domenica 19 febbraio 2017

IL MONDO ALLA ROVESCIA: NEL MAGENTINO GLI “ALTERNATIVE FACTS” LI CONFEZIONANO CERTI GIORNALISTI


IL MONDO ALLA ROVESCIA: NEL MAGENTINO GLI “ALTERNATIVE FACTS” LI CONFEZIONANO CERTI GIORNALISTI

Ci riferiamo a uno degli ultimi articoli de L'Altomilanese, e in particolare a quello del 10 febbraio 2017 dal titolo “Quella vecchia Sinistra “masochista” che rifiuta Rescaldina”, a firma di tal R.S., riferito anche al Movimento Popolare Dignità e Lavoro.
In quell’articolo c’erano due affermazioni infondate e denigratorie verso il Movimento: che il Movimento non avrebbe aderito alla lista Rescaldina per la “vecchie ruggini di De Luca con Rifondazione Comunista” e che addirittura “il Movimento si sarebbe messo di trasverso” all’iniziativa del dr. Rescaldina: FALSO !

Perciò avevamo argomentato e richiesto, a termine di legge, puntuale rettifica/smentita.

Questo giornalista, R.S., da mesi ha avviato una campagna di denigrazione di De Luca e dell’intero Movimento attribuendogli e attribuendoci scelte e comportamenti che sono solo nella sua testa. O …..negli altrui desideri ?

La sua “rettifica” del 17 febbraio, da noi richiesta a termine di legge (definito da R.S. un “appunto”) continua su quella strada: caro sconosciuto R.S. alla prima querela ha già provveduto De Luca, niente esclude, nel caso del ripetersi di questi comportamenti che ne arrivino altre da parte del Direttivo, oltre che a ricorrere all’Ordine dei Giornalisti.

Di seguito pubblichiamo l’articolo di R.S. del 10 febbraio, la nostra richiesta di rettifica/smentita e la “risposta” di R.S. nel giornale del 17 febbraio perché ognuno possa giudicare da se.

Il Direttivo del Movimento Popolare Dignità e Lavoro





domenica 5 febbraio 2017

Caso Libera Stampa l'Altomilanese : che figura !

Allora, ci risiamo….c’è un parte della stampa locale che riesce a trovare del tempo, evidentemente non sa raccogliere altre, vere, notizie importanti che riguardano il territorio, ad attaccare, con una frequenza impressionante chi…chi non conosce, se non per sentito dire da ispiratori interessati a mascherare e deviare proprie responsabilità. Chiariamo il tutto.
Il settimanale interessato è “ Libera Stampa l'Altomilanese”,  il direttore è un certo Attilio Mattioni e chi firma gli articoli è quasi sempre  R.S. ( presumiamo che si tratti di un certo Riccardo Sala ).
Come mi è capitato di spiegare altre volte, queste due persone nemmeno le conosco, mai viste, per mia fortuna, nella mia vita. 
A seguito di un altro articolo ( luglio 2016 ) dove questa gente parlava in modo scorretto del sottoscritto ho chiamato telefonicamente il direttore per un incontro dove avremmo potuto chiarire e chiudere la polemica. A quell’incontro, prima definito, il Mattioni, attraverso un SMS, si è defilato, adducendo motivi di famiglia, e , sebbene sollecitato, non ha rinnovato l’incontro. In mancanza di una smentita di un articolo, non rimasto l’unico, che disegnava una persona completamente diversa dalla mia, e, atteso 89 giorni canonici per eventuali ripensamenti delle parti, il sottoscritto si è visto costretto a tutelare la propria immagine e la propria persona avanti la competente Autorità Giudiziaria.
Cerchiamo, però, di capire la strategia, per cui, questa gente si accanisce contro una persona che, ripeto, nemmeno conosce, ciò è dimostrato nella locandina esposta nelle edicole ( vedi foto ) dove sbagliano anche il mio nome  (è segno anche di scarsa attenzione, in generale, delle notizie esposte) e poi, dalle precedenti mansioni che mi accreditano, “ ex sindacalista, ex segretario di Rifondazione Comunista “, notizia completamente falsa in quanto il sottoscritto non è mai stato né sindacalista, né segretario di Rifondazione Comunista.
Dunque, leggiamo cosa racconta un certo R.S. a pagina 10 del numero di “ Libera Stampa Altomilanese” del 3 febbraio 2017.
Racconta che, a proposito del PGT : “ De Luca a scoppio ritardato, chiede un incontro a due giorni dall’approvazione” . A conferma che R.S. ( ed il suo direttore ) non si documentano e di conseguenza, ( poveretti, li capisco ) sono costretti a scrivere notizie inesatte, raccattate da qualche parte interessata, ed a senso unico, chiariamo che il Movimento Popolare Dignità e Lavoro, per  voce  di De Luca ( era un’assemblea pubblica ) , e di altri cinque componenti del Movimento 
chiede : 1 – Assemblea pubblica ; 2 – Il recupero produttivo delle aree ex Novaceta ; 3 – La completa bonifica da amianto ( sull’intera area , 220.000 m2 )  ; 4 – La possibilità di un Parco Pubblico nell’area ex Cral ; 5 – La possibilità di realizzare un museo tecnologico, vista l’enorme presenza di macchine industriali vanto del territorio. Era il 9 ottobre del 2013 !!!!!
Ovviamente, a differenza della non documentazione di R.S e del suo direttore, abbiamo i filmati completi di quell’assemblea !
Perché abbiamo presentato il volantino la sera del Consiglio Comunale ? Proprio perché a quelle richieste di cui sopra l’Amministrazione Comunale aveva dato, fino ad oggi, alcuna risposta, il volantino sarebbe servito proprio a farne parlare e rimettere in primo piano le questioni. Ringraziamo   “Libera Stampa Altomilanese” che, “abboccando” , ne ha dato ampio spazio !
Dicevamo era il 9 ottobre del 2013 !!!!!,  e dopo quella data il Movimento non se ne è stato con le mani in mano. Dovrebbero avere il buon senso, R.S. ed il suo direttore, di scrivere anche che abbiamo raccolto 2000 firme, tra i Cittadini di Magenta, per una petizione che chiedeva il Parco Pubblico, abbiamo prodotto e promosso due mozioni nel merito ( bocciate , tra l’altro, da chi, nel consiglio del 1 febbraio ha dichiarato di aver fatto molto per Novaceta, sigh !!!) , abbiamo denunciato i manager di Novaceta, oggi sotto processo per bancarotta fraudolenta ( senza alcun appoggio di ogni componente politico ne della attuale e / o precedente amministrazione comunale ), abbiamo inviato alla Magistratura un’ampia documentazione sulla questione amianto nelle aree dismesse, ed a proposito della questione amianto, R.S. ed il suo direttore, scrivono , sempre sull’articolo del 3 febbraio, altre notizie che non corrispondono al vero, praticamente inventate o fornite da chi sa, ma ha interesse a fornire notizie distorte.  Scrive infatti R.S. :” l’unica zona non ancora bonificata è la piccola area di proprietà Snia, azienda bloccata a causa del processo ai manager Novaceta “.
Praticamente non mi è mai capitato di leggere, in solo due riga, un concentrato di informazioni non vere o fuorvianti ! Un vero record di disinformazione !
Primo     :  la proprietà della centrale termoelettrica non è Snia bensì  EnerCell
Secondo : tale azienda non è bloccata “a causa del processo ai manager Novaceta”, ma sottoposta a
                 sequestro giudiziario a causa del fallimento della stessa EnerCell.
Terzo      : La “piccola area” come viene definita, ha ancora, all’interno, una quantità di amianto, del
                 tipo più pericoloso – quello friabile, di gran lunga superiore a tutto l’insieme che è stato
                 già rimosso dall’area industriale ex Snia, ex Novaceta, ex BembergCell.

Una disinformazione che mette a repentaglio anche la salute dei Cittadini, che leggendo notizie inesatte, credono che l’amianto non ci sia più. E’ solo grazie alle continue denunce e pressione del Movimento Popolare Dignità e Lavoro che, probabilmente, quei famosi 45.000 m2 , su cui erano previste “attività ricettive”, saranno destinate al produttivo, ribadiamo noi, dopo aver effettuato ogni controllo e tutte le dovute bonifiche.
Infine, mi rivolgo direttamente allo sconosciuto, da me, R.S. , dicendogli che , se la battaglia Novaceta ( quella legale in corso ) è quasi vinta, il merito non va ne alla politica, ne alle tre amministrazioni comunali che si sono succedute dal 2002 al 2017. Se poi si tiene conto che una certa stampa è “disattenta” e  disinformata , va da se che se c’è un merito è da ricercare nell’enorme sacrificio sofferto dai lavoratori, a cui hanno sottratto il lavoro e la dignità, e dall’incessante, e non ancora ultimata, lotta che sta portando avanti il Movimento Popolare Dignità e Lavoro.
Mi chiede ancora, lo sconosciuto ( da me ) R.S. di “sotterrare l’ascia di guerra. Prima che, a furia di rotearla a casaccio, se la faccia finire sui piedi “. Signor R.S. , da me sconosciuto,  il sottoscritto non sotterrerà mai “l’ascia di guerra” fino a che giustizia non sarà fatta, e sarà riconosciuto il danno e restituita la dignità a centinaia di lavoratori, finchè non si stabilirà come priorità assoluta la salute dei Cittadini, finchè chi ha inquinato il territorio per oltre 90 anni non ne risponda, finchè la politica e le amministrazioni locali non intervengono obbligando le proprietà a bonificare, fino a che la stampa locale non chieda conto di queste cose, e non se De Luca ha, oppure no, sotterrato l’ascia !
Per sua tranquillità, oltre 35 anni di lavoro in fabbrica, mi hanno educato ad indossare scarpe antinfortunistiche che renderebbero inoffensive cadute accidentali dell’ascia sui piedi. Sempre in riferimento alle protezioni individuali, sono in vendita caschi protettivi, che, riescono, faccio solo un esempio, a non far rompere addiritura una zucca vuota. Si figuri !
Mario De Luca