mercoledì 31 ottobre 2012

Facebook...che pa..e !



Certo che Facebook è uno strumento formidabile per la diffusione delle notizie, non importa se sono vere o false, se sono meritevoli d’interesse o tendenziose, l’importante è che circolano. Ricordo sempre con grande interesse una commedia, conosciuta solo da pochi, del grande Eduardo che si intitolava “ le bugie con le gambe lunghe” . Ebbene, il grande drammaturgo napoletano sosteneva che le bugie dovevano avere le gambe lunghe, perché avevano bisogno di girare per il mondo e diffondersi, sostituendosi alle verità che, al contrario, avevano sempre le gambe corte, poiché, se non erano di gradimento del padrone (la metafora è il riferimento ai media, quindi alle televisioni, ai giornali ed a tutti i mezzi di comunicazione), quest’ultimo “ gli spezza le gambe” , le fa diventare corte e non possono più raggiungere la gente. Quindi bugie che camminano e verità che restano ferme. Ricordo le bugie diffuse da Colin Power e da Bush quando in televisione, mostrando un’ampollina di vetro, dichiararono che bisognava invadere l’Iraq e destabilizzare Saddam Hussein poiché deteneva armi di distruzione di massa. Questa era la bugia “che doveva girare “, mentre le verità taciute erano gli interessi petroliferi. Andando poi sulle cose nostrane, fino a qualche mese fa, sulle televisioni italiane circolavano le notizie che per tutelare gli Italiani da un’inefficace e lenta giustizia bisognava fare (e sono state fatte) leggi come il falso in bilancio, la Cirielli, il lodo Alfano, etc. La verità nascosta era quella invece che tali leggi servivano solo e soltanto ad un presidente del consiglio che aveva bisogno di nascondere le nefandezze sue personali e delle sue aziende.
Arriviamo a casa nostra. Facebook ci fa leggere del Consigliere Comunale Manuel Vulcano promotore di un Consiglio Comunale aperto. In effetti l’iniziativa è stata promossa dal Movimento Popolare Dignità e Lavoro e da Comune Solidale. Pur riconoscendo al compagno Manuel interessamenti pregressi sulla questione Novaceta, c’è bisogno però di correggere la notizia, perché , così com’è stata data, non corrisponde a verità. Mettiamo tutto in ordine.
  1. La missione di un Consigliere Comunale è quella di raccogliere, gli umori dei concittadini, di ascoltare le loro problematiche, di dare loro voce istituzionale e coinvolgere la Giunta Comunale in modo tale da deliberare soluzioni indirizzate al benessere della comunità.
  2. I numeri ottenuti dalla lista Movimento Popolare Dignità e Lavoro / Comune Solidale durante l’ultima consultazione amministrativa magentina non hanno consentito una rappresentanza della stessa in Consiglio Comunale. Sono mancati una manciata di voti che sarebbero stati, invece, ininfluenti se la lista avesse fatto alleanze elettorali, cosa ritenuta non perseguibile a causa di assoluta mancanza di programmi condivisi.
  3. Movimento Popolare Dignità e Lavoro, già da subito dopo il responso elettorale, nel rispetto del vero spirito Leninista (nessuna alleanza se questa è solo fucina di poltrone), ha continuato le battaglie a sostegno delle lotte dei lavoratori e dei diritti di tutti.
  4. Il giorno 2 luglio u.s. il Movimento Popolare Dignità e Lavoro e Comune Solidale ha presentano una richiesta al Presidente del Consiglio di Magenta (e quindi ai Consiglieri,tutti) per un Consiglio Comunale aperto e per discutere in merito alle crisi occupazionali del territorio ed in particolare delle questioni Saffa e Novaceta (quest’ultima con 130 licenziamenti operativi dal 23 luglio).
  5. Al documento di cui sopra, protocollato il 09 luglio u.s. fa seguito un'intesa tra le parti per riproporre la questione dopo la pausa estiva.
  6. Ai primi di ottobre al Movimento Popolare Dignità e Lavoro viene chiesto, dal Consigliere Vulcano e dall’Assessore Garegnani un incontro preliminare in merito alla richiesta di Consiglio.
  7. Ieri sera infine, Vulcano ha partecipato alla riunione dei Capi-gruppo e, se lo riterrà opportuno, ci ragguaglierà nel merito delle decisioni assunte a fronte della nostra richiesta.
In attesa che i buoni propositi si traducono in fatti , facciamo “camminare” anche altre verità :

A - Il Movimento Popolare Dignità e Lavoro, pur “senza poltrone” continua a fare tutto
quanto è possibile a sostegno dei cittadini, e nella fattispecie, ha chiesto un Consiglio
Comunale aperto già dal luglio scorso.

B - Solo in questi giorni, forse, il Consiglio Comunale stabilirà una data per il consiglio aperto.

C - Sebbene tutti i capi-gruppo risultassero informati in merito alla richiesta del M.P.D.L., il
solo Consigliere Vulcano ed Assessore Garegnani ( e ne diamo loro atto ), hanno
avuto la sensibilità di interessarsi al problema.

M.P.D.L.
Mario De Luca

lunedì 15 ottobre 2012

UNA BUONA NOTIZIA

E dopo Formigoni?

NOTA QUOTIDIANA
La crisi del sistema di potere che ha cementato il presidente della Lombardia è una buona notizia. Di quel potere il Pd è stato complice, come dimostra Penati. Ora si parla di Tabacci. L'alternativa, ovviamente, è un'altra.
La parola fine messa alla carriera politica del “governatore” della regione Lombardia Roberto Formigoni è una buona notizia.
Formigoni è presidente della regione Lombardia ormai da quasi 20 anni e certamente le condizioni politiche e sociali per le cittadine e i cittadini lombardi in questi stessi anni sono certamente peggiorate.
I motivi specifici per cui oggi il “governatore” è costretto ad abbandonare il suo posto – con tempi ancora incerti e che cercherà di condizionare con la sua solita arroganza decisionista – parlano d corruzione, di legami tra politica e malaffare, di sistema politico malato e reso quasi “ingovernabile” da chi avrebbe dovuto garantire proprio governabilità “a vita”.
Quello di cui poco si parla è però il “sistema Formigoni” e cioè la stretta relazione tra politica, economia (imprese) e finanza che il governatore ha costruito intorno a sé e alla Compagnia delle opere (e dintorni). Un sistema nel quale la progressiva privatizzazione di servizi formativi, sanitari e sociali è stata una grande occasione di business per le imprese amiche (specialmente del circuito della CdO) e la costituzione di un sistema di potere lombardo per cui i grandi appalti (dalle autostrade all’Expo), i fondi europei per lo “sviluppo”, i vari voucher per la gestione e finanziamento dei servizi rappresentavano (e ancora rappresentano) il cemento di un blocco di potere tra imprese, banche e ceto politico di centrodestra.
Un sistema che – come a livello nazionale e locale – è costruito sul debito pubblico che aiuta i profitti del sistema bancario e viene fatto pagare a lavoratrici e lavoratori (e disoccupate/i e pensionate/i) con le politiche di taglio ai servizi e di austerità.
Evidente l’accordo con la Lega Nord per la sua partecipazione a questo sistema di potere (tanto che l’unico che ha provato a metterlo in discussione – l’ex assessore leghista Alessandro Cè – prima è stato rimosso dal suo posto, poi dalla stessa lega Nord…).
Ma altrettanto evidente la connivenza del centrosinistra e delle sue espressioni economico-finanziarie, che hanno partecipato a questo sistema e che ne hanno condiviso le basi materiali e ideologiche: privatizzare, sostenere le imprese, un’economia regionale che sfruttasse i “grandi eventi” e gli appalti di cementificazione del territorio. L’esempio “fisico” di questa connivenza è la figura di Filippo Penati – che con Formigoni ha sempre lavorato con estrema tranquillità e condivisione nei suoi anni da presidente della Provincia.
Oggi il Pd guida la “rivolta morale” – mentre è stato incapace di condurre un’opposizione degna di questo nome sia sul piano istituzionale che su quello sociale e politico. Ma con quale credibilità?
Si parla di una candidatura di Bruno Tabacci per il centrosinistra, e sarebbe una scelta comprensibile: dopo aver guidato la transizione nel Comune di Milano (presentando un bilancio che si basa sul riconoscimento della legittimità del debito e quindi sui tagli della spesa), potrebbe “legittimamente” guidare anche questa transizione, ricostruendo un blocco di potere che faccia a meno di Formigoni, distribuisca meglio le risorse del potere stesso tra i vari gruppi di interesse politico-economici e lavi le mani alla politica ormai squalificata.
Di fronte a questo scenario non siamo sicuramente tra quelli che si mettono in moto per un appello a “primarie del centrosinistra” perché da lì non potrà passare alcuna alternativa.
L’alternativa può nascere e rafforzarsi solamente sulle ragioni e la forza di soggetti e movimenti sociali e territoriali – lavoratrici e lavoratori che difendono il loro posto di lavoro, studenti che vogliono un’altra idea e pratica della formazione gratuita e universale, cittadine/i in lotta contro la distruzione del territorio e dell’ambiente – e da loro provare a ricostruire le ragioni e la forza di un progetto di sinistra. Sarebbe interessante provarci.
Pietro Maestri

sabato 6 ottobre 2012

LETTERA APERTA A PIERLUIGI BERSANI




Ecco chi si propone alla guida del nostro Paese !
Dopo venti anni di  "macchiette" berlusconiane e di intrallazzi di PDL e Lega, affilano le armi ( tra di loro ) i Democratici di una se-dicente sinistra che di sinistra non ha nulla. E' sotto gli occhi di tutti il prosieguo dello sfascio del nostro Paese a cura del governo Monti sostenuto da PDL, PD e UDC. Un governo, quello attuale, che mira soprattutto alla salvaguardia degli interessi delle Banche, dei poteri forti e che nulla propone ( anzi ) per la tutela dei diritti dei lavoratori e per la salvaguardia dei posti di lavoro, delle imprese italiane, della cultura, delle nostre università, della nostra ricerca, dei nostri giovani.
Gli Italiani, in nome della più grande "bufala", il cosiddetto VOTO UTILE si apprestano a rieleggere i complici della disfatta del nostro Paese.
A distanza di due anni vogliamo ricordare la visita magentina di un possibile nuovo inquilino di Palazzo Chigi, vogliamo ricordare, nel nostro piccolo di Città di Provincia, le promesse non mantenute, vogliamo ribadire L'INUTILITA' DEL VOTO UTILE, vogliamo anche prendere, come abbiamo fatto da anni e molto prima delle amministrative magentine, le distanze da una sinistra locale che non ci appartiene e non ci rappresenta.
Vogliamo , invece, ricordare che a Magenta come nel resto del Paese esiste ancora una Sinistra di lotta, senza compromessi ed intrallazzi e che può, con orgoglio, ribadire che " NOI NON SIAMO TUTTI UGUALI"
Sinistra Critica ed il Movimento Popolare Dignità e Lavoro

Lettera aperta a Pierluigi Bersani

Caro Pierliuigi,
ti voglio raccontare  l’Italia. L’Italia delle mistificazioni, l’Italia che non c’è. L’Italia che appare ma che non esiste.  L’Italia che è lontana dai problemi  reali, l’Italia lontana dai problemi dei lavoratori. Insomma, ti voglio raccontare l’Italia “delle tre carte”.
Questa vince e questa perde ! L’Italia che spesso descrivi tu quando, giustamente, devi
sottolineare la inadeguatezza di chi ci governava (e diciamo anche di chi ci governa), quell’Italia che però, quando ti serve, la usi anche tu.
A seguito della tua visita magentina (era l’8 ottobre del 2010),scriveva un giornale locale :
” Visita improvvisa, ma fortemente voluta quella di Pierluigi Bersani,..prima davanti ai cancelli della Novaceta, realtà in crisi con centinaia di lavoratori…” .Grazie Pierluigi della tua visita, grazie, se non ci fosse stato un piccolo problema: i tuoi rappresentanti locali, pur pubblicizzando la notizia, non avevano avvertito il comitato dei lavoratori. Si erano però affrettati ad esporre le bandiere di partito. Allora, i lavoratori chiesero di non esporle, così come si era sempre evitato di esporre anche le bandiere di partito riferite a quei compagni che hanno trascorso invece, insieme ai lavoratori, il Natale, il capodanno, il ferragosto, che hanno volantinato in città, che hanno raccolto firme per far decadere aberranti delibere sul PGT cittadino.
Nonostante la “visita improvvisa”, avremmo voluto chiederti alcune cose, ma fummo interrotti da una persona, presente sul piazzale Novaceta solo in occasione del tuo arrivo, che, sostenendo il tuo “carisma”, sentenziò :”In questi anni si son dette tante parole, ma ci sono stati pochi fatti “. Così ti “assisteva” il sindacalista (Segretario di zona ) , presente quella mattina tra i lavoratori e supportato a sua volta solo da una decina di impiegati che dalla chiusura della fabbrica, a differenza dei circa duecento operai, non avevano perso un solo euro. Ebbene, viva la mistificazione. Quel pseudo sindacalista, tutore dei colletti bianchi e  del curatore fallimentare  ( a cui molte volte e pubblicamente ha rivolto ringraziamenti per il lavoro che stava compiendo ! ), tra i lavoratori in lotta, NON SI ERA MAI VISTO PRIMA !
Questo è il Paese che non c’è ! Hai parlato con chi non soffre, e non vogliamo
dire altro. Poi, raccontava ancora il giornale magentino, che la tua visita è continuata “in una realtà in espansione e capace di proporsi con forza anche sui mercati esteri “. Siamo contenti per questa realtà magentina. Ma qualora tu dovessi ricordarti di Magenta (evento calcolato statisticamente con probabilità eguali ad un secondo su duemila anni luce) e trovarti a colloquio col nuovo ministro dello sviluppo, cosa gli dirai ? Dirai che a Magenta tutto va bene ? Noi siamo, invece, quelli a cui va male e siamo anche un po’ incazzati perché, nel frattempo, siamo stati definitivamente licenziati. A proposito, ma la tua promessa di interessarti al caso Novaceta ( era l’8 ottobre del 2010 ) com’è finita ? I fatti ci dicono che in un anno, abbiamo ricevuto da te solo un assordante silenzio. Novaceta, infatti, giusto un anno dopo, ha dato inizio alla demolizione degli impianti.
Ah ! dimenticavo, nonostante la tua promessa non mantenuta ( ma a dire il vero anche di quelle fatte e non mantenute dal PDL e dalla Lega Nord ) le elezioni amministrative ti hanno premiato. Ti comunico, infatti, che a Magenta ha vinto il tuo partito e sono già cinque mesi che governa la Città. Anche questi “nuovi” amministratori locali hanno dei progetti sull’occupazione del magentino.
Tutta la Città sta’ facendo ogni scongiuro possibile !
Mario De Luca
Movimento Popolare Dignità e Lavoro

martedì 25 settembre 2012

..E ADESSO NON DITE CHE NON LO SAPEVATE !


Una risposta all'articolo apparso sul blog di “Piazza Liberazione”.

Da circa quattro mesi c'è chi sistematicamente ha “qualcosa” da dire e da ridire verso la nuova Giunta magentina e verso qualche consigliere di maggioranza ( in particolare uno ). In politica, ma direi in Democrazia è legittimo e forse, se si utilizza sempre un canale etico, è anche salutare. Avere qualcosa da dire, informare la cittadinanza, avere comunque delle opinioni è decisamente un bene.
Quindi “C.C.C.P. “ ( saranno quattro ? ) e “Velina Rossa” ( sarà uno dei quattro ? ) sono legittimati ad esprimere il loro dissenso verso consiglieri ed assessori che non reputano all'altezza di amministrare la Città di Magenta. Certo, da chi si chiama CCCP e Velina Rossa ci si aspettava critica e dissenso principalmente ( anche ) verso quella giunta di centro-destra che ha amministrato ( male ) Magenta negli ultimi dieci anni. Ed invece CCCP e Velina Rossa, in quei dieci anni, erano presi da altre cose, chi da nobilissimi doveri “genitoriali”, chi da manie pseudo culturali-editoriali, per cui negli ultimi dieci anni non si sono ne visti e ne sentiti. In poche parole di fare politica a Magenta, nemmeno a pensarci. Ma non si sono mai visti, ad esempio, a fianco di quella sinistra magentina, che fa la sinistra, a fianco di quelle lotte giuste, e faccio riferimento, ad esempio, alle lotte per la difesa dei diritti dei lavoratori, del lavoro, dell'ambiente. E chi l'ha visti ?
Poi, appunto dopo dieci anni, e dopo Pisapia a Milano ( ma direi dopo la sciagura del Cavalier Banana a Palazzo Chigi e del Celeste in Regione Lombardia ) hanno pensato ( e ci hanno pure azzeccato ! ) che il vento sarebbe cambiato anche a Magenta. Ed è qui che ...mi inceppo ! Perchè gli assessori ed i consiglieri tanto contestati da C.C.C.P. e Velina Rossa erano con questi ultimi alleati a Magenta in opposizione a PDL e Lega .
...ed allora ? Allora accade che gli accordi non vengono mantenuti. L'autonominato ed autoreferenziato, se-dicente candidato Vice-Sindaco viene umiliato alle preferenze da Puntero Rosado e sarà ignorato dal Sindaco eletto, che ignorerà anche qualsiasi “compagno” della comune “campagna” elettorale ! Tutto C.V.D.
Il “Parroco” eletto nomina la Sacra Famiglia e le aspettative di una svolta a Sinistra “per Magenta” naufragano definitivamente.
Qualche giorno dopo la salita all'altare, le occasioni per aprire polemiche, con i vincitori e con i coalizzati trombati si sprecavano. I vincitori immediatamente in lievitazione, autoreferenziati e arroganti, senza però rendersi conto di rappresentare solo un misero 24% dei cittadini magentini ( ovvero, viene da se che il 76% dei cittadini non li apprezza !). I trombati, poi, dopo un iniziale imbarazzo ( quando il Parroco gli suonava la tromba ) hanno deciso di sputare peste e corna su i loro stessi alleati. E fin qui...transeat, dicevano i nostri padri latini. Sono affari loro, anche se, come dicevamo avevamo avvertito, a chi oggi si lamenta, di evitare un'alleanza con un partito che, per vocazione ( soprattutto magentina ) non ha nulla a che vedere con la “Sinistra”. In effetti le critiche che oggi i trombati muovono all'attuale maggioranza ci trovano perfettamente d'accordo, ma, è mai possibile che solo oggi si accorgono di “un PD totalmente subalterno agli interessi delle Banche , della Chiesa, dei cementificatori e dei potenti e lobby economiche, con gli inevitabili riflessi e coniugazioni a livello locale di queste scelte ; Piano Regolatore, aree dismesse...”,ma questo PD, “a livello locale” di oggi, non è forse lo stesso del maggio scorso ? Quindi due sono i fatti, o l'alleanza è stata sancita con la promessa di qualche poltrona in cambio dei voti oppure, i trombati, di politica non ne hanno mai capito niente, distruggendo sul nascere, invece, un progetto di Sinistra alternativa al centro-sinistra che poteva contare su tutte le forze di sinistra del magentino. In questo caso, ovviamente, avrebbero dovuto rigettare da subito, al mittente, la proposta oscena ed insignificante di “primarie magentine”. E non c'è alcuna spiegazione, anche perchè se qualche trombato avesse preso il posto del Puntero Rosado, come avevano ipotizzato, risultava egualmente che il consigliere eletto non sarebbe stato “nelle condizioni di essere politicamente e amministrativamente autonomo rispetto alle decisioni ed alle scelte del PD” come riportato nello stesso articolo di CCCP !
Parliamo adesso di cose serie. Nell'articolo di CCCP si legge anche :” le istanze della Classe Operaia magentina è viva e attiva ...” ( finalmente sentiamo parlare come parla la Sinistra ) ...”il fronte operaio non è sopito, le lotte dure e resistenti degli operai della Saffa e della Novaceta sono lì ad indicare il segno, anche e nonostante le difficoltà di una evidente frantumazione della Sinistra magentina che non ha saputo, per evidenti logiche di tipo personalistico dei propri gruppi dirigenti, indirizzarsi su una forte aggregazione comune a sostegno della Classe Operaia magentina “. Ebbene il riscatto morale di questa parte della politica magentina , di chi si nasconde dietro la propria inerzia che dura da decenni, di chi non ha mai partecipato ad alcuna lotta , per scelta personale ed egoistica poiché “preso” per altre cose, di chi non conosce affatto le realtà delle problematiche magentine in materia del lavoro, di chi non si è visto MAI, nemmeno agli incontri istituzionali o di solidarietà a favore dei lavoratori Novaceta e Saffa, di chi non sa nemmeno degli esposti, dei ricorsi alla Procura della Repubblica contro gli scellerati speculatori delle aree, di chi non si è mai assunto alcuna responsabilità firmando, ad esempio, quelle denunce, ebbene, il riscatto morale di queste persone, può avvenire soltanto dopo un'ammissione di responsabilità, gravissime, per aver considerato utile un'alleanza con una forza politica come quella del PD ed aver lasciato per strada quella parte della vera Sinistra magentina che, ogni giorno continua a battersi a sostegno dei diritti ...di tutti.
M. D. L.

martedì 11 settembre 2012

COSTRUIAMO UN MOVIMENTO CONTRO LA CRISI E CONTRO MONTI!


images.jpg
Le nuvole della "crisi del debito" sono cariche di tempesta. La fine dell'estate ci porta i tentativi governativi di "salvare l'euro" continuando a massacrare i lavoratori. L'Alcoa,i minatori del Sulcis,la Fiat,l'Ilva di Taranto e le tante vertenze aperte in difesa del posto di lavoro,ci parlano della fatica,delle sofferenze e delle resistenze di tanti luoghi di lavoro e di tanti territori.
Insieme ad essi il dramma dei precari e degli insegnanti,l'offensiva contro i lavoratori pubblici, l'aumento delle tasse universitarie e l'attacco alla scuola pubblica che produce anch'essa rabbia e resistenza.
Quello che occorre è la costruzione di un grande movimento unitario contro la crisi,l'austerità e le politiche del Governo Monti. Un grande movimento nel quale possano confluire le organizzazioni sindacali conflittuali, le tante RSU E I LAVORATORI IN LOTTA, I PRECARI E GLI STUDENTI, LE DONNE E LE POPOLAZIONI DEI TERRITORI DEVASTATI DALLA LOGICA MICIDIALE DELLE GRANDI OPERE e della cementificazione selvaggia, dalle diverse Val di Susa ai Comitati per l'acqua pubblica.
Il movimento contro l'austerità e il debito di cui si sente una disperata necessità può provare anche ad utilizzare strumenti che mettano in discussione le micidiali politiche varate nei mesi scorsi
dal governo Monti.
Tra questi strumenti vi possono rientrare sicuramente i due "referendum sociali" per la cancellazione delle modifiche all'articolo18 dello statuto dei lavoratori e la cancellazione dell'articolo 8 dell'ultima finanziari berlusconiana, che rendeva possibile le deroghe al contratto nazionale.
Sinistra Critica sceglie quindi di partecipare ai comitati promotori di questi referendum che si stanno definendo in questi giorni e si impegnerà nella raccolta di firme,cercando di farne una leva per il conflitto sociale e l'allargamento della mobilitazione nelle piazze,nei territori,nei luoghi di lavoro.In questo scenario ,e di fronte ai compiti che incombono sui soggetti del sindacalismo conflittuale e della sinistra di opposizione,non possiamo che esprimere grande preoccupazione per quanto maturato nell'ultimo comitato centrale della Fiom.Non ci convince la scelta di offrire un "patto" a Fmi,Uilm e Federmeccanica per il 2013 che sterilizzerebbe la battaglia per il contratto nazionale di lavoro -con l'illusione magari di evitare la politica degli "accordi separati"-in cambio della "defiscalizzazione del salario".Tantomeno ci convince l'offerta fatta sul terreno dell'apprendistato-ampliandone l'utilizzo da parte degli industriali- sul cuneo fiscale alle aziende che fanno investimenti produttivi o sull'uso delle risorse del fondo Cometa per sostenere "l'industria di qualità"(?).Ci sembra che tutto ciò non vada certo nella direzione dell'unificazione delle lotte in corso intorno ad obiettivi chiari,mobilitanti e soprattutto corrispondenti all'esigenza dei lavoratori di difendere il proprio salario e il proprio lavoro.Ancor meno ci piace il tentativo di azzeramento della segreteria,aprendo quindi di fatto una crisi nel gruppo dirigente,con l'obiettivo evidente di rimuovere la presenza delle componenti di sinistra al proprio interno che nell'ultima fase ,in diverse occasioni,hanno messo in discussione l'operato del gruppo dirigente centrale della Fiom.
Ci sembra che un sindacato conflittuale non può che nutrirsi del pluralismo e della dialettica anche aspra tra diverse posizioni al proprio interno. L'appiattimento burocratico non può che seminare disorientamento e frustrazione proprio tra coloro che sono in prima linea a reggere l'urto dell'offensiva padronale.
Esecutivo Nazionale Sinistra Critica