venerdì 29 giugno 2012

LO ZIO TOM ABITA A CASTELNUOVO


Abbiamo trovato l'articolo che segue su “Alessandria Oggi” e non abbiamo potuto non pubblicarlo. Volevamo fare un commento, ma non riusciamo neanche a descrivere il nostro sdegno. Una sola considerazione: chi continua a dire che questi fenomeni sono prerogative e costumi delle terre di Puglia , di Campania, di Calabria e di Sicilia si dovrebbe vergognare. E' vero governatore Cota ?

Martedì 26 Giugno 2012 08:34 Guido Manzone
Braccianti di colore in lotta a Castelnuovo Scrivia (AL)










Schiavi a Castelnuovo Scrivia (AL): tutti sapevano e tutti hanno taciuto
Arcaica rivolta di schiavi nella tenuta agricola Bruno Lazzaro nel ricco comune di Castelnuovo, stimato ed ascoltato vessillifero economico e politico dell'intera provincia alessandrina. Non esistono termini più corretti per definire i 40 braccianti nordafricani, tra cui 10 donne, retribuiti con meno di un euro all'ora per 14 ore di lavoro al giorno chini al sole a raccogliere prodotti orticoli o a confezionare gli stessi per conto di noti supermercati e grande distribuzione. Il tutto senza tutele di alcun genere, senza mutua, con pagamenti saltuari e riduzioni ingiustificate della già scarna mercede, senza contratto alcuno, vivendo nel timore di essere licenziati al minimo cedimento fisico o se si presenta qualcuno ancora più affamato e disperato disposto ad essere pagato ancora meno, con solo una brevissima pausa per il pranzo, consumato a proprie spese sul posto di lavoro seduti sulle cassette di confezionamento dei prodotti. E non si è trattato di un evento sporadico dovuto ad una qualche emergenza, ma di attività continuative che, in alcuni casi, duravano da alcuni anni nella speranza di avere costosi permessi di soggiorno. Questa storia di altri tempi che pare essere un capitolo della Capanna dello zio Tom, è, a nostra imperdonabile infamia, assolutamente vera ed è stata resa possibile da una responsabilità collettiva anche da parte di chi oggi finge di indignarsi dopo averla scoperta. A nostro parere, oltre a fare giustizia facendo pagare al responsabile gli interi salari arretrati a tariffa sindacale, occorre  in primo luogo chiedersi dove erano il Sindaco di Castelnuovo, i locali partiti, l'ispettorato del lavoro, i vari sindacati nonché i carabinieri, la polizia e la finanza assieme alla corporazione degli agricoltori, gli uffici acquisti dei supermercati e quanti altri hanno avuto, o avrebbero dovuto avere, a che fare con questa vicenda. Il fatto di Castelnuovo ci riporta alla memoria la Germania dopo la caduta del nazismo la cui popolazione giurava di non avere mai saputo nulla delle decine di milioni di deportati mandati a spalare le macerie nelle strade, a lavorare nei campi, nelle fabbriche, nei cantieri affamati e vestiti con vistosi abiti a righe. Per giustificarsi verranno forse a contarci che vedendo nei campi di Catelnuovo decine di nordafricani intenti alla raccolta li hanno ingenuamente scambiati per svedesi accompagnati dall'ente turismo a degustare le primizie locali? A quanto ci risulta, ed il dato è ormai noto a tutti, lo sfruttamento infame e disumano degli immigrati è comune in tutta la penisola, particolarmente nelle zone agricole ed in pratica lasciato impunito. Conoscendo chi in Italia per legge dovrebbe occuparsene e reprimerlo, temiamo che venga a raccontarci con animo contrito e piangente, di non poterlo purtroppo fare perché troppo occupato a partecipare a congressi, convegni, riunioni, tavole rotonde, incontri in cui si ribadisce che l'Italia è un paese assolutamente non razzista nonché la patria, invidiata ed imitata all'estero, del diritto e della giustizia.

domenica 24 giugno 2012

CONTINUA LA NAVIGAZIONE DI VELINA ROSSA

Riceviamo e pubblichiamo:

Solo nelle notti di luna piena, le margherite diventano girasoli !

Il bastimento è appena uscita dalla rada del porto, che già dopo poche miglia, si è trovato in un banco di nebbia! Ostacolo imprevisto?
Forse solo frutto di un problema della strumentazione di bordo, ma l'incertezza della rotta, necessita di una riunione urgente in plancia.... Fuor di metafora, la riunione, piuttosto tempestosa si è tenuta, non sulla plancia del bastimento, ma nella sede del PD locale, tanto tempestosa, che al buon Sindaco sono saltati i nervi e solo per poco, Tale discussione non è degenerata in uno scontro fisico, questo per non aggiungere altro.
Motivo del contendere??
Probabilmente, gli otto milioni di euro, in oneri d'urbanizzazione, che il “marchese del grillo” ha collocato, come entrata prima, del comune di Magenta per il prossimo anno.
Otto milioni di euro, previsti dagli oneri di urbanizzazione, semplicemente significano, l'ennesima colata di cemento, per quel che già da oggi possiamo definire l'ex città verde di Magenta.
Ma la tanto strombazzata giunta del fare, dei distinguo a tutti costi, solo da una cosa non riesce nel distinguersi, dalle politiche del mattone della giunta precedente.
Con buona pace, ed immensa delusione, dei tanti sostenitori ed elettori “green” del sindaco Invernizzi.
Temiamo che la grande idea sia del sindaco ombra e sicuramente, già da oggi, tale personaggio, con i metodi di sempre ci ammansirà la solita paternale sugli equilibri di bilancio, con le solite moine e lusinghe, sulla discontinuità, per finire con la predica della divisione delle acque del mar rosso....
Ma i “nostri”, gli immarcescibili eroi del giorno dopo, il “vaso di coccio” ed il “mozzo”, non hanno proprio nulla da dire??
Non sappiamo, l'unica cosa che conosciamo è che mentre tutti, sia dentro, che fuori l'attuale amministrazione, discutevano e s'interrogavano del tema, i “nostri”, non disponevano dei dati e dei documenti.......
Diciamo che la tempistica non è il loro forte, forse il “mozzo” è stato impegnato nel lanciar proclami nelle cantine dell'Ideal, o nel compiere opera di cerchiobottismo nelle aule consigliari o nelle sacre stanze del pubblico palazzo, o nel lanciar strali dalle pagine del sito, contro questo e quello.
Ma in relazione all'analisi del problema e delle giuste questioni poste, probabilmente ha ovviato alla situazione, appiattendosi sull'opinione del propugnatore di questa minestra riscaldata, le opinioni dell'infante di Spagna..
Per quanto riguarda, l'Assessore.....stendiamo un velo pietoso.
Tuttavia, come sempre ad un certo punto, tutti siamo chiamati nel dare delle risposte, in primis alla propria onestà intellettuale ed alla propria coscienza, solo dopo a tutte quelle persone che più o meno, questo signore dovrebbe rappresentare.
Temo di dover dare al “mozzo” una cattiva notizia, alcune di queste persone, teoricamente da lui rappresentate, in assenza di risposte e fatti concreti, hanno deciso di coordinarsi nel cercare di animare il dibattito asfittico di questo inizio di legislatura, più teso alle scelte di palazzo, che teso nel cercare il confronto.
Con i cittadini, ma anche con gli alleati, quell'otto per cento che ha consentito al signor sindaco di sedersi sullo scranno più alto dell'assemblea cittadina.
Egregio Sindaco anche quell'otto per cento di cittadini di Magenta, meritano una risposta!
Tuttavia nella bagarre scatenata, per la difesa della rendita di posizione, contiamo già una prima vittima sull'altare dello status quo.
Si vocifera delle dimissioni del segretario del PRC.
Questo partito, immagino previa indicazione della propria federazione milanese, ha posto l'esigenza di fare difesa con il proprio corpo e quando ti ostini nel difendere l'indifendibile, corri il rischio che il “nervo scoperto”, salti.
Nel massimo del rispetto dell'opinione e delle scelte del segretario di rifondazione, dei tumulti calcolati e delle furbizie di piazza, degli amici del mozzo e degli affini ai punti ed ai centri rossi, temo che questa decisione, se mai fosse portata avanti, porterà seri problemi, nei fragili equilibri si SuxM, quelli odierni e quelli futuri.
Certamente porterà all'ulteriore arroccamento delle “margherite” e dei portatori d'acqua delle stesse, accentuando i problemi in seno al partito espressione del Sindaco, nell'improvvido tentativo di fare quadrato attorno al “marchese del grillo” e company.
Certamente queste scelte, non aiuteranno il bastimento ad uscire dalle nebbie e se l'opposizione ne sarà capace, coglierà l'occasione per lanciare un siluro, sotto la linea di galleggiamento dello scafo.
Politicamente l'accordo raggiunto alla sinistra d'Invernizzi è ancora solo un barlume di luce, una luce che tutti ci auguriamo, splenderà sempre più forte nel tempo, ne sono convinto, visto l'alta qualità e lo spessore intellettuale che esprimono le donne egli uomini che lo animano.
Una luce splendente, che spero diventi un “faro” ed illumini la via alle imbarcazioni, che seguiranno l'esperienza della giunta Invernizzi.
C'è chi in previsione del futuro “avvelena i pozzi” e chi con pochi ed umili mezzi si adopera per dare acqua fresca e pulita alle carovane dei viandanti nel deserto.
Passate la mania dei motti, ad un vecchio comunista, le aquile volano all'altezza dei polli, ma quest'ultimi difficilmente voleranno all'altezza delle aquile.
Velina ROSSA

Da Piazza Libreazione (www.piazzaliberazione.it)

Solo nelle notti di luna piena, le margherite diventano girasoli! 

 

 

giovedì 21 giugno 2012

"E LA NAVE VA!!"..??. MA DOVE VA ?

Riceviamo e pubblichiamo:


E la nave va !!

Non senza problemi si è tenuto la sera del 05/06/12 il varo dell'amministrazione Invernizzi.
Finalmente il bastimento prende il largo,tra le note di una orchestrina di paese ed una serie infinita di riti, di gesti simbolici, che nulla di buono ci fanno pensare.
Si la solita schiera di guitti, nani, ballerine e baiadere ha inscenato, il miglior spettacolo delle occasioni, ma il clima è talmente pesante, la sensazione che qualcosa non va è palese, quasi palpabile.
Paradossalmente, quelli che ne capiscono di situazioni del genere si sono presentati con tutto l'armamentario del caso: Il corno rosso, l'amuleto con l'effige del quadrifoglio, chi senza farsi notare al momento del battimano ha toccato ferro e chi invece senza mezzi termini, si è lanciato sale alle spalle.
Tuttavia occhi attenti, hanno subito notato l'assenza di uomini importanti per questa avventura, le stesse persone che hanno recitato un ruolo decisivo, per la progettazione, la costruzione del bastimento, oggi mancano al varo del naviglio.
I vecchi marinai, capiscono l'arrivo della tempesta, anche dal battito di ali di un gabbiano o dai marosi del vento tra le onde del mare.
Pochi hanno colto il messaggio, ma quest'ultimo è arrivato forte e chiaro: “Rotta difficile, equipaggio non preparato alle evenienze”.
La nave va, prende il largo, tra il fragore degli astanti, tra luci colori e suoni, con il comandante, fiero, in tolda.
Buon viaggio a voi, donne e uomini del “Titanic”, buon viaggio e buona crociera inaugurale.
Non c'è dubbio, quest'ultima è splendida imbarcazione, con i ponti di prima classe, magnifici ed opulenti, quelli della seconda, sempre molto belli, quelli della terza, spartani ma dignitosi, quelli della quarta.......
Il brusio della folla è dettato dalla domanda, questa volta il bastimento sarà dotato delle giuste scialuppe di salvataggio?? Questa volta, tutti avranno il salvagente??
Non sappiamo!!
Conosciamo solo quello che il tempo ci ha insegnato e contemporaneamente sappiamo che questa rotta è irta d' insidie e di pericoli, i primi iceberg, lentamente si avvicinano.
Non ci resta che augurare buon viaggio a tutti, salutando con una mano e con l'altra dietro la schiena, fare gli scongiuri.
Auguri al capitano del bastimento, al Sindaco, un bravo figlio, forse un po ingenuo e sognatore, sicuramente mal consigliato.
Auguri all'infante di Spagna, Sindaco in pectore, Sindaco ombra.
Già ribattezzato il”marchese dl Grillo”, uno dai modi spicci, dalla battuta pronta, sempre al vetriolo. Il classico “niente fuori dal mio io”, ma con il grosso limite di aver fatto, solo il consigliere di minoranza e poco più.
Auguri, ma per una volta ascolti anche solo un consiglio, egregio marchese, indossi subito la paperella di galleggiamento.
Forse senza accorgersi, proprio Lei è stato assertore di teoremi strani, di qualche incredibile gaffes, alcune macerie, e svariate tensioni, anche in seno al suo partito.
Moltissimi auguri all'assessore in quota a “sinistra unita”.
Lei, inconsapevolmente si è assunta la grossa responsabilità, non solo di rappresentare la voce dei comunisti, in seno all'amministrazione, ma anche quella percentuale (piuttosto alta), delle forze che si pongono alla sinistra d'Invernizzi.
Speriamo almeno sia in grado di rappresentare se stessa e speriamo che alla sua persona, non sia destinato solo il ruolo di comprimario o di vaso di coccio in mezzo a quelli di pietra.
Quando si sarà ripresa dallo spavento iniziale, ascolti il nostro consiglio, si accomodi immediatamente nella scialuppa di salvataggio, ora fino a che c'è posto!
Infine tantissimi auguri, a lor signori, quelli che hanno lavorato per il re di Prussia, quelli che hanno lavorato ed operato per consegnare questo “monocolore occulto” ai Democratici (forse sarebbe più esatto dire ai reduci della Margherita) magentini.
Forse non si sono accorti che Natale è ancora lontano, ma come dice la pubblicità “Natale viene, quando viene......” ed è sempre meglio portarsi avanti con i regali.
La frase è un po datata, ma l'uomo che la pronunziò, come sempre aveva ragione, “le aquile possono volare all'altezza dei polli, ma quest'ultimi non potranno mai volare all'altezza delle aquile”.
Anche per questi signori, tutti nessuno escluso, auguriamo “buon viaggio”, tuttavia consigliamo loro, d'indossare immediatamente la ciambella di salvataggio.
Questo anche in previsione del fatto, che probabilmente, non vi saranno ciambelle per tutti!
E la nave va !! ...ma è partita male !!
Velina ROSSA”
 
Da Piazza Liberazione (www.piazzaliberazione.it):

mercoledì 13 giugno 2012

13 GIUGNO: LAVORATORI NOVACETA ED EX SAFFA DI NUOVO IN LOTTA. IL SINDACO, A SORPRESA, LI RAGGIUNGE IN STRADA (ma era previsto che i Lavoratori fossero ricevuti in Comune)















LA CAMPAGNA ELETTORALE E' FINITA...


La campagna elettorale è finita. Magenta ha un nuovo sindaco e una nuova  giunta. Ma di novità apprezzabili non sembra essercene se sindaco e  giunta non hanno ritenuto di dovere una visita post-elettorale  anche ai  presidi operai della Novaceta e della ex Saffa. Sarà per non dover rendere un omaggio a lavoratori che hanno avuto l'ardire  di presentarsi alle elezioni comunali senza padrini e padroni,  sarà perchè anche il programma della nuova maggioranza sembra interessato ad altro che non le questioni vive del tessuto produttivo e dei lavoratori  del territorio...
Ora però la campagna elettorale è veramente finita e ognuno dovrà  assumersi le sue responsabilità. Ormai tutti i nodi stanno venendo al  pettine:
 
  • la speculazione sulle aree dismesse che non è solo causa di  cementificazione insensata (e improduttiva) del territorio ma anche  causa prima delle desertificazione industriale del territorio come  dimostrano le vicende della Novaceta e dell'ex Saffa. I tentativi  falliti di vari imprenditori di subentrare e rilanciare la produzione  alla Novaceta,  la preferenza della Reno de Medici per gli stabilimenti  friulani stanno dentro quel quadro bipartisan di utilizzo (e dunque di  avallo di fatto alla chiusura della fabbriche) di quelle aree per  abitazioni, attività commerciali, strutture ricettive, strutture  museali, il sogno della Next City (la città del futuro), business park  …..Lo smantellamento in corso della Novaceta e l'azzeramento dell'attività exSaffa non sembra aver accelerato l'iniziativa della politica locale  per "nuovi insediamenti produttivi"...
  • la scadenza della casse integrazioni per i lavoratori della Novaceta  senza altra prospettiva che la disoccupazione pura e semplice. Per l'ex  Saffa il prolungamento della cassa integrazione con l'accordo (la  promessa?) di rimettere al lavoro 27 dei circa 180 dipendenti attuali,  appare più un modo per dividere i lavoratori in lotta che una intenzione  di rilancio e riqualificazione dell'attività produttiva
  • infine i problemi della pericolosità per la salute e la sicurezza dei  cittadini oltre che per i lavoratori, dovuto al degrado decennale delle  strutture di fabbrica e anche i lavori di smantellamento alla Novaceta. Nessuno può sostenere che gli incendi all'ex Saffa e alla Novaceta siano  pura casualità o “errori umani” dal momento che la denuncia e la  verifica del degrado programmatico e programmato di queste strutture  data ben indietro negli anni e che sullo smantellamento della Novaceta  c'è la denuncia circostanziata della criticità dello stabilimento a cura  del Comitato Dignità e Lavoro che aspetta ancora risposte tecniche dagli  organi competenti e assunzioni di responsabilità dalle istituzioni  politiche.

I lavoratori della Novaceta e quelli della Saffa si sono assunti, col  solo aiuto del Comitato Dignità e Lavoro, la responsabilità di battersi  contro la speculazione per salvare fabbriche e posti di lavoro, per  combattere l'ingiustificabile desertificazione industriale di Magenta,  per contrastare l'impoverimento  del territorio.

Tocca ora alle istituzioni locali assumersi le proprie responsabilità.

Magenta, 6 giugno 2012
Movimento Popolare Dignità e Lavoro