Quest’anno dobbiamo raccontare di un 1°maggio non solo visto,
di consuetudine, come la festa del lavoro e dei Lavoratori, dobbiamo
raccontare, purtroppo, di un 1°maggio che , dopo un anno, da quello del 2019,
raccoglie sconfitte, soprusi, morte.
Il Governo del nostro Paese che, fino a circa un anno fa
mortificava una larghissima parte degli Italiani, con gli atteggiamenti e gli
intrallazzi di un ministro degli Interni che faceva feste al Papeete scolando “mojto”,
che faceva scorazzare il figlio sulle moto d’acqua della Polizia di Stato, che
deteneva, per decine di giorni, su navi della Marina Italiana, equipaggio e
immigrati, che, Crocifisso alla mano, invocava il “vade retro” ai Musulmani , che
vietava “gli assembramenti” in piazza, che chiedeva voti ai Calabresi ed ai
Napoletani che fino a quel momento aveva solo insultato, che causava la crisi
di Governo di cui egli stesso era ministro. Siamo passati da quel governo, a
questo attuale che, paradosso dei paradossi, non contestiamo più , poiché qualunque
giustificata rivendicazione che il vero popolo della sinistra potrebbe fare, in
temi come l’immigrazione, la privatizzazione della sanità e della scuola, la
precarietà del lavoro, le folli spese militari, comporterebbe una voce in più
utilizzata, appunto come contrasto al Governo, dalla becera opposizione,
fascista , razzista e populista, che siede in Parlamento.
Oltre 100 crisi aziendali dimenticate, precarietà,
caporalato, dipingono il nostro Paese di un grigio indelebile.
Migliaia di Lavoratori della Sanità, ricercatori, medici,
infermieri, operatori vari, addetti al mantenimento della pulizia e dell’igiene,
alla logistica, agli addetti alle mense ed alla ristorazione, un esercito di
precari, sotto pagati, di cui, moltissimi hanno rimesso la vita in quest’emergenza,
un esercito di precari, di precari, di precari, a poco più di 1000 euro al
mese, che oggi chiamiamo eroi e che
domani avremo già dimenticati.
Che festa dei Lavoratori è questa ? Che festa del Lavoro
sarà per quelle famiglie che hanno visto morire, in un solo anno, oltre 5000 congiunti
, di un male incredibilmente feroce come il mesioteloma pleurico causato da
esposizioni all’ AMIANTO per anni nei
luoghi di lavoro.
Che festa dei Lavoratori è questa se, nel corso degli anni,
abbiamo permesso che, oggi, un amministratore delegato ha uno stipendio medio di 849.300 euro
lordi nel 2018, una
cifra fino a 114 volte più pesante rispetto a quella di un suo dipendente . Nel
caso specifico di Carlo Cimbri , AD di
Unipol, il rapporto sale a 263 !!! ( Report Mediobanca 2018 ) .
Infine, che festa dei Lavoratori è, questa del 2020, se questo
clima ha contribuito a diffondere divisioni, ingratitudine, intolleranza anche
tra i Lavoratori stessi. L’ apatìa alle lotte sociali e l’illusione di effimere
conquiste, fatte, invece, sulla pelle e sui sacrifici di veri combattenti da trincea. Questa povertà,
principalmente di animo, purtroppo diffusa anche nel nostro territorio, contribuirà,
ancora di più, a dare una mano ad imprenditori truffaldini ed a speculatori
seriali, pronti a ringraziare ingrati e
sprovveduti ex “compagni” (qualora lo fossero mai stati )
di lotta !
W , comunque
e sempre, il 1° Maggio
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