mercoledì 31 ottobre 2012

Facebook...che pa..e !



Certo che Facebook è uno strumento formidabile per la diffusione delle notizie, non importa se sono vere o false, se sono meritevoli d’interesse o tendenziose, l’importante è che circolano. Ricordo sempre con grande interesse una commedia, conosciuta solo da pochi, del grande Eduardo che si intitolava “ le bugie con le gambe lunghe” . Ebbene, il grande drammaturgo napoletano sosteneva che le bugie dovevano avere le gambe lunghe, perché avevano bisogno di girare per il mondo e diffondersi, sostituendosi alle verità che, al contrario, avevano sempre le gambe corte, poiché, se non erano di gradimento del padrone (la metafora è il riferimento ai media, quindi alle televisioni, ai giornali ed a tutti i mezzi di comunicazione), quest’ultimo “ gli spezza le gambe” , le fa diventare corte e non possono più raggiungere la gente. Quindi bugie che camminano e verità che restano ferme. Ricordo le bugie diffuse da Colin Power e da Bush quando in televisione, mostrando un’ampollina di vetro, dichiararono che bisognava invadere l’Iraq e destabilizzare Saddam Hussein poiché deteneva armi di distruzione di massa. Questa era la bugia “che doveva girare “, mentre le verità taciute erano gli interessi petroliferi. Andando poi sulle cose nostrane, fino a qualche mese fa, sulle televisioni italiane circolavano le notizie che per tutelare gli Italiani da un’inefficace e lenta giustizia bisognava fare (e sono state fatte) leggi come il falso in bilancio, la Cirielli, il lodo Alfano, etc. La verità nascosta era quella invece che tali leggi servivano solo e soltanto ad un presidente del consiglio che aveva bisogno di nascondere le nefandezze sue personali e delle sue aziende.
Arriviamo a casa nostra. Facebook ci fa leggere del Consigliere Comunale Manuel Vulcano promotore di un Consiglio Comunale aperto. In effetti l’iniziativa è stata promossa dal Movimento Popolare Dignità e Lavoro e da Comune Solidale. Pur riconoscendo al compagno Manuel interessamenti pregressi sulla questione Novaceta, c’è bisogno però di correggere la notizia, perché , così com’è stata data, non corrisponde a verità. Mettiamo tutto in ordine.
  1. La missione di un Consigliere Comunale è quella di raccogliere, gli umori dei concittadini, di ascoltare le loro problematiche, di dare loro voce istituzionale e coinvolgere la Giunta Comunale in modo tale da deliberare soluzioni indirizzate al benessere della comunità.
  2. I numeri ottenuti dalla lista Movimento Popolare Dignità e Lavoro / Comune Solidale durante l’ultima consultazione amministrativa magentina non hanno consentito una rappresentanza della stessa in Consiglio Comunale. Sono mancati una manciata di voti che sarebbero stati, invece, ininfluenti se la lista avesse fatto alleanze elettorali, cosa ritenuta non perseguibile a causa di assoluta mancanza di programmi condivisi.
  3. Movimento Popolare Dignità e Lavoro, già da subito dopo il responso elettorale, nel rispetto del vero spirito Leninista (nessuna alleanza se questa è solo fucina di poltrone), ha continuato le battaglie a sostegno delle lotte dei lavoratori e dei diritti di tutti.
  4. Il giorno 2 luglio u.s. il Movimento Popolare Dignità e Lavoro e Comune Solidale ha presentano una richiesta al Presidente del Consiglio di Magenta (e quindi ai Consiglieri,tutti) per un Consiglio Comunale aperto e per discutere in merito alle crisi occupazionali del territorio ed in particolare delle questioni Saffa e Novaceta (quest’ultima con 130 licenziamenti operativi dal 23 luglio).
  5. Al documento di cui sopra, protocollato il 09 luglio u.s. fa seguito un'intesa tra le parti per riproporre la questione dopo la pausa estiva.
  6. Ai primi di ottobre al Movimento Popolare Dignità e Lavoro viene chiesto, dal Consigliere Vulcano e dall’Assessore Garegnani un incontro preliminare in merito alla richiesta di Consiglio.
  7. Ieri sera infine, Vulcano ha partecipato alla riunione dei Capi-gruppo e, se lo riterrà opportuno, ci ragguaglierà nel merito delle decisioni assunte a fronte della nostra richiesta.
In attesa che i buoni propositi si traducono in fatti , facciamo “camminare” anche altre verità :

A - Il Movimento Popolare Dignità e Lavoro, pur “senza poltrone” continua a fare tutto
quanto è possibile a sostegno dei cittadini, e nella fattispecie, ha chiesto un Consiglio
Comunale aperto già dal luglio scorso.

B - Solo in questi giorni, forse, il Consiglio Comunale stabilirà una data per il consiglio aperto.

C - Sebbene tutti i capi-gruppo risultassero informati in merito alla richiesta del M.P.D.L., il
solo Consigliere Vulcano ed Assessore Garegnani ( e ne diamo loro atto ), hanno
avuto la sensibilità di interessarsi al problema.

M.P.D.L.
Mario De Luca

lunedì 15 ottobre 2012

UNA BUONA NOTIZIA

E dopo Formigoni?

NOTA QUOTIDIANA
La crisi del sistema di potere che ha cementato il presidente della Lombardia è una buona notizia. Di quel potere il Pd è stato complice, come dimostra Penati. Ora si parla di Tabacci. L'alternativa, ovviamente, è un'altra.
La parola fine messa alla carriera politica del “governatore” della regione Lombardia Roberto Formigoni è una buona notizia.
Formigoni è presidente della regione Lombardia ormai da quasi 20 anni e certamente le condizioni politiche e sociali per le cittadine e i cittadini lombardi in questi stessi anni sono certamente peggiorate.
I motivi specifici per cui oggi il “governatore” è costretto ad abbandonare il suo posto – con tempi ancora incerti e che cercherà di condizionare con la sua solita arroganza decisionista – parlano d corruzione, di legami tra politica e malaffare, di sistema politico malato e reso quasi “ingovernabile” da chi avrebbe dovuto garantire proprio governabilità “a vita”.
Quello di cui poco si parla è però il “sistema Formigoni” e cioè la stretta relazione tra politica, economia (imprese) e finanza che il governatore ha costruito intorno a sé e alla Compagnia delle opere (e dintorni). Un sistema nel quale la progressiva privatizzazione di servizi formativi, sanitari e sociali è stata una grande occasione di business per le imprese amiche (specialmente del circuito della CdO) e la costituzione di un sistema di potere lombardo per cui i grandi appalti (dalle autostrade all’Expo), i fondi europei per lo “sviluppo”, i vari voucher per la gestione e finanziamento dei servizi rappresentavano (e ancora rappresentano) il cemento di un blocco di potere tra imprese, banche e ceto politico di centrodestra.
Un sistema che – come a livello nazionale e locale – è costruito sul debito pubblico che aiuta i profitti del sistema bancario e viene fatto pagare a lavoratrici e lavoratori (e disoccupate/i e pensionate/i) con le politiche di taglio ai servizi e di austerità.
Evidente l’accordo con la Lega Nord per la sua partecipazione a questo sistema di potere (tanto che l’unico che ha provato a metterlo in discussione – l’ex assessore leghista Alessandro Cè – prima è stato rimosso dal suo posto, poi dalla stessa lega Nord…).
Ma altrettanto evidente la connivenza del centrosinistra e delle sue espressioni economico-finanziarie, che hanno partecipato a questo sistema e che ne hanno condiviso le basi materiali e ideologiche: privatizzare, sostenere le imprese, un’economia regionale che sfruttasse i “grandi eventi” e gli appalti di cementificazione del territorio. L’esempio “fisico” di questa connivenza è la figura di Filippo Penati – che con Formigoni ha sempre lavorato con estrema tranquillità e condivisione nei suoi anni da presidente della Provincia.
Oggi il Pd guida la “rivolta morale” – mentre è stato incapace di condurre un’opposizione degna di questo nome sia sul piano istituzionale che su quello sociale e politico. Ma con quale credibilità?
Si parla di una candidatura di Bruno Tabacci per il centrosinistra, e sarebbe una scelta comprensibile: dopo aver guidato la transizione nel Comune di Milano (presentando un bilancio che si basa sul riconoscimento della legittimità del debito e quindi sui tagli della spesa), potrebbe “legittimamente” guidare anche questa transizione, ricostruendo un blocco di potere che faccia a meno di Formigoni, distribuisca meglio le risorse del potere stesso tra i vari gruppi di interesse politico-economici e lavi le mani alla politica ormai squalificata.
Di fronte a questo scenario non siamo sicuramente tra quelli che si mettono in moto per un appello a “primarie del centrosinistra” perché da lì non potrà passare alcuna alternativa.
L’alternativa può nascere e rafforzarsi solamente sulle ragioni e la forza di soggetti e movimenti sociali e territoriali – lavoratrici e lavoratori che difendono il loro posto di lavoro, studenti che vogliono un’altra idea e pratica della formazione gratuita e universale, cittadine/i in lotta contro la distruzione del territorio e dell’ambiente – e da loro provare a ricostruire le ragioni e la forza di un progetto di sinistra. Sarebbe interessante provarci.
Pietro Maestri

sabato 6 ottobre 2012

LETTERA APERTA A PIERLUIGI BERSANI




Ecco chi si propone alla guida del nostro Paese !
Dopo venti anni di  "macchiette" berlusconiane e di intrallazzi di PDL e Lega, affilano le armi ( tra di loro ) i Democratici di una se-dicente sinistra che di sinistra non ha nulla. E' sotto gli occhi di tutti il prosieguo dello sfascio del nostro Paese a cura del governo Monti sostenuto da PDL, PD e UDC. Un governo, quello attuale, che mira soprattutto alla salvaguardia degli interessi delle Banche, dei poteri forti e che nulla propone ( anzi ) per la tutela dei diritti dei lavoratori e per la salvaguardia dei posti di lavoro, delle imprese italiane, della cultura, delle nostre università, della nostra ricerca, dei nostri giovani.
Gli Italiani, in nome della più grande "bufala", il cosiddetto VOTO UTILE si apprestano a rieleggere i complici della disfatta del nostro Paese.
A distanza di due anni vogliamo ricordare la visita magentina di un possibile nuovo inquilino di Palazzo Chigi, vogliamo ricordare, nel nostro piccolo di Città di Provincia, le promesse non mantenute, vogliamo ribadire L'INUTILITA' DEL VOTO UTILE, vogliamo anche prendere, come abbiamo fatto da anni e molto prima delle amministrative magentine, le distanze da una sinistra locale che non ci appartiene e non ci rappresenta.
Vogliamo , invece, ricordare che a Magenta come nel resto del Paese esiste ancora una Sinistra di lotta, senza compromessi ed intrallazzi e che può, con orgoglio, ribadire che " NOI NON SIAMO TUTTI UGUALI"
Sinistra Critica ed il Movimento Popolare Dignità e Lavoro

Lettera aperta a Pierluigi Bersani

Caro Pierliuigi,
ti voglio raccontare  l’Italia. L’Italia delle mistificazioni, l’Italia che non c’è. L’Italia che appare ma che non esiste.  L’Italia che è lontana dai problemi  reali, l’Italia lontana dai problemi dei lavoratori. Insomma, ti voglio raccontare l’Italia “delle tre carte”.
Questa vince e questa perde ! L’Italia che spesso descrivi tu quando, giustamente, devi
sottolineare la inadeguatezza di chi ci governava (e diciamo anche di chi ci governa), quell’Italia che però, quando ti serve, la usi anche tu.
A seguito della tua visita magentina (era l’8 ottobre del 2010),scriveva un giornale locale :
” Visita improvvisa, ma fortemente voluta quella di Pierluigi Bersani,..prima davanti ai cancelli della Novaceta, realtà in crisi con centinaia di lavoratori…” .Grazie Pierluigi della tua visita, grazie, se non ci fosse stato un piccolo problema: i tuoi rappresentanti locali, pur pubblicizzando la notizia, non avevano avvertito il comitato dei lavoratori. Si erano però affrettati ad esporre le bandiere di partito. Allora, i lavoratori chiesero di non esporle, così come si era sempre evitato di esporre anche le bandiere di partito riferite a quei compagni che hanno trascorso invece, insieme ai lavoratori, il Natale, il capodanno, il ferragosto, che hanno volantinato in città, che hanno raccolto firme per far decadere aberranti delibere sul PGT cittadino.
Nonostante la “visita improvvisa”, avremmo voluto chiederti alcune cose, ma fummo interrotti da una persona, presente sul piazzale Novaceta solo in occasione del tuo arrivo, che, sostenendo il tuo “carisma”, sentenziò :”In questi anni si son dette tante parole, ma ci sono stati pochi fatti “. Così ti “assisteva” il sindacalista (Segretario di zona ) , presente quella mattina tra i lavoratori e supportato a sua volta solo da una decina di impiegati che dalla chiusura della fabbrica, a differenza dei circa duecento operai, non avevano perso un solo euro. Ebbene, viva la mistificazione. Quel pseudo sindacalista, tutore dei colletti bianchi e  del curatore fallimentare  ( a cui molte volte e pubblicamente ha rivolto ringraziamenti per il lavoro che stava compiendo ! ), tra i lavoratori in lotta, NON SI ERA MAI VISTO PRIMA !
Questo è il Paese che non c’è ! Hai parlato con chi non soffre, e non vogliamo
dire altro. Poi, raccontava ancora il giornale magentino, che la tua visita è continuata “in una realtà in espansione e capace di proporsi con forza anche sui mercati esteri “. Siamo contenti per questa realtà magentina. Ma qualora tu dovessi ricordarti di Magenta (evento calcolato statisticamente con probabilità eguali ad un secondo su duemila anni luce) e trovarti a colloquio col nuovo ministro dello sviluppo, cosa gli dirai ? Dirai che a Magenta tutto va bene ? Noi siamo, invece, quelli a cui va male e siamo anche un po’ incazzati perché, nel frattempo, siamo stati definitivamente licenziati. A proposito, ma la tua promessa di interessarti al caso Novaceta ( era l’8 ottobre del 2010 ) com’è finita ? I fatti ci dicono che in un anno, abbiamo ricevuto da te solo un assordante silenzio. Novaceta, infatti, giusto un anno dopo, ha dato inizio alla demolizione degli impianti.
Ah ! dimenticavo, nonostante la tua promessa non mantenuta ( ma a dire il vero anche di quelle fatte e non mantenute dal PDL e dalla Lega Nord ) le elezioni amministrative ti hanno premiato. Ti comunico, infatti, che a Magenta ha vinto il tuo partito e sono già cinque mesi che governa la Città. Anche questi “nuovi” amministratori locali hanno dei progetti sull’occupazione del magentino.
Tutta la Città sta’ facendo ogni scongiuro possibile !
Mario De Luca
Movimento Popolare Dignità e Lavoro