme alla petizione popolare di “ Salviamo il parco dal degrado,
restituiamolo alla Città “.
Il
consigliere Vulcano, in persona, vietò ( fatto incomprensibile e fuori da ogni
contesto logico) la distribuzione dei volantini informativi per la raccolta
firme, sui quali era assente qualunque riferimento politico o ideologico.
Infine,
un messaggio indirizzato a tutti i
Consiglieri del Comune di Magenta : probabilmente Vi troverete a votare
una mozione che chiede l’esproprio dell’area Cral per restituirla come Parco Pubblico alla Città di Magenta.
La mozione non è né di destra, né di sinistra, è scritta per il “Bene Comune”,
è scritta per Città.
Anche
nel 2004 un consigliere di opposizione presentò una mozione sull’area Novaceta
per vincolarla ad area industriale, pensando al bene comune, quella mozione passò all’unanimità !
Questa
volta, un voto a favore, da chi sostiene una presunta “illegalità”,
significherebbe anche eliminare tale eventuale condizione.
Non
può essere una mozione, oppure la parte politica che essa rappresenta, a
chiedere che il Parco Cral diventi di utilizzo pubblico e che non sia un’area
degradata, è una normale richiesta di buon senso e di civiltà sottoscritta da oltre 1500 Cittadini a cui bisogna dare
una risposta credibile, corretta, leale.
Sull’aspetto
tecnico-economico dell’eventuale esproprio: c’è una certezza, un NON esproprio
favorirebbe gli interessi della proprietà che su quelle aree ha, evidentemente,
altre mire, inoltre quelle aree, oggi, con i vincoli attuali, hanno un valore
molto basso e potrebbe essere possibile anche una raccolta fondi popolare con
il fine di donare alla Città di Magenta un’area verde, di aggregazione, di
sport e di svago.
E’ COSI’ STRANA “ STA’
COSA “ ?
MPDL
sabato 30 agosto 2014
Pubblico parco e privato degrado, oppure degrado pubblico e parco privato ?
E’ un interrogativo sempre più pressante che si presenta a mano a mano che trascorrono i giorni da
quando un gruppo di volontari ha deciso di trascorrere le ferie per pulire, a proprie
spese, un pezzo di Città.
E’ un interrogativo che ci poniamo anche perché, chi
amministra la Città
di Magenta, ad oggi, non si è fatto nemmeno sentire. E’ un fatto sconcertante ,
poiché, o “parco pubblico “ o “ degrado pubblico” , qualcosa di “pubblico” c’è,
e “qualcosa di pubblico” , fino a prova contraria, è di competenza della
pubblica amministrazione.
E’ ancora più sconcertante, l’assenza della pubblica
amministrazione, poiché, nella gran parte dei componenti la Giunta ed il Consiglio, si
identificano persone che si sono sempre dichiarate attente al sociale, chi per
convinzione ideologica ( e condividiamo ) , chi per trascorsi lustri nelle
magentine parrocchie.
Allora vogliamo immaginare che “le istituzioni” vorrebbero
condividere il fine sociale dell’azione che il Movimento Popolare Dignità e
Lavoro sta conducendo, ma non possono “istituzionalmente” poiché, così facendo,
avvallerebbero un reato ( pseudo ) che è quello dell’inviolabilità della
proprietà privata.
Dunque ci tocca fare chiarezza e cerare di fugare qualche
dubbio a chi la pensa come l’amministrazione :
- le persone che il giorno 20 agosto alle ore 9.00 sono entrate nell’area da bonificare, hanno trovato una porta chiusa con tanto di catena e lucchetto. Queste persone hanno bussato a quella porta ed è stato loro aperto.
- lo spettacolo presentato agli occhi delle oltre trenta persone che hanno varcato la porta in oggetto è stato di un disgusto immane. Montagne di sporcizia, rovi alti due metri, alberi con decine di rami secchi, pericolosissimi, che si affacciavano sulla pista ciclabile, piantagioni di ambrosia, coltivazioni di marijuana, topi morti ed escrementi di topi, decine di profilattici all’interno del campo da tennis. Questo spettacolo è stato innanzitutto documentato ed è stato posto immediatamente all’attenzione della stampa e della Polizia di Stato ( Digos ) , soggetti, questi, avvertiti in tempo reale, dai volontari, per certificare che non c’è stata alcuna forzatura di porte e strutture chiuse, per dimostrare che l’area era di fatto già occupata da altri e che immane era lo stato di degrado.
- i volontari non sono entrati nelle aree per occuparle o viverci o prendere qualcosa. Sono entrati in quelle aree per dare qualcosa, anzi per Ri-dare qualcosa che è sempre stato della Città, un parco pubblico !
- i volontari, semplici cittadini (del territorio), che formano il gruppo del Movimento Popolare Dignità e Lavoro, hanno tutti , per fortuna, già una casa, e non sentono il bisogno di elevare a proprio domicilio quello di viale Piemonte.
Dicevamo, dunque, di non comprendere il silenzio della
pubblica amministrazione, anche perché questa, nelle vari sedi di competenza,
era già a conoscenza che quelle aree erano occupate , ma direi più esattamente
, “abitate” da una coppia di persone. E’ lo stesso vice-sindaco Razzano che
dichiara su “Settegiorni” del 29 agosto u.s., rivolgendosi a Simone Gelli :” irresponsabile e ignorante…se si
informassero saprebbero che i due cittadini sono stati presi in cura dai
servizi sociali del Comune”,
dunque, da questa dichiarazione, è certo che le due persone
“domiciliate” in viale Piemonte, sono conosciute e identificate dal Comune da
molto tempo. Al di là della domanda logica che il normale Cittadino si pone :”
ma a costoro è mai stato chiesto dove abitassero ? “, noi ci siamo rivolti
direttamente agli interessati per sapere cosa sapessero, di loro, i servizi
sociali ed il Comune di Magenta. Queste persone hanno dichiarato di aver
informato le autorità di vivere nelle aree del Cral ed addirittura, una volta,
è capitato di essere stati accompagnati, fino al “privato” ( o pubblico )
domicilio dalla Polizia Locale !
Adesso si capisce il silenzio dell’amministrazione comunale.
Non solo ha permesso che queste persone
vivessero nel più assoluto degrado, ma ha accettato che si rendessero invisibili
per non disturbare chi avrebbe dovuto interessarsi a loro.
Responsabilità non assunta nemmeno nei confronti di quella
situazione gravissima, per mancanza di qualsiasi forma di manutenzione e
controllo, che la proprietà dell’area Cral aveva generato. Ma a chi toccava
controllare, ad esempio lungo la pubblica pista ciclabile, che all’interno di
quell’area i rovi ed i rami secchi erano potenziali pericolo di vasto incendio
? Chi doveva avvertire chi, che parte della recinsione in rete metallica era
stata abbattuta e che l’area era preda di ogni abbordaggio da parte di
malintenzionati ?
Se fossero stati effettuati i minimi controlli, esterni, ad
una vasta area insediata sul territorio comunale, forse sarebbe stato utile
chiamare la proprietà e “scoprire” la giacenza di piante di ambrosia
oppure delle coltivazioni di marijuana.
Forse si poteva intervenire di ufficio ed intimare alla proprietà di porre fine
al degrado. Tutto questo non è stato fatto. Ancora una volta, come per la questione
amianto, sono dovuti intervenire i Cittadini, con atti concreti , a porre fine
al degrado e muovere l’inerzia altrui.
Il Movimento Popolare Dignità e Lavoro, si è dovuto inoltre
interessare anche dei gravi abusi che la proprietà ( o chi per essa ) ha
commesso e continua a commettere in materia di sicurezza sul lavoro. Abbiamo
scoperto, ed immediatamente denunciato alle autorità competenti, che , ad
esempio ai lavoratori addetti alla sorveglianza delle aree industriali, non era
concesso l’uso dell’acqua corrente e dell’acqua potabile, nel senso che ,
chissà da quanto tempo, le guardie giurate erano costrette ad espletare i
bisogni fisiologici in latrine disseminate nell’area industriale e senza l’uso
di acqua ! Inoltre mancava acqua nei vasconi
antincendio e l’energia elettrica necessaria a muovere le pompe. Una situazione
da veri irresponsabili ed incoscienti !
Da queste situazioni e dalla proprietà, l’amministrazione
comunale non prende le distanze, non fa, come potrebbe e dovrebbe, intimare ed applicare
sanzioni ( un dirigente faceva presente che il “fuoco” degli avvocati Unicredit
poteva fare molto male ! ) , prende
invece le distanze dal nostro Movimento, da quegli uomini e donne che stanno
spendendo le ore libere per cancellare un degrado vergognoso, ma ciò che è
inaccettabile è disinteressarsi anche di circa 1500 Cittadini che chiedono di
Ri-dare alla Città dignità e decoro, anche attraverso il Ri-cupero dell’area
Cral ed al Ri-pristino di un Parco Pubblico !
M. De Luca
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