domenica 16 febbraio 2014

Incontro con Giunta Invernizzi del 10.02.2014 : "Collaborazione" , proposte , idee !

Il giorno 10.02.2014 alle ore 18.30, su invito del Presidente del Consiglio Comunale di Magenta è avvenuto un incontro tra una delegazione del MPDL ( Paolo Chianura, Giorgio Sardo, Massimo Arrabito, Mario De Luca ) ed i seguenti rappresentanti dell'Amministrazione Comunale Magentina : Presidente del Consiglio ( Eleonora Preti ), Capogruppo PD ( Elisabetta Mengoni ) , Capogruppo CAG ( Manuel Vulcano ), Assessore Ambiente ( Vincenzo Salvaggio ), Segreteria Presidenza del Consiglio ( Angela Bucchioni ) .
L'oggetto della riunione è stato quello relativo allo stato dell'arte in merito alla situazione ambientale ed alle operazioni di decommissioning all'interno delle aree Novaceta.

L'incontro odierno fa seguito ad analogo incontro avvenuto il 26.11.2013 durante il quale il MPDL esprimeva alcune considerazioni in merito alle procedure adottate dalle imprese preposte al decommissioning delle aree. Si chiedevano gli atti relativi alle operazioni di smantellamento e si faceva notare come tali operazioni fossero state eseguite senza il rispetto delle normative vigenti.
Nella medesima riunione si ribadiva quanto già richiesto durante la precedente assemblea pubblica e cioè :
  • la possibilità di bonificare e ristrutturare le aree adibite a CRAL e restituire queste alla Città di Magenta quale patrimonio storico, culturale e ricreativo a disposizione dei magentini.
  • La possibilità da parte del MPDL di far parte di una delegazione attiva e competente quale supporto tecnico nella ricerca delle problematiche emerse durante lo smantellamento dello stabilimento.
  • La possibilità di valutare ogni insediamento possibile sulle aree in questione e di tenere, con attenzione prioritaria, in considerazione la possibilità di reintroduzione lavorativa del personale ex Novaceta.
  • Di mantenere a vocazione industriale / artigianale le aree in questione già oggetto di analoga delibera presentata proprio da chi oggi rappresenta il MPDL il 25.02.2004.

Proprio su quest'ultimo punto ha avuto inizio il confronto odierno tra MPDL e l'Assessore Salvaggio che ha voluto illustrare lo stato dell'arte sulla disponibilità delle aree ex Novaceta. Secondo l' Assessore una parte di quelle aree ( circa 40.000 m2 ) , oggetto dell'A.T. 11, è nella disponibilità della Giunta a concedere eventuali permessi per insediamenti ricettivi. Il MPDL ribadisce che, l'ex Sindaco di Magenta, Luca del Gobbo, intervistato da Andrea Cattaneo ( Altomilanese ) , ribadisce che quelle aree sono coperte da vincolo industriale ed inserite all'interno dei 220.000 m2 di aree protette dalla delibera di consiglio del 2004.
Il MPDL fa altresì presente che su quelle aree ( A.T. 11 ) c'è un ulteriore vincolo con cui si vieta di interferire su attraversamenti del metanodotto, dell'elettrodotto e di n. 7 pozzi di estrazione acque posti su quelle aree.
Sempre a proposito delle aree in questione ed in merito alla mozione della Lega Nord presentata in C.C. il 28.01.2014 i rappresentanti del MPDL fanno presente che, nei giorni precedenti l'incontro in oggetto, gran parte della “politica” magentina si interrogava sulla possibilità di accordi tra il MPDL e l'attuale Giunta magentina. Tale situazione era emersa probabilmente dalle dichiarazioni che lo stesso Assessore Salvaggio e la Presidente Preti avevano reso alla stampa in merito ad ipotetiche collaborazioni tra il Movimento Popolare Dignità e Lavoro e la Giunta.
E' bene ribadire che ogni forma di attenzione da parte del Movimento è rivolta esclusivamente al fabbisogno della comunità e che la questione amianto sollevata dal Movimento stesso ha lo scopo di tutelare l'ambiente e la salute dei Cittadini. Per cui alcuna collaborazione tendenziosa ed alcuna concessione, ne data ne ricevuta, da parte di alcun rappresentante del Movimento. Si è ribadito, altresì, che il Movimento continuerà a vigilare, valutare, individuare e denunciare ogni attività irregolare svolta sulle aree industriali del territorio magentino, e non solo quelle riguardanti Novaceta.
Si è pertanto, con estrema chiarezza, sottolineato come le voci emerse, in questi giorni, da politicanti da strapazzo, in merito a presunti accordi tra MPDL ed Amministrazione Comunale, fossero esclusivamente vigliacche e tendenziose come furono vigliacche e tendenziose le stesse accuse, rivolte dall'allora segretario PD, agli attuali rappresentanti il Movimento allorchè questi presentarono, un'osservazione al PGT( accompagnate da oltre 600 firme di Cittadini magentini ), adottato con delibera consiliare il 23.11.2009, in merito alla tutela delle servitù attive proprio nelle aree riguardanti le A.T. 11 .
Il Movimento ha quindi ribadito l'assoluta equidistanza tra la politica di destra e quella del , così detto, centro-sinistra magentino, proponendosi come forza del territorio a tutela ed a disposizione della cittadinanza.
Chiarito quanto sopra e tolti alcuni sassolini dalle scarpe, l'incontro odierno si è svolto in un clima di confronto e di propositività.
Il Movimento fa presente che a seguito della lettura di parte della documentazione messa a disposizione dalla Giunta emergono, a proposito delle procedure adottate dalla società preposta al decommissioning, secondo il MPDL, alcune irregolarità ed incongruenze. In particolare il MPDL segnala quanto segue :
  1. E' incomprensibile, al fine della bonifica delle aree, la metodologia per rilevare la presenza del “Rayon”. Il Rayon infatti non è ne un elemento, ne un composto di natura organica, bensì è un “marchio commerciale “ !
  2. Dalla lettura dei documenti non emerge alcun riferimento sulla ricerca del pericolosissimo PCB
  3. Per quanto riguarda la presenza di amianto non tornano i conti in merito ai volumi reali e quanto smaltito o da smaltire. Non emerge alcuna tracciabilità del minerale.
  4. Non si parla di eventuali carotaggi effettuate nelle aree ex Snia Viscosa e ex Novaceta.
  5. Non si mensionano analisi delle acque effettuate ai 7 pozzi ed a livelli stratificati.
  6. Da alcune foto emergono situazioni di assoluta pericolosità ed esposizione alle polveri di amianto da parte degli operatori addetti alle demolizioni ( ad esempio dei fabbricati oggetto dell'ordinanza del Sindaco ). Le foto evidenziano , infatti, operatori che “bagnano” le polveri e non indossano alcuna protezione individuale.

Inoltre il Movimento ribadisce la disponibilità ad esercitare manutenzioni sull'area adibita a Cral al fine di restituire la fruibilità di quelle aree alla comunità magentina. La Giunta magentina, anche su questa richiesta prende tempo per una risposta definitiva.

L'Assessore Salvaggio promette, comunque, di attivarsi affinchè, ai tavoli già aperti tra i soggetti partecipanti agli incontri tecnici riguardanti il Sito Novaceta , partecipi anche il Movimento Popolare Dignità e Lavoro poiché da parte della Giunta “ c'è volontà di dare riconoscimento al MPDL che è riconosciuto come sensibile e competente. C'è volontà di non disperdere un serbatoio accumulato negli anni “. Pertanto “ è nostra intenzione di coinvolgere il MPDL al tavolo tecnico per un tentativo...e per venire incontro alle richieste. Daremo una risposta entro 10 giorni . “

Infine l'Assessore Salvaggio trasmette al MPDL copia del verbale d'incontro tecnico avvenuto tra le parti ( escluso il MPDL ) il 18.12.2013.

Letto con la dovuta attenzione, il verbale in oggetto presenta molti punti su cui è necessario fare chiarezza ed a cui chiediamo risposte competenti e definitive . Dal verbale si legge :

A )- Il Comune...chiede..di definire...le procedure e i tempi per:“ bonifica amianto: sia per le restanti coperture ancora presenti in carico a Unicredit sia per gli impianti di competenza Enercell “
la domanda che poniamo è la seguente : ma se si parla di restanti coperture ancora presenti, si sottointende che l'amianto rimosso è solo quello delle coperture ?, ed allora, tutte le migliaia di tonnellate di amianto presente all'interno dei reparti Filatura, Dope, Recupero Acetone, ed altri, dov'è andato a finire ?

B)- REAAS comunica che è in fase di approvazione il contratto per la bonifica amianto FASE 3...
ci preoccupiamo che l'affidamento delle ulteriori bonifiche vengono gestite da REAAS visto i risultati pessimi delle precedenti azioni.

C) – Per la bonifica amianto, trattandosi in modo particolare di rimozione coperture ...

si ribadisce che trattasi di coperture, per cui è ancora più incisiva la nostra domanda già espressa in pos. A.

Ciò che ci lascia sconcertati è leggere quanto segue :

Il liquidatore di Enercell aggiorna in merito allo stato della liquidazione. ...è stato autorizzato a non acquisire nell'attivo fallimentare la centrale elettrica atteso che i costi per la messa in sicurezza della stessa risultano superiori al presumibile valore della centrale. La centrale risulta, quindi, nella disponibilità del liquidatore che però, proprio in ragione del fallimento della società, non dispone di alcuna risorsa per far fronte alle spese di messa in sicurezza. Il liquidatore, anticipando il contenuto della risposta formale che invierà al Comune precisa che, in riferimento agli adempimenti richiesti dal Comune per la presenza di amianto negli impianti di proprietà Enercell è impossibilitata ad intervenire in quanto la società non dispone di cassa per sostenere le spese necessarie.
Il liquidatore ha, inoltre, dichiarato la propria disponibilità a cedere ad un valore pari a zero la centrale elettrica a qualsiasi soggetto fosse interessato all'acquisizione della stessa nonché a fornire la propria collaborazione al Comune per qualsiasi adempimento e/o riscontro che potrà svolgere in autonomia senza l'ausilio di terzi. “

Vogliamo tradurre e fare alcune considerazioni e dire cose che nessuno osa dire :

Primo : Enercell è quella società fantasma creata dal gruppo Bembergcell, cioè da quel gruppo già coinvolto in numerose vicende giudiziarie, i cui dirigenti, già in altre aziende, sono stati condannati per bancarotta fraudolenta. Enercell fu creata di proposito per “garantire” la chiusura di Novaceta. Enercell fu creata dal gruppo Cimatti con il falso indirizzo di far credere che fosse necessario , per Novaceta, cedere la centrale termoelettrica (cessione di ramo d'azienda vergognosamente avallato dal sindacato) al fine di contenere i costi dell'energia. Enercell creò, in pochissimo tempo, milioni di debiti, inducendo i fornitori ( SNAM ) ad interrompere le forniture e “giustificare” la fermata totale degli impianti.

Secondo : le aziende, Bembergcell, Enercell, Novaceta sono intimamente collegate nella pianificazione della “crisi” Novaceta ed Unicredit acquistò le aree Novaceta da quei gruppi societari quando stavano appunto pianificando la crisi. Inoltre Unicredit acquistò le aree ad un prezzo molto conveniente poiché le aree stesse erano tutelate dal vincolo industriale.

Terzo : ma com'è possibile che Enercell ( quindi il giro di disgraziati che c'è sotto ) “acquista” , dal suo stesso gruppo, la centrale termoelettrica, poi dichiara fallimento, poi Bembergcell si libera delle aree e degli impianti e fallisce a sua volta. Per altre situazioni gli stessi dirigenti vengono condannati per bancarotta fraudolenta, ed oggi hanno la sfacciataggine di dichiarare che le bonifiche di quelle aree sono cavoli di altri, e di chi ?

Quarto : il precedente liquidatore di Enercell ( Dr. Carlo Bianco ) chiedeva per gli impianti, inizialmente 1,7 milioni di euro, poi 1 milione di euro. Oggi il nuovo liquidatore li cede a costo zero, poiché il costo dello smaltimento dell'amianto supera il prezzo delle macchine. (* - Nota n. 1 )

Quinto : finalmente viene fuori la verità. Il solo Movimento Popolare Dignità e Lavoro, in tutto questo periodo, ha sostenuto che la presenza di amianto, oltre che nelle aree Novaceta, è estremamente massiccia nelle aree della centrale termooelettrica ( tanto da indurre il liquidatore a cedere tutto gratis ) . Oggi, come ieri, sosteniamo che per bonificare quelle aree occorrono molti milioni di euro, poiché la presenza di amianto è enorme e la pericolosità di quelle aree, anche quelle limitrofe ( purtroppo oggetto di demolizioni selvagge di questi giorni e di degrado naturale progressivo) , è molto seria e certamente le autorità preposte hanno sottostimato la gravità della situazione.

Sesto : Tutto ciò sta emergendo solo e soltanto grazie al Movimento Popolare Dignità e Lavoro che ha dato inizio alle denunce e si è posto a salvaguardia della salute dei cittadini.

Crediamo che le autorità, la stampa, l'opinione pubblica , non si rendano ancora conto della gravità della situazione. Il Movimento continua a mettersi a disposizione delle autorità senza mai essere coinvolto seriamente in un tavolo tecnico per effettuare , in campo, indagini serie e dettagliate.

La riunione, oggetto di questa comunicazione, si è conclusa ribadendo ai rappresentanti del Comune di Magenta che il Movimento Popolare Dignità e Lavoro continuerà, con ancora maggiore lena, ad indagare, a raccogliere prove e testimonianze ed a denunciare ogni irregolarità alle autorità competenti al fine della tutela della Cittadinanza. Se tale atteggiamento è , per il Comune di Magenta, una forma di collaborazione, allora siamo lieti di offrire la nostra collaborazione. In cambio ci attendiamo almeno che nessuno ci metta i bastoni tra le ruote !

Movimento Popolare Dignità e Lavoro

(* - Nota 1 ) : Per quanto riguarda le macchine attualmente presenti all'interno della centrale termoelettrica di Magenta, è bene far sapere all'opinione pubblica che stiamo parlando di uno straordinario, unico, esclusivo capitale di storia industriale del nostro Paese. All'interno della centrale sono installate, ed ancora in ottima condizione, caldaie, per la produzione di vapore surriscaldato, degli anni '40, '70 e '90, di aziende prestigiose quali ad esempio Ansaldo S.p.A.. Sono installate Turbine a vapore degli anni '50 e '70, a marchio Franco Tosi – Legnano. Inoltre è possibile ammirare straordinarie elettropompe multistadio ( KKK- Marelli S.p.A.- S.Stefano Ticino ), impianti per la produzione di acqua demineralizzata ( Bono S.p.A. - Milano- ) . Insomma un vero e proprio museo di tecnologia. Uno straordinario capitale che ogni altro Paese al mondo sarebbe capace di valorizzare, ed è sconcertante come tale capitale debba essere considerato, da incompetenti ladroni, avvezzi solo a propri squallidi interessi, come “ferro vecchio” da demolire. In Germania, ad esempio, un sito con equivalenti caratteristiche è stato effettivamente trasformato in museo tecnologico e raccoglie oltre due milioni di visitatori ogni anno! Se solo i politici del territorio pensassero più seriamente al “bene comune”, Magenta potrebbe diventare un luogo di interesse notevole.
Si fa presente che, contemporaneamente verrebbe risolto il problema amianto in centrale : in una prima fase, potrebbe essere rimosso solo l'amianto eventualmente deteriorato e continuare a metterne in protezione il rimanente. Una seconda fase, traendo le risorse economiche dal “progetto museo tecnologico”, porterebbe a completamento ( autofinanziato ) l'intera bonifica .

Quest'ultima è un'ulteriore idea che il Movimento porta come contributo alla Città di Magenta. Praticamente un'operazione a costo zero, che eliminerebbe l'urgenza del problema amianto, che creerebbe occupazione, che porterebbe reddito e visibilità al territorio Magentino.

Vorremo almeno che qualche istituzione, qualche privato imprenditore ci contatti. 

martedì 4 febbraio 2014

Quando non c'è bisogno di propaganda !

Il berlusconismo, ormai radicato nella nostra società, è quello stato mentale, quel modo di esistere all'infuori di ogni schema, quel sentirsi “arrogantemente” superiore agli altri, quel non riconoscere la propria ignoranza poiché pervasa da una dose ancora più massiccia di ignoranza. Il non rispetto delle regole, la mistificazione della verità, l'appropriarsi dei meriti e del lavoro altrui per miseri (o per milionari) rendiconti personali.
Il berlusconismo ha prodotto, e reso fruibile da molti, “ l'affare”, la corruzione, la collusione anche tra quelle istituzioni che ne erano (quasi)  immuni.
Negli anni '70 il Sindacato raggiungeva “valori” altissimi. Veniva varata la Legge 300 (Statuto dei Lavoratori) ,quella stessa legge distrutta invece, a poco a poco, dallo stesso sindacato, durante il ventennio che ha avuto come protagonista il pregiudicato di Arcore.
Il Sindacato è un' Istituzione necessaria ed in cui bisogna credere, ma spesso è retto da persone cresciute nel berlusconismo, cresciute nel malaffare. Persone che non ci pensano su due volte a prendere mazzette dal padrone di turno e condannare alla disperazione migliaia di famiglie che restano senza reddito.
I fatti, ad esempio sul nostro territorio, dimostrano che negli ultimi anni, tutte le grandi aziende, hanno chiuso ! E non venitemi a parlare di crisi ! Quattro esempi : ESAB di Marcallo , Maflow di Trezzano, Reno de Medici e Novaceta di Magenta.
Tre di queste fabbriche non sono mai andate in crisi : ESAB , MAFLOW, RENO DE MEDICI hanno portato le produzioni e le lavorazioni altrove ( le prime due all'estero ). NOVACETA, è storia attuale, ha dovuto cessare la produzione poiché i padroni dovevano speculare sulle aree. Ma il sindacato ( tutti ) che doveva “condurre una forte battaglia per i diritti dei lavoratori” dov'era ? Il caso NOVACETA è emblematico ! Oggi qualcuno dovrebbe dirci per quale motivo il sindacato ( tutti ) ha concesso alla sola UNICREDIT , proprietaria delle aree ( !!!!! ), la possibilità di effettuare, tramite imprese in subappalto, lo smantellamento (camuffato da bonifica e messa in sicurezza) dello stabilimento. Qualcuno dovrebbe dire per quale motivo non sono stati effettuati i controlli che, invece, nelle sedi Istituzionali furono concordati tra proprietà, istituzioni locali, sindacati ( tutti ) !
Oggi, c'è qualcuno, per mera e squallida propaganda, che promette (ancora !) di fare quello che non potrà fare. La verità, invece, è che su quel formidabile esposto del 2009 alla Procura di Milano, redatto dal Comitato Magentino Dignità e Lavoro (oggi Movimento Popolare) e sottoscritto da lavoratori organizzati esclusivamente da Dignità e Lavoro, non c'è nessuna firma di alcun sindacalista, ne territoriale, ne nazionale.

Ci preoccupa molto il “berlusconismo”, la mistificazione ! Ci preoccupa la salute ed i diritti dei lavoratori. Senza propaganda, senza se e senza ma. Da sempre siamo stati a fianco dei lavoratori senza ricevere e senza chiedere mai nulla in cambio ! Siamo comunque portati a dimostrare sempre quello che diciamo. Abbiamo recuperato un giornalino di fabbrica (Novaceta) di 35 anni or sono. Allora, come oggi, in prima linea ! Ciao !