lunedì 30 gennaio 2017

Tangenziale Milano-Vigevano-Malpensa: la nostra posizione



L'opera in dettaglio/ La scheda tecnica

Cosa: Tangenziale Milano-Vigevano-Malpensa e TOEM (Tangenziale Ovest Esterna Milano)
Dove: Parco Agricolo Sud Milano e Parco della Valle del Ticino (Lombardia).
Quando: dalla fine degli anni Novanta ad oggi.
Perché: i progetti della Tangenziale Milano-Vigevano-Malpensa e della TOEM nascono con l'obiettivo di portare sviluppo e crescita economica attraverso la realizzazione di nuove infrastrutture in grado di rendere maggiormente accessibili e attrattivi i territori per le imprese. I sostenitori delle opere sono il Governo, la Regione, la Città Metropolitana, alcuni amministratori locali e alcuni industriali della zona. Ad opporsi a entrambe le opere, invece, cittadini e cittadine, movimenti sociali/ambientalisti/ecologisti, associazioni di agricoltori ed alcuni amministratori comunali, riunitisi in Comitati contro la realizzazione dell'opera, per la salvaguardia del territorio e per la riconversione ecologica dell'economia.
Come: i progetti delle due opere nascono in tempi diversi con l'unico obiettivo di potenziare il collegamento tra i comuni del sud e del sud-ovest milanese e con l'Aeroporto di Malpensa. Il progetto della tangenziale Milano-Vigevano-Malpensa era stato inserito tra le opere strategiche della Legge Obiettivo. La TOEM era stata recentemente inserita come opera strategica nel programma regionale della mobilità e dei trasporti (PRMT). Nessuna delle due infrastrutture è stata finora realizzata. La TOEM è stata stralciata dal PRMT nel 2016. Per la tangenziale, invece, è stata messa in programma la realizzazione di un tratto del tracciato entro la fine del 2017. I progetti presentati prevedono sostanzialmente la costruzione di opere che attraversano un territorio occupato da aree destinate a coltivazioni agricole e da aree naturali e in misura ridotta l'ampliamento delle strade esistenti. L'opposizione dei Comitati, articolatasi nel corso degli anni attraverso attività di sensibilizzazione, mobilitazioni e lo sviluppo di esperienze d'uso del territorio, ha impedito sino ad oggi la realizzazione dell'opera.

Riprendiamo, dal sito indicato, la scheda tecnica dell’ “opera” , per mettere in evidenza le molte analogie e le ovvie contraddizioni che quest’opera produce anche sul nostro più immediato territorio. Vedremo alcune assonanze con i paesi del magentino, con le frazioni. Noteremo la scellerata vocazione degli amministratori locali che, in una tempesta ormonale di contraddizioni, di ripensamenti , di false comunicazioni ai Cittadini, decidono, senza mai chiedere parere alla base, in modo autonomo, a seconda delle convenienze ed a secondo delle maggioranze politiche che hanno governato comuni, regioni e Paese. Una storia “vecchia”, questa della tangenziale Milano-Vigevano-Malpensa, nata molto prima, ovviamente, della burlesca presentazione del progetto ANAS fatto pervenire alle amministrazioni locali nell’aprile del 2015. Progetto su cui molti amministratori si dichiararono, adducendo molteplici motivazioni, in disaccordo, forse perché era troppo vicina l’eco delle grande manifestazione del 28 marzo 2015 (a cui partecipò anche il Movimento Popolare Dignità e Lavoro) e si sa  “è necessario far smaltire la sbornia“ e rimandare nell’oblìo il popolo, distraendolo, ad esempio, col “giro d’Italia” o con  polemiche sterili su presunte “invasioni barbariche”. Poi, si punta sulla “memoria corta” degli Italiani, in genere, e si arriva, dopo due anni di silenzio tombale sulla questione, a ieri sera 23 gennaio, durante l’assemblea pubblica a Robecco sul Naviglio per sostenere “Vigevano-Malpensa: infrastruttura necessaria da realizzare totalmente.Importante collegamento stradale,valore aggiunto per cittadini e comuni” ( L. Del Gobbo ) , oppure :”L’opera va fatta nella sua interezza, ha detto l’assessore regionale Massimo Garavaglia “.
A tal proposito riportiamo alcune considerazioni proprie del Movimento Popolare Dignità e Lavoro che, appena dopo la manifestazione del 28 marzo 2015 avevamo riportato sul nostro blog




“Sul nostro territorio, parlo proprio del magentino, non siamo da meno proprio con le opere inutili. Gli esempi potrebbero essere tanti, ma voglio raccontarne uno che ha dell’incredibile, almeno per il sottoscritto, forse perché non ha competenze urbanistiche specifiche : Marcallo con Casone, paesino di circa 5000 abitanti, era , fino a qualche anno or sono, collegato, appunto con la “frazione” Casone tramite un ponte, di poche decine di metri, certamente da ristrutturare, percorribile , però, a piedi, in bici , in auto e persino con l’autobus. Dopo le “opere inutili”, per raggiungere Casone da Marcallo è necessario percorrere circa 3,5 kilometri di sopraelevata, ma non solo, questa mega struttura, in confluenza prolungata per oltre 4 kilometri col casello autostradale ( da ex Boffalora ribattezzato, per megalomania, Marcallo, ) confluisce, attraverso una bretella ( inutile e sempre deserta ) impropriamente chiamata “via Padania” ( battezzata in pompa magna da Umberto Bossi alla vigilia della richiesta di rinvio a giudizio, da parte della Procura di Milano per la vicenda della gestione dei fondi della Lega e per appropriazione indebita e truffa allo Stato per circa 40 milioni di euro ) , che a sua volta confluisce , udite udite, nella “circonvallazione di Casone”, praticamente, una strada deserta, che è costata l’esproprio di  terreni agricoli,  per by-passare, la via Jacini ( quattro case ), già a sua volta ...deserta !


Marcallo con Casone, Bossi inaugura viale Padania

La strada, frutto della riqualificazione viaria del territorio del Magentino in coincidenza con il progetto TAV, viene ribattezzata per scelta dell'amministrazione comunale. Il leader del Carroccio: "Pochi vogliono l'Italia, nessuna speranza per i tricoloristi" .
Marcallo Concasone, 1 aprile 2012 - La strada più lunga di Marcallo con Casone, che dalla rotonda per Mesero – all’altezza della gelateria ‘Regazzi’ – conduce sino all’innesto con l’ex Statale 11, si chiama viale Padania. Con i suoi oltre 3.200 metri di lunghezza si presenta come un’arteria di collegamento importante sulla direttrice Sud Nord tra Magentino e Castanese ed è frutto della riqualificazione viaria del territorio del Magentino in coincidenza con il progetto TAV.
Il  sindaco leghista di Marcallo Massimo Olivares ha spiegato: "La nostra è una scelta forte. Vogliamo ribadire che la Padania esiste, piaccia o no". La decisione, si legge nel comunicato apparso sul sito web cmunale, è quindi stata presa dall’amministrazione “al fine di lasciare un segno tangibile sul territorio del proprio operato e del riconoscimento della realtà lombarda in tutti i suoi aspetti politici, economici, sociali che ne hanno caratterizzato la storia, il tessuto sociale locale e nazionale”. Per evitare troppe polemiche sul battesimo della circonvallazione il Comune ha deciso di aspettare il benestare della Prefettura, in modo tale da evitare scontri con i partiti all’opposizione. Una volta arrivato, è stata scelta domenica 1 aprile come data d'inaugurazione.
 INAUGURAZIONE TRA LE CONTESTAZIONI - La cerimonia è iniziata a mezzogiorno, alla presenza del segretario federale della Lega Nord Umberto Bossi, che ha approfittato dell’occasione per lanciare la campagna elettorale dei candidati leghisti alle poltrone di sindaco nei comuni della zona. Una decina di contestatori, che sventolavano i tricolori, hanno contestato il leader del Carroccio: hanno urlato 'vergogna', mentre brandivano cartelli su cui era scritto 'La Padania come Disneyland Ocopoli e Topolinia' o 'Marcallo con Casone non è Padania, è Italia' o, ancora, 'Viva Bossi e Paperino, ma anche Minnie e Topolino'.



Siamo ritornati , oggi, 24 gennaio 2017 ed abbiamo realizzato alle ore 9.00 una serie di fotografie della zona.
Vi documentiamo come, a Marcallo con Casone, dove gli amministratori locali, sempre gli stessi,
[ negli ultimi quattro mandati: Garavaglia – Garavaglia - Olivares (Garavaglia)- Olivares
(Garavaglia) ] e quelli regionali ( Garavaglia ) abbiano millantato, opere inutili,  invece come un’arteria di collegamento importante sulla direttrice Sud Nord tra Magentino e Castanese ed è frutto della riqualificazione viaria del territorio del Magentino in coincidenza con il progetto TAV.”
Oggi, come allora, la “follia” della circonvallazione di Casone ( CA-SO-NE  !!!!!!!! ) ed in contemporanea la strada principale ( via Jacini ) si presentano ( v. foto di seguito ) : 



In alto, manifestazione 28 marzo 2015 - No tangenziale, a seguire : inagurazione viale "padania".

Circumvallazione Casone ( ovvero Il Deserto )






giovedì 26 gennaio 2017

Quartiere Nord : Magenta più che mai !

Martedì 24 gennaio u.s. , abbiamo avuto il piacere di partecipare ad un incontro con il direttivo del Nuovo Comitato del Quartiere Nord.
L’incontro è avvenuto nella sede dell’Associazione Ri-Parco, Viale Piemonte 68, e più precisamente all’interno della saletta ex bar, pulita e restaurata dalla stessa associazione Ri-Parco Bene Comune.
Tra gli ospiti del Quartiere Nord, tanti amici di cui avevamo perso un po’ i contatti in tutti questi anni e altri , tutti comunque apprezzati per l’impegno e la passione che, da anni, riversano in molteplici attività cittadine.
Vogliamo sottolineare e ribadire che sia l’Associazione Ri-Parco Bene Comune, che il Movimento Popolare Dignità e Lavoro, hanno manifestato la volontà di rendersi disponibili per fornire al N.C.Q.N. ogni supporto logistico ed ogni collaborazione mirata a diffondere attività ed informazioni alla Città  in merito a situazioni che riguardano, appunto, il  Bene Comune, come il recupero delle aree verdi, la bonifica dei siti industriali abbandonati, le problematiche e le nuove possibilità di acquisizione di posti di lavoro sul nostro territorio, e molte altre battaglie che lo stesso MPDL sta portando avanti da tempo, come l’applicazione della mozione cittadina, approvata, da tempo, dal Consiglio Comunale, sulla riduzione del costo dei farmaci da banco ( - 20% nelle farmacie comunali ), l’acquisizione definitiva e “senza compromessi” dell’area del Parco Pubblico, la creazione di un Museo / Scuola che valorizzi 100 anni di Industria e Tecnologia sul territorio magentino, la ricerca di migliorìe in ambito della scuola primaria e degli asili, la definitiva questione per rendere  pubblica l’acqua e non soggetta a condizioni speculative dettate dalle attuali S.p.A.
Purtroppo ( per fortuna )  ogni battaglia ed ogni buona intenzione, per essere concretizzata, ha bisogno di una grande partecipazione popolare che possa, e deve, essere antagonista ad una politica fallimentare che non ha dato alcuna risposta, su questi temi, alla Comunità. Sostituire una classe dirigente povera di idee e di iniziative. Deve essere la forza del popolo, la forza della partecipazione “dal basso” , quella spinta necessaria e di “rottura”  a cambiare lo “status quo “.
Questo messaggio, credo sia stato recepito dagli amici del N.C.Q.N. ( con qualche eccezione ) con i quali si è deciso per un nuovo incontro dove vedrebbe  l’Associazione Ri-Parco ospite del N.C.Q.N.
Con questo articolo vogliamo anche cogliere l’occasione per ribadire alcune verità, purtroppo manipolate “ad hoc”, che avevano lo scopo di dover allontanare i Cittadini da quell’occasione stupenda ed unica del Parco Pubblico proposta dal Movimento Popolare Dignità e Lavoro.
Dal dibattito con gli amici del N.C.Q.N. è emersa la convinzione che all’interno dell’area del Parco ci fosse presenza di amianto. Nulla di più falso. La stessa Amministrazione Comunale fu costretta a smentirsi a seguito delle dichiarazione di un consigliere comunale che parlava di necessità di “carotaggi” all’interno dell’area. Infatti , subito dopo quelle  inaccettabili, false, non controllate dichiarazioni, ci fu una nostra posizione che chiedeva spiegazioni circa la pedonabilità e la frequenza quotidiana della pista ciclabile (confinante e prima ancora parte dell’area ex Cral) e la presenza, all’interno dell’area, di una famiglia che viveva da due anni all’interno degli ex spogliatoi del campo calcio. L’Amministrazione Comunale si affrettò a smentire il consigliere ed a produrre un documento ARPA che sanciva l’assoluta assenza, all’interno di tutta l’area del Parco, di qualunque elemento inquinante, amianto compreso !
Invitiamo, quindi, tutti i Cittadini a frequentare l’area che sarà adibita a Parco Pubblico. Saranno bene accetti consigli mirati all’apertura, nel più breve tempo possibile, di tutte quelle attività sportive e di intrattenimento, vero fiore all’occhiello del Quartiere Nord, di tutta la Città di Magenta, di tutto il territorio.
Per completezza d’informazione : l’amianto è ancora presente all’interno della centrale termoelettrica, praticamente in quell’area adiacente la fascia di 45.000 m2 ( tra le vie Galvani e via Pacinotti ) che avrebbe dovuto essere lottizzata. Prendiamo atto che, dietro l’asfissiante pressione esercitata dal MPDL, l’amministrazione comunale, come dichiarato a proposito del PGT,  ha fatto marcia indietro, sembrerebbe, non lottizzando più quella notevole area. Sarà vero ? E la bonifica dell’amianto, all’interno della Centrale Termoelettrica, quando verrà intimata all’attuale proprietà ?
Come sempre saremo attenti ad ogni sviluppo della vicenda.
Grazie a tutti !


venerdì 30 dicembre 2016

Buon Duemiladiciassette

Buon duemiladiciassette

Il messaggio è rivolto a tutte ed a tutti, ovviamente, ma non basta. Per essere un buon futuro anno, un anno che possa far vedere, almeno, una inversione di tendenza sulla gestione del nostro Paese, non basta un solo e semplice augurio. Occorrono fatti. Occorre tirarsi su le maniche dopo un triennio di promesse e di buffonate renziane, dopo un biennio, allungato, di schiforme, tutte, come previsto, fallite miseramente. Un periodo che ha visto la cancellazione dei diritti, la’ dove non c’era riuscito il pregiudicato di Arcore, c’è riuscito il giullare di Rignano circondato dalle damigelle di corte, alcune che hanno giocato “a nascondino” ( nel senso che non si sono mai viste ne sentite ) per due anni, altre che hanno speso le energie in difesa, non del bene comune o degli interessi del Paese, ma per dipingere ritratti rassicuranti di  parenti come persone per-bene coinvolte, invece, miseramente, in storie di "finanze bancarottiane".
Una parentopoli ed amicopoli che ha visto, costretti alle dimissioni, per chiarissime collusioni, ministri importanti come :

 la ministra Guidi ….

Da “ Il Fatto Quotidiano “  di Giovanna Trinchella | 31 marzo 2016
Nelle carte dell'inchiesta che ha portato alle dimissioni immediate del titolare dello Sviluppo economico nella compagine di Renzi, la commistione tra affari economici e rapporti privati dell'imprenditore. Che per ottenere commesse da Total si fa forte del suo rapporto con un membro del governo. Che a sua volta lo rassicura su un emendamento che favorisce un progetto petrolifero tra Basilicata e Puglia. L'imprenditore al telefono: "La Boschi ha accettato di inserirlo"


…oppure come il ministro Lupi coinvolto in squallide, serie, vicende di conoscenze con personaggi conosciuti dalle Procure nazionali…..

Da  Pubblicato: 20/03/2015 12:29 CET
Maurizio Lupi dimissioni, il ministro in Aula alla Camera con due orologi: "Quel rolex? Lo avrei restituito" (FOTO).

“il figlio Luca, fresco di laurea in ingegneria con 110 e lode, ne ha ricevuto uno dalla famiglia Perotti, attraverso l'intercessione di Franco Cavallo. Cavallo e Stefano Perotti sono tra i 4 arrestati dalla procura di Firenze nell'inchiesta Sistema, che ha portato alla luce la rete di affari e di favori nella gestione e affidamento di appalti e grandi opere pubbliche.”

…oppure continuare a sopportare  l’impresentabile ministro dell’interno Angelino Alfano

Da “Il Giornale.it “ di Stefano Filippi - Mar, 06/05/2014 - 08:04

Sono troppe le gaffe di Alfano: serve un ministro dell'Interno
Dalla crisi diplomatica con il Kazakhstan agli sbarchi ininterrotti fino alla trattativa con gli ultrà

…oppure , l’incompetenza più assoluta…

La supercazzola del Ministro della Difesa Roberta Pinotti
A cosa servono i cacciabombardieri ? Alla domanda di Daria Bignardi il ministro ha risposto così:
«… di fatto i cacciabombardieri servono perché, a parte che se tu hai delle truppe, dove c’è necessità di avere una difesa aerea, però potrebbe succedere che qualcuno decide di sparare… un missile magari… e potrebbe decidere, ormai ci sono dei missili che possono arrivare a distanze estreme, potrebbero decidere di volere, con quello, distruggere o… ehm… ovviamente creare, oggi purtroppo le armi sono micidiali»
In pratica non ha detto niente, in teoria sembra dire che gli F-35 servono a difendere le nostre truppe sul terreno e il nostro paese dai missili (?). Era meglio una supercazzola semplice, perché così sembra proprio che il Ministro della Difesa sia un’incompetente che parla di cose delle quali non ha la più pallida idea.

…oppure la …
ennesima gaffe di Beatrice Lorenzin, il ministro: "Prevenire la fertilità". Poi si difende: "In molti vogliono il mio posto"
 |  Di Redazione  - Pubblicato: 22/09/2016 

…ed a proposito di Poletti

Da  “Il Giornale”  del  09/09/2016  di Chiara Sarra  
Il Jobs Act è fallito: i contratti a tempo indeterminato sono scesi del 30%
I dati del ministero rivelano: nel secondo trimestre 2016 i contratti a tempo indeterminato sono scesi quasi del 30%
Dopo i dati drammatici dell'Istat anche il ministero del Lavoro è costretto ad ammettere che la situazione dell'occupazione è tutt'altro che rosea come pronosticato dal governo al varo del Jobs Act. Nel secondo trimestre del 2016 sono crollati infatti i contratti a tempo indeterminato: le nuove attivazioni sono state 392.043, il 29,4% in meno rispetto all'anno scorso (-163.099), mentre in assoluto i contratti di lavoro sono calati "solo" del -12,1% e i nuovi assunti del 8,9%, come emerge dalle comunicazioni obbligatorie dello stesso ministero che tiene conto per l'analisi dei dati di tutte le tipologie.

145.000.000 di vaucher venduti nel solo 2016   !!!!!!!!!!

…oppure…

Giuliano Poletti, Beatrice Lorenzin, Andrea Orlando: tre dei ministri che ... che ci governano – scrive il magazine – non ha nemmeno la laurea

..e pretendono di discutere ( ed impartire ordini ) a valenti e conosciuti scienziati, magistrati e costituzionalisti, nel campo  della medicina, del lavoro, del diritto e della giustizia.

Amicizie e complicità, poi, con i plurindagati Verdini e soci, fanno il resto.

Un governo, così scassato e retto solo dal cerchio botte fiorentino, nàufraga poi definitivamente sul Referendum Costituzionale, per l’arroganza e l’incompetenza del presidente del consiglio.

Quasi tre anni di disastri da cui il nostro Paese farà fatica a riprendersi.
Ciò che fa paura è la memoria estremamente corta che hanno gli Italiani  e le emulazioni, incontrollate ed ingiustificate, che si ripercuotono, ad esempio, anche sul nostro territorio.

Magenta ha vissuto, ed è stata governata, in questi ultimi anni,  con la luce riflessa di Renzi e di questo stupido, inefficace e pericoloso renzismo, grazie anche alla “ingenuità” degli alleati e con il colpevole menefreghismo dell’opposizione.  I risultati sono stati quelli di assoluta incompetenza in tema ambientale, di complice cecità per quanto riguarda la bonifica del territorio, di ottusa avversità verso chi suggeriva soluzioni logiche e definitive.
L’Amministrazione di Magenta si è caratterizzata per il rifiuto di costituirsi parte civile nel , processo penale contro i manager Novaceta. Avrebbe potuto chiedere danni per oltre un milione di euro ( mancato introito addizionale IRPEF 0,80% ) . Si è caratterizzata per aver bocciato una mozione di esproprio di un vasto lotto di terreno abbandonato ed esposto al degrado assoluto (è la Costituzione Italiana-art. 42,43,44-che ne prevede la possibilità). Si è caratterizzata per aver mentito sui tempi e nei modi dello smaltimento di amianto nei siti industriali dismessi. Si è caratterizzata per  rifiutarsi di rendere eseguibile una delibera  comunale per la riduzione del 20% del costo farmaci da banco, nelle farmacie comunali, operazione che avrebbe consentito ai magentini rispiarmi per alcune centinaia di migliaia di euro / anno.
Un’amministrazione che ha sprecato decine di migliaia di euro per l’installazione delle “casette dell’acqua”, inutili ed in alcune condizioni, se trascurate nella manutenzione ordinaria, molto dannose per la salute dei Cittadini. Un’amministrazione “distratta” anche su cose futili, come quando spaccia il transito del Giro d’Italia, avvenuto per la strada provinciale 11, per una "tappa" cittadina. Un’amministrazione che spende, duecentomila euro per consulenti esterni per approntare un PGT improbabile, approssimativo e non condiviso con la Città. Provvedimenti e delibere che hanno visto, ad esempio, stracciare il referendum sull’acqua pubblica, oppure sovvenzionare le scuole private, pasticciare con l’assegnazione nei posti degli asili e delle scuole materne. Un’amministrazione che non dialoga col territorio, nemmeno con le omologhe cariche istituzionali dei Comuni limitrofi.

E’ di questi giorni che leggiamo, sulla “Gazzetta di Marcallo con Casone “ , il notiziario ufficiale di quel Comune , a pag. 9 , 10 , 11 nel numero di  dicembre 2016, che quel Comune, confinante con Magenta, ha intenzione di realizzare “ un impianto per le operazioni di messa in riserva, deposito preliminare e recupero rifiuti urbani e speciali non pericolosi provenienti dalle raccolte differenziate “, ovvero, si tratta di “ un sistema di trattamento della frazione organica proveniente dalla raccolta differenziata “,ed ancora “ i sacchetti dell’umido, provenienti dalla raccolta differenziata porta a porta effettuata a Marcallo con Casone e nei comuni prossimi, vengono scaricati dai mezzi satellite in una vasca di lavoro giornaliera” .
Si legge, inoltre, e questo è davvero sconcertante, poiché dall’Amministrazione Comunale di Magenta non è trapelato nulla, che “ a tal riguardo, dopo le analisi ambientali necessarie, e dopo la relativa conferenza di servizi, la Città Metropolitana di Milano ha ritenuto, viste le caratteristiche e le dimensioni dell’impianto, che lo stesso non debba essere soggetto a Valutazione d’Impatto Ambientale “.
Dunque, delle due è l’una : o l’amministrazione di Magenta, nonostante le continue trasferte del vicesindaco alla corte di re Sala, sa ed ha taciuto, oppure la stessa amministrazione di Magenta, nell’ambito della Città Metropolitana di Milano, non conta una beata mazza !
Naturalmente colpe e responsabilità di questo disastro devono essere condivise con l’opposizione (che non si è opposta praticamente a nulla), con gli ex alleati (che si sono accorti di non condividere le scelte dell’amministrazione dopo quattro anni), e con certi fumosi “ambientalisti” che non sanno e non fanno nulla di concreto se non sventolare qualche gagliardetto ed imbonire disattenti ed incolpevoli cittadini ( e gli ambientalisti, quelli seri, vengono sistematicamente ignorati ). Il guaio è che tutti questi personaggi si ripropongono, per la prossima primavera, di amministrare la Città.
Parte della stampa locale, poi, ha fatto il filo all’amministrazione, non solo condividendo l’incondivisibile, ma facendo letteralmente la guerra a quelle organizzazioni, come ad esempio il nostro Movimento Popolare Dignità e Lavoro che concretamente sta conducendo, pur senza alcuna rappresentanza istituzionale, battaglie civile e sociali.

Buon 2017 cari cittadini di Magenta, è proprio il nostro Movimento che è alla continua ricerca di donne ed uomini che vogliono darsi da fare per migliorare la nostra Città.
Abbiamo un programma concreto ed ambizioso che vogliamo discuterlo con Voi. Abbiamo bisogno dei vostri suggerimenti, delle vostre segnalazione, dei vostri consigli e della vostra partecipazione alla vita politico-amministrativa di Magenta. Abbiamo bisogno di rinnovate energie, di idee giovani e della matura sapienza e conoscenza.

Buon 2017  !






lunedì 21 novembre 2016

TUTTI RIVOLUZIONARI… ( o quasi ) !

Domenica 20 novembre, tra le innumerevoli iniziative sul prossimo referendum istituzionale del 4 dicembre, mancava la voce di due componenti politiche del nostro territorio, il PCI ed il MPDL, schierati per il NO, ma, come al solito, schierati anche dalla parte degli ultimi, da quelli a cui, quotidianamente vengono sottratti i diritti più elementari, (sul lavoro, sulla salute, sull’ambiente, sulla scuola). Insieme, quindi, si è deciso di preparare una giornata informativa.
Probabilmente, la “frenesia” di discutere il  “pro” Renzi ed il “contro” Renzi, ha fatto perdere alla totalità della politica nostrana, il senso vero di questa riforma che andremo a votare il 4 dicembre, : “ la difesa dei diritti sanciti e scritti nella nostra Costituzione, ovvero la difesa della nostra Costituzione, così com’è ! “. Ed allora c’era bisogno di dare un segnale “rivoluzionario” anche a questo nostro piccolo contributo e ci siamo detti, forse la gente capirà di più se, parlare di pseudo abolizione del  Senato, parlare di una fantasmagorica “riduzione dei costi della politica”, si eviterà di farlo nei luoghi istituzionali della stessa politica, oppure nei salotti buoni della nostra città. E’ necessario parlare con la gente, nei luoghi della gente, in quei luoghi strappati alla gente dal malaffare, dalla delinquenza, dal sopruso, dai profitti di pochi.
Quale occasione migliore per chiedere ai Cittadini un piccolo sforzo, e di recarsi, in una domenica di pioggia, haimè con il campionato di calcio in corso, verso la periferia della Città, in un luogo occupato, di partecipare proprio al dibattito costituzionale, capovolgendo gli schemi : “non chiedo, se si o se no, di modificare la Costituzione, chiedo semplicemente di applicarla ! “ . Ebbene la risposta della gente è stata molto importante.
Nella struttura “ Un Parco Pubblico per Magenta “, occupata e recuperata di viale Piemonte, e resa fruibile a tutti, da parte dei volontari dell’Associazione Magentina “Ri-Parco  Bene Comune , si è svolto un dibattito politico, serio, informativo, a cui hanno partecipato personalità magentine, diversamente collocate nell’arco della politica locale ma, con i quali, nel corso di molti anni, si sono condivisi sentimenti umani, come l’amicizia ed il reciproco rispetto. Ed è questo il vero atto rivoluzionario, infondere nella politica quella parte di rispetto verso la gente. Rispetto, invece, fatto letteralmente a pezzi da interessi e collusioni. La scelta di aver voluto, volontariamente, partecipare ad un evento in un luogo occupato, ma simbolo di un riscatto sociale, è stato un segnale forte, innanzitutto verso le istituzioni locali, a cui chiediamo di farsi parte diligente nel chiedere alle Istituzioni più alte il rispetto e l’applicazione della Costituzione ( art. 41, 42, 43 ), ed in particolar modo a quelle componenti di  “sinistra” locale (salvo le dovute eccezioni), prima di governo e poi di opposizione, che non hanno saputo cogliere le vere spinte che un movimento anticapitalista deve esercitare verso una società che è sempre più drogata da promesse liberiste o peggio ancora da segnali xenofobi.
Ringraziamo per aver accettato l’invito i tre relatori , Pietro Maestri ( Ri-Make Milano e Rete Communia ) , Vladimiro Merlin ( Segretario comitato federale P.C.I.  Milano ) e Massimo Gatti ( Provincia Alternativa metropolitana e solidale ) , le cui relazioni sono state introdotte dal Segretario del Movimento Popolare Dignità e Lavoro, Orazio Maccarone.
Ringraziamo per la loro presenza,  partecipazione ed i loro apprezzatissimi commenti Giuliana Labria ( ex Sindaco di Magenta ) , Tino Viglio ( consigliere comunale Magenta ),  Michele Daniele, Roberto Beltrami, Michela Perilli ( Movimento Cinque Stelle ) , Rossella Luongo e Ivan Biondi ( Sinistra di Sedriano ), Vittorio Bressi ( Sinistra di Vittuone ), e poi ancora, Carlo Acri, Rolando Giajlevra, Angelo Pampuri, Fabio Libretti ( P.C.I. Magenta ), Antonio Frascone Domenico Cuzzocrea ( S.I.),  e tantissimi Cittadini, tanti al limite della capienza della struttura, a cui va tutto il nostro ringraziamento. Un grazie particolare alle donne ed agli uomini dell’Associazione “Ri-Parco Bene Comune” che con il loro lavoro hanno reso possibile la realizzazione dell’evento. Un augurio per ulteriori, prossimi successi, per tutti, con l’aiuto di tutti !
Una grande giornata d’informazione e di esempio di come la politica può e deve essere al servizio del Cittadino. Una giornata vissuta in un luogo simbolo di lotta. Un messaggio forte per molti.
Grazie a tutti.
Per il MPDL : Mario De Luca



martedì 15 novembre 2016

…o ci fanno, o ci sono !




Questa volta parliamo di salute. La salute e la vita dei Cittadini che, una cieca rincorsa al profitto, mette in discussione quotidianamente. Ciò che viene subito in mente sono le mille “terre dei fuochi” sparse un po’ su tutta la nostra penisola. L’inquinamento della sola aria che respiriamo ha dei numeri pesantissimi : ( Fonte : Il Fatto Quotidiano 27.09.2016 ) “ In Italia le morti si attestano intorno alle 21mila, di cui circa 6.400 per cancro ai polmoni, 5.800 per ictus, 8.300 per malattie cardiovascolari. La Penisola conta più vittime rispetto a Francia (11mila), Spagna (6.800) e Regno Unito (16mila).
Non sta meglio il mare italiano. Goletta verde, nelle campionature 2016 denuncia : “Un punto inquinato ogni 54 km di costa. Su 265 campioni di acqua analizzati, il 52% è risultato con cariche batteriche elevate. Circa 25% della popolazione italiana ancora non coperta da depurazione. Scarsa l’informazione ai cittadini: pochi i cartelli di divieto di balneazione e quelli informativi sulla qualità delle acque.”
Non parliamo, poi, dell’inquinamento del sottosuolo. Oltre alla già tristemente nota “terra dei fuochi”, ogni giorno, vengono diffuse notizie come queste :
20 Ott 2016
Traffico illecito di rifiuti, inquinamento ambientale, truffa ai danni dello Stato e abuso d'ufficio: una vasta operazione del Corpo Forestale dello Stato in Abruzzo, a seguito di una inchiesta sul traffico di rifiuti in Basilicata iniziata due anni fa, ha portato al sequestro del depuratore di Chieti Scalo, gestito dal Consorzio di Bonifica...
 03 Nov 2016
"Dopo gli arresti compiuti 15 giorni fa in Abruzzo, è arrivata finalmente anche la prima sentenza della Corte di Cassazione sulla nuova legge sugli ecoreati. Si tratta di due novità fondamentali per la piena applicazione della legge che sta riscontrando sempre più favore tra i rappresentanti delle forze di polizia e della...

Restiamo in Lombardia e ( fonte Corriere della Sera – Luca Rinaldi  01.10. 2015 )
“Terreni contaminati in Lombardia. Anche agricoli. Non è una novità dal momento che da anni proprio la Regione ha fornito al ministero dell’Ambiente ben cinque siti cosiddetti di Interesse nazionale, cioè luoghi in cui la bonifica vista l’entità del danno e il costo dell’intervento è in capo al dicastero di via Cristoforo Colombo a Roma. Sulle aree inserite nell’elenco del ministero insistevano per lo più aziende e imprese che trattavano materiali o scarti pericolosi: i cinque siti individuati sono infatti le aree ex Falck di Sesto San Giovanni, gli impianti Sisas, Carlo Erba Antibioticos, Air Liquid e Ctg di Pioltello e Rodano, la ex Fibronit di Broni, la Caffaro di Brescia e i Laghi di Mantova con il Polo chimico. Altri due siti, le zone di Bovisa e Cerro al Lambro alle porte di Milano, sono invece passati alla competenza della Regione e segnalati dunque come Siti di interesse regionale. Ma non si esauriscono di certo in queste sette aree i veleni lombardi, perché il nuovo elenco rilasciato dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa) conta ben novecento siti contaminati sparsi per la Regione. Si tratta di aree che vedono la contaminazione di suolo e falda oppure solo di una o dell’altra.”

Magenta, è invece esente da  inquinamento, ovvero, qualora ci fosse stato, negli anni addietro, ad esempio quello del suolo, le aree sono state carotate e bonificate, l’amianto è stato completamente rimosso e la tranquillità delle istituzioni regna sovrana…”ma mi faccia il piacere !”
La scorsa settimana, una seria indagine di un giornale locale ha  riportato che, contrariamente a quanto sosteneva l’assessore del comune di Magenta, all’interno dell’area industriale di viale Piemonte, la presenza dell’amianto è massiccia.
Noi vogliamo ribadire che l’amianto, e probabili altri inquinanti, è presente all’interno della cinta che, ancora oggi, circoscrive quelle aree che sono state oggetto di presenza industriale nel corso degli ultimi 90 anni, ovvero gli stabilimenti di Snia Viscosa e di Novaceta. E’ all’interno di quell’area ( 220.000 m2 ) che giacciono ancora molte tonnellate di amianto friabile ( quello più pericoloso ) e non. E’ inutile che si continuano a chiamarle con nomi diversi, confondendo la gente sui nomi di proprietà diverse, sulle metrature, sul nome del prodotto merceologico. All’interno di quelle aree, e praticamente a ridosso di un'ampia zona, oggetto di ambito di trasformazione del prossimo PGT, c’è ancora amianto e, da accertare, altri inquinanti. Punto. E’ chiaro ?
Se l’assessore non è convinto, se non crede nemmeno ai documenti prodotti  e riportati sulla stampa cittadina, verifichi di persona !  
Saluti.