sabato 17 maggio 2014

RIPRENDIAMOCI IL CRAL NOVACETA !


RIPRENDIAMOCI
IL CRAL NOVACETA !
NON ABBANDONIAMOLO AL DEGRADO !


Dal luglio 2012 il CRAL ex Novaceta di viale Piemonte è chiuso e abbandonato al degrado, dopo aver svolto per decenni il ruolo di spazio d'incontro, ricreativo e sportivo, per tutti i cittadini del territorio. In questi due anni il degrado dell'area ha raggiunto livelli inaccettabili: una fitta vegetazione ricopre il campo di calcio e l'area verde, le strutture risentono ogni giorno che passa dell'incuria e dei danni del tempo e non si intravvedono progetti di recupero.

Sull'area Cral trovano spazio un campo di calcio, una pista per la corsa e l'atletica, due serie di spogliatoi (ristrutturati recentemente) con docce calde e servizi di prim'ordine. Immersi nel verde trovano spazio anche quattro campi di bocce, un campo di squash, un parco giochi per bambini e campi da tennis coperti (riscaldati e illuminati) e il bar. Tutti servizi e impianti gratuiti (eccetto il tennis) a disposizione di tutti, lavoratori Novaceta e giovani, anziani, famiglie del magentino.

L'Amministrazione sembrerebbe intenzionata a cambiare la destinazione d'uso dell'area da industriale ad area servizi ma non intraprende nessuna iniziativa per acquistare l'area e restituirla alla cittadinanza come Parco Pubblico, come chiesto dal Movimento Popolare Dignità e Lavoro. Cambiarne la destinazione d'uso senza averla prima acquisita sarebbe un regalo ingiustificato all'Unicredit che vedrebbe lievitare il valore dell'area dopo averla chiusa e abbandonata al degrado !

Questo non deve succedere: l'area ex Cral va restituita alla sua storica funzione di Parco Pubblico per i cittadini perciò le Istituzioni Pubbliche devono sentire il dovere di acquisirla e restituirla ai cittadini ! E poi il suo recupero, bonifica, manutenzione e gestione sarebbe un'occasione di occupazione.

SOTTOSCRIVETE LA PETIZIONE
A COMUNE, PROVINCIA E REGIONE:
IL CRAL DEVE DIVENTARE PARCO PUBBLICO !
IL CRAL NOVACETA DEVE TORNARE AI CITTADINI !

MOVIMENTO POPOLARE DIGNITA' E LAVORO DEL MAGENTINO







domenica 4 maggio 2014

Lavoro e salute : noi ...di più proprio non possiamo fare !

La giornata del 30 aprile scorso, destinata ad un evento di informazione, cultura e svago e mirata anche alla raccolta fondi, per sostenere la causa civile di quella parte di lavoratori Novaceta, determinati a perseguire la restituzione del maltolto da parte di proprietà ed amministratori delinquenti di quella società, si è conclusa con un bilancio discretamente positivo.
Certamente Giove “pluvio” non è stato clemente verso una manifestazione all'aperto, la cui organizzazione, sebbene protetta dall'ottima tenso struttura del parco Ghiotti di Marcallo, ha dovuto fare i conti con un'acquazzone ininterrotto fino alle ore 18.00 e con una temperatura serale che tendeva al “natalizio” dimenticandosi della reale, già inoltrata, primavera ! Ma le sfide, tutte, vanno raccolte, ed il gruppo del Movimento Popolare Dignità e Lavoro, ha accettato anche quel grande, meraviglioso, come sempre, comportamento della natura !
Parlavamo di bilancio, ed il primo doveroso messaggio di ringraziamento è rivolto a tutte quelle persone che hanno portato al Movimento il loro saluto , pur essendo, per altri motivi, impegnati altrove. Si ringrazia quindi Ambrogio Colombo, Sante Zuffada, Massimo Gatti, Marco Mutti,Francesco Tisi. Si ringrazia chi ci ha onorato della presenza, Silvia Minardi, Marco Maerna, Gigi Malabarba ( politici ed ex amministratori, evidentemente, attenti alle questioni ambientali che ci riguardano ). I giovani e bravi giornalisti Martina Maerna ed Andrea Cattaneo, l'insuperabile, anche nel ruolo di conduttrice Ester Castano. Grazie all'Avvocato Antonio Landi, stimato professionista del magentino. Si ringrazia un numero altissimo di amici che hanno voluto comunque inviarci un messaggio di saluto. Un grazie particolare è rivolto al gruppo di amici della Sinistra di Sedriano che sono intervenuti allestendo una mostra bellissima che fa vedere , in modo chiaro ed efficace, la pericolosità dell'amianto e purtroppo evidenzia anche la scarsa attenzione delle comunità verso un problema così drammatico. Grazie alla infaticabile Rossella Paolone ed ai due “colossi” Lucio Riosa ed Ivan Biondi, grazie agli altri tre compagni di cui non abbiamo il nome.
Ha partecipato all'evento anche l'associazione A.I.E.A. ( Associazione Italiana Esposti Amianto , di Turbigo ) promotori di iniziative di sensibilizzazione sul problema amianto e di coraggiose denunce.
Grazie ai lavoratori presenti ed a quelli assenti della Ri-Maflow ( Fabbrica Ricuperata ) di Trezzano sul Naviglio, esempio grandioso di come, volontà, tenacia, solidarietà e capacità d'iniziativa possono risultare determinanti nella realizzazione di un'impresa che, vista ai primordi, poteva presentarsi come un'utopia. I lavoratori ,che perdono il lavoro poiché la proprietà decide di delocalizzare, occupano i capannoni e si organizzano in impresa vincente ! Grazie ai ragazzi di Buenos Aires che hanno perseguito ed ottenuto analogo risultato dei lavoratori di Ri-Maflow, occupando e prendendo in autogestione l'Hotel Bauen. Un momento particolare della serata ha visto il collegamento in diretta con gli amici di Buenos Aires ed uno scambio di attenzioni, di auguri e di solidarietà.
Che dire infine della straordinaria partecipazione del tenore Alberto Fraschina, oltre che un artista di altissimo livello, una persona speciale, generosa, che offre impegno e solidarietà sociale.
Abbiamo avuto anche il piacere di ascoltare una gran bella voce soprano, quella di Chiara Ubezio, una sorpresa per noi, una risorsa che non faremo “scappare” tanto facilmente !
La band “The Badge”, bravissimi, l'infaticabile “zoccolo duro” del Movimento Popolare Dignità e Lavoro ( una dozzina di compagni d'avventura veramente encomiabili ) e per chiudere altri iscritti al Movimento che hanno voluto darci una mano nell'organizzare la giornata : Amalio, Mercedes, Francesco, Massimo, Giuseppe.
E' chiaro che “tanta bellezza” avrebbe meritato una maggiore partecipazione popolare, ma ciò che è sconcertante è il disinteresse degli amministratori locali su temi così importanti come quello del lavoro e della salute pubblica. Secondo noi non può bastare solo la “sventura” meteorica. Probabilmente il “virus” che ha infettato gli ultimi venti anni della vita politica e sociale del nostro Paese, è ancora particolarmente “virulento”. Uomini e donne che oggi hanno dai venticinque ai quarant'anni (ovviamente non tutti) hanno vissuto tra i luccichii degli specchietti delle allodole di un berlusconismo martellante. Questa generazione è stata drogata da programmi televisivi come “uomini e donne”, “amici”, “grande fratello”, sono stati manipolati da talk-show come “porta a porta “ ed è stata , invece, privata di programmi firmati da grandi giornalisti come Biagi, Santoro e Gabanelli. Una società distratta ed imitante delle veline e di pseudo “machi” depilati e dai denti sbiancati ! Una generazione governata da pregiudicati quali Previdi, Cosentino, Berlusconi, Lusi, Bossi ( ed ancora qualche centinaio ! ) che poteva generare solo corruzione e disinteresse per le istituzioni , per la legalità. Una classe “dirigente” che ha prodotto precarietà nel mondo del lavoro, disoccupazione e delocalizzazione di una parte enorme di aziende italiane. Una classe politica che ha usato, come un grimaldello, la caccia all'immigrato come la causa di tutte le negatività del nostro Paese ed ha taciuto sulle tragedie della nostra società, quali l'inquinamento delle nostre città, l'avvelenamento delle nostre campagne, dei nostri fiumi e dei nostri mari. Ecco , molto probabilmente, l'interesse per le cose serie, per i veri problemi della nostra società sono sistematicamente snobbati, ed oggi parlare di precarietà del lavoro, di disoccupazione e di problemi legati alla salute ( nel caso specifico informazione sulla pericolosità dell'amianto ) sembra quasi un argomento del quale è normale disinteressarsi.
A Magenta, cercare di informare i Cittadini sulla questione amianto, oppure parlare di furto , da parte di delinquenti incalliti, di posti di lavoro, sembra quasi dare fastidio. Restiamo comunque determinati. Una risposta da parte della Magistratura è già arrivata ( 33 indagati per bancarotta fraudolenta sulla chiusura di Novaceta ) , un'altra la stiamo attendendo dalla Procura di Busto Arsizio : cosa ne è stato e cosa ne sarà delle tonnellate di amianto ancora stivati nei siti industriali del territorio ?

Mario De Luca

lunedì 14 aprile 2014

UNA INTENSA GIORNATA DI LAVORO, INFORMAZIONE E DI ( MERITATO ) SVAGO !

La giornata avrà luogo presso il parco Ghiotti a Marcallo con Casone il 30 aprile 2014.

I temi :

A - Bonifica siti industriali ; pericolo amianto e inquinamento del territorio

B -  Le organizzazioni criminali : rifiuti e discariche illegali

C -  Corruzione, collusione, speculazione, le false “crisi” industriali  ed il dramma lavoro.

Lettera agli aderenti al Movimento, ma... per conoscenza e con simpatia a tutti gli Amici, ai Cittadini, alle Autorità, alle Istituzioni, alle Associazioni :

Carissima / o
 la presente è inviata  singolarmente ad ogni aderente al Movimento Popolare Dignità e Lavoro ed ha come oggetto le prossime attività. Il Movimento ha bisogno di te, della tua attiva collaborazione e delle persone che conosci poiché abbiamo, tutti insieme, una comune esigenza: migliorare la vivibilità della nostra Comunità.
Non è un'utopia ! Dove le istituzioni, la politica, il sindacato ha fallito, possiamo provarci noi. Credete che sia impossibile ? Allora proviamo, brevemente, a ricordare quanto promesso da quelle istituzioni, analizziamo i risultati e poi li confrontiamo, con le dovute proporzioni, con i risultati conseguiti dal Movimento, nelle stesse circostanze e sulle stesse problematiche. Certo, parliamo di piccole cose, ma grandissime nel nostro ambito e forse uniche in un contesto che vede il nostro Paese preda continua di affaristi, imbroglioni e cultori del malaffare.
Credo di non dire eresie se, ricordando gli anni antecedenti il 2000, il territorio magentino era ancora ambìto da molti. Lavoro ed occupazione non mancavano ed un diffuso benessere consentiva ad intere famiglie, spesso con più redditi da lavoro, condurre una vita tranquilla. C'era la possibilità di progettare, con fiducia, il nostro  futuro e quello dei nostri figli.
Poi, lontani da quella crisi planetaria che sarebbe arrivata solo dieci anni dopo (con il fallimento delle banche americane), all'improvviso chiuduno quasi tutti gli imprendidoti del magentino-abbiatense : Mivar, Gaggia, Bruno Romeo,Gavazzi. Si inizia a licenziare in Esab, Saffa e Novaceta. Il sindacato fa passi indietro di anni, concede al padrone tutto ! Si massacrano i diritti dei lavoratori, si ratificano decine di nuovi contratti di lavoro che aggiungono sempre più precarietà a precarietà. Ed i politici cosa fanno ? In questi anni si susseguono al ministero del lavoro e dello sviluppo una serie di personaggi da brivido. Vogliamo ricordarli ?  Dal giugno 2001 al maggio 2006, Roberto Maroni introduce scalini e scaloni ed alza il tetto pensionabile a tutti, lasciando , ovviamente i giovani senza lavoro. Dal maggio 2006 al maggio 2008 , c'è poi  Cesare Damiano, ricordato per aver fatto esattamente il nulla ! Dal maggio 2008 a novembre 2011 Maurizio Sacconi peggiora tutto quanto è possibile ed ha come unico obiettivo: abolire l'articolo 18 ! Elsa Fornero è reggente dal novembre 2011 all'aprile 2013. I suoi vice ministri parlano di giovani sfigati, lei, poi si “commuove” quando si inventa, e crea,  centinaia di migliaia di esodati. Enrico Giovannini ed Enrico Poletti è roba di questi giorni. E le Istituzioni ? Comune, Provincia e Regione, accolgono a braccia aperte i  nuovi “imprenditori” e forse non hanno la capacità di vedere in questi il vero aspetto, quello del truffaldino, ed allora le fabbriche chiudono poiché devono delocalizzare , portare cioè all'estero macchine e tecnologia per guadagnare di più speculando sulla manodopera e sull'assenza dei diritti dei lavoratori. Le fabbriche chiudono poiché bisogna liberare le aree per compiere enormi speculazioni edilizia. E la politica cosa fa ? Resta semplicemente zitta e complice. Ed i sindacati cosa fanno ? Concedono ogni diritto acquisito. L'esempio Novaceta è sotto gli occhi di tutti. All'arrivo di Cimatti ( tutti applaudivano ! ) si chiude l'infermeria, e poi si chiude la mensa, e poi si chiudono i reparti tessili, e poi si cede la centrale termoelettrica ! Ma è mai possibile che non c'era sindacato che non ponesse almeno un minimo di resistenza su queste schifezze ?
Ecco , Dignità e Lavoro c'era già : blocca le aree su cui sorge Novaceta e li rende inattaccabili attraverso  una mozione in Consiglio Comunale. Qualche anno dopo, raccogliendo 600 firme tra la cittadinanza, rende inutili le variazioni immobiliari già decise sul PGT magentino. Nel 2009 presenta una denuncia alla Procura della Repubblica di Milano contro gli amministratori di Novaceta e quattro anni dopo la stessa Procura emette 33 avvisi di garanzia contro quegli amministratori. Il Movimento si mette a guardia della salute dei Cittadini e denuncia manipolazioni e trasporto di amianto e di sostanze inquinanti presenti nelle aree Snia e Novaceta. Infine il Movimento raccoglie una cinquantina di aderenti e si costituisce Parte Civile nel processo penale che vede indagati i ladroni di cui sopra. Una grande, immensa vittoria. L'immediato recupero della dignità sottratta, una risposta a tutte quelle istituzioni, a tutti quei politici ed a TUTTI quei sindacati che, paradossalmente, avevano sottoscritto un documento d'intesa, nel novembre 2011, attraverso cui “affidavano” il controllo e la falsa bonifica alla stessa Unicredit, proprietaria del sito, ma, di fatto, concedevano, su un piatto d'oro, la possibilità di smantellare e distruggere lo stabilimento.
E' stato ancora una volta il Movimento Popolare Dignità e Lavoro ad assumersi l'onere e la responsabilità di denunciare quest'ennesimo scempio al fine di tutelare la salute pubblica. Un esposto alla Procura di Busto Arsizio col quale si chiede di verificare se le modalità di manipolazione di sostanze inquinanti pericolosissime, in primis l'amianto, fossero state eseguite nel rispetto della legge.
E' stato ancora una volta il Movimento ad offrire collaborazione e conoscenze all'amministrazione comunale al fine di segnalare tutti i potenziali pericoli d'inquinamento presenti nelle aree Novaceta.
E' stato ancora una volta il Movimento a chiedere, ed ottenere, che quell'offerta fosse accettata nell'esclusivo interesse delle comunità del Magentino.
Oggi, si chiamano a raccolta non solo i circa 50 ex lavoratori di Novaceta  che si sono costituiti Parte Civile nel processo penale a carico dei 33 indagati dalla Procura di Milano, ma si chiama a raccolta tutto il territorio, provando ancora a sensibilizzare tutti su temi importanti come l’occupazione, il lavoro, le collusioni tra politica ed imprenditori, le infiltrazioni mafiose sul territorio, l’inquinamento delle città e i relativi costi delle bonifiche che, inevitabilmente, ricadono sulle comunità.
Per questo motivo, ed in merito ai temi su esposti, il 30 aprile prossimo, presso il Parco Ghiotti di Marcallo con Casone si terrà una giornata di lavoro, d’informazione e (una volta tanto e meritatamente) di svago!
Per organizzare la giornata abbiamo bisogno però della collaborazione di tutti gli aderenti al movimento, in ogni forma possibile, in funzione delle singole disponibilità, ma con la convinzione di assumere un impegno che dovrà servire a realizzare una giornata “storica”.
Ognuno dovrà, nell’interesse di tutti, da subito, assumersi l’impegno di diffondere la notizia presso parenti, amici e conoscenti, e di comunicarne la partecipazione all’organizzazione.
Il programma della giornata sarà articolato in funzione della partecipazione di esperti professionisti
(avvocati, medici, sociologi, architetti ) e di associazioni del territorio che porteranno le loro esperienze e diffonderanno motivazioni e modalità d’impegno. Nella parte serale, una lieta anticipazione del primo maggio. Musica dal vivo, ballo , cena all’aperto!   I fondi raccolti verranno destinati alle spese per sostenere la causa civile degli ex lavoratori Novaceta.
Non puoi e non devi mancare ! Abbiamo bisogno del tuo lavoro e della tua capacità organizzativa !
Scrivi al seguente indirizzo : movimentodignitalavoro@gmail.com
Chiama al numero : 335 642 9082

mercoledì 9 aprile 2014

COMUNE: PARTE CIVILE CONTRO CHI HA CHIUSO NOVACETA, PERCHÈ NO? MOVIMENTO DIGNITÀ E LAVORO: AMMESSO NEL COMITATO TECNICO


Il Movimento accolto nel Comitato tecnico per la bonifica dell'amianto del sito ex Novaceta.
Il 26 marzo il MPDL è stato convocato dal Presidente del Consiglio Comunale Eleonora Preti. L'assessore Salvaggio ha poi comunicato che la Giunta avrebbe deliberato nel pomeriggio l'ammissione di un rappresentante del Movimento nel Comitato Tecnico Istituzionale al fine di fornire notizie e riferimenti utili per predisporre un piano di bonifica, amianto ed altro, del sito ex Novaceta. E' il riconoscimento politico del ruolo di tutela della salute pubblica svolto dal Movimento dopo la chiusura di Novaceta ed un incoraggiamento ad andare avanti.

Interviste e scivoloni
Purtroppo parlare con i giornalisti è difficile. A volte parole in libertà o sfoghi o “scivoloni” , messi sulla pagina scritta, rischiano di mettere in imbarazzo coloro che dialogano. Così deve essere successo al Presidente Preti per l'intervista a Settegiorni di venerdì 21 marzo. Titoli e sottotitoli non rendono merito, agli sforzi profusi per cercare un dialogo costruttivo, né al Movimento, né alla verità e nemmeno alla stessa Presidente, che deve essersene resa conto, quando nella stessa intervista si dice disposta a continuare il dialogo serenamente. A noi le polemiche non interessano, preferiamo far parlare i fatti come appunto quelli denunciati in Conferenza Stampa riportati da Settegiorni la settimana precedente.

L'esposto alla magistratura sugli interventi di “messa in sicurezza” nel sito ex Novaceta
La “messa in sicurezza” e in particolare la demolizione di due edifici contenenti amianto, come è noto, è stato monitorato dal Movimento che ha prodotto una mole di documenti e foto evidenziando che non tutto era sotto controllo, come dichiarato, invece, dal vice sindaco in più occasioni. Veritiere erano, invece, le drammatiche realtà emerse durante l'incontro pubblico dell'ottobre 2013. Il Movimento aveva deciso, con o senza le risposte del Comune, di chiedere lumi alla Magistratura. Cosa detta e ripetuta pubblicamente e nei due incontri di richiesti dalla stessa Presidente Preti: dunque nessuna sorpresa, solo l'atto conseguente a quanto dichiarato.

Il Comune, parte civile contro chi ha chiuso Novaceta: perchè no ?
La chiusura di Novaceta non è stato un danno, economico, occupazionale e più in generale di futuro, solo per i 490 operai che dal lontano 2003 ad oggi hanno perso il lavoro, ma anche per le istituzioni e il territorio stesso. Chiusura, ricordiamolo ancora una volta, per cui la Magistratura ha indagato, su esposto dei lavoratori, 33 persone, tra dirigenti e proprietari. I lavoratori hanno già messo in moto la macchina per costituirsi parte civile e reclamare il risarcimento dei danni subiti.

Perché Partiti, Consiglio e Amministrazione Comunale, attuale e precedente, di Magenta non prendono in considerazione la possibilità di costituirsi parte civile e reclamare il risarcimento dei danni ?

Dalle nostre stime, nel periodo 2003 ad oggi, al Comune di Magenta sono venuti a mancare oltre 800.000 euro a fronte di introiti per addizionale Irpef , al territorio, poi, decine di milioni di euro.

L'iniziativa va presa ora, prima che inizi il processo e non come, erroneamente avrebbe sostenuto la Presidente Preti nell'intervista a Settegiorni : “.. (il Comune) deve attendere l'esito delle vicende giudiziarie...”
Se si deve attendere l'esito delle vicende giudiziarie perché, coerentemente, non congelare ogni intervento nel Piano Generale del Territorio sulla destinazione d'uso del sito ex Novaceta ?

L'area Cral
Abbiamo chiarito all'assessore Salvaggio che, la richiesta del Movimento, peraltro avanzata da quasi un anno a tutti i politici del territorio (consigl. Provin. Gelli, cons. reg. Prina, Del Gobbo, Sen. Mantovani, Ass. Reg. Garavaglia, Sindaco di Magenta), è quella dell'acquisizione dell'area da parte delle Istituzioni locali (comune, provincia e regione), magari con qualche aiuto di privati, per donarlo alla Città di Magenta e ri-aprirlo alla cittadinanza come parco pubblico e luogo di aggregazione, di attività sportive e ricreative (ovviamente a bonifica completata). Dispiace sottolineare che, ad oggi, non c'è stata alcuna risposta !
Per questo motivo, non può essere sufficiente, ci rivolgiamo all'Assessore Salvaggio, la modifica nel PGT della destinazione d'uso da industriale ad area per i servizi. E' auspicabile una risposta chiara ad una richiesta precisa!

MPDL

Da Settegiorni del 4 aprile 2014