mercoledì 30 dicembre 2015

Io sparo !

“Bisognerebbe mettere fuori da casa il cartello ‘attenzione io sparo’ “.
Così si è espresso il primo cittadino di Marcallo con Casone a proposito della scarsa sicurezza lamentata sul territorio che egli stesso amministra !

Dopo “il” pistola del sindaco di Borgosesia Gianluca Buonanno , arrivano le “sparate” di Massimo Olivares che giustificandosi con  : “Noi abbiamo sette agenti – spiega Olivares – che devono controllare il territorio di due Comuni (Marcallo con Casone e Mesero). Tra riposi, ferie e malattie togliamoci dalla testa il terzo turno serale”.

Dunque, “togliamoci dalla testa” di poter migliorare la sicurezza del territorio poiché non abbiamo risorse ! Dice il Sindaco, per cui, con quanto rimasto, compriamoci una bella pistola, possibilmente automatica e stiamo pronti ad usarla !
Allora vogliamo  citare solo tre esempi, raccolti nella frazione, quartiere, o come si voglia chiamare Casone, per dimostrare che, sul territorio, se veramente si pensasse all’interesse dei Cittadini, forse con le risorse  ( costituite dalle tasse degli stessi Cittadini ) tra Comune, Provincia ( finchè è esistita ) e Regione, le cose potrebbero andare diversamente.

Danaro pubblico sprecato per costruire le Via Lega lombarda e Via Aldo Moro strade inutili che hanno sottratto terreni da coltivare. Strade  tenute oggi completamente al buio e impossibili da percorrere a piedi o in bici. Tenute per anni senza nemmeno una pensilina per l’unica fermata dell’unico bus nell’unico orario giornaliero in cui transita. Chi al mattino deve prendere l’autobus è costretto a percorrere qualche kilometro, e più, al buio e non troverà alcun tipo di riparo. Troveremo invece una rotonda pericolosissima senza alcuna  pur  minima illuminazione. Troveremo una frazione, quartiere, o come si voglia chiamare Casone, dove l’ufficio postale, prima operativo con orari precari e personalizzati, è stato definitivamente chiuso. Dove il sottopasso della via Menedrago è chiuso da circa tre anni, costringendo gli abitanti della frazione Casone a percorrere tre kilometri in più per raggiungere Marcallo, Magenta o le altre località limitrofe. L'attuale percorso diventa impossibile per chi usa la bicicletta, per  le persone anziane che non potrebbero percorrere inutili e lunghissimi cavalcavie. Una missione impossibile ed estremamente pericolosa.
Danaro pubblico sprecato, ad esempio, per allestire invece le casette da cui sgorga “l’acqua del sindaco”, che è esattamente la stessa dei rubinetti di casa ( confrontare analisi CAP ) . Un’acqua, invece, che per il semplice fatto di essere stata “manipolata” ( come l’amministrazione stessa sostiene ) dovrebbe essere analizzata costantemente dagli enti preposti ( ARPA ) . Quali e quanti controlli vengono effettivamente fatti ?  Se esistono membrate osmotiche o particolari filtrazioni, quali manutenzioni vengono effettuate, con che periodicità e con quali costi ?
Danaro pubblico sprecato  per spidocchiare le rose canine che invadono gli spazi confinanti tra strade e marciapiedi.
Ecco, solo alcuni esempi per far presente che, forse, eliminando tanti sprechi, si poteva investire sul potenziamento della Polizia Locale ( anziché ridurre l’organico e fonderlo con quella di Mesero ) . Si poteva esercitare un controllo del territorio più puntuale ed efficace.
Eh, no. Il Sindaco “spara”. E’ proprio il caso di dire che le spara grosse !. Lui si difende in casa, ma se alle 18.00 oppure alle 7.00 del mattino, quando è ancora buio profondo, per la via Aldo Moro viene molestata una studentessa o rapinato un passante, chi garantisce la sicurezza pubblica ? Attendiamo il  pistolero Massimo Olivares , il giustiziere della notte, il primo cittadino che da’ l’esempio ai giovani di come si vive in una società nel 2016 e di come, innanzitutto si amministra un territorio, eh si, perché, per chi l’avesse dimenticato la Lega Nord amministra Marcallo con Casone da molti lustri e se siamo arrivati al punto che il sindaco, della stessa cittadina, ha voglia di qualche botto tra le sue mura ( sparatori a casa nostra ! , è il nuovo slogan leghista ) , disinteressandosi di tutto quanto gli accade intorno, vuol dire che il fallimento di questi “amministratori” è stato totale.
Un consiglio sincero a chi crede che armando i cittadini si risolvono i problemi della sicurezza pubblica, smettetela di sparare …cazzate e lavorate per progetti seri a servizio di tutta la comunità. Lavorate per creare luoghi di aggregazione cittadini, accettate il migrante, il rifugiato, chi cerca lavoro, chi cerca una vita più dignitosa. Allevate e fate crescere i vostri figli nel rispetto degli altri, considerate l’immigrato, il nero, il musulmano, il gay, il “diverso”, come valore aggiunto alla nostra società. Perseguite, invece, il mafioso, il camorrista, il farabutto, il disonesto, il corrotto , il corruttore, lo stupratore, lo speculatore, il “caporale”, e tutti coloro che con la forza o con il “potere acquisito “  limitano la libertà altrui.
M. De Luca

mercoledì 23 dicembre 2015

martedì 1 dicembre 2015

L'amianto nei pollai !

Amianto “ il rischio di un respiro”: è questo lo slogan con cui l’Amministrazione Comunale di Magenta ha aperto una serata informativa, ovvero, come loro stessi l’hanno chiamata, una “mini-guida per la protezione e prevenzione del rischio”. Tutto bene, finalmente un’amministrazione che prende a cuore un problema gravissimo e che, a dire il vero, altre amministrazioni sembrano addirittura trascurare.
Tutto bene, visto che si riesce ad ottenere il patrocinio della Regione Lombardia e di ASL Milano 1. E qui finisce il “tutto bene”.
Tutto “male” se, nonostante il patrocinio degli enti di cui sopra, non si riesce a coinvolgere, su un problema così importante, non dico il territorio, non dico l’area perimetrale del comune di Magenta, ma neanche qualche quartiere che, a causa dell’insediamento storico di attività industriali, avrebbero dovuto ricevere informazioni più puntuali. Risultato della serata, una quarantina di presenze, tra cui sette relatori, una rappresentanza del Movimento Popolare Dignità e Lavoro
(dodici persone), molti addetti ai lavori. Una presenza di Cittadini, praticamente nulla. La Stampa cittadina, neanche invitata. Beh, se è questa l’informazione che si vuole dare alla Città, crediamo che è stata intrapresa una strada sbagliata e forse potrebbe essere necessario adottare qualche altro tipo di coinvolgimento. Il nostro è un consiglio che ci permettiamo di dare all’Amministrazione di Magenta, e valutiamo comunque positivamente l’impegno in prima persona dell’Assessore Salvaggio, ma…, c’è sempre un  “ma“  che fa da guastatore.  Un “ma” che ci fa riflettere e che pone domande a cui bisogna dare risposte, altrimenti “l’impegno” e “la buona fede” potrebbero lasciare spazio ad interpretazioni diverse.
Andiamo per ordine :
  1. l’Assessore, nell’introdurre la serata, dichiara che la “campagna amianto” è iniziata nel 2012 ( data d’insediamento dell’attuale Giunta ), accreditandosi, quindi un merito, ma non dice che, già dal giugno del 2009, è proprio il Movimento Dignità e Lavoro che, con esposti regolarmente protocollati in Comune ed in altri Enti ed Istituzioni, sollevava il problema amianto in Città con particolare riguardo alle aree ex industriali dismesse, dando quindi il via ad una vera campagna di sensibilizzazione del gravoso problema.
  2. l’Assessore dichiara che Magenta avrà una nuova associazione di lavoro volontario e di informazione, l’AIEA ( Associazione Italiana Esposti Amianto ) ed evita di dire che tale benemerita associazione è stata di fatto  “presentata” dal Movimento Popolare Dignità e Lavoro, in quanto praticamente sconosciuta dall’Amministrazione Comunale.
  3. l’Assessore dichiara che, prossimamente, a Magenta, proprio l’ AIEA aprirà uno sportello informativo, ma evita di dire che, tale sportello informativo è stato già presente a Magenta, in Viale Pimonte 60, piazzale Novaceta, voluto e gestito dal Movimento Popolare Dignità e Lavoro e del quale l’ Amministrazione Comunale non se ne era mai interessato, ciò a conferma che, i Cittadini, i Volontari, le Associazioni che tengono al territorio ed al bene comune, quasi sempre anticipano le iniziative istituzionali.

Entriamo nel merito della serata, ed al di la’ delle informazioni a carattere generale (cosa importante …a prescindere ) fornite dagli esperti presenti, non si è fatto alcun riferimento alla reale situazione nel Comune di Magenta, se non di una situazione generale che tiene conto delle superfici di cemento-amianto compatto ( più comunemente definito Eternit ) che, ancora oggi, fa da tetto ad alcuni edifici. Si è parlato, appunto, di amianto presente sui tetti, nelle cantine, evitando di parlare di quell’amianto, spesso presente in forma friabile ( quindi pericolosissimo ) , che esiste, ad oggi, in forma massiccia nelle aree ex industriali abbandonate in Città. In termini di volumi e peso, tali  quantità possono essere stimate con un rapporto cento volte superiore a quello indicato sui tetti o nelle cantine cittadine. Tali aree industriali quasi sempre confinano con veri e propri quartieri urbani densamente abitati, come nel caso di tutta l’area ex Saffa con a pochi metri il villaggio omonimo e tutto l’abitato di Pontenuovo, oppure le vie Galvani, Pacinotti, viale Piemonte, e le zone adiacenti che praticamente si affacciano sulla ex Centrale Termoelettrica di Novaceta, dove è presente un concentrato di amianto da far paura.
Eppure, quest’ultima area, abbandonata da circa sette anni, è stata più volte oggetto di nostre denunce, è stata oggetto di continue segnalazioni all’Amministrazione Comunale ed agli Enti preposti al controllo. Ad esempio, la proprietà della Centrale, ha comunicato all’Amministrazione Comunale, già da tempo, che non ha danaro disponibile e quindi non ha alcuna intenzione di bonificare il sito. Ad esempio, alle guardie giurate, che sorvegliano (si fa per dire *) l’intera area, a seguito di una denuncia di una stessa guardia giurata, che si preoccupava della propria salute allorchè era obbligato a percorrere i viali di centrale, è stato cancellato il giro d’ispezione in quelle aree, in modo che…non vedessero e non denunciassero !!! Il problema non solo non è stato risolto, ma l’amianto in quelle aree si deteriora sempre di più diventando sempre più friabile e più facilmente sparso in ambiente. Ma, ad una nostra specifica richiesta di analisi ambientali, il rappresentante ASL 1 presente alla serata ci “spiega” che spesso è controproducente effettuare analisi ambientali, poiché se il risultato dovesse essere negativo si concede un grosso favore alla proprietà ed un assist a non procedere alle bonifiche per ulteriore tempo. Una teoria decisamente bizzarra che sconfessa tutte le tesi per cui…prevenire è meglio che curare ! Potrebbe essere utile, ad esempio, e ci permettiamo di suggerirlo al rappresentante ASL 1 presente all’iniziativa del 26 scorso, che le Istituzioni imponessero alla proprietà, per il tempo stimato di mancato esercizio, di  manutenzionare in continuo i siti dismessi ( tenerli in sicurezza )  e di farsi carico delle spese dei controlli ambientali a cui, per legge, devono essere soggetti. Gli Enti devono effettuare controlli a scadenze periodiche, altrimenti chi ipotizza quando e quanto quell’area diventa pericolosa ?
Nonostante le nostre riflessioni ed osservazioni, i discorsi degli “esperti”  relatori sono continuati sulla necessità da parte della “ Signora Maria “ di essere attenta alla pericolosità del pollaio
(proprio così è stato detto) , della cantina e del tetto, e di sentire i consigli di esperti, ad esempio, delle società che hanno collaborato all’iniziativa.
A questo punto della serata il Movimento ha ritenuto opportuno congedarsi.
Vorremo, però, formulare, tramite questa pagina, alcune domande, e siamo costretti a porle all’Amministrazione Comunale, ritenendola, nel bene e nel male, unica interlocutrice e responsabile della salute pubblica :
A – Come mai, solo oggi, pubblicamente, avete dichiarato che le attività descritte sul  “cronoprogramma” stilato per la bonifica del sito industriale ex Novaceta, e che avrebbero dovuto essere concluse il 29 agosto 2015 slitteranno a gennaio 2016 ?
B – Come mai , il tavolo tecnico di aggiornamento e confronto, tra  Proprietà, Enti, Amministrazione Comunale e Movimento, pianificato per settempbre scorso non è più avvenuto ?
C – Come sottolineato da un relatore della serata ( Ing. Villa ) , il cosidetto “censimento amianto” di fatto dovrebbe prevedere un responsabile dell’amianto ( ad esempio nella proprietà della centrale termoelettrica ) che, a sua volta, dovrebbe nominare un sorvegliante. Come mai nel caso di Enercell non risulta che tale incarico sia stato affidato ad alcuno ?
D – Infine, quali azioni intraprenderà l’Amministrazione Comunale verso l’attuale proprietà in merito al controllo, allo smaltimento amianto ed alla bonifica dell’area Enercell ?
Restiamo in religiosa attesa !
Movimento Popolare Dignità e Lavoro.

venerdì 25 settembre 2015

Politici ed Amministratori : quando l’omertà è anche a “casa nostra”



A scanso di ogni equivoco , precisiamo che per omertà intendiamo il suo sinonimo (L'omertà è il silenzio su un delitto( n.d.r. : in senso lato ) o sulle sue circostanze in modo da  ostacolare  la  ricerca e la punizione del colpevole; sia per interessi pratici o di consorteria, oppure causata da paure e timori di ritorsioni.[1] – da Wikipedia )
Per “casa nostra” si intende invece proprio del territorio e giammai deve confondersi con “cosa nostra”.

Fatte le dovute precisazioni, vogliamo informarvi in merito alla serata del 19 settembre scorso, organizzata dal Movimento Popolare Dignità e Lavoro.  Il Movimento estese l'invito alla serata ad amministratori ed a personaggi politici eletti sul nostro territorio. L’invito fu rivolto, ad un assessore dell’attuale amministrazione magentina ( PD ), ad onorevoli assessori regionali ( Lega Nord ) , a consiglieri regionali ( NcD ).
L’invito fu esteso anche ( tramite la stessa A.C. di Magenta ) ad altro assessore comunale ( R.C. ) e, direttamente dal nostro gruppo a semplici cittadini, da sempre , però, parte attiva della politica magentina. Tra questi, per pudore, citiamo chi è intervenuto, tutti gli altri, almeno una decina, non hanno nemmeno risposto. Pertanto ringraziamo , Gianfranco Albè, Bruno Peloso e Roberto Bertani ( M 5 S ) , Angelo Terraneo, Ambrogio Colombo e Massimo Gatti.
Poi, un abbraccio a  tantissimi Cittadini a cui va il nostro più grande e sincero grazie per la partecipazione e per l’attenzione dedicata ai temi della serata.

Vogliamo anche sottolineare la correttezza del  Primo Cittadino di Magenta, Dott. Invernizzi, che appena invitato ci comunicò che nella stessa giornata aveva già impegni in agenda, ma che avrebbe comunque fatto sentire la sua presenza. Impegno mantenuto. Il Dott. Invernizzi ci ha fatto recapitare una sua lettera  che abbiamo molto apprezzato, per tutto il contenuto, per la vicinanza espressa alle nostre lotte, per la solidarietà e per gli auguri. Grazie Sindaco !

Le domande che avremmo voluto porre, ad amministratori e politici del territorio, se fossero intervenuti, sono domande semplici e che richiedono risposte semplici e possibilmente chiare :

All’Amministrazione Comunale :

  • Quando pubblicherete la notizia, anticipata verbalmente nella presentazione del PGT del 14.09 u.s. in merito all’acquisizione dell’area  CRAL, sulle bacheche comunali ?
  • Quali sono i termini dell’accordo, e con chi, per la cessione dell’area ?
  • E’ stata ultimata, come risulta da Vs. crono programma, la bonifica dell’intera area ex Novaceta ?
  • Quali sono state le motivazioni tecniche per cui l’A.C. non ha ritenuto opportuno costituirsi Parte Civile nel processo penale a 33 ( 32 ) ex manager Novaceta ?
All’ Assessore e al Consigliere Regionale :

  • A proposito delle varianti del PGT magentino, potete riferirci su eventuali contatti presi con l’A.C. in merito a possibili, auspicabli insediamenti produttivi sulle aree che resteranno a vocazione industriale ?
A chi si propone di amministrare in futuro la Città di Magenta :

  • Perché non fate “sentire” la vostra visione “politica” oltre che la vostra voce e le vostre ragioni sul futuro sviluppo urbanistico della Città di Magenta ?
Il tempo, poi, trascorre velocissimo, e mentre trascriviamo queste considerazioni, è già tempo di essere soddisfatti per l’incredibile successo ottenuto ( aspettando 6 anni ) da un gruppo di Cittadini che per primi hanno intuito che Magenta stava per essere depredata di uno stabilimento importante che dava lavoro e reddito a centinaia di famiglie. Questi Cittadini, con le loro lotte , con la loro determinazione, con il loro coraggio sono stati accettati, dal Tribunale di Milano,  quale parte lesa nel processo penale che vedrà alla sbarra 33 ex “manager” di quella fabbrica importante, ormai demolita e teatro di altre terribili situazioni ambientali. I Cittadini che, chiedendo giustizia, si sostituiscono alle istituzioni che, anche a seguito di una sentenza storica e di una vittoria di tutta la Città di Magenta, non si fanno sentire ! Unica eccezione il Sindaco di Magenta , Dott. Invernizzi, a cui comunque bisogna riconoscere una particolare sensibilità  e vicinanza a quel pezzo di Comunità che chiede giustizia ed attenzione.




martedì 22 settembre 2015

22 SETTEMBRE:UN'ALTRA VITTORIA PER GLI EX LAVORATORI NOVACETA ORGANIZZATI DAL MOVIMENTO POPOLARE DIGNITA' E LAVORO. ACCOLTA LA COSTITUZIONE PARTE CIVILE DEI LAVORATORI NEL PROCESSO CONTRO GLI EX DIRIGENTI

"UNA GRANDE SODDISFAZIONE: IL TRIBUNALE HA RICONOSCIUTO LA NOSTRA DIGNITA' DI LAVORATORI CALPESTATA DA CHI HA FATTO FALLIRE L'AZIENDA..."
Presenti in aula giornalisti (veri) e anche il sindaco di Magenta Marco Invernizzi. 

dalla stampa di oggi 
 



(foto per gentile concessione)






















domenica 13 settembre 2015

...dare l'esempio



Sabato prossimo 19 settembre il MPDL e l’associazione Ri-Parco “bene comune”, hanno organizzato una serata, al Circolo Cooperativo di Robecco sul Naviglio, per discutere, ma principalmente per informare i Cittadini del territorio, in merito a tutto quanto, ormai da alcuni anni, la politica dei corrotti, le amministrazioni “distratte” minano i diritti di donne ed uomini liberi.
Costituzione Italiana  - Art. 2 - La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
E già!  Proprio così recita l’articolo 2 della nostra Costituzione ! Garanzia dei diritti ed adempimento dei doveri ( ovviamente da parte delle classi dirigenti : politica ed istituzioni ) .
Ma è cosa di questi giorni che proprio politici e parte delle istituzione si stanno adoperando per cancellare ogni diritto ai Cittadini e, di conseguenza, non adempiere più alcun dovere !

Ma quello che più preoccupa è  il disinteresse dei Cittadini, è la distanza che essi assumono da questi temi fondamentali. Più il Cittadino si disinteressa, più i politici corrotti hanno gioco facile. Più hanno gioco facile, più facilmente confezionano leggi che massacrano il popolo. Basta ricordare solo gli ultimi due provvedimenti governativi varati in queste ultime settimane, la “buona scuola” ed il “ Job Act”, e votati da un sedicente centro-sinistra e dalla destra. Parlamentari, nelle cui fila, ormai non si contano più gli indagati, i condannati, i pregiudicati, i rinviati a giudizio. Tutta gentaglia che prepara nuove leggi a cui il popolo dovrà attenersi !!!

Il disinteresse , purtroppo, dell’opinione pubblica, coinvolge anche il nostro territorio, dove, attraverso la propaganda dei soliti politici corrotti ed amministrazioni distratte, si esaltano argomenti di scarsissimo interesse e si nascondono gravi situazioni come la perdita di migliaia di posti di lavoro ( in un territorio ad alta vocazione industriale ed imprenditoriale ), incentivando , addirittura, la delocalizzazione o chiudendo gli occhi su situazioni paradossali, come quando, solo qualche anno fa, storiche aziende magentine, in perfetta salute, venivano acquisite da personaggi amici dichiarati di pregiudicati e condannati per reati gravissimi.

Dietro al centrodestra di Lettieri la morsa di "Nicola o' Mericano"
Da “Repubblica “ del 26 maggio 2011 - di ROBERTO SAVIANO
SPERO di poter un giorno, dopo questi anni di lontananza forzata, tornare a Napoli, in una Napoli nuova. Ma se dovessero vincere i vecchi, i soliti poteri, se dovesse prevalere l'asse Lettieri-Cosentino, questo non accadrà.

”…il nostro Paese ci riguarda. Da Milano a Napoli, entrambe città chiave, sembra scomparsa l'apatia solita che allontana dalle decisioni e dalla volontà di capire cosa accade. Deve essere chiaro a tutti, indipendentemente da quale sia l'idea politica di chi oggi vota a Napoli, che la candidatura di Gianni Lettieri rappresenta la continuità con la gestione di Nicola Cosentino. Non è solo il rapporto di vicinanza o il fatto che il candidato sindaco si presenti accompagnato da "Nicola o' Mericano", come lo chiamano a Casal di Principe. Ma la continuità tra i due è espressa dal programma, dal linguaggio, dalle posizioni sulle questioni economiche e amministrative del territorio.
È palese il rischio che Nicola Cosentino diventi il satrapo della Campania. Ci aveva provato quando tentò di diventare presidente della Regione. Allora Cosentino tentò di delegittimare, secondo le intercettazioni dell'inchiesta sulla P3 della Procura di Roma, il suo rivale Stefano Caldoro.”

Corriere del Mezzogiorno  : Francesco Parrella  07 maggio 2011 - rivendicazioni e gaffe a radio 24
NAPOLI – Cosentino? «E’ una persona per bene, su di lui metto la mano sul fuoco». Lettieri ha aggiunto: «Sì, è vero, sono un uomo di Berlusconi e di Cosentino, e allora?».


Ma è mai possibile che simili personaggi “rapinano” la nostra storia, la cultura lavoro del nostro territorio , senza alcun contrasto da parte dei politici locali e delle amministrazioni locali ? E’ mai possibile che simile gentaglia venga addirittura accolta come “ i salvatori” delle nostre aziende ? E’ cosa normale che Unicredit acquisti le aree dello stabilimento, nel 2005, quando la produzione era a livelli alti ?  E’ cosa normale che una denuncia alla Magistratura debba essere fatta solo da un gruppo di Cittadini che, ovviamente, si è sentito leso nei propri diritti. E’ cosa normale il silenzio della politica e delle istituzioni, durante questi ultimi sei anni, su una battaglia ( solitaria ) portata avanti da alcuni Cittadini del territorio ? Lasciati soli, o addirittura additati come rompiscatole e gente noiosa che “ non ha altro a cui pensare “ ?
E’ cosa normale che le amministrazioni del territorio, fortemente penalizzate, da mancati introiti
( addizionale Irpef ) per qualche milione di euro, non si costituiscano Parte Civile nel processo penale contro i 33 manager che inizierà il 22 settembre prossimo ?
E’ cosa normale  che si sappia poco, pochissimo, sulla disastrosa situazione ambientale che l’abbandono selvaggio di quelle fabbriche ha provocato ?
E’ normale che un inquinamento massiccio delle aree ex industriali debba essere, ancora una volta, denunciato alla Magistratura da un gruppo di Cittadini e non da chi ha il dovere di tutelare la salute di tutti sul territorio ?

Ecco, ancora una volta, noi, Cittadini Liberi, abbiamo deciso di portare a conoscenza dell’opinione pubblica questi temi e porre questi interrogativi. Per tempo abbiamo invitato, amministratori, politici, e tutti coloro che dovrebbero avere a cuore il nostro territorio, al dibattito che si terrà appunto il giorno 19 prossimo venturo. Ci auguriamo che nessuno si tiri indietro, ci auguriamo che chi ha a cuore il territorio voglia interessarsi, informare, discutere, stare dalla parte dei Cittadini normali, assumersi con loro, un minimo di responsabilità, dare …l’esempio !

Ci auguriamo, anche che, molti Cittadini partecipino al dibattito ed alla cena, necessaria ed indispensabile per la raccolta fondi, che si terrà in serata. Una raccolta fondi che serve per pagare innanzitutto le spese legali che un gruppo di Cittadini sta sostenedo nell’interesse di tutti !

Il 22 settembre prossimo presso la 3 sezione penale del Tribunale di Milano ci sarà la seconda udienza preliminare a carico di 33  ex manager di Novaceta.

Art. 4  - La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Art. 44. - Al fine di conseguire il razionale sfruttamento del suolo e di stabilire equi rapporti sociali, la legge impone obblighi e vincoli alla proprietà terriera privata, fissa limiti alla sua estensione secondo le regioni e le zone agrarie, promuove ed impone la bonifica delle terre, la trasformazione del latifondo e la ricostituzione delle unità produttive; aiuta la piccola e la media proprietà

Vi aspettiamo, una serata per le persone “giuste”, una serata di Civiltà !

martedì 28 luglio 2015

Anche a Magenta ? : Snia - Caffaro, il ministro Galletti firma un’ordinanza che obbliga le bonifiche.



 Finalmente sulle bonifiche, mai fatte, si muove qualcosa. La nostra battaglia, che dura ormai da qualche decina di anni e, oggi, all'attenzione della Magistratura, avrà, con questo provvedimento, un percorso meno difficoltoso. Anche Magenta ha avuto la sua SNIA-VISCOSA  ( stabilimento Chimico ) e le bonifiche, ad oggi, non sono mai state fatte.
Il Movimento Popolare Dignotà e Lavoro continuerà, tra mille difficoltà e tra indicibili ostacoli posti da enti, istituzioni e politica, a perseguire tutte le azioni a tutela della salute dei Cittadini.
Un altro grande successo, concreto e silenzioso, del nostro Movimento.
M.P.D.L.

 Riportiamo di seguito articoli di riferimento pubblicati ieri 27 luglio 2015.

CORRIERE DELLA SERA -  Brescia Cronaca
L’autografo l’ha messo lunedì 27 luglio: il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha firmato un’ordinanza che «obbliga le società per azioni interessate a svolgere tutte le attività necessarie per proseguire il progetto di bonifica dei siti d’interesse nazionale di Brescia Caffaro, Grado e Marano (Torviscosa) e Bacino del Fiume Sacco (Colleferro), colpiti da un grave danno ambientale per l’inquinamento prodotto dal gruppo Snia-Caffaro». Il provvedimento, «primo del genere da quando nel 2006 è stato approvato il Codice ambientale — spiegano dal ministero dell’Ambiente — si rivolge a tutti i soggetti giuridici che derivano dalla società originariamente responsabile o che esercitano attività di controllo su di essa: nello specifico, le società per azioni Sorin, Bios, Ge Capitale, Monte di Paschi di Siena, Unipol e Mittel». Il ministero dell’Ambiente ha inoltre dato mandato all’Avvocatura dello Stato di ricorrere contro la fusione tra Sorin Spa (beneficiaria di una scissione societaria da Snia) e Cyberonics, per garantire il rispetto degli obblighi di bonifica. 

 quiBrescia.it

 Pcb, ministro “inchioda” Snia-Caffaro
Pubblicato il 27 luglio 2015
(red.) Nella giornata di lunedì 27 luglio, Il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha firmato un’ordinanza che “obbliga le società per azioni interessate a svolgere tutte le attività necessarie per proseguire il progetto di bonifica dei siti d’interesse nazionale di Brescia Caffaro, Grado e Marano (Torviscosa) e Bacino del Fiume Sacco (Colleferro), colpiti da un grave danno ambientale per l’inquinamento prodotto dal gruppo Snia-Caffaro”.
Il provvedimento, si legge su Il quotidiano del Lazio.it, “primo del genere da quando nel 2006 è stato approvato il Codice ambientale – spiegano dal ministero dell”Ambiente – si rivolge a tutti i soggetti giuridici che derivano dalla società originariamente responsabile o che esercitano attività di controllo su di essa. In questo caso le società per azioni Sorin, Bios, Ge Capitale, Monte dei Paschi di Siena, Unipol e Mittel”. Il ministero dell’Ambiente ha inoltre dato mandato all’Avvocatura dello Stato di ricorrere contro la fusione tra Sorin Spa (beneficiaria di una scissione societaria da Snia) e la società Cyberonics, per garantire il rispetto degli obblighi di bonifica.


IlFattoQuotidiano.it

L'Avvocatura dello Stato fa opposizione all'integrazione della società biomedicale con la statunitense Cyberonics su richiesta del ministero dell'Ambiente. Che all'azienda aveva chiesto 3,4 miliardi per coprire danni ambientali e costi di bonifica, nell'ambito dell'inchiesta sulla scissione tra Sorin e l'ex controllante Snia
di | 27 luglio 2015
Quella fusione internazionale punta a “salvare” Sorin dalle responsabilità contestate alla sua ex controllante Snia per l’inquinamento ambientale dei siti produttivi di Brescia, Torviscosa (Udine) e Colleferro (Roma). La pensano così le amministrazioni pubbliche che hanno dato mandato all’avvocatura di Stato di fare opposizione all’integrazione tra la società medicale Sorin, quotata a Piazza Affari, e la statunitense Cyberonics. L’atto è stato notificato lo scorso 24 luglio a Sorin. Che in una nota spiega: “L’Avvocato dello Stato asserisce che l’operazione avrebbe lo scopo di allontanare Sorin da potenziali asserite responsabilità relative ad una controversia in materia ambientale, tuttora in corso, nei confronti di Snia S.p.A, precedentemente capogruppo di Sorin”.
Il ministero dell’Ambiente nel 2013 ha chiesto 3,4 miliardi di euro a copertura dei danni ambientali e dei costi di bonifica dei siti inquinati dell’azienda chimica Snia, in amministrazione straordinaria dal 2010. Sette anni prima la Hopa di Emilio Gnutti aveva acquisito la maggioranza della società per poi separare le attività nel settore chimico da quelle nel biomedicale, conferite appunto a Sorin. Su quella scissione è stata aperta, nei confronti degli ex amministratori un’inchiesta per bancarotta, sfociata a febbraio nel rinvio a giudizio di Gnutti, Umberto Rosa, Carlo Callieri, Leonardo Bossini, Giorgio Cirla, Maurizio Dallocchio e Mauro Gambaro per concorso in bancarotta per distrazione e attraverso operazioni dolose. Lo scorso anno il gup del tribunale di Milano, Vincenzo Tutinelli, ha però respinto tutte le richieste di costituzione di parte civile nel procedimento sul crac Snia. Tra cui quelle del ministero dell’Ambiente.
Sorin e Cyberonics hanno annunciato lo scorso 26 febbraio il via libera da parte dei rispettivi consigli di amministrazione di un’integrazione che porterà alla nascita di una nuova società, LivaNova. Ora sostengono che l’atto dell’avvocatura dimostrerà “incomprensione sostanziale della struttura e degli opettivi dell’operazione, nonché della regolamentazione italiana ed europea applicabile a questo tipo di operazioni”. Per questo motivo intendono “opporsi fermamente”. “Contesteremo questo atto con forza e chiederemo di procedere con urgenza per tutelare pienamente i nostri diritti”, fa sapere André-Michel Ballester, amministratore delegato di Sorin e ad designato di LivaNova. “Nel frattempo, il piano di integrazione delle nostre due aziende sta procedendo con successo e continuerà in tale direzione. Gli effetti dell’iniziativa dell’Avvocato dello Stato sui tempi del perfezionamento dell’Operazione non sono chiari in questo momento, tuttavia le attività di integrazione proseguiranno secondo i tempi prestabiliti, tenendo informati tutti gli stakeholders di ogni eventuale sviluppo”.
Intanto il ministero dell’Ambiente fa sapere in una nota che “il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha firmato un’ordinanza che obbliga le società per azioni interessate a svolgere tutte le attività necessarie per proseguire il progetto di bonifica dei siti d’interesse nazionale di Brescia Caffaro, Grado e Marano (Torviscosa) e Bacino del Fiume Sacco (Colleferro), colpiti da un grave danno ambientale per l’inquinamento prodotto dal gruppo Snia-Caffaro”. Il provvedimento, si ricorda, primo del genere da quando nel 2006 è stato approvato il Codice Ambientale, “si rivolge a tutti i soggetti giuridici che derivano dalla società originariamente responsabile o che esercitano attività di controllo su di essa: nello specifico, le società per azioni Sorin, Bios, GE Capital, Monte di Paschi di Siena, Unipol e Mittel“. Da qui il mandato all’Avvocatura dello Stato di ricorrere contro la fusione tra Sorin e Cyberonics, “per garantire il rispetto degli obblighi di bonifica”.



lunedì 20 luglio 2015

I SINDACATI IN SOCCORSO DELLA GIUNTA MAGENTINA. E DEI LAVORATORI ?

Mentre la stampa attacca pesantemente sindaco, giunta e sindacati per aver abbandonato i lavoratori dell'ex Novaceta di fronte a una dirigenza sotto processo per aver causato la chiusura fraudolenta dello stabilimento e il loro licenziamento, la giunta magentina stringe un patto con quegli stessi sindacati che più che alla tutela del lavoro sembra indirizzata a dare sostegno a una maggioranza che appare dilaniata più da lotte intestine che dalle mancate risposte ai problemi di lavoro e di vita di lavoratori e cittadini.


Intanto la situazione occupazionale precipita: a luglio finisce la mobilità gli ultimi lavoratori licenziati della ex Novaceta che non avranno più reddito, altri stanno entrando in cassa integrazione nell'ultima grande industria cittadini....



In particolare ci interessa far rilevare che anche per gli statistici "....  (il magentino ndr.) è poco attrattivo nei confronti di nuove start up". 

Il che è esattamente l'accusa che più e più volte abbiamo rivolto alla giunta magentina per la sua inerzia e disinteresse per il lavoro che viene cancellato (spesso in maniera truffaldina come dimostra la vicenda ex Novaceta)  e  per l'assenza di iniziativa nella ricerca e incentivazione di nuovi insediamenti produttivi nel territorio. Più e più volte abbiamo ricordato, invano, la loro promessa elettorale di attivarsi per favorire l'insediamento, nelle aree industriali dismesse, attività produttive e formative nel campo dellla "green economy".....

giovedì 9 luglio 2015

PERCHE' IL COMUNE NON SI E' COSTITUITO PARTE CIVILE NEI CONFRONTI DEI DIRIGENTI NOVACETA SOTTO PROCESSO ?

PERCHE' IL COMUNE DI MAGENTA NON SI E' COSTITUITO PARTE CIVILE CONTRO I DIRIGENTI NOVACETA SOTTO PROCESSO PER BANCAROTTA E CONSEGUENTE CHIUSURA DELLO STABILIMENTO ?

Presidente del Consiglio Comunale Eleonora Preti su Settegiorni venerdì 21 marzo 2014: “.. (il Comune) deve attendere l'esito delle vicende giudiziarie...” .

Assessore al territorio Enzo Salvaggio su Settegiorni 27 marzo 2015
“L'Amministrazione non ha mai valutato l'ipotesi di costituirsi parte civile ..”

 
Comune parte civile?

giovedì 25 giugno 2015

FATTI E NON PAROLE ( DUE ) !

Siamo costretti a replicare a quanto pubblicato su un giornale web locale. L’articolo è firmato, per Rifondazione Comunista, da Sara Mastronicola e,  per Cantierie Alternativo Giovani, da Martina Manritti.
Ci scusiamo, ma non conosciamo le  interlocutrici che rispondono, citando i nomi di due nostri Compagni, ad un presunto “attacco” che il Movimento Popolare Dignità e Lavoro avrebbe prodotto nei confronti del consigliere comunale Manuel Vulcano.
Sollecitati da una non risposta dell’interessato, rispondono, tre consiglieri del Movimento, da sempre in prima linea e fortemente coinvolti in tutte le attività che il Movimento stesso, da anni produce sul territorio. Pertanto, a completo supporto della verità, precisiamo quanto segue, ed informiamo, in modo corretto, le nostre due interlocutrici e l’opinione pubblica :
  1. Il  MPDL è un movimento formato da donne ed uomini che rappresentano una parte importante della Città. Se importante è stata la componente di R.C. e C.A.G. in appoggio alla giunta Invernizzi, il MPDL , da solo, alle ultime consultazioni elettorali , ha avuto più consensi sia di R.C. che di C.A.G. che di Comunisti Italiani, e come coalizione, insieme a Comune Solidale, ha avuto solo 28 voti in meno di Sinistra Unita che, per effetto dell’alleanza col PD ha espresso, invece, un Consigliere ed un Assessore.
  2. Il MPDL, rifiutò, nel 2012, alleanze elettorali poiché non ebbe garanzie in merito ad alcuni punti di programma, lavoro, salute e ambiente, scuola pubblica. Non chiedemmo né poltrone,  né incarichi ! Su quei punti di programma sono continuate le nostre battaglie, da soli, spesso ignorati, o peggio, contrastati proprio da quelle forze politiche che, ne avrebbero dovute farle proprie in un contesto di percorso “ a sinistra”.
  3. Sbaglia chi parla di attacco ad una persona, nella fattispecie Manuel Vulcano. Un Consigliere comunale ha una funzione istituzionale, deve rispondere ai Cittadini ed il MPDL rappresenta una parte di Cittadini che chiede, legittimamente, posizioni e risposte e se queste non arrivano, in particolar modo da chi si definisce “ di sinistra”, il contrasto politico diventa evidente, ma è appunto “ contrasto politico “ e giammai attacco personale alla persona.
  4. Per quanto riguarda le presunte falsità che il MPDL avrebbe esternato, beh, è addirittura grottesco che oggi si ricordi proprio quell’emendamento “Vulcano” alla mozione di esproprio nel consiglio comunale del 29.09.2014.  L’esproprio è per definizione DI SINISTRA, ed è un fatto che non solo il Consigliere Vulcano non l’ha votato, ma ha addirittura  assunto la paternità di un emendamento, condiviso da tutta la maggioranza, che, di fatto, bloccava qualunque avanzamento di richiesta di esproprio poiché chiedeva di sottoporre l’area del Parco ( Cral ex Novaceta) ad una bonifica assolutamente non necessaria, poichè come confermato dallo stesso Dr. La Camera (Capo di gabinetto del Sindaco Invernizzi), tutta l’area Cral era già stata sottoposta a controlli, circa un anno prima, ed le analisi ambientali non evidenziavano alcun inquinamento, anzi i valori riscontrati erano ben al di sotto dei limiti di legge previsti.  Dunque, o il consigliere Vulcano non era informato e quindi, con grave colpa ha scritto un emendamento bugiardo, oppure il consigliere Vulcano sapeva bene che l’area Cral  non era inquinata e quindi, scientemente ha detto una bugia. Inoltre, il consigliere Vulcano, nell’occasione, si è guardato bene dal ricordare agli alleati consiglieri del PD che nell’area Cral insiste una pista ciclabile frequentatissima e che, proprio al centro del Parco, vive, in modo molto precario, una famiglia magentina, dimenticata dalla Giunta, dai Servizi Sociali, dai Consiglieri e dal consigliere “ di sinistra” che dovrebbe far propria una grave mancanza sociale degli amministratori della Città.
  5. Il  consigliere Vulcano, non solo  NON ha condiviso la mozione di ESPROPRIO, ma non ha nemmeno sottoscritto una petizione popolare (condivisa da circa 2000 Cittadini) che chiedeva solo che l’area Cral “ venga riaperta, sistemata e resa fruibile ai cittadini come area sportiva pubblica “.  Ma come, oggi si appropria di quella frase e di fatto non pone nemmeno il sue nome ad una petizione che chiede esattamente la stessa cosa ?
  6. Il consigliere Vulcano, sebbene sollecitato più volte, non ha mai ritenuto necessario chiedere la possibilità di un consiglio comunale aperto sul tema specifico del Cral, della possibile area pubblica o del percorso di esplorazione ambientale. Non ha mai ritenuto necessario sollecitare l’Assessore competente per chiedere, alla proprietà, una visita all’interno dell’area in modo da rendersi conto di persona sulle reali condizioni di eventuali pericoli ambientali (ricordiamo che nel luglio 2013 c’è stata un’ordinanza del Sindaco, responsabile cittadino per la salute pubblica, con cui si chiedeva l’abbattimento di alcuni edifici e quindi si consentiva, a rappresentanti comunale, di visitare l’area). Ricordiamo ancora che il consigliere Vulcano non ha fatto alcun commento in merito al taglio selvaggio operato su decine di alberi secolari interni al Cral.

Avremmo voluto che un consigliere di sinistra avesse prodotto in Consiglio Comunali atti DI SINISTRA, rivolte anche alle Istituzioni superiori (Regione e Governo) . Avremmo voluto sentir parlare di Jobs Act e prendere posizioni contrarie a quelle governative del PD, in Consiglio Comunale. Avremmo voluto sentir parlare di scuola pubblica e prendere posizioni contrarie a quelle governative del PD, in Consiglio Comunale. Avremmo voluto che fossero prese posizioni contrarie al PD anche sull’acqua pubblica e su Cap Holding, in Consiglio Comunale.  Per Magenta, avremmo voluto anche che un consigliere di sinistra, si fosse interessato della questione Amianto in Città, presente nei siti industriali dimessi e non, presente nelle case private, presente nelle scuole pubbliche. Avremmo voluto che “ lo spirito battagliero “ rivendicato dai fans di Vulcano fosse ancora quello quando, insieme al Movimento, contestava all’amministrazione di centro-destra, la Battaglia di Magenta, con condidividissime  motivazioni politiche e sociali e non quello di oggi, “ tra i banchi della maggioranza”, quando, timide perplessità sulla necessità della commemorazione della battaglia, vengono espresse con motivazioni economiche.

Che dire, ci ripetiamo ? :  “ FATTI  E NON  PAROLE !


Per MPDL : Teresa Oldani , Paolo Chianura, Luciano Boggio




...non era meglio così ?

Dall'Assemblea Pubblica sull'Amianto dell'8 maggio 2015

UNA SOLLECITAZIONE E UN APPELLO ALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE


L'8 maggio scorso Movimento Popolare Dignità e Lavoro, Verdi Ambiente e Società Magenta e Associazione Italiana Esposti Amianto hanno organizzato un'Assemblea Pubblica in Casa Giacobbe, presente l'assessore al territorio, per informare i cittadini sul problema dell'Amianto e sollecitare l'Amministrazione Comunale a prendere iniziative più incisive e partecipate dai cittadini per la rimozione dell'amianto in città. Da quell'assemblea sono emerse tre urgenze a cui chiediamo cortesi risposte:

1. conoscere a che punto è la mappatura dell'amianto in Città
 

2. conoscere la situazione della salute dei cittadini (quadro epidemiologico)
 

3. e prioritariamente intervenire per rimuovere l'amianto dal Classico sollecitato dagli studenti con un comunicato letto in Assemblea.
 
4. Crediamo che all'Amministrazione Comunale tocchi dare un esempio e incoraggiare i cittadini iniziando a mappare l'Amianto in tutte le strutture pubbliche (prioritariamente per le Scuole) e renderne pubblici i risultati.
 
5. Mettere in cantiere sulla base di questi dati un'Assemblea Pubblica Cittadina per rendere partecipe la città della situazione e delle iniziative conseguenti dell'Amministrazione.


mercoledì 10 giugno 2015

CRAL E VULCANO: PASSARE DALLE PAROLE AI FATTI


CRAL E VULCANO: PASSARE DALLE PAROLE AI FATTI

La reazione negativa del Movimento all'ennesimo emendamento che ha affondato ancora una volta la mozione per recuperare il Carl ex Novaceta alla Città ha provocato la reazione del consigliere Vulcano.

Con una breve intervista su Settegiorni Vulcano ci fa sapere delle sue buone intenzioni (“Anche noi vogliamo che quell'area torni ad essere un patrimonio fruibile per tutta Magenta”) ma non spiega perché la valutazione delle “matrici ambientali” come condizione per l'impegno al recupero del Cral. A settembre dello scorso anno Vulcano aveva proposto quello stesso emendamento salvo poi scoprire che già nel maggio 2013 l'area esterna al sito produttivo (dunque Cral e pista ciclabile) era risulta sana dal punto di vista ambientale e naturalmente tutta la pretesa di carotare e bonificare il Cral è caduta nel nulla.

Tale accanimento sull'area Cral - mai stata oggetto di attività produttiva – non trova il consigliere altrettanto determinato nel reclamare una valutazione delle “matrici ambientali” del sito produttivo vero e proprio, in particolare sull'area ex Snia e Centrale Termica.

Così come tace su questo, il consigliere Vulcano tace sulla richiesta avanzata dalla mozione di maggio 2015: non più l'esproprio ma una richiesta di cessione in Comodato d'Uso Gratuito Temporaneo. Una richiesta che sgrava il Comune dagli oneri economici dell'esproprio e la toglie dal vicolo cieco in cui l'aveva cacciata l'emendamento Vulcano del settembre 2014 per la cessione gratuita. Richiesta che perfino l'assessore Salvaggio ha riconosciuto come ragionevole ma che non sembra minimamente toccare il consigliere Vulcano.

Un altro pezzo dell'intervista è dedicato ai rapporti tra Vulcano e il Movimento. Anche qui ci tocca chiarire che relazioni non ce ne sono e quando ci sono state (Staffette Partigiane e incontro prima della mozione di esproprio del settembre 2014) si sono rivelate estremamente deludenti. Dalla Staffette partigiane dovemmo andare via per l'evidente ostilità sua e di parte dell'organizzazione che pure ci aveva invitato, dell'accordo sulla mozione di esproprio Vulcano ne ha fatto carta straccia col suo emendamento del settembre 2014.

Vulcano vanta di averci fatto entrare nella Commissione tecnica sulla bonifica dell'ex Novaceta ? Noi continuiamo a pensare che se siamo entrati è per aver offerto in più occasioni la nostra collaborazione all'Amministrazione e per la serietà dell'impegno nel vigilare le attività di bonifica laddove tutti i soggetti preposti erano latitanti. Ci riesce difficile perciò immaginarlo, come lui sembra affermare, nostro sostenitore o nostro raccordo con l'Amministrazione Comunale.

Insomma ci sembra doveroso richiamare il consigliere Vulcano a rispondere con comportamenti nuovi e fatti alle nostre critiche e ai 2000 cittadini che hanno sottoscritto per il recupero del Cral e a tradurre in fatti la sua dichiarata volontà di recuperare il Cral alla Città. Lo invitiamo perciò a riconsiderare i suoi passaggi in Consiglio Comunale, promuovendo un atto concreto (mozione, interrogazione, consiglio aperto) al fine di sbloccare definitivamente l'iter che preveda il ritorno del Parco come bene comune della Città di Magenta e l'affido della gestione ai volontari dell'Associazione RI-PARCO Bene Comune che nell'agosto-settembre 2014 hanno ripulito e risanato l'area Cral.

p. Movimento Popolare Dignità e Lavoro
Orazio Maccarone - segretario

Scarica da qui la delibera del Consiglio Comunale

https://www.hypersic.net/cmsmagenta/portale/albopretorio/getfile.aspx?KEY=FileTestoAlbo_1

L'intervista del Consigliere Vulcano



 La reazione del Movimento subito dopo la deliberazione


 



mercoledì 13 maggio 2015

Amianto e bonifiche : informazione, diritti e doveri !

Riportiamo di seguito la posizione del Movimento Popolare Dignità e Lavoro in merito alla questione relativa alle bonifiche dei siti industriali dismessi e presenti sul nostro territorio. Tale posizione è stata presentata nel corso della serata a tema del 8 maggio scorso.
Il MPDL ringrazia ancora i Cittadini intervenuti,  ed in particolare Ambrogio Colombo, Massimo Gatti e l'Assessore Vincenzo Salvaggio a cui abbiamo rinnovato ed offerto, nell'interesse della Cittadinanza, collaborazione e conoscenza specifica della materia e dei luoghi.
Ringraziamo molto, Rossella Luongo della Sinistra di Sedriano, encomiabili nel loro continuo impegno e nella loro efficace divulgazione sulle problematiche legate alla presenza di amianto sul territorio. Ringraziamo l'Associazione Italiana Esposti Amianto, nelle persone del Presidente Nazionale , Fulvio Aurora e del Vicesegretario Nazionale, Valentino Gritta. Ringraziamo infine Angelo Terraneo dei VAS Magenta, per il suo continuo impegno e per aver contribuito alla organizzazione della serata.

__________________________________________________________________________



Buonasera,

Perché questa serata, perchè vogliamo sperare che un impatto diretto con i Cittadini, a cui daremo questa sera, ampia possibilità d’intervento, possa diventare un messaggio da trasmettere da persona a persona, da casa in casa, da quartiere a quartiere, fino a raggiungere tutti i paesi del nostro territorio.

Una lunghissima esperienza, vissuta giorno dopo giorno, con i compagni del Movimento Dignità e Lavoro, ci ha portato ad analizzare il comportamento della gente, di fronte, ad esempio, all’informazione fornita attraverso la distribuzione dei volantini, nelle piazze, fuori dai centri commerciali o fuori dagli ospedali. L’impatto con il volantino, per la stragrande maggioranza della gente, è talmente superficiale, da scoraggiare il più tenace volontario comunicatore. Eppure il volantino, cerca di sintetizzare il problema, indica un problema. Dovrebbe suscitare interesse, dovrebbe stimolare domande. C’è chi a forza ti risponde e non ritira il volantino perché  “non sono di magenta“, chi risponde  “io l’amianto sulla mia casa non c’è l’ho! “ , chi recepisce che ci stiamo riferendo a siti industriali dismessi, racconta di  “abitare dall’altra parte di Magenta “. Ovviamente il problema amianto, ed il problemissimo della bonifica dei territori è un problema di tutti e tutti devono capire che risolverlo è un dovere  e pretendere di vivere in un mondo meno inquinato è un diritto che ogni Cittadino ha.

L’informazione: chi deve fornire un’informazione reale, precisa, asettica da interessi di parte e volta esclusivamente all’interesse della salute pubblica ? Chi se non gli Enti preposti , ASL, ARPA , Guardia di Finanza, Carabinieri, Forestali, Amministrazioni Locali, Province, le Regioni. Ed invece ognuno si trincèa dietro le proprie competenze, in modo certamente legittimo e legale, ma sicuramente a danno dell’informazione verso i Cittadini. Ed allora, quando sono gli stessi Cittadini, organizzati in Associazioni, come Dignità e Lavoro, come gli inossidabili di Sinistra di Sedriano, come i VAS , come AIEA e come tanti altri comitati, allora questi vengono definiti e considerati come i rompiscatole. Ma va a finire, però, che questi rompiscatole hanno quasi sempre ragione, allora si scoprono le scorie sepolte nell’area Santa Giulia a Milano, le spazzature inquinanti sotto i cantieri TAV, le centinaia di tombe inquinanti disseminate nei territori, solo per ricordare Brescia con la Caffaro, Pavia e Varedo con la Snia Viscosa.

Il magentino ha due enormi aree per complessivi 600.000 metri quadri. Immaginate, oltre la metà di tutta l’area Expo, tanto per restare all’attualità. Un territorio enorme che ha subìto pesantissimi carichi inquinanti. Un territorio a vocazione industriale che ha iniziato ad inquinare già dal 1925, anno in cui fu inagurato il processo produttivo di Snia Viscosa, che utilizzava, per il prodotto finito, solfuro di carbonio, acido solforico, zolfo, piombo, e poi per la produzione di energia, prima calce viva, poi soda caustica, acido cloridrico, carbone , oli combustibili contenenti , in alte concentrazioni lo zolfo, e poi gli oli minerali per la lavorazione del filo, e poi l’acetone, e poi gli oli dielettrici (contenenti PCB) e poi gli isolamenti termici con massicci impiego di amianto e derivati.

Bene, anzi male, sono trascorsi 90 anni, 90 anni di continua pressione inquinante sul territorio, sull’aria che respiriamo, sulle falde, e non è stata fatta mai alcuna bonifica. Ma allora di cosa vogliono zittirci, cosa sanno gli amministratori delle nostre comunità che sentono una sola campana, quella della proprietà, che dice e fa quel che vuole. Quelle proprietà che in passaggi diversi dovranno, a giorni, difendersi in Tribunale da pesanti accuse in un processo penale che si celebrerà poiché le verità dei lavoratori sono venute a galla. Certo sarà un processo per reati amministrativi mentre questa sera parliamo di ambiente ed inquinamento, ma chi di voi andrebbe ad acquistare cibo per i propri figli in un’azienda agricola i cui titolari sono accusati di bancarotta fraudolenta e di falsificazione dei libri contabili ed altro !

90 anni di inquinamento su quelle aree e mai alcuna bonifica. Si dirà, ma le amministrazioni locali hanno come supporto tecnico ed ispettivo gli enti preposti, OK, ma se agli enti preposti nessuno fa vedere dove indagare, dove prelevare i campioni, dove carotare, ovvero se queste informazioni agli enti vengono fornite dalla stessa proprietà, ma quali risultati avremo ?.

Ed  è per questo motivo che già dal 2009, anno in cui lo stabilimento fu fermato, non per crisi, caro Assessore Salvaggio che ancora oggi ripeti questa storiella, ma per distrarre tanti milioni di euro e per liberare le aree, il Movimento denunciò agli Enti il pericolo inquinanti ed in particolare quello della massiccia presenza di amianto. Dal 2009, sono sei anni che chiediamo alle amministrazioni ( guarda caso di colore politico diverso ) , di essere coinvolti, di voler dare una mano, da esperti del sito, direi dagli unici esperti del sito. Niente da fare ! Dopo sei anni e dopo una delibera di giunta di qualche anno fa, il 20 aprile scorso ci hanno chiamato ad un tavolo tecnico per ascoltare il punto dello stato dell’arte delle pseudo bonifiche.

A Napoli c’è un Complesso Monumentale, comprendente Chiesa, Monastero e Convento, fu innalzato dal 1310 al 1328 per volere del monarca Roberto D’Angiò  devoto a San Francesco di Assisi e a Santa Chiara. Costui  volle costruire una cittadella francescana, aperta a tutti, che accogliesse nel monastero le Clarisse e nel convento adiacente i Frati Minori. Questa cittadella, nel corso degli anni, divenne meta di pellegrinaggi e di generosissime offerte tanto da diventare terreno appetibile dei ladri. Si racconta che a Santa Chiara, “misero le porte di ferro”, dopo l’ennesimo furto, quando non c’era più nulla da rubare.

Parte è già accaduto anche nei nostri territori, ma abbiamo il dovere, tutti, di fare il possibile perché non accada più. Abbiamo il dovere, e lo chiederemo con ancora maggiore forza alle autorità preposte, di intervenire, di chiedere, di essere ascoltati, di rivendicare le nostre esperienze e le nostre conoscenze del territorio, a tutela esclusiva della salute dei Cittadini e di una futura generazione a cui stiamo lasciando un pianeta invivibile.

Ma c’è bisogno di una nuova presa di coscienza da parte di tutti, c’è bisogno di una reale partecipazione verso questo tipo di problematiche, c’è bisogno di conoscenze, c’è bisogno di spirito organizzativo, c’è bisogno di consapevolezza di essere Cittadini Liberi e non condizionati da chi crede che i loro profitti valgono più delle nostre vite !

Magenta, 08 maggio 2015

                                         La vera forza dei Cittadini Liberi : non permettere il contrario !


                                Questa è l'informazione resa dalla proprietà ai Cittadini :  Niente !