domenica 21 settembre 2014

E’ COSI’ STRANA “ STA’ COSA “ ? , ovvero domanda alla Pubblica Amministrazione Magentina

Vogliamo iniziare questa pagina permettendoci di far memoria, ai nostri lettori, di due articoli della 
Costituzione Italiana, da sempre invocata come esempio di civiltà e di tutela dei diritti del Cittadino.
Stiamo parlando di “bene comune”, di espropri, di “trasferire , mediante espropriazione e salvo indennizzo, allo Stato, ad enti pubblici o a comunità di lavoratori atti  a caratterizzare la pubblica utilità ed il pubblico interesse, stiamo parlando di salute, di “bonifica delle terre”, stiamo parlando di
“ ricostruzione di unità produttive”.

Nei princìpi della nostra Costituzione, il Movimento Popolare Dignità e Lavoro sta operando :  

ART.43 : “A fini di utilità generale la legge può riservare originariamente o trasferire, mediante espropriazione e salvo indennizzo, allo Stato, ad enti pubblici o a comunità di lavoratori o di utenti determinate imprese o categorie di imprese, che si riferiscano a servizi pubblici essenziali o a fonti di energia o a situazioni di monopolio ed abbiano carattere di preminente interesse generale.”
ART.44 : “Al fine di conseguire il razionale sfruttamento del suolo e di stabilire equi rapporti sociali, la legge impone obblighi e vincoli alla proprietà terriera privata, fissa limiti alla sua estensione secondo le regioni e le zone agrarie, promuove ed impone la bonifica delle terre, la trasformazione del latifondo e la ricostituzione delle unità produttive; aiuta la piccola e la media proprietà. La legge dispone provvedimenti a favore delle zone montane.”
Purtroppo tali princìpi  spesso non sono conosciuti da chi ci governa , a livello nazionale ed a livello locale e quindi (vogliamo credere che sia solo un problema di non conoscenza ) interpretazioni personali, purtroppo divulgate anche a mezzo stampa, tendono a condizionare l’opinione pubblica.
Ciò che resta sconcertante è l’assoluta contraddizione (anche questa casuale ?) in cui personaggi pubblici cadono su temi ideologicamente e storicamente, invece, condivisi. Ci dispiace molto, infatti dover raccogliere dalla stampa locale, credo a proposito della “occupazione” del Cral  Novaceta, alcune dichiarazioni come quelle sotto riportate :  
  • Consigliere Vulcano : “Ci rendiamo conto che l’amministrazione non può sposare una causa che non rientri nella legalità”
Ci chiediamo se il consigliere Vulcano ha sposato “la causa” dell’amministrazione, soggiogata dalle politiche del PD,  e qual è la posizione del gruppo, che egli rappresenta, in merito all’azione compiuta dai volontari del Movimento, che è stata quella di aver voluto fortissimamente recuperare un’area degradata della Città per restituirla, bonificata e pubblica , alla Città stessa. Un’area, oggi,  resa illegale da imprenditori disonesti,. Un’area sottratta ai lavoratori. Una proprietà ed una dirigenza  che dovrà rispondere di ben 33 avvisi di garanzia per bancarotta fraudolenta ! E’ questa l’illegalità! Se lor signori non rubavano, oggi quell’area era ancora nella disponibilità dei lavoratori ( che l’hanno gestita per oltre 50 anni ) . Ma di cosa stiamo parlando???? !!!!
Ricordiamo anche che ne il consigliere Vulcano, ne gran parte della cosiddetta sinistra che egli rappresenta, ha firmato la petizione per il parco pubblico (che non c’entra niente con la successiva “occupazione” delle aree, cosa avvenuta sei mesi dopo il lancio della campagna ).  Non abbiamo capito di quale legalità il consigliere Vulcano si faccia portavoce e di chi. Forse ha già dimenticato che quando al governo della Città c’era l’amministrazione Del Gobbo, egli ha partecipato ad un’azione illegale, che è stata quella di entrare all’interno della proprietà. Occupò, infatti, “illegalmente”, le aree private dello stabilimento, per girare un cortometraggio, forse il suo primo. Ebbe a disposizione gratuita tutto, la sceneggiatura, ovvero la storia scritta dai lavoratori, gli attori, ovvero i lavoratori del presidio, ed il teatro, ovvero gli interni della fabbrica.
Ci chiediamo se per quell’occasione il consigliere Vulcano abbia fatto riferimento all’illegalità . Sicuramente in quei giorni non era ancora indottrinato dalle “moralistiche e legalitarie “ condizioni dell’attuale Amministrazione magentina. Noi sosteniamo, invece, che non c’era illegalità allora come non c’è illegalità adesso !

Ricordiamo ancora, a proposito della dichiarazione in merito ad una prossima visita presso la struttura Cral,  che, è già trascorso oltre un mese dall’inizio lavori di recupero delle aree da parte dei volontari del Movimento Popolare Dignità e Lavoro, e che fino ad oggi, egli, non si è mai fatto sentire, mentre ha affidato,solo adesso, dichiarazioni alla stampa magentina. Ad oggi, sono intervenuti, tantissimi esponenti della società civile, delle associazioni e della politica magentina, di destra, di centro, del Movimento 5 stelle, di una parte della sinistra, ognuno ha portato un contributo attivo di partecipazione al recupero dell’area. Manca tutta la parte della “cosiddetta sinistra” che forma l’amministrazione comunale, secondo cui, la nostra colpa, la nostra “illegalità” è quella di aver voluto, fortissimamente e con largo anticipo nei tempi, l’annunciammo in aula consiliare ad ottobre 2013, fare qualcosa di concreto per la Città.

Se il consigliere Vulcano vuole rendersi utile, non c’è bisogno di venire a trovarci (il luogo e le persone le conosce bene !), invece,  si attivi da subito per  trovare una soluzione alla mancanza di acqua, effettuata dalla proprietà per ritorsione, alla coppia di persone che vivono all’interno dell’area. Parli con l’assessore responsabile, anche se non è solo competenza di un singolo assessore, ma il degrado, la vergogna, di aver lasciato due persone IN ASSENZA TOTALE DI ACQUA, cioè che non possono lavarsi, non possono utilizzare i servizi igienici, non sanno come cambiarsi la biancheria, non sanno come cucinare e sono costretti ad usare, per bere, acqua in bottiglia che qualcuno porta loro, è una vergogna che riguarda ogni amministratore di comunità della ricca, opulenta,  “civile” e progredita Lombardia.

Comprendiamo bene che spesso diciamo le verità “a muso duro“  (tra l’altro dopo aver cercato tranquilli e costruttivi dialoghi da anni , ndr  : Cosiglio comunale aperto, richiesto nel giugno 2012 ) e che tale atteggiamento può suscitare ad altri, dichiarazioni (incomprensibili ) del tipo  : ” Ma dialogare ( ndr : col Movimento ) non è stato sempre facile “ , ma credo che qualcuno dovrebbe innanzitutto guardare bene dentro se stesso. Un esempio : la scorsa primavera il Movimento Popolare Dignità e Lavoro viene ufficialmente invitato alle tre giornate organizzate dalle staffette partigiane ed a partecipare  all’evento con un proprio gazebo ed il relativo materiale di normale propaganda. Bene, cogliemmo l’occasione per continuare la nostra campagna che prevedeva la raccolta firme alla petizione popolare di “ Salviamo il parco dal degrado, restituiamolo alla Città “.
Il consigliere Vulcano, in persona, vietò ( fatto incomprensibile e fuori da ogni contesto logico) la distribuzione dei volantini informativi per la raccolta firme, sui quali era assente qualunque riferimento politico o ideologico.

Infine, un messaggio indirizzato a tutti i Consiglieri del Comune di Magenta : probabilmente Vi troverete a votare una mozione che chiede l’esproprio dell’area Cral per restituirla come Parco Pubblico alla Città di Magenta. La mozione non è né di destra, né di sinistra, è scritta per il “Bene Comune”, è scritta per Città.
Anche nel 2004 un consigliere di opposizione presentò una mozione sull’area Novaceta per vincolarla ad area industriale, pensando al bene comune, quella mozione passò all’unanimità !
Questa volta, un voto a favore, da chi sostiene una presunta “illegalità”, significherebbe anche eliminare tale eventuale condizione.
Non può essere una mozione, oppure la parte politica che essa rappresenta, a chiedere che il Parco Cral diventi di utilizzo pubblico e che non sia un’area degradata, è una normale richiesta di buon senso e di civiltà sottoscritta  da oltre 1500 Cittadini a cui bisogna dare una risposta credibile, corretta, leale.
Sull’aspetto tecnico-economico dell’eventuale esproprio: c’è una certezza, un NON esproprio favorirebbe gli interessi della proprietà che su quelle aree ha, evidentemente, altre mire, inoltre quelle aree, oggi, con i vincoli attuali, hanno un valore molto basso e potrebbe essere possibile anche una raccolta fondi popolare con il fine di donare alla Città di Magenta un’area verde, di aggregazione, di sport e di svago. 
E’ COSI’ STRANA  “ STA’  COSA “ ?

MPDL


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