martedì 26 aprile 2022

LETTERA A ENZO SALVAGGIO : GIU’ LE MANI DAL PARCO PUBBLICO DI VIALE PIEMONTE !

 

riprendo l’articolo pubblicato su Settegiorni del 01.04.2022 , pag. 5 Il Pgt e la ex Novaceta infiammano il dibattito”, dove , narra il cronista “ a lanciare l’attacco è stato il candidato di centrosinistra Enzo Salvaggio “.

E’ necessario, però, rileggere, nel rispetto della verità dei fatti, alcune dichiarazioni di Enzo Salvaggio : “ Il nostro Pgt, ancora in vigore, prevede che qualunque realtà privata investirà sull’area avrà l’obbligo di intervenire sui circa 14mila metri quadrati di area verde dell’ex Cral per trasformarla in un grande parco pubblico  a disposizione della cittadinanza. Questa dovrebbe essere l’occasione di non dimenticarsi di coinvolgere in questo processo chi fino a qua ha permesso che l’area ex Cral non finisse nel degrado, cioè l’Associazione Ri-Parco.”

Ricordiamo che Enzo Salvaggio è stato l’assessore competente nella giunta Invernizzi, e che ha seguito in prima persona ogni evoluzione dell’iter che ha portato all’occupazione di quell’area, da parte del Movimento Popolare Dignità e Lavoro, e successivamente alla creazione di un’associazione cittadina ( nata dal Movimento Popolare Dignità e Lavoro, regolarmente registrata all’ufficio Registro delle Entrate di Magenta ed iscritta al Registro delle Associazioni Magentine.

Bene, se oggi Enzo Salvaggio si propone come candidato Sindaco alle prossime elezioni comunali magentine del 12 giugno prossimo, certamente è conscio che la prima qualità richiesta ad un rappresentante dei Cittadini è quella della sincerità, di non mentire, specialmente se le menzogne sono tendenziose e modificano la realtà dei fatti, di cui, invece, si è a perfetta conoscenza.

Durante il suo mandato, Enzo Salvaggio, rispetto all’Associazione magentina di cui si parla si è comportato nel seguente modo :

1-     Non ha MAI varcato la soglia dell’area ex Cral, sebbene fosse stato, quotidianamente, invitato a farlo.

2-     Non ha MAI verificato lo stato e la qualità dei lavori che gli occupanti del Movimento Popolare Dignità e Lavoro stavano eseguendo.

3-     Non ha MAI partecipato a tutte quelle molteplici iniziative socio-culturali che l’associazione organizzava ( giornate con esperti di Economia, con esperti di Agraria, con iniziative del Liceo Magentino Quasimodo …)

4-     Non ha MAI risposto a semplici richieste quali, ad esempio, quelle di rimuovere la spazzatura all’interno dell’area, oppure di allungare una piccola rete idrica.

5-     Ha invece SEMPRE OSTEGGIATO iniziative fino a bocciare una mozione , in consiglio comunale, in cui si chiedeva l’esproprio dell’area da una proprietà in odore di reato di bancarotta ( esproprio, per altro previsto agli articoli 42 e 43 della Costituzione Italiana ) .

6-     Ha invece SEMPRE parlato a favore della proprietà dell’intera area fino a dichiarare, in assemblea pubblica, che “Unicredit ha già speso 10 milioni di euro per il completamento della bonifica” e che sarebbe terminata nel dicembre 2013 ( ulteriore bugia, visto che i lavori di bonifica sono attualmente in corso, aprile 2022 ) .

Veniamo poi, alla dichiarazione più sconcertante riportata nell’articolo di cui sopra, quando Enzo Salvaggio fa riferimento all’Associazione Ri-Parco Bene Comune.

Enzo Salvaggio sa bene che tale associazione è stata cancellata dall’ufficio Registri di Magenta nel marzo 2020 , con un colpo di mano di tre o quattro persone che, approfittando della morte dello storico Presidente, per meri interessi personali, assecondarono soggetti esterni provenienti da Milano ( vendita prodotti ortofrutticoli ) e Cisliano ( vendita di ristorazione ) con l’intenzione di insediare nell’area speculative attività commerciali.

La storica associazione Ri-Parco, con oltre 120 iscritti e di cui Enzo Salvaggio NON ha mai fatto parte, fu dunque sostituita da altra associazione, con lo stesso nome (Ri-Parco )  e varata durante la trippata del febbraio 2020 a cui partecipò Enzo Salvaggio e la maggior parte di dirigenti PD e parte dei dirigenti  ANPI Magenta.

Tutti insieme, PD Magenta, ANPI Magenta, Fuorimercato Milano, Ristorazione Cisliano ( tranne i lavoratori Novaceta e gran parte dei precedenti iscritti )  formarono quest’ultima associazione che nulla ha che vedere con la storica Ri-Parco, col Movimento dei Lavoratori, con l’occupazione del Cral, e con la petizione firmata dai magentini.

Dunque ricordiamo a Enzo Salvaggio che :

1 – l’associazione di cui parla (formata da dirigenti PD ed altri ) è un’associazione nata da un colpo di mano e di cui Enzo Salvaggio, in primis, dovrebbe dare spiegazioni.

2 - l’associazione di cui parla (formata da dirigenti PD ed altri ) NON è quella regolarmente iscritta al Registro delle Associazioni Magentine il 29.07.2015 con numero progressivo SO76

3- attualmente, invece, al civico 68/70 di viale Piemonte è domiciliato il Movimento Popolare Dignità e Lavoro , regolarmente iscritto al Registro delle Entrate  del Comune di Magenta.

4- ogni contatto istituzionale, dal 2014 ( anno dell’occupazione dell’area da parte del Movimento Popolare Dignità e Lavoro ) ad oggi è avvenuto solamente attraverso l’esposizione del Movimento. Accordi co Prefettura di Milano, Digos, Carabinieri ed Istituzioni locali sono avvenute esclusivamente col Movimento.

5- La petizione popolare , con 2000 firme ( di cui 1400 depositata in Comune ) con cui si chiede che l’area ex Cral diventi Parco Pubblico è del Movimento Popolare Dignità e Lavoro .

Enzo Salvaggio dica, senza più equivoci, come stanno veramente le cose attraverso un confronto pubblico con il Movimento Popolare Dignità e Lavoro.

Mario De Luca

P.S. : una piccolissima parte della documentazione istituzionale, in merito alla questione del Parco Pubblico area ex Cral di Viale Piemonte, dove si può leggere che l’unico interlocutore è il  Movimento Popolare Dignità e Lavoro.

GIU’ LE MANI DAL PARCO PUBBLICO DI VIALE PIEMONTE !



 

domenica 24 aprile 2022

25 aprile 1945, la nostra Resistenza.

 


Commemorando questa giornata , vogliamo denunciare, oggi, 25 aprile 2022, l’ipocrisia di una “resistenza” megafonata sulla pelle del popolo ucraino. Una "resistenza" dove contano solo gli interessi in gioco  degli USA, della Nato e dell’Europa.

Di seguito riportiamo alcuni passaggi di un volantino redatto dai  Volontari dei Circoli Operai di Lotta Comunista, con cui ci troviamo perfettamente d’accordo con la sintetica e corretta analisi .

“ Se non si capiscono gli interessi in gioco si finisce inevitabilmente strumento in mano delle potenze. Gli imperialisti europei e americani non hanno l’obiettivo di salvare gli ucraini, ma, dosando cinicamente le forniture belliche, cercano di trasformare il conflitto in una guerra di logoramento.

Gli imperialisti europei inneggiano alla resistenza contro l’invasore, utilizzando gli ucraini come pedine con un unico obiettivo : costruire sulla loro pelle l’Esercito Europeo.

I “nuovi partigiani”, poi, saranno abbandonati al loro destino come già accaduto in Kurdistan, in Siria, in Libia e in Afghanistan.

In Italia tutti in riga sulle note dell’inno alla gioia, con in testa l’elmetto blu a stella gialle, pronti a investire in armi e a fare da eco ai nuovi fanatismi della mobilitazione imperialista”

Non abbiamo dubbi circa l’assoluta nefandezza e torti da parte dell’aggressore Putin, e siamo vicini al Popolo Ucraino, alle donne, ai bambini . Ma, allo stesso modo, abbiamo il dovere di leggere, capire ed essere dalla parte di tutti i popoli oppressi, di tutti , in ogni parte del mondo ! Di essere, sempre, dalla parte di quei bambini che hanno perso il  sorriso.

W il 25 aprile, W la Resistenza partigiana !


mercoledì 22 dicembre 2021

Tanti Auguri, D.ssa Calati : parliamo d'inquinamento ?

 

Gentile  D.ssa Calati,

il 9 dicembre u.s., pubblicazioni locali sui social, mettevano in evidenza polemiche in merito alla necessità / convenienza di essere Cittadini di Magenta coinvolgendo anche le Associazioni locali.  Lei suggeriva ai Magentini ed alle Associazioni, in disaccordo con la politica amministrativa del  nostro Comune, di lasciare Magenta e di trasferirsi altrove.  Nel legittimo dubbio, che assale chi legge osservazioni e controdeduzioni, ho ritenuto opportuno non partecipare alla discussione.

Mi consenta l’utilizzo di quel “nostro”, riferito al Comune di appartenenza. Le ragioni di questa auto-attribuzione sono numerosissime e le ho a Lei elencate nella mia precedente e-mail ( a cui non c’è stata risposta ). Quindi,  con la consapevolezza di appartenere al “nostro” Comune, più volte ho chiesto, come Cittadino del territorio, come Associazione magentina, come Lavoratore, come Imprenditore magentino, la possibilità di un incontro in merito alla gravissima situazione ambientale che interessa Magenta, e sa bene che mi riferisco, in particolare , alla aree industriali dismesse.

E ritorno sulla questione delle Associazioni magentine. Il giorno 01 dicembre u.s., Lei ha concesso un incontro, ad emeriti sconosciuti, che millantavano appartenenza ad un’Associazione magentina inesistente.

Due persone, di cui un politico milanese, millantano ruoli, posizioni, storia, responsabilità, e si dichiarano interlocutori di un’associazione che NON ESISTE, presieduta da una signora che con Magenta e con la storia Novaceta non c’entra NULLA !  

Il paradosso è che, all’incontro di cui sopra, era presente anche un ex Consigliere Provinciale che, proprio presso il Comune di Magenta, depositò, invece, nel lontano 2015,  1300 firme di Cittadini a supporto di una petizione popolare presentata dal Movimento Popolare Dignità e Lavoro. Successivamente il MPDL  generava quella che è stata l’originale Associazione magentina ( Ri-Parco Bene Comune ) e che fu regolarmente iscritta all’albo delle Associazioni della Città.

Vorrei ribadire che queste persone vorrebbero, non si sa bene a quale titolo, occupare parte dell’area magentina in viale Piemonte ed avviare un punto vendita di prodotti agro alimentari provenienti da aziende sconosciute e da luoghi sconosciuti ( v. su sito Fuorimercato ). Costoro vorrebbero gestire un punto vendita di cibo preparato altrove, e chiedono concessioni millantando appartenenza a storie magentine e coprendosi dietro false attività di volontariato.

E’ stato, invece, il Movimento Popolare Dignità e Lavoro che aveva dato inizio ad un processo di recupero dell’area ed a un progetto di ristrutturazione ( già consegnato all’attenzione dell’Assessora Cattaneo e protocollato presso gli Uffici Comunali ),  con l’unico scopo che, quell’area, fosse ceduta (v. petizione) al Comune di Magenta per la realizzazione di un PARCO PUBBLICO.

Dunque, gentile Dottoressa Calati, le chiedo cortesemente di rivalutare l’attenzione che ha riservato verso sconosciuti e, possibilmente, informare i Cittadini che a metà gennaio 2022, presso l’area dismessa Novaceta, inizieranno, come Lei li definisce, le attività di bonifica.

Considerando, che, la Sua Amministrazione ha sostenuto, in un primo tempo, che la bonifica dell’area era stata già effettuata, vuole , per cortesia spiegare di quale bonifica si parla ?

Ed infine, non abbiamo mai sentito, ne da questa Amministrazione ne da quelle precedenti, parlare di inquinanti ( pressanti sull’area da molte decine di anni ) quali, Zolfo, Piombo, Acidi, Alcali, Solfuri, e poi PCB ed altro. Non solo Amianto, quindi, potremo dire, anche se, pericolosissimo ed ancora presente in ingente quantità. Non crede che, prima d’iniziare le “opere” di una bonifica “affrettata”, potrebbe essere utile chiedere alla Società Namir Radice Fossati ( incaricata alle attività ) ulteriori particolari relativi alle modalità d’intervento ? , e non crede che potrebbe essere utile coinvolgere la Città tramite un’assemblea pubblica ?

Cordialità e rinnovati Auguri di Buone Feste.

M. De Luca

P.S. : per completezza d’informazione, in allegato riporto una e-mail che il millantatore milanese ha inviato alle Cooperative con cui collabora, e la risposta, del sottoscritto, che smentisce ogni bugia.

 Allegati : -  lettera, della persona ricevuta dalla Sindaca, indirizzata a “Fuorimercato”

                -  risposta puntuale del sottoscritto a tutte le bugie contenute nella lettera di cui sopra.










lunedì 18 ottobre 2021

I MISERABILI

 Chiedo scusa, innanzitutto, alla memoria di Victor Hugo per aver utilizzato il titolo del suo universale romanzo, ma, già da adolescente, leggendolo, percepivo un senso di  disprezzo e ribellione nei confronti di molti personaggi.

Ingiustizia, e poi bugiardi, mentecatti, traditori, infidi, ingannevoli, ingrati, menzogneri, calunniosi. Questi personaggi descritti magistralmente e tratti dalla Francia della Restaurazione post-napoleonica (1815-1832) sembravano appartenere solo a quel periodo storico, invece, dopo oltre 200 anni , riscontri oggettivi ed attuali, disegnano, per molti tratti, una società forse addirittura peggiore, poichè, a quelli già utilizzati, bisogna aggiungere un altro sostantivo : egoista.

Solo qualche giorno fa, attraverso la stampa locale ( vedi articolo allegato ) , che ringrazio, comunicavo l’avvenuto pagamento, nel processo Novaceta, delle quote provvisionali da parte di un condannato, stabilite dal Tribunale, ed il rimborso delle spese legali anticipate da tutti i 20 ricorrenti.

Grande soddisfazione per un enorme lavoro fatto dal Movimento Popolare Dignità e Lavoro (MPDL) nel corso di 10 anni trascorsi tra indagini e processo.

C’è ancora, però, un secondo grado d’appello da affrontare, e le prospettive, visto le lungaggini dei tempi della giustizia italiana, non sono positive. Il rischio è quello della prescrizione ! Ma c’è un’altra incomprensibile vicenda che sta rendendo ancora più fragile la resistenza dei lavoratori verso una classe imprenditrice arrogante e spregiudicata.

Appena dopo la vittoria in Tribunale del primo grado, l’interesse e l’intrusione di gruppi esterni, verso “appetibili” situazioni che si prospettavano dopo la sentenza, per alcuni versi clamorosa, è stata la causa di uno sfaldamento del gruppo. Un gruppo, quello del MPDL fondato con obiettivi chiari, il recupero della Dignità, la lotta per i diritti dei Lavoratori, la solidarietà, ed infine il compimento di un progetto che vedeva restituire, prima ai Lavoratori e poi alla Città di Magenta, un’area verde, oggetto di fini speculativi, sottratta ad imprenditori interessati e poco illuminati.

Parlavamo di  “gruppi esterni” pilotati da un “ideologo” ed un oste, fintamente solidali con quel gruppo di lavoratori e miranti, invece, a nuove speculazioni ed a interessi personali. Un “ideologo” milanese, che dovrebbe chiarire precedenti comportamenti, il cui obiettivo era, invece, l’apertura di “un punto vendita” di prodotti alimentari nell'area ex Cral, ed un “oste” interessato a vendere l’eccedenza dei pasti di altra sede.

Purtroppo qualcuno si è lasciato condizionare da tali miserabili prospettive , e la conquista sociale si è trasformata in una guerra tra poveri. Si sono persi quei valori fondanti che teneva legato il gruppo, ed accade che quattro “pidocchi” ( soldi ), arrivati quale rimborso spese nella vertenza Novaceta, diventano causa di egoismo e di rottura.

E’ disarmante che il “navigato ideologo” che ha costruito negli anni immagine e consensi ( e fortune ), straparlando di solidarietà, di unità, di plurarismo, di lotte di classe, abbia spaccato un gruppo nato, invece, proprio con questi valori e motivazioni. Chissà se si vergogna almeno un po’ per il suo comportamento indegno nei confronti di molti compagni.

Infine, un messaggio rivolto a quei 4 / 5 rinnegati ed al gruppetto da questi imbonito. Persone vissute, sempre, a traino di chi ha condotto battaglie in prima linea. Anonimi ed incapaci di confrontarsi con le controparti, con le istituzioni, con il padrone. Persone vissute da ectoplasma per 18 anni ( dal 2003 al 2021 ) e riapparse quando un primo risultato è stato ottenuto. Anche costoro , non si pongono la domanda di quanto, miserabilmente, sono presentabili ?













martedì 7 settembre 2021

Bugie e presunzioni


 Relativamente ai fatti locali, politici, amministrativi, sociali, forse meno importanti di ciò che si legge quotidianamente sulla stampa nazionale, ma di interesse per le nostre comunità locali, oggi, sulla pagina generale di FB  leggo un post, con la foto di seguito pubblicata, di una utente del social, che la correda con la seguente frase : “ Ri-Parco c’è “.  Il riferimento è un’assemblea pubblica, fatta, probabilmente a Milano, a sostegno del collettivo di fabbrica di GKN.

La foto riporta due striscioni, uno che rappresenta Fuorimercato che ama definirsi “ Sindacato a insediamento multiplo che unisce vertenze del lavoro e per i diritti con attività sociali ed economico-produttive  etiche ed ecologistiche “ , e l’altro striscione è di Ri-Maflow, la storica fabbrica recuperata di Trezzano sul Naviglio.

Entrambe queste realtà sono nate con progetti sociali meritori, la prima però, leggendo la stessa autodefinizione, tende a raggruppare “attività economiche” e, tra queste ha elencato ( si può leggere nel proprio sito ) anche Ri-Parco di Magenta.  La seconda, che ha suscitato solo due anni or sono, grandi emozioni per quanto accaduto allo storico Presidente ( supportato poi da Capi di Stato, da molte Istituzioni e perfino dal Papa ) qualora fu condotto, da estraneo ai fatti, nelle pubbliche galere, deve, spiegare come mai quello stesso Presidente, ed altri lavoratori , sono stati messi da parte per fare posto ad un progetto che non prevede più l’aiuto e la collaborazione di chi ha praticamente fondato Ri-Maflow attraverso storiche battaglie sindacali all’interno della proprietà Maflow.

Non entro nel merito delle competenze di Fuorimercato e di Ri-Maflow, ma in quelle di Ri-Parco devo entrare poiché “Ri-Parco Bene Comune” è nato da un progetto del sottoscritto e di fidati collaboratori che ha visto la partecipazione e la sottoscrizione ad una petizione di circa 2000 Cittadini di Magenta e di una trentina tra personaggi pubblici ed istituzioni del territorio. Di seguito ne pubblichiamo un elenco.

Elenco di personaggi pubblici che hanno firmato la petizione depositata al Comune di Magenta :

1.       Nando Dalla Chiesa                        professore , giornalista

2.       Graziano Masperi                           giornalista

3.       Danilo Lenzo                                  giornalista

4.       Cristina Garavaglia                         giornalista

5.       Emanuele Torregiani                      giornalista

6.       Erika Innocenti                               giornalista

7.       Martina Maerna                              giornalista

8.       Ersilio Mattioni                               giornalista

9.       Alessandra Branca                          giornalista

10.   Luigina Milanese                            assessore comune di Corbetta

11.   Filomena Battipaglia                      professoressa – Ambientalista

12.   Francesco Prina                               senatore

13.   Silvia Minardi                                 professoressa – consigliere comunale

14.   Antonio Mereghetti                        consigliere comunale

15.   Armanda Dall’Ara                         consigliere comunale

16.   Rocco Morabito                             assessore comune di Magenta

17.   Salvatore Costanzo                        consigliere comunale

18.   Marco Maerna                                assessore comune di Magenta

19.   Luca Del Gobbo                             sindaco di Magenta

20.   Marco Invernizzi                            sindaco di Magenta

21.   Igor Bonazzoli                                assessore comune di Arluno

22.   Ambrogio Colombo                       senatore e sindaco di Magenta

23.   Luciano Saino                                presidente Parco del Ticino

24.   Massimo Gatti                               consigliere provinciale

Ri-Parco Bene Comune, ha subìto lo stesso “trattamento” di Ri-Maflow. Incredibilmente, un comune personaggio, politico e ideologo, positivamente accreditato,  (purtroppo solo oggi svelato essere l’esatto opposto ) ha suggestionato e condizionato alcuni associati alla storica “Ri-Parco Bene Comune” di cui sopra, per cancellare quella associazione e rifondarne un’altra, rubando logo e nome, ed il cui obiettivo era quello di intraprendere attività commerciali, appunto con la rete di Fuorimercato ed attività di ristorazione facendo entrare nel consiglio di amministrazione un oste di Cisliano e consorte già inseriti nella distribuzione di pasti, tutt’altro che a buon prezzo, nel territorio.

Ri-Parco Bene Comune che, proporrei di ribattezzate “ Parco Pubblico Dignità e Lavoro “ , per distinguerlo dalla malandrinata altrui, era nato con più nobili scopi ed obiettivi. In un primo momento occupare un suolo privato, abbandonato da anni, successivamente pulirlo e bonificarlo, per quanto possibile, e restituirlo alla Città di Magenta quale Parco Pubblico.

Purtroppo, 6 ( sei ) ingrati  hanno interrotto non solo il progetto intero ma anche il percorso di pulizia e bonifica intrapreso e perseguito, invece , fino al febbraio 2020, data in cui, a seguito di un triste evento, gli ingrati, consigliati dagli esterni,  “ideologo” e “oste”, hanno ritenuto opportuno eleggere una nuova presidenza.

Oggi, pur di incamerare qualche tessera , vediamo alcuni inconsapevoli podisti, che corrono lambendo pannelli di eternit, non più trattati e non più messi in sicurezza da circa due anni e cumuli di spazzatura di ogni tipo ben celati, oppure vediamo persone giocare a tennis all’interno di una struttura in ferro tubolare le cui procedure di verifica della stabilità sono state interrotte proprio all’insediamento dei 6 furbetti ingrati. Non c’è più l’assicurazione, fortemente voluta dal sottoscritto, che tutelava, fino al marzo 2020, tutti i visitatori.

Il fatto incredibile è che, nonostante alcune segnalazioni, in merito all’attuale pericolosità del luogo, fatta all’Amministrazione Comunale ( il Sindaco è responsabile per la salute pubblica )  ed agli Enti preposti, non c’è alcuna risposta, ovvero, qualche Ente, prende atto e comunica di aver trasmesso le segnalazioni. L’attuale proprietà tace.

Chi “non tace”, è l’attuale presidentessa che, con massimo sforzo dialettico ed intellettuale dichiara :” Ri-Parco c’è “.  Non dice però che “c’è” a cosa ? per quale progetto ? con chi ? , ed ovviamente non sa nemmeno cos’è Fuorimercato, cos’è Ri-Maflow, e cos’è stato, per i lavoratori Novaceta e per i Cittadini di Magenta, quello spazio di viale Piemonte, denso di storia, di lotte sociali e sindacali che sicuramente non le appartengono.

Mario De Luca