martedì 1 dicembre 2015

L'amianto nei pollai !

Amianto “ il rischio di un respiro”: è questo lo slogan con cui l’Amministrazione Comunale di Magenta ha aperto una serata informativa, ovvero, come loro stessi l’hanno chiamata, una “mini-guida per la protezione e prevenzione del rischio”. Tutto bene, finalmente un’amministrazione che prende a cuore un problema gravissimo e che, a dire il vero, altre amministrazioni sembrano addirittura trascurare.
Tutto bene, visto che si riesce ad ottenere il patrocinio della Regione Lombardia e di ASL Milano 1. E qui finisce il “tutto bene”.
Tutto “male” se, nonostante il patrocinio degli enti di cui sopra, non si riesce a coinvolgere, su un problema così importante, non dico il territorio, non dico l’area perimetrale del comune di Magenta, ma neanche qualche quartiere che, a causa dell’insediamento storico di attività industriali, avrebbero dovuto ricevere informazioni più puntuali. Risultato della serata, una quarantina di presenze, tra cui sette relatori, una rappresentanza del Movimento Popolare Dignità e Lavoro
(dodici persone), molti addetti ai lavori. Una presenza di Cittadini, praticamente nulla. La Stampa cittadina, neanche invitata. Beh, se è questa l’informazione che si vuole dare alla Città, crediamo che è stata intrapresa una strada sbagliata e forse potrebbe essere necessario adottare qualche altro tipo di coinvolgimento. Il nostro è un consiglio che ci permettiamo di dare all’Amministrazione di Magenta, e valutiamo comunque positivamente l’impegno in prima persona dell’Assessore Salvaggio, ma…, c’è sempre un  “ma“  che fa da guastatore.  Un “ma” che ci fa riflettere e che pone domande a cui bisogna dare risposte, altrimenti “l’impegno” e “la buona fede” potrebbero lasciare spazio ad interpretazioni diverse.
Andiamo per ordine :
  1. l’Assessore, nell’introdurre la serata, dichiara che la “campagna amianto” è iniziata nel 2012 ( data d’insediamento dell’attuale Giunta ), accreditandosi, quindi un merito, ma non dice che, già dal giugno del 2009, è proprio il Movimento Dignità e Lavoro che, con esposti regolarmente protocollati in Comune ed in altri Enti ed Istituzioni, sollevava il problema amianto in Città con particolare riguardo alle aree ex industriali dismesse, dando quindi il via ad una vera campagna di sensibilizzazione del gravoso problema.
  2. l’Assessore dichiara che Magenta avrà una nuova associazione di lavoro volontario e di informazione, l’AIEA ( Associazione Italiana Esposti Amianto ) ed evita di dire che tale benemerita associazione è stata di fatto  “presentata” dal Movimento Popolare Dignità e Lavoro, in quanto praticamente sconosciuta dall’Amministrazione Comunale.
  3. l’Assessore dichiara che, prossimamente, a Magenta, proprio l’ AIEA aprirà uno sportello informativo, ma evita di dire che, tale sportello informativo è stato già presente a Magenta, in Viale Pimonte 60, piazzale Novaceta, voluto e gestito dal Movimento Popolare Dignità e Lavoro e del quale l’ Amministrazione Comunale non se ne era mai interessato, ciò a conferma che, i Cittadini, i Volontari, le Associazioni che tengono al territorio ed al bene comune, quasi sempre anticipano le iniziative istituzionali.

Entriamo nel merito della serata, ed al di la’ delle informazioni a carattere generale (cosa importante …a prescindere ) fornite dagli esperti presenti, non si è fatto alcun riferimento alla reale situazione nel Comune di Magenta, se non di una situazione generale che tiene conto delle superfici di cemento-amianto compatto ( più comunemente definito Eternit ) che, ancora oggi, fa da tetto ad alcuni edifici. Si è parlato, appunto, di amianto presente sui tetti, nelle cantine, evitando di parlare di quell’amianto, spesso presente in forma friabile ( quindi pericolosissimo ) , che esiste, ad oggi, in forma massiccia nelle aree ex industriali abbandonate in Città. In termini di volumi e peso, tali  quantità possono essere stimate con un rapporto cento volte superiore a quello indicato sui tetti o nelle cantine cittadine. Tali aree industriali quasi sempre confinano con veri e propri quartieri urbani densamente abitati, come nel caso di tutta l’area ex Saffa con a pochi metri il villaggio omonimo e tutto l’abitato di Pontenuovo, oppure le vie Galvani, Pacinotti, viale Piemonte, e le zone adiacenti che praticamente si affacciano sulla ex Centrale Termoelettrica di Novaceta, dove è presente un concentrato di amianto da far paura.
Eppure, quest’ultima area, abbandonata da circa sette anni, è stata più volte oggetto di nostre denunce, è stata oggetto di continue segnalazioni all’Amministrazione Comunale ed agli Enti preposti al controllo. Ad esempio, la proprietà della Centrale, ha comunicato all’Amministrazione Comunale, già da tempo, che non ha danaro disponibile e quindi non ha alcuna intenzione di bonificare il sito. Ad esempio, alle guardie giurate, che sorvegliano (si fa per dire *) l’intera area, a seguito di una denuncia di una stessa guardia giurata, che si preoccupava della propria salute allorchè era obbligato a percorrere i viali di centrale, è stato cancellato il giro d’ispezione in quelle aree, in modo che…non vedessero e non denunciassero !!! Il problema non solo non è stato risolto, ma l’amianto in quelle aree si deteriora sempre di più diventando sempre più friabile e più facilmente sparso in ambiente. Ma, ad una nostra specifica richiesta di analisi ambientali, il rappresentante ASL 1 presente alla serata ci “spiega” che spesso è controproducente effettuare analisi ambientali, poiché se il risultato dovesse essere negativo si concede un grosso favore alla proprietà ed un assist a non procedere alle bonifiche per ulteriore tempo. Una teoria decisamente bizzarra che sconfessa tutte le tesi per cui…prevenire è meglio che curare ! Potrebbe essere utile, ad esempio, e ci permettiamo di suggerirlo al rappresentante ASL 1 presente all’iniziativa del 26 scorso, che le Istituzioni imponessero alla proprietà, per il tempo stimato di mancato esercizio, di  manutenzionare in continuo i siti dismessi ( tenerli in sicurezza )  e di farsi carico delle spese dei controlli ambientali a cui, per legge, devono essere soggetti. Gli Enti devono effettuare controlli a scadenze periodiche, altrimenti chi ipotizza quando e quanto quell’area diventa pericolosa ?
Nonostante le nostre riflessioni ed osservazioni, i discorsi degli “esperti”  relatori sono continuati sulla necessità da parte della “ Signora Maria “ di essere attenta alla pericolosità del pollaio
(proprio così è stato detto) , della cantina e del tetto, e di sentire i consigli di esperti, ad esempio, delle società che hanno collaborato all’iniziativa.
A questo punto della serata il Movimento ha ritenuto opportuno congedarsi.
Vorremo, però, formulare, tramite questa pagina, alcune domande, e siamo costretti a porle all’Amministrazione Comunale, ritenendola, nel bene e nel male, unica interlocutrice e responsabile della salute pubblica :
A – Come mai, solo oggi, pubblicamente, avete dichiarato che le attività descritte sul  “cronoprogramma” stilato per la bonifica del sito industriale ex Novaceta, e che avrebbero dovuto essere concluse il 29 agosto 2015 slitteranno a gennaio 2016 ?
B – Come mai , il tavolo tecnico di aggiornamento e confronto, tra  Proprietà, Enti, Amministrazione Comunale e Movimento, pianificato per settempbre scorso non è più avvenuto ?
C – Come sottolineato da un relatore della serata ( Ing. Villa ) , il cosidetto “censimento amianto” di fatto dovrebbe prevedere un responsabile dell’amianto ( ad esempio nella proprietà della centrale termoelettrica ) che, a sua volta, dovrebbe nominare un sorvegliante. Come mai nel caso di Enercell non risulta che tale incarico sia stato affidato ad alcuno ?
D – Infine, quali azioni intraprenderà l’Amministrazione Comunale verso l’attuale proprietà in merito al controllo, allo smaltimento amianto ed alla bonifica dell’area Enercell ?
Restiamo in religiosa attesa !
Movimento Popolare Dignità e Lavoro.

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