
giovedì 10 agosto 2017
Un bel racconto !
Allora, tu sei senza lavoro, i tuoi fratelli sono senza lavoro, la tua famiglia non ce la fa ad andare avanti, quindi tu, dando fondo a tutto quello che hai e chiedendo aiuto ai parenti, metti insieme un po' di soldi per riuscire ad arrivare in un posto in cui tentare di avere più possibilità e così poter anche aiutare la tua famiglia da lontano.
Parti, attraversi deserti e viaggi in condizioni molto difficili perchè le frontiere che incontri non sono tutte d'accordo a farti passare e neanche tanto contente di vederti. Ti affidi, pagando, a gente che ti aiuta a passare e alla fine arrivi in Libia. Li vieni fermato e imprigionato in un centro d'accoglienza tanto caldeggiato dall'Europa, ma vieni trattato come un delinquente, fai la fame, la sete, vieni picchiato, torturato e magari anche violentato. Sei nessuno, carne in mano a gente che può fare di te quello che vuole.
Riesci a trovare una barca, cioè un gommone, che parte per l'Italia e fai di tutto per salirci dando fondo ai soldi rimasti, sperando così di lasciare dietro di te l'inferno che hai vissuto. Sei sporco, sudato, ferito ma hai in mano la speranza di un domani migliore.
Intanto in Italia e in Europa dei signori e delle signore molto per bene decidono che no, non possiamo permetterci di farti arrivare qui, che è meglio se torni indietro. Niente di personale s'intende, ma difatti tu per loro non sei una persona, sei un problema, e qui la ggente non ti vuole, gli hanno raccontato che tu sei un delinquente, un fannullone, sporco e cattivo e che quando sarai qui ti comporterai male e vorrai comandare su tutti noi, autoctoni che ci siamo fatti un culo così per perdere senpre di più le nostre stesse sicurezze e i nostri diritti e dignità di persone.
Ci manca solo che arrivi tu che sei messo ancora peggio di noi.
A un certo punto della notte il gommone comincia a fare acqua, da lontano arrivano delle luci, forse sono dei soccorsi, ci speri e preghi con gli altri, sempre più in agitazione.
Le luci si avvicinano, sparano. E' la guardia costiera libica che grazie agli aiuti internazionali forniti dall'Italia adesso ti riporta da dove sei partito, in Libia.
Al barcone della settimana prima sapevi che era andata "meglio" era stato soccorso dalla nave di una Ong, anche se su 60, piu' di 20 tuoi fratelli e sorelle erano morti annegati, ma gli altri erano stati tratti in salvo.
Quella nave questa notte non c'è perchè, come pare dai sondaggi effettuati, la maggioranza delle persone che vivono in Italia non vuole che quella nave venga li e il solerte governo l'ha bloccata in porto perchè accusata di fare il gioco degli scafisti.
Ci sono le elezioni prima o poi, ma soprattutto c'è la crisi economica, bisognerà stringere ancora la cinta e bisogna abituare la gente a essere cattiva e a seguire il "morte tua vita mia", non ci deve essere posto per la solidarietà, per la collaborazione fra simili, potrebbe essere una soluzione, una strada pericolosa, rischierebbe di mettere in crisi il sistema, il modo di far funzionare questa società.
Insomma, per farla breve, tu devi morire, scusami, ma è necessario.
Pappo Franco Satanasso
lunedì 7 agosto 2017
STAZIONE FS DI MAGENTA: BENE LA BIGLIETTERIA AUTOMATICA MA DEI SACCHI DI PIETRISCO CONTENENTE AMIANTO NE PARLIAMO?
Nella scorsa settimana i giornali hanno riportato con enfasi
l’installazione di una biglietteria automatica all’interno della
Stazione FS di Magenta e sottolineato la soddisfazione del sindaco
Calati e dell’assessore regionale Del Gobbo per la proficua
collaborazione con le Ferrovie. Bene !
Forti di queste dichiarazioni di proficua collaborazione tra Comune,
Regione e Ferrovie però non possiamo fare a meno di sottolineare il
silenzio tombale del Comune su un’altra notizia che
riguarda la Stazione FS di Magenta: lo stoccaggio di una gran
quantità di sacchi contrassegnati come rifiuti speciali contenenti
amianto.
Le Ferrovie interrogate hanno risposto al giornale online
CorriereAltoMilanese del 1° agosto e poi ripresa da Il Giorno il 3
agosto: “La rimozione del materiale - spiegano – rientra tra
le attività previste, attualmente in corso, per il potenziamento
tecnologico della Torino – Padova. La rimozione avviene tramite
impresa qualificata e con le necessarie prescrizioni, per impedire la
liberazione nell’aria delle fibre contenute in alcune parti del
pietrisco ferroviario rimosso. Il Piano di Lavoro è stato trasmesso
preventivamente alla ASL competente”. Aggiungono inoltre che il
materiale rimosso è stato confezionato in appositi contenitori (big
bags) certificati e idonei ad impedire l’emissione di fibre. “Si
sta procedendo con il prelievo e lo smaltimento a norma di legge –
concludono – con società in possesso dei requisiti richiesti dalla
normativa ambientale (termine attività previsto entro fine agosto)”
Prendiamo atto delle dichiarazioni rassicuranti delle Ferrovie e dalla previsione del termine attività per fine agosto ma, secondo noi, non sono del tutto soddisfacenti perchè non danno conto di dove sia stato rimosso il pietrisco
contenente amianto (il tratto Torino-Padova misura oltre 350 km!), non spiega perché quei sacchi siano stati stoccati
all’aperto nell’area della stazione FS di Magenta, e da ultimo, ma non meno importante, non dice
nemmeno se il Comune sia stato messo a conoscenza dei
lavori.
Perciò alle Ferrovie rinnoviamo queste domande:
1. dove è stato prelevato il pietrisco contenente amianto stoccato
nei sacchi a Magenta?
2. e, più precisamente, è stato prelevato dalla massicciata del
tratto ferroviario magentino ? In caso affermativo, ne hanno messo
a conoscenza tempestivamente il Comune ?
2. e comunque, hanno informato il Comune dello
stoccaggio dei suddetti sacchi all’aperto nell’area della
stazione FS di Magenta ?
Al Sindaco, in quanto responsabile della salute pubblica,
visto che finora non si è a conoscenza di un suo segnale di attenzione alla vicenda,
nonostante gli articoli di giornale e non, chiediamo:
1. ha avuto informazioni su lavori di eventuale rimozione a Magenta
del pietrisco contenente amianto ?
2. ha avuto informazioni sul perché dello stoccaggio a Magenta dei suddetti sacchi ?
2. In caso affermativo, quale iniziative di vigilanza a tutela della salute pubblica siano state poste in essere
dall’attuale amministrazione e se ha conoscenza di iniziative della competente ASL?
3. In caso negativo, se è a conoscenza di informazioni
alla precedente amministrazione e sue eventuali iniziative ?
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