sabato 18 febbraio 2012

NOVACETA : STORIA, LOTTE OPERAIE, MALAFFARI

         2003 – Il gruppo Snia cede Novaceta (poiché, secondo lor signori, i ricavi, che pur ci sono, sono modesti) all'immobiliarista Cimatti, che rileva, dal gruppo, anche Nuova Raion di Rieti,  e la società Bemberg di Gozzano. Le aree Novaceta ( 220.000 m2 ) sono libere ed inserite a ridosso del Parco del Ticino e limitrofe alle nuove superstrade Milano-Malpensa. Le aree della Nuova Raion sono pregiatissime, dal punto di vista urbanistico (valle del fiume Velino e centro Città di Rieti). Le aree della Bemberg poi sono insediate sul Comune di Gozzano (Lago d'Orta). A questo punto chiunque è in grado di capire qual'è la motivazione “industriale” che muove la famiglia Cimatti all'acquisto dei tre stabilimenti. Promette infatti  di rilanciare i tre siti e quindi “lavoro per tutti “ (...ma questo slogan non era stato già lanciato da qualcun'altro ? ) .

         2004 – Un consigliere comunale di Magenta della sinistra radicale presenta una mozione e chiede il blocco delle aree vincolandole alla destinazione d'uso industriale. La mozione passa per l'assenza in quella seduta di 4 consiglieri della maggioranza ( si dirà poi, che quella mozione è passata all'unanimità )

         2005 – Cimatti, preso di contropiede, mentre promette di rilanciare un polo cellulosico, raschia il barile e crea un debito colossale con i fornitori, attingendo alla cassa integrazione, cedendo rami d'azienda a nuove società, riconducibili sempre a se stesso, e creando quindi scatole vuote, vende i terreni a Unicredit ( che li acquista col vincolo e quindi ad un valore molto più basso rispetto al reale valore ).

         2006 – Si va avanti per un anno, accumulando debiti con tutti, mettendo dei fantocci a guidare l'azienda, che però è talmente radicata sui mercati mondiali, che vende sempre, per la grande abnegazione delle maestranze, che nel frattempo rinunciano all'infermeria, alla mensa, ai diritti ed alla dignità. Novaceta produce e vende ancora per oltre 10.000 tonnellate di filato / anno di grande pregio e qualità. Novaceta ferma poiché Cimatti non paga più la bolletta del gas. Si ferma la centrale termoelettrica, quella ceduta come ramo d'azienda ed indebitata all'inverosimile, e si ferma tutta la produzione (c.v.d.)

         2007 – Entra  in “affitto”, dopo vari passaggi in tribunale, Gianni Lettieri, presidente confindustria Campania e candidato, sconfitto , a sindaco di Napoli , quello, e cito, che su Radio 24, intervenendo alla trasmissione La Zanzara  afferma :

Cosentino? «E’ una persona per bene, su di lui metto la mano sul fuoco». E poi a seguire :. «Sì, è vero, sono un uomo di Berlusconi e di Cosentino, e allora?».

         2008 – L'uomo di Cosentino. Ma dall'uomo di Cosentino cosa potevamo aspettarci ? Aveva già rilevato aziende a dozzina per richiuderle dopo poco. I sindacati confederali gli danno anche fiducia, dopo averla già data allo stesso Cimatti. Novaceta infatti chiude definitivamente.

         2009 – I lavoratori Novaceta fondano un Comitato, il Comitato Magentino Dignità e Lavoro, mettono tutto nero su bianco e presentano una denuncia querela in Procura a Milano contro coloro che hanno pianificato la fermata degli impianti con il solo scopo di  mettere le mani su 220.000 m2 di aree pregiate.

         2009 e 2010- Due anni di resistenza da parte della maggior parte dei lavoratori Novaceta che, nel frattempo, hanno lasciato in massa i confederali, aderendo alla CUB (che aveva zero iscritti ) ed al movimento. Contemporaneamente il curatore fallimentare, millantando una “dovuta” ricerca di nuovi imprenditori, sotto-sotto comincia ad accordarsi con tutti quelli che vogliono a pezzi lo stabilimento.

         2010 - Dignità e Lavoro conquista definitivamente l'attenzione di tutti coloro che seguono la vicenda Novaceta. Istituzioni, proprietà, sindacati, stampa, cittadinanza. Organizza incontri, studia e presenta l'unico piano di rilancio dell'azienda e partecipa agli incontri istituzionali e sentite cosa promettevano i politici :
         16 marzo 2010 – Concerto per i Lavoratori Novaceta – da CittaOggiWeb,
           Sindaco di Magenta,  Luca Del Gobbo : “ quest'azienda  non è rimasta 
         sola...ilComune c'è...la cosa più importante è garantire alle persone che
         abitano in questi territori la possibilità di lavorare e di vivere serenamente"

         02 luglio 2010 – Giunta itinerante – Aula Consiliare di Magenta – Presidente 
          della Provincia di Milano, Guido Podestà :“il senso di queste giunte aperte è
        proprio quello di andare sul territorio e parlare del territorio, quindi di   
       Novaceta parleremo...saremo parte attiva, ci attiveremo in tempi molto rapidi 
       per fare intervenire membri di Governo del Ministero delle attività produttive...

         02 luglio 2010 – Giunta itinerante – Aula Consiliare di Magenta – Assessore alle
       crisi industriali della Provincia di Milano, Paolo Del Nero :“devo dire che la 
       storia Novaceta è una storia particolare che ha avuto fusioni, scorpori, passaggi
       di società...la situazione di crisi che si è venuta a creare, per una serie di
       passaggi di proprietà e di indebitamenti che hanno affossato la situazione
      22 luglio 2010 – Senato della Repubblica – Interrogazione del Senatore 
      Massimo Garavaglia :“ una risposta in merito all'effettiva esistenza di un piano
       industriale "

       Ricordiamo poi gli “interessamenti” :
         Presidente 8^ Commissione Lavoro Provincia di Milano : Marzullo
         Consigliere provinciale, nonché assessore Comune di Magenta : Gelli
         Assessore regionale : Rossoni
         Prefetto di Milano : Lombardi

         2010 – Dicembre : dagli studi televisivi Milanow , Dignità e Lavoro lancia un appello ad imprenditori che vogliono mettersi in gioco.  Si presentano due dirigenti di una società bresciana che per conto di una società panamense chiedono di incontrare la proprietà Novaceta , ovvero Unicredit. Attenzione fissate questa data - dicembre 2010 - . Sembra un paradosso, ma da questa data nascono vicende ancora più sconcertanti sulle quali speriamo che la Magistratura faccia luce.

Non potendo anticipare nulla sui contenuti, dirò che il 2011 è trascorso quasi interamente tra incontri farsa in quasi tutte le sedi, tra proprietà, pseudo compratori, affamate curatele e sindacati dove, quest'ultimi, barattano le ultime briciole di dignità dei lavoratori, pensando solo alla cassa integrazione , avallando le tesi, sempre ed in ogni sede, che giustificherebbero il fallimento industriale di Novaceta, quindi, di fatto, si schierano da parte dei Cimatti , dei Lettieri , di Unicredit e del Curatore fallimentare. Questa è la verità !

Negli incontri farsa si parla anche di messa in sicurezza dello stabilimento, infatti Novaceta è una vera bomba di amianto, di olii industriali altamente tossici, di cisterne piene di acetone,di colle nuove ed esauste. Dignità e Lavoro esorta a non confondere messa in sicurezza con demolizione, ed invece, la demolizione avviene. Avviene protetta dalle forze di polizia, da un numero sproporzionato di carabinieri, con la presenza quotidiana della digos ed ovviamente delle guardie giurate di Unicredit. Nonostante ciò i lavoratori riescono ad entrare in stabilimento e fotografare delle situazioni incredibili che la Polizia Locale di Magenta, sollecitata proprio dai lavoratori, documenterà  a seguito del sopralluogo del 13 gennaio scorso.

         Adesso emerge, come volevasi dimostrare , un rischio reale, per i lavoratori delle imprese che stanno demolendo e per la cittadinanza. La relazione della Polizia Locale parla testualmente di : “presenza di fusti contenenti liquidi privi di etichettatura a norma di legge, di ulteriori 31 fusti contenenti sostanze coloranti, di 40.000 litri di acetone, e che è stata rilevata la presenza di amianto, in aree non risultanti dall'ultima mappatura “ !!!!

         Insieme alla CUB ,il Movimento Dignità e Lavoro ha presentato esposti all'ARPA, all'ASL, ai Carabinieri del NOE, al Comando della Polizia locale di Magenta, alla G.d.F.. E' trascorso un ulteriore mese e non è successo niente. Lo smantellamento va avanti come se nulla fosse. I morti di Eternit non sono serviti a nulla.

PUBBLICHIAMO, DI SEGUITO, UN'INTERVISTA  RILASCIATA A  CITTA' OGGI WEB DA PARTE DI SIMONE GELLI...SENTITE UN PO' COSA  DICE !!!!

16 Febbraio 2012- Riceviamo & Pubblichiamo dal consigliere Simone Gelli. I casi 'Saffa' e 'Novaceta' al vaglio del Consiglio Provinciale
Magenta Nel Consiglio Provinciale di Giovedì, l’Assessore Del Nero, rispondendo alle interrogazioni in merito alle situazioni di Saffa e Novaceta, ha potuto illustrare quanto sin qui fatto a favore di queste importanti vertenze: sul caso Novaceta infatti, grazie all’intervento del nostro ente ed il coinvolgimento di Regione Lombardia, si è potuto prorogare la cassa integrazioni di altri sei mesi, a favore dei nostri lavoratori, mentre, sempre con l’ausilio della Regione si è addivenuti all’accordo di lavorare insieme per tentare di reindustrializzare l’area.
Sul Caso Saffa, negli incontri svolti dall’assessorato è emersa la volontà da parte dell’azienda, nei prossimi sei mesi di poter portare a compimento uno studio che possa convertire l’area a superficie logistica e con funzione di polo per quanto riguarda la produzione ed il taglio del cartoncino. Una ipotesi questa che, se effettivamente allo studio, porterebbe in poco tempo alla definitiva chiusura della vertenza, senza la perdita di occupazione per il nostro territorio.

"Nella replica ho chiesto in ogni caso all’Assessore Del Nero di continuare a monitorare entrambi i casi con estrema attenzione. - spiega Simone Gelli, consigliere provinciale - Nel contempo, proprio per sviluppare meglio quanto riferito dall’Assessore sul caso Saffa, ho chiesto al Presidente della Commissione Lavoro, Avvocato Marzullo, di convocare quanto prima una commissione che possa approfondire ed analizzare tali proposte, coinvolgendo non solo le Amministrazioni interessate e le organizzazioni sindacali, bensì anche la proprietà".

"Devo da ultimo ringraziare l’Assessore Del Nero ed il suo staff per il buon lavoro sin qui svolto - conclude Gelli -, da parte mia, come ho sempre cercato di fare, rimarrò vigile affinchè il primo obiettivo di tutti gli enti sia la creazione di posti di lavoro ed il riassorbimento dei nostri lavoratori e non altro. Il lavoro dei nostri cittadini e il benessere delle nostre famiglie, soprattutto in un momento profondo di crisi come quello a cui stiamo assistendo, non può che essere l’unico pensiero per un amministratore, a qualsiasi livello".     CittàOggiWeb
...NOOOOO!!!! AVETE LETTO BENE, HA DETTO PROPRIO COSI'  :
“lavorare insieme per tentare di reindustrializzare l’area.” ;
“convertire l’area a superficie logistica e con funzione di polo per quanto riguarda la produzione ed il taglio del cartoncino.”
               “senza la perdita di occupazione per il nostro territorio. “

               Devo da ultimo ringraziare l’Assessore Del Nero ed il suo staff per il buon  
                 lavoro sin qui svolto”
               “Il primo obiettivo di tutti gli enti sia la creazione di posti di lavoro ed il 
                 riassorbimento dei nostri lavoratori e non altro.”
                NON CI SONO ULTERIORI COMMENTI. Visitate, però il nostro blog  
                poiché, nei prossimi giorni, vi anticiperemo notizie CLAMOROSE.
                SikSik

                  

giovedì 2 febbraio 2012

Cronaca di lotta - 26 gennaio 2012

Colgo l'occasione per mettervi al corrente di quanto accaduto ieri, 26 gennaio.
Nel nostro Paese, e purtroppo anche nel nostro territorio, l'erosione dei posti di lavoro sta generando povertà, disperazione, cancellazione dei diritti e della dignità dei lavoratori e gravissime tensioni sociali.
Ieri, per l'ennesima volta, ero insieme ai miei ex compagni di fabbrica, sul piazzale di Viale Piemonte. Per l'ennesina volta, però contento ed orgoglioso di poter dare un contributo, già pagato a caro prezzo da dipendente in quell'azienda, a quei lavoratori, con i quali ho affrontato discussioni sindacali e politiche, non sempre condivise, ma con i quali ho condiviso sempre emozioni, volontà di lotta, coraggio e solidarietà. Queste ultime “irrazionali” e private sensazioni possono essere recepite solo da chi ha vissuto quest'esperienza, altri ....sono lontani milioni di anni luce !
Ieri, un nostro Compagno è stato tradotto con forza da quattro Carabinieri nella caserma di Magenta e trattenuto per circa due ore. E' stato poi rilasciato “a piede libero” e denunciato per resistenza ( e crediamo anche, secondo la versione dei Carabinieri, per altri reati ) a Pubblico Ufficiale. Stessa denuncia, che è stata estesa al sottoscritto e a un'altra dozzina di lavoratori. Tutti siamo stati invitati a nominare un Avvocato !
I Compagni, quelli di lotta, quelli che si battono contro le ingiustizie, contro le omofobie, contro le mafie, contro il razzismo, contro la chiusura delle fabbriche, contro i furbetti del quartiere, contro le grosse imprese finanziare, contro la cancellazione dei diritti dei lavoratori, contro chi ruba nella sanità pubblica, contro chi vorrebbe solo una scuola privata, contro chi distrugge l'ambiente, questi
( chiamateli come volete : compagni, amici, cittadini, etc. ) sono solo persone per-bene e non vanno mai lasciate sole. Allora siamo andati a riprendere il nostro Compagno ( ormai in caserma da due ore ) ed abbiamo chiesto le motivazioni del fermo e l'immediato rilascio. Cosa che è stato fatta ma con la grave distinzione dell'attribuzione “ del piede libero”. Il Maresciallo in servizio, ci ha comunicato che a seguito delle tensioni avvenute in Viale Piemonte, ben due Carabinieri hanno dovuto recarsi al pronto soccorso di Magenta per traumi, a loro dire, causati durante l'ingresso dei lavoratori nella loro fabbrica.
Allora, avete ben capito, una dozzina di lavoratori sono stati denunciati, dopo essere tenuti chiusi all'interno dello stabilimento ed identificati, ( dovranno affrontare un processo penale ! ), perchè ancora una volta, hanno cercato di proteggere la loro fabbrica e la salute dei cittadini, dopo esposti e segnalazioni alla Procura della Repubblica, agli stessi Carabinieri, alla Polizia Locale, all'ARPA, all'ASL, attraverso i quali si denunciava, non solo lo smantellamento dello stabilimento in luogo della “messa in sicurezza” concordata nelle sedi istituzionali, ma si denunciava anche la concreta possibilità di danni irreversibili, che uno smantellamento impianti, con la rimozione incontrollata di amianto e di altre sostanze tossiche, stava provocando all'ambiente. ( Si legge dal report effettuato, su nostra richiesta, dalla Polizia Locale di Magenta , protocollo 1759 : “ punto 3 - < presenza di fusti contenenti liquidi, privi di etichettatura a norma di legge .
Punto 4 - < presenza in locale chiuso n. 31 fusti di proprietà del curatore fallimentare contenenti sostanze coloranti.
All'atto del sopralluogo il sig. Allegrina dichiarava che le cisterne interrate contengono tuttora circa 40.000 litri di acetone e che era stata rilevata la presenza di amianto, in aree non risultanti dall'ultima mappatura, nella parte retrostante i pannelli in legno nell'area filatura. )


Ma è mai possibile che in questo strano Paese che è l'Italia devono essere i lavoratori a proporsi come tutori della legalità e dell'ambiente, e per poter far questo sono contrastati proprio dalle forze dell'ordine, che, sono invece preposti per tale impiego. L'assurdo è poi che le forze dell'ordine si trovano costrette a difendere gli interessi di veri e propri farabutti !
Il Maresciallo dei Carabinieri in servizio risponde, a precisa domanda, di aver applicato la legge nella stessa misura che a commettere il reato di “resistenza a pubblico ufficiale” fosse stato, un mafioso piuttosto che uno spacciatore o delinquente comune. Non solo, udivamo dalla camera adiacente, al momento del rilascio del nostro Compagno che un carabiniere, ma solo uno (siamo certi che è una posizione individuale) lo invitava a non ascoltare “quello li che è fuori”. L'allusione alla mia persona ed al “pericoloso” comunista che è in me era chiarissima !
Storie di Marescialli insomma, come quella che ascolto in questo momento, mentre scrivo : tre marescialli della G.d.F. vengono arrestati a Milano da colleghi per-bene.
Non c'è niente da fare ! Dividiamo l'umanità in persone “per-bene” e in persone “per-male”, come diceva Eduardo, e staremo tutti meglio !!!
Siamo certi, infine, che anche in questa storia di Novaceta la verità verrà fuori. Che le persone per-bene verranno rivalutate e che le Istituzioni locali manterranno le promesse fatte in merito all'occupazione dei lavoratori di Novaceta e Renò de' Medici .
Restiamo un po' più preoccupati per l'autoattribuzione di partecipazione alla lotta dei lavoratori Novaceta e Renò de' Medici di tutti coloro i quali il piazzale di Viale Piemonte non l'hanno mai visto !
Ciao a tutte / i ...per non dimenticare !
Mario