martedì 28 luglio 2015

Anche a Magenta ? : Snia - Caffaro, il ministro Galletti firma un’ordinanza che obbliga le bonifiche.



 Finalmente sulle bonifiche, mai fatte, si muove qualcosa. La nostra battaglia, che dura ormai da qualche decina di anni e, oggi, all'attenzione della Magistratura, avrà, con questo provvedimento, un percorso meno difficoltoso. Anche Magenta ha avuto la sua SNIA-VISCOSA  ( stabilimento Chimico ) e le bonifiche, ad oggi, non sono mai state fatte.
Il Movimento Popolare Dignotà e Lavoro continuerà, tra mille difficoltà e tra indicibili ostacoli posti da enti, istituzioni e politica, a perseguire tutte le azioni a tutela della salute dei Cittadini.
Un altro grande successo, concreto e silenzioso, del nostro Movimento.
M.P.D.L.

 Riportiamo di seguito articoli di riferimento pubblicati ieri 27 luglio 2015.

CORRIERE DELLA SERA -  Brescia Cronaca
L’autografo l’ha messo lunedì 27 luglio: il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha firmato un’ordinanza che «obbliga le società per azioni interessate a svolgere tutte le attività necessarie per proseguire il progetto di bonifica dei siti d’interesse nazionale di Brescia Caffaro, Grado e Marano (Torviscosa) e Bacino del Fiume Sacco (Colleferro), colpiti da un grave danno ambientale per l’inquinamento prodotto dal gruppo Snia-Caffaro». Il provvedimento, «primo del genere da quando nel 2006 è stato approvato il Codice ambientale — spiegano dal ministero dell’Ambiente — si rivolge a tutti i soggetti giuridici che derivano dalla società originariamente responsabile o che esercitano attività di controllo su di essa: nello specifico, le società per azioni Sorin, Bios, Ge Capitale, Monte di Paschi di Siena, Unipol e Mittel». Il ministero dell’Ambiente ha inoltre dato mandato all’Avvocatura dello Stato di ricorrere contro la fusione tra Sorin Spa (beneficiaria di una scissione societaria da Snia) e Cyberonics, per garantire il rispetto degli obblighi di bonifica. 

 quiBrescia.it

 Pcb, ministro “inchioda” Snia-Caffaro
Pubblicato il 27 luglio 2015
(red.) Nella giornata di lunedì 27 luglio, Il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha firmato un’ordinanza che “obbliga le società per azioni interessate a svolgere tutte le attività necessarie per proseguire il progetto di bonifica dei siti d’interesse nazionale di Brescia Caffaro, Grado e Marano (Torviscosa) e Bacino del Fiume Sacco (Colleferro), colpiti da un grave danno ambientale per l’inquinamento prodotto dal gruppo Snia-Caffaro”.
Il provvedimento, si legge su Il quotidiano del Lazio.it, “primo del genere da quando nel 2006 è stato approvato il Codice ambientale – spiegano dal ministero dell”Ambiente – si rivolge a tutti i soggetti giuridici che derivano dalla società originariamente responsabile o che esercitano attività di controllo su di essa. In questo caso le società per azioni Sorin, Bios, Ge Capitale, Monte dei Paschi di Siena, Unipol e Mittel”. Il ministero dell’Ambiente ha inoltre dato mandato all’Avvocatura dello Stato di ricorrere contro la fusione tra Sorin Spa (beneficiaria di una scissione societaria da Snia) e la società Cyberonics, per garantire il rispetto degli obblighi di bonifica.


IlFattoQuotidiano.it

L'Avvocatura dello Stato fa opposizione all'integrazione della società biomedicale con la statunitense Cyberonics su richiesta del ministero dell'Ambiente. Che all'azienda aveva chiesto 3,4 miliardi per coprire danni ambientali e costi di bonifica, nell'ambito dell'inchiesta sulla scissione tra Sorin e l'ex controllante Snia
di | 27 luglio 2015
Quella fusione internazionale punta a “salvare” Sorin dalle responsabilità contestate alla sua ex controllante Snia per l’inquinamento ambientale dei siti produttivi di Brescia, Torviscosa (Udine) e Colleferro (Roma). La pensano così le amministrazioni pubbliche che hanno dato mandato all’avvocatura di Stato di fare opposizione all’integrazione tra la società medicale Sorin, quotata a Piazza Affari, e la statunitense Cyberonics. L’atto è stato notificato lo scorso 24 luglio a Sorin. Che in una nota spiega: “L’Avvocato dello Stato asserisce che l’operazione avrebbe lo scopo di allontanare Sorin da potenziali asserite responsabilità relative ad una controversia in materia ambientale, tuttora in corso, nei confronti di Snia S.p.A, precedentemente capogruppo di Sorin”.
Il ministero dell’Ambiente nel 2013 ha chiesto 3,4 miliardi di euro a copertura dei danni ambientali e dei costi di bonifica dei siti inquinati dell’azienda chimica Snia, in amministrazione straordinaria dal 2010. Sette anni prima la Hopa di Emilio Gnutti aveva acquisito la maggioranza della società per poi separare le attività nel settore chimico da quelle nel biomedicale, conferite appunto a Sorin. Su quella scissione è stata aperta, nei confronti degli ex amministratori un’inchiesta per bancarotta, sfociata a febbraio nel rinvio a giudizio di Gnutti, Umberto Rosa, Carlo Callieri, Leonardo Bossini, Giorgio Cirla, Maurizio Dallocchio e Mauro Gambaro per concorso in bancarotta per distrazione e attraverso operazioni dolose. Lo scorso anno il gup del tribunale di Milano, Vincenzo Tutinelli, ha però respinto tutte le richieste di costituzione di parte civile nel procedimento sul crac Snia. Tra cui quelle del ministero dell’Ambiente.
Sorin e Cyberonics hanno annunciato lo scorso 26 febbraio il via libera da parte dei rispettivi consigli di amministrazione di un’integrazione che porterà alla nascita di una nuova società, LivaNova. Ora sostengono che l’atto dell’avvocatura dimostrerà “incomprensione sostanziale della struttura e degli opettivi dell’operazione, nonché della regolamentazione italiana ed europea applicabile a questo tipo di operazioni”. Per questo motivo intendono “opporsi fermamente”. “Contesteremo questo atto con forza e chiederemo di procedere con urgenza per tutelare pienamente i nostri diritti”, fa sapere André-Michel Ballester, amministratore delegato di Sorin e ad designato di LivaNova. “Nel frattempo, il piano di integrazione delle nostre due aziende sta procedendo con successo e continuerà in tale direzione. Gli effetti dell’iniziativa dell’Avvocato dello Stato sui tempi del perfezionamento dell’Operazione non sono chiari in questo momento, tuttavia le attività di integrazione proseguiranno secondo i tempi prestabiliti, tenendo informati tutti gli stakeholders di ogni eventuale sviluppo”.
Intanto il ministero dell’Ambiente fa sapere in una nota che “il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha firmato un’ordinanza che obbliga le società per azioni interessate a svolgere tutte le attività necessarie per proseguire il progetto di bonifica dei siti d’interesse nazionale di Brescia Caffaro, Grado e Marano (Torviscosa) e Bacino del Fiume Sacco (Colleferro), colpiti da un grave danno ambientale per l’inquinamento prodotto dal gruppo Snia-Caffaro”. Il provvedimento, si ricorda, primo del genere da quando nel 2006 è stato approvato il Codice Ambientale, “si rivolge a tutti i soggetti giuridici che derivano dalla società originariamente responsabile o che esercitano attività di controllo su di essa: nello specifico, le società per azioni Sorin, Bios, GE Capital, Monte di Paschi di Siena, Unipol e Mittel“. Da qui il mandato all’Avvocatura dello Stato di ricorrere contro la fusione tra Sorin e Cyberonics, “per garantire il rispetto degli obblighi di bonifica”.



lunedì 20 luglio 2015

I SINDACATI IN SOCCORSO DELLA GIUNTA MAGENTINA. E DEI LAVORATORI ?

Mentre la stampa attacca pesantemente sindaco, giunta e sindacati per aver abbandonato i lavoratori dell'ex Novaceta di fronte a una dirigenza sotto processo per aver causato la chiusura fraudolenta dello stabilimento e il loro licenziamento, la giunta magentina stringe un patto con quegli stessi sindacati che più che alla tutela del lavoro sembra indirizzata a dare sostegno a una maggioranza che appare dilaniata più da lotte intestine che dalle mancate risposte ai problemi di lavoro e di vita di lavoratori e cittadini.


Intanto la situazione occupazionale precipita: a luglio finisce la mobilità gli ultimi lavoratori licenziati della ex Novaceta che non avranno più reddito, altri stanno entrando in cassa integrazione nell'ultima grande industria cittadini....



In particolare ci interessa far rilevare che anche per gli statistici "....  (il magentino ndr.) è poco attrattivo nei confronti di nuove start up". 

Il che è esattamente l'accusa che più e più volte abbiamo rivolto alla giunta magentina per la sua inerzia e disinteresse per il lavoro che viene cancellato (spesso in maniera truffaldina come dimostra la vicenda ex Novaceta)  e  per l'assenza di iniziativa nella ricerca e incentivazione di nuovi insediamenti produttivi nel territorio. Più e più volte abbiamo ricordato, invano, la loro promessa elettorale di attivarsi per favorire l'insediamento, nelle aree industriali dismesse, attività produttive e formative nel campo dellla "green economy".....

giovedì 9 luglio 2015

PERCHE' IL COMUNE NON SI E' COSTITUITO PARTE CIVILE NEI CONFRONTI DEI DIRIGENTI NOVACETA SOTTO PROCESSO ?

PERCHE' IL COMUNE DI MAGENTA NON SI E' COSTITUITO PARTE CIVILE CONTRO I DIRIGENTI NOVACETA SOTTO PROCESSO PER BANCAROTTA E CONSEGUENTE CHIUSURA DELLO STABILIMENTO ?

Presidente del Consiglio Comunale Eleonora Preti su Settegiorni venerdì 21 marzo 2014: “.. (il Comune) deve attendere l'esito delle vicende giudiziarie...” .

Assessore al territorio Enzo Salvaggio su Settegiorni 27 marzo 2015
“L'Amministrazione non ha mai valutato l'ipotesi di costituirsi parte civile ..”

 
Comune parte civile?

giovedì 25 giugno 2015

FATTI E NON PAROLE ( DUE ) !

Siamo costretti a replicare a quanto pubblicato su un giornale web locale. L’articolo è firmato, per Rifondazione Comunista, da Sara Mastronicola e,  per Cantierie Alternativo Giovani, da Martina Manritti.
Ci scusiamo, ma non conosciamo le  interlocutrici che rispondono, citando i nomi di due nostri Compagni, ad un presunto “attacco” che il Movimento Popolare Dignità e Lavoro avrebbe prodotto nei confronti del consigliere comunale Manuel Vulcano.
Sollecitati da una non risposta dell’interessato, rispondono, tre consiglieri del Movimento, da sempre in prima linea e fortemente coinvolti in tutte le attività che il Movimento stesso, da anni produce sul territorio. Pertanto, a completo supporto della verità, precisiamo quanto segue, ed informiamo, in modo corretto, le nostre due interlocutrici e l’opinione pubblica :
  1. Il  MPDL è un movimento formato da donne ed uomini che rappresentano una parte importante della Città. Se importante è stata la componente di R.C. e C.A.G. in appoggio alla giunta Invernizzi, il MPDL , da solo, alle ultime consultazioni elettorali , ha avuto più consensi sia di R.C. che di C.A.G. che di Comunisti Italiani, e come coalizione, insieme a Comune Solidale, ha avuto solo 28 voti in meno di Sinistra Unita che, per effetto dell’alleanza col PD ha espresso, invece, un Consigliere ed un Assessore.
  2. Il MPDL, rifiutò, nel 2012, alleanze elettorali poiché non ebbe garanzie in merito ad alcuni punti di programma, lavoro, salute e ambiente, scuola pubblica. Non chiedemmo né poltrone,  né incarichi ! Su quei punti di programma sono continuate le nostre battaglie, da soli, spesso ignorati, o peggio, contrastati proprio da quelle forze politiche che, ne avrebbero dovute farle proprie in un contesto di percorso “ a sinistra”.
  3. Sbaglia chi parla di attacco ad una persona, nella fattispecie Manuel Vulcano. Un Consigliere comunale ha una funzione istituzionale, deve rispondere ai Cittadini ed il MPDL rappresenta una parte di Cittadini che chiede, legittimamente, posizioni e risposte e se queste non arrivano, in particolar modo da chi si definisce “ di sinistra”, il contrasto politico diventa evidente, ma è appunto “ contrasto politico “ e giammai attacco personale alla persona.
  4. Per quanto riguarda le presunte falsità che il MPDL avrebbe esternato, beh, è addirittura grottesco che oggi si ricordi proprio quell’emendamento “Vulcano” alla mozione di esproprio nel consiglio comunale del 29.09.2014.  L’esproprio è per definizione DI SINISTRA, ed è un fatto che non solo il Consigliere Vulcano non l’ha votato, ma ha addirittura  assunto la paternità di un emendamento, condiviso da tutta la maggioranza, che, di fatto, bloccava qualunque avanzamento di richiesta di esproprio poiché chiedeva di sottoporre l’area del Parco ( Cral ex Novaceta) ad una bonifica assolutamente non necessaria, poichè come confermato dallo stesso Dr. La Camera (Capo di gabinetto del Sindaco Invernizzi), tutta l’area Cral era già stata sottoposta a controlli, circa un anno prima, ed le analisi ambientali non evidenziavano alcun inquinamento, anzi i valori riscontrati erano ben al di sotto dei limiti di legge previsti.  Dunque, o il consigliere Vulcano non era informato e quindi, con grave colpa ha scritto un emendamento bugiardo, oppure il consigliere Vulcano sapeva bene che l’area Cral  non era inquinata e quindi, scientemente ha detto una bugia. Inoltre, il consigliere Vulcano, nell’occasione, si è guardato bene dal ricordare agli alleati consiglieri del PD che nell’area Cral insiste una pista ciclabile frequentatissima e che, proprio al centro del Parco, vive, in modo molto precario, una famiglia magentina, dimenticata dalla Giunta, dai Servizi Sociali, dai Consiglieri e dal consigliere “ di sinistra” che dovrebbe far propria una grave mancanza sociale degli amministratori della Città.
  5. Il  consigliere Vulcano, non solo  NON ha condiviso la mozione di ESPROPRIO, ma non ha nemmeno sottoscritto una petizione popolare (condivisa da circa 2000 Cittadini) che chiedeva solo che l’area Cral “ venga riaperta, sistemata e resa fruibile ai cittadini come area sportiva pubblica “.  Ma come, oggi si appropria di quella frase e di fatto non pone nemmeno il sue nome ad una petizione che chiede esattamente la stessa cosa ?
  6. Il consigliere Vulcano, sebbene sollecitato più volte, non ha mai ritenuto necessario chiedere la possibilità di un consiglio comunale aperto sul tema specifico del Cral, della possibile area pubblica o del percorso di esplorazione ambientale. Non ha mai ritenuto necessario sollecitare l’Assessore competente per chiedere, alla proprietà, una visita all’interno dell’area in modo da rendersi conto di persona sulle reali condizioni di eventuali pericoli ambientali (ricordiamo che nel luglio 2013 c’è stata un’ordinanza del Sindaco, responsabile cittadino per la salute pubblica, con cui si chiedeva l’abbattimento di alcuni edifici e quindi si consentiva, a rappresentanti comunale, di visitare l’area). Ricordiamo ancora che il consigliere Vulcano non ha fatto alcun commento in merito al taglio selvaggio operato su decine di alberi secolari interni al Cral.

Avremmo voluto che un consigliere di sinistra avesse prodotto in Consiglio Comunali atti DI SINISTRA, rivolte anche alle Istituzioni superiori (Regione e Governo) . Avremmo voluto sentir parlare di Jobs Act e prendere posizioni contrarie a quelle governative del PD, in Consiglio Comunale. Avremmo voluto sentir parlare di scuola pubblica e prendere posizioni contrarie a quelle governative del PD, in Consiglio Comunale. Avremmo voluto che fossero prese posizioni contrarie al PD anche sull’acqua pubblica e su Cap Holding, in Consiglio Comunale.  Per Magenta, avremmo voluto anche che un consigliere di sinistra, si fosse interessato della questione Amianto in Città, presente nei siti industriali dimessi e non, presente nelle case private, presente nelle scuole pubbliche. Avremmo voluto che “ lo spirito battagliero “ rivendicato dai fans di Vulcano fosse ancora quello quando, insieme al Movimento, contestava all’amministrazione di centro-destra, la Battaglia di Magenta, con condidividissime  motivazioni politiche e sociali e non quello di oggi, “ tra i banchi della maggioranza”, quando, timide perplessità sulla necessità della commemorazione della battaglia, vengono espresse con motivazioni economiche.

Che dire, ci ripetiamo ? :  “ FATTI  E NON  PAROLE !


Per MPDL : Teresa Oldani , Paolo Chianura, Luciano Boggio




...non era meglio così ?