lunedì 29 settembre 2014

ASM e Città di Magenta : " la Voce dei giovani "

" Uno strumento di dialogo per le nuove generazioni " : un giornalino, uno strumento "per raccontarci  i vostri pensieri e le vostre idee rispetto alla nostra e vostra citta ". Per questo, io e tutta la Giunta comunale ci aspettiamo anche suggerimenti e proposte per migliorare sempre più la città che tutti amiamo "

Ed i liceali del Bramante rispondono con un bellissimo articolo " Magenta piange l'abbandono del Circolo sportivo Novaceta " sottolineando : " oggi l'area è lasciata al deterioramento e all'abbandono poichè non si sta portando avanti un piano di recupero per le strutture " , ed ancora "è inevitabile chiedersi : perchè non si iterviene ?", ed infine :" Il nostro impegno e quello di Vulcano si uniscono per mantenere accesi i riflettori su un'area un tempo produttiva e di grande rilievo per la città, in cui oggi le erbacce e la ruggine avanzano ovunque :"

NESSUN COMMENTO: QUESTO ARTICOLO E' STATO PUBBLICATO NEL DICEMBRE 2012


giovedì 25 settembre 2014

COMUNICATO CONGIUNTO dall'incontro Movimento Popolare Dignità e Lavoro – Manuel Vulcano Consigliere Comunale PRC-CAG


COMUNICATO CONGIUNTO
dall'incontro Movimento Popolare Dignità e Lavoro – Manuel Vulcano Consigliere Comunale PRC-CAG

Si è svolto - presso l'ex Cral Novaceta, ora Ri-PARCO Bene Comune - ieri mercoledì 24 settembre l'incontro tra i volontari del Movimento Popolare Dignità e Lavoro e il consigliere comunale Manuel Vulcano e una rappresentanza del PRC-CAG.

Il consigliere Vulcano ha spazzato ogni dubbio con la sua posizione e quella del suo gruppo in appoggio totale all'occupazione dell'area CRAL confermando il fatto che si stia liberando un area dal degrado per restituirla alla città. Sono infine stati chiariti tutti gli altri punti su cui ci sono state nelle ultime settimane delle reciproche incomprensioni e si è condivisa la posizione sul futuro dell'area.

Il Movimento ricorda che quell'area è da sempre un'area che i lavoratori (attraverso il CRAL) hanno gestito in piena autonomia dalla Novaceta e i suoi impianti sportivi e ricreativi aperti all'intera cittadinanza, che quell'area fu sottratta ai lavoratori e alla Città con l'inganno come dimostrano i 33 avvisi di garanzia a dirigenti e proprietari per aver portato la Novaceta al fallimento gettando sul lastrico centinaia di famiglie operaie, sottraendo centinaia di migliaia di euro alle casse del Comune e impoverendo il territorio, che il subentro dell'attuale proprietà (Unicredit leasing) ha significato l' abbandono al degrado dell'intera area e della stessa zona del quartiere nord della Città.

I partecipanti hanno immediatamente sgombrato il campo da eventuali speculazioni inerenti la così detta “legalità” e la, inopportunamente denominata, “occupazione” dell'area: semmai l'attenzione va concentrata sul futuro del Cral: cosa intende fare l'Amministrazione Comunale per rispondere ai 1600 cittadini che, ad oggi, hanno sottoscritto la petizione per il recupero del Cral aperto a tutti i cittadini come Parco Pubblico e per attività ricreative e sportive?

E poi, cosa intende fare l'Amministrazione Comunale di fronte all'arroganza di una proprietà che per ritorsione chiude la fornitura di acqua, non solo nell’area Cral, ma all’intera area dello stabilimento, lasciandola ad alto rischio d’incendio (campo sportivo e parco giochi sono ancora coperti da una vegetazione di rovi ed erbacce secche, così come ampie zone verdi all’interno dell’ex area produttiva) pur confinando, a pochi metri con abitazioni civili ? Ma non era la stessa Amministrazione che diceva di voler sanzionare la proprietà per i ritardi nella messa in sicurezza e bonifica ?

Cosa intende fare l'Amministrazione Comunale, sapendo che la mancata fornitura d'acqua, non colpisce tanto i volontari del Movimento, quanto i due senza tetto e senza lavoro che la occupano da quasi un anno, senza avere avuto alcuna opportunità di alternativa. Quelle persone, con mezzi di fortuna, erano riusciti almeno a garantirsi un tetto sulla testa . Come faranno a lavarsi, lavare i panni, cucinare, a bere...? Tutte cose che oggi sono diventate per loro difficili e pesanti e che li precipita in una condizione, ancora peggiore delle precedente, paragonabile solo a quanto si vede nel cosi detto “terzo mondo”. Altro che “eccellenza” lombarda !

Su queste due emergenze il consigliere Vulcano ha preso atto della situazione e ha assicurato il suo intervento presso l'Amministrazione Comunale.

Al consigliere Vulcano è stato fatto presente che nessun componente della maggioranza, a differenza di quelli dell'opposizione, si è fatto vedere per visionare la situazione di degrado dell'area, il lavoro svolto per il recupero della stessa ed anche le condizioni dei due senza tetto. Per questo la presenza di Vulcano è finalmente un’inversione di tendenza con questa, fino ad oggi, incomprensibile assenza. Ci si augura che ci sia una corretta attenzione e rispetto verso quei 1600 cittadini che sottoscrivendo la petizione del Movimento reclamano il recupero dell'ex Cral alla Città.

A testimonianza del grave stato di degrado al consigliere è stato fatto notare come l'abbandono del Cral e la chiusura della Novaceta si sono ripercosse anche sulla zona: atti di vandalismo sono all'ordine del giorno (per l'ennesima volta le staccionate di sicurezza della pista ciclabile sono state danneggiate e non riparate), sotto i cespugli e i rovi che sono cresciuti a ridosso della recinzione dell'ex Cral e dei muri della stessa Novaceta da tempo giacciono abbandonati rifiuti di tutti i tipi mai ritirati, lo sfalcio delle sponde del canale è abbandonato sulla pista ciclabile....

Il subentro dell'attuale proprietà e l'abbandono del sito, invece di nuovi insediamenti produttivi e di un rilancio dell'economia cittadina, hanno fatto di quella zona una zona franca. Movimento e Consigliere concordano sull'urgenza di contrastare il degrado e restituire anche con primi progetti parziali vivibilità alla zona.

Movimento Popolare Dignità e Lavoro 
Manuel Vulcano – Cons. Comunale PRC-CAG

domenica 21 settembre 2014

E’ COSI’ STRANA “ STA’ COSA “ ? , ovvero domanda alla Pubblica Amministrazione Magentina

Vogliamo iniziare questa pagina permettendoci di far memoria, ai nostri lettori, di due articoli della 
Costituzione Italiana, da sempre invocata come esempio di civiltà e di tutela dei diritti del Cittadino.
Stiamo parlando di “bene comune”, di espropri, di “trasferire , mediante espropriazione e salvo indennizzo, allo Stato, ad enti pubblici o a comunità di lavoratori atti  a caratterizzare la pubblica utilità ed il pubblico interesse, stiamo parlando di salute, di “bonifica delle terre”, stiamo parlando di
“ ricostruzione di unità produttive”.

Nei princìpi della nostra Costituzione, il Movimento Popolare Dignità e Lavoro sta operando :  

ART.43 : “A fini di utilità generale la legge può riservare originariamente o trasferire, mediante espropriazione e salvo indennizzo, allo Stato, ad enti pubblici o a comunità di lavoratori o di utenti determinate imprese o categorie di imprese, che si riferiscano a servizi pubblici essenziali o a fonti di energia o a situazioni di monopolio ed abbiano carattere di preminente interesse generale.”
ART.44 : “Al fine di conseguire il razionale sfruttamento del suolo e di stabilire equi rapporti sociali, la legge impone obblighi e vincoli alla proprietà terriera privata, fissa limiti alla sua estensione secondo le regioni e le zone agrarie, promuove ed impone la bonifica delle terre, la trasformazione del latifondo e la ricostituzione delle unità produttive; aiuta la piccola e la media proprietà. La legge dispone provvedimenti a favore delle zone montane.”
Purtroppo tali princìpi  spesso non sono conosciuti da chi ci governa , a livello nazionale ed a livello locale e quindi (vogliamo credere che sia solo un problema di non conoscenza ) interpretazioni personali, purtroppo divulgate anche a mezzo stampa, tendono a condizionare l’opinione pubblica.
Ciò che resta sconcertante è l’assoluta contraddizione (anche questa casuale ?) in cui personaggi pubblici cadono su temi ideologicamente e storicamente, invece, condivisi. Ci dispiace molto, infatti dover raccogliere dalla stampa locale, credo a proposito della “occupazione” del Cral  Novaceta, alcune dichiarazioni come quelle sotto riportate :  
  • Consigliere Vulcano : “Ci rendiamo conto che l’amministrazione non può sposare una causa che non rientri nella legalità”
Ci chiediamo se il consigliere Vulcano ha sposato “la causa” dell’amministrazione, soggiogata dalle politiche del PD,  e qual è la posizione del gruppo, che egli rappresenta, in merito all’azione compiuta dai volontari del Movimento, che è stata quella di aver voluto fortissimamente recuperare un’area degradata della Città per restituirla, bonificata e pubblica , alla Città stessa. Un’area, oggi,  resa illegale da imprenditori disonesti,. Un’area sottratta ai lavoratori. Una proprietà ed una dirigenza  che dovrà rispondere di ben 33 avvisi di garanzia per bancarotta fraudolenta ! E’ questa l’illegalità! Se lor signori non rubavano, oggi quell’area era ancora nella disponibilità dei lavoratori ( che l’hanno gestita per oltre 50 anni ) . Ma di cosa stiamo parlando???? !!!!
Ricordiamo anche che ne il consigliere Vulcano, ne gran parte della cosiddetta sinistra che egli rappresenta, ha firmato la petizione per il parco pubblico (che non c’entra niente con la successiva “occupazione” delle aree, cosa avvenuta sei mesi dopo il lancio della campagna ).  Non abbiamo capito di quale legalità il consigliere Vulcano si faccia portavoce e di chi. Forse ha già dimenticato che quando al governo della Città c’era l’amministrazione Del Gobbo, egli ha partecipato ad un’azione illegale, che è stata quella di entrare all’interno della proprietà. Occupò, infatti, “illegalmente”, le aree private dello stabilimento, per girare un cortometraggio, forse il suo primo. Ebbe a disposizione gratuita tutto, la sceneggiatura, ovvero la storia scritta dai lavoratori, gli attori, ovvero i lavoratori del presidio, ed il teatro, ovvero gli interni della fabbrica.
Ci chiediamo se per quell’occasione il consigliere Vulcano abbia fatto riferimento all’illegalità . Sicuramente in quei giorni non era ancora indottrinato dalle “moralistiche e legalitarie “ condizioni dell’attuale Amministrazione magentina. Noi sosteniamo, invece, che non c’era illegalità allora come non c’è illegalità adesso !

Ricordiamo ancora, a proposito della dichiarazione in merito ad una prossima visita presso la struttura Cral,  che, è già trascorso oltre un mese dall’inizio lavori di recupero delle aree da parte dei volontari del Movimento Popolare Dignità e Lavoro, e che fino ad oggi, egli, non si è mai fatto sentire, mentre ha affidato,solo adesso, dichiarazioni alla stampa magentina. Ad oggi, sono intervenuti, tantissimi esponenti della società civile, delle associazioni e della politica magentina, di destra, di centro, del Movimento 5 stelle, di una parte della sinistra, ognuno ha portato un contributo attivo di partecipazione al recupero dell’area. Manca tutta la parte della “cosiddetta sinistra” che forma l’amministrazione comunale, secondo cui, la nostra colpa, la nostra “illegalità” è quella di aver voluto, fortissimamente e con largo anticipo nei tempi, l’annunciammo in aula consiliare ad ottobre 2013, fare qualcosa di concreto per la Città.

Se il consigliere Vulcano vuole rendersi utile, non c’è bisogno di venire a trovarci (il luogo e le persone le conosce bene !), invece,  si attivi da subito per  trovare una soluzione alla mancanza di acqua, effettuata dalla proprietà per ritorsione, alla coppia di persone che vivono all’interno dell’area. Parli con l’assessore responsabile, anche se non è solo competenza di un singolo assessore, ma il degrado, la vergogna, di aver lasciato due persone IN ASSENZA TOTALE DI ACQUA, cioè che non possono lavarsi, non possono utilizzare i servizi igienici, non sanno come cambiarsi la biancheria, non sanno come cucinare e sono costretti ad usare, per bere, acqua in bottiglia che qualcuno porta loro, è una vergogna che riguarda ogni amministratore di comunità della ricca, opulenta,  “civile” e progredita Lombardia.

Comprendiamo bene che spesso diciamo le verità “a muso duro“  (tra l’altro dopo aver cercato tranquilli e costruttivi dialoghi da anni , ndr  : Cosiglio comunale aperto, richiesto nel giugno 2012 ) e che tale atteggiamento può suscitare ad altri, dichiarazioni (incomprensibili ) del tipo  : ” Ma dialogare ( ndr : col Movimento ) non è stato sempre facile “ , ma credo che qualcuno dovrebbe innanzitutto guardare bene dentro se stesso. Un esempio : la scorsa primavera il Movimento Popolare Dignità e Lavoro viene ufficialmente invitato alle tre giornate organizzate dalle staffette partigiane ed a partecipare  all’evento con un proprio gazebo ed il relativo materiale di normale propaganda. Bene, cogliemmo l’occasione per continuare la nostra campagna che prevedeva la raccolta firme alla petizione popolare di “ Salviamo il parco dal degrado, restituiamolo alla Città “.
Il consigliere Vulcano, in persona, vietò ( fatto incomprensibile e fuori da ogni contesto logico) la distribuzione dei volantini informativi per la raccolta firme, sui quali era assente qualunque riferimento politico o ideologico.

Infine, un messaggio indirizzato a tutti i Consiglieri del Comune di Magenta : probabilmente Vi troverete a votare una mozione che chiede l’esproprio dell’area Cral per restituirla come Parco Pubblico alla Città di Magenta. La mozione non è né di destra, né di sinistra, è scritta per il “Bene Comune”, è scritta per Città.
Anche nel 2004 un consigliere di opposizione presentò una mozione sull’area Novaceta per vincolarla ad area industriale, pensando al bene comune, quella mozione passò all’unanimità !
Questa volta, un voto a favore, da chi sostiene una presunta “illegalità”, significherebbe anche eliminare tale eventuale condizione.
Non può essere una mozione, oppure la parte politica che essa rappresenta, a chiedere che il Parco Cral diventi di utilizzo pubblico e che non sia un’area degradata, è una normale richiesta di buon senso e di civiltà sottoscritta  da oltre 1500 Cittadini a cui bisogna dare una risposta credibile, corretta, leale.
Sull’aspetto tecnico-economico dell’eventuale esproprio: c’è una certezza, un NON esproprio favorirebbe gli interessi della proprietà che su quelle aree ha, evidentemente, altre mire, inoltre quelle aree, oggi, con i vincoli attuali, hanno un valore molto basso e potrebbe essere possibile anche una raccolta fondi popolare con il fine di donare alla Città di Magenta un’area verde, di aggregazione, di sport e di svago. 
E’ COSI’ STRANA  “ STA’  COSA “ ?

MPDL