Vogliamo iniziare questa pagina permettendoci di
far memoria, ai nostri lettori, di due articoli della
Costituzione Italiana, da sempre invocata come esempio
di civiltà e di tutela dei diritti del Cittadino.
Stiamo parlando di “bene
comune”, di espropri, di “trasferire , mediante espropriazione e salvo indennizzo, allo Stato,
ad enti pubblici o a comunità di lavoratori” atti a caratterizzare la pubblica utilità ed il
pubblico interesse, stiamo parlando di salute, di “bonifica delle terre”, stiamo parlando di
“ ricostruzione di unità produttive”.
Nei princìpi della nostra
Costituzione, il Movimento Popolare
Dignità e Lavoro sta operando :
ART.43 : “A fini di utilità generale la legge
può riservare originariamente o trasferire, mediante espropriazione e salvo
indennizzo, allo Stato, ad enti pubblici o a comunità di lavoratori o di utenti
determinate imprese o categorie di imprese, che si riferiscano a servizi
pubblici essenziali o a fonti di energia o a situazioni di monopolio ed abbiano
carattere di preminente interesse generale.”
ART.44 : “Al fine di conseguire il razionale
sfruttamento del suolo e di stabilire equi rapporti sociali, la legge impone
obblighi e vincoli alla proprietà terriera privata, fissa limiti alla sua
estensione secondo le regioni e le zone agrarie, promuove ed impone la bonifica
delle terre, la trasformazione del latifondo e la ricostituzione delle unità
produttive; aiuta la piccola e la media proprietà. La legge dispone
provvedimenti a favore delle zone montane.”
Purtroppo tali princìpi spesso non sono conosciuti da chi ci governa
, a livello nazionale ed a livello locale e quindi (vogliamo credere che sia
solo un problema di non conoscenza ) interpretazioni personali, purtroppo
divulgate anche a mezzo stampa, tendono a condizionare l’opinione pubblica.
Ciò
che resta sconcertante è l’assoluta contraddizione (anche questa casuale ?) in
cui personaggi pubblici cadono su temi ideologicamente e storicamente, invece, condivisi.
Ci dispiace molto, infatti dover raccogliere dalla stampa locale, credo a
proposito della “occupazione” del Cral
Novaceta, alcune dichiarazioni come quelle sotto riportate :
- Consigliere Vulcano : “Ci rendiamo conto che l’amministrazione non può sposare una causa che non rientri nella legalità”
Ci
chiediamo se il consigliere Vulcano ha sposato “la causa” dell’amministrazione,
soggiogata dalle politiche del PD, e qual
è la posizione del gruppo, che egli rappresenta, in merito all’azione compiuta
dai volontari del Movimento, che è stata quella di aver voluto
fortissimamente recuperare un’area degradata della Città per restituirla,
bonificata e pubblica , alla Città stessa. Un’area, oggi, resa illegale da imprenditori disonesti,. Un’area
sottratta ai lavoratori. Una proprietà ed una dirigenza che dovrà rispondere di ben 33 avvisi di
garanzia per bancarotta fraudolenta ! E’ questa l’illegalità! Se lor signori
non rubavano, oggi quell’area era ancora nella disponibilità dei lavoratori (
che l’hanno gestita per oltre 50 anni ) . Ma di cosa stiamo parlando???? !!!!
Ricordiamo
anche che ne il consigliere Vulcano, ne gran parte della cosiddetta sinistra
che egli rappresenta, ha firmato la petizione per il parco pubblico (che non
c’entra niente con la successiva “occupazione” delle aree, cosa avvenuta sei
mesi dopo il lancio della campagna ). Non abbiamo capito di quale legalità il
consigliere Vulcano si faccia portavoce e di chi. Forse ha già dimenticato che
quando al governo della Città c’era l’amministrazione Del Gobbo, egli ha partecipato ad un’azione illegale, che è stata quella
di entrare all’interno della proprietà. Occupò, infatti, “illegalmente”, le
aree private dello stabilimento, per girare un cortometraggio, forse il suo
primo. Ebbe a disposizione gratuita tutto, la sceneggiatura, ovvero la storia
scritta dai lavoratori, gli attori, ovvero i lavoratori del presidio, ed il
teatro, ovvero gli interni della fabbrica.
Ci
chiediamo se per quell’occasione il consigliere Vulcano abbia fatto riferimento
all’illegalità . Sicuramente in quei giorni non era ancora indottrinato dalle
“moralistiche e legalitarie “ condizioni dell’attuale Amministrazione magentina.
Noi sosteniamo, invece, che non c’era illegalità allora come non c’è illegalità
adesso !
Ricordiamo ancora, a proposito della dichiarazione in merito ad una prossima visita
presso la struttura Cral, che, è già trascorso oltre un mese
dall’inizio lavori di recupero delle aree da parte dei volontari del Movimento Popolare Dignità e Lavoro, e
che fino ad oggi, egli, non si è mai fatto sentire, mentre ha affidato,solo
adesso, dichiarazioni alla stampa magentina. Ad oggi, sono intervenuti,
tantissimi esponenti della società civile, delle associazioni e della politica
magentina, di destra, di centro, del Movimento 5 stelle, di una parte della
sinistra, ognuno ha portato un contributo attivo di partecipazione al recupero
dell’area. Manca tutta la parte della “cosiddetta sinistra” che forma
l’amministrazione comunale, secondo cui, la nostra colpa, la nostra “illegalità”
è quella di aver voluto, fortissimamente e con largo anticipo nei tempi,
l’annunciammo in aula consiliare ad ottobre 2013, fare qualcosa di concreto per
la Città.
Se
il consigliere Vulcano vuole rendersi utile, non c’è bisogno di venire a
trovarci (il luogo e le persone le conosce bene !), invece, si attivi da subito per trovare una soluzione alla mancanza di acqua,
effettuata dalla proprietà per ritorsione, alla coppia di persone che vivono
all’interno dell’area. Parli con l’assessore responsabile, anche se non è solo
competenza di un singolo assessore, ma il degrado, la vergogna, di aver
lasciato due persone IN ASSENZA TOTALE DI ACQUA, cioè che non possono lavarsi,
non possono utilizzare i servizi igienici, non sanno come cambiarsi la
biancheria, non sanno come cucinare e sono costretti ad usare, per bere, acqua
in bottiglia che qualcuno porta loro, è una vergogna che riguarda ogni
amministratore di comunità della ricca, opulenta, “civile” e progredita Lombardia.
Comprendiamo
bene che spesso diciamo le verità “a muso duro“
(tra l’altro dopo aver cercato tranquilli e costruttivi dialoghi da anni
, ndr : Cosiglio comunale aperto, richiesto nel giugno 2012 ) e che
tale atteggiamento può suscitare ad altri, dichiarazioni (incomprensibili ) del
tipo : ” Ma dialogare ( ndr : col Movimento ) non è stato sempre facile “ , ma credo che qualcuno dovrebbe
innanzitutto guardare bene dentro se stesso. Un esempio : la scorsa primavera
il Movimento Popolare Dignità e Lavoro viene ufficialmente invitato alle tre
giornate organizzate dalle staffette partigiane ed a partecipare all’evento con un proprio gazebo ed il relativo
materiale di normale propaganda. Bene, cogliemmo l’occasione per continuare la
nostra campagna che prevedeva la raccolta firme alla petizione popolare di “ Salviamo il parco dal degrado,
restituiamolo alla Città “.
Il
consigliere Vulcano, in persona, vietò ( fatto incomprensibile e fuori da ogni
contesto logico) la distribuzione dei volantini informativi per la raccolta
firme, sui quali era assente qualunque riferimento politico o ideologico.
Infine,
un messaggio indirizzato a tutti i
Consiglieri del Comune di Magenta : probabilmente Vi troverete a votare
una mozione che chiede l’esproprio dell’area Cral per restituirla come Parco Pubblico alla Città di Magenta.
La mozione non è né di destra, né di sinistra, è scritta per il “Bene Comune”,
è scritta per Città.
Anche
nel 2004 un consigliere di opposizione presentò una mozione sull’area Novaceta
per vincolarla ad area industriale, pensando al bene comune, quella mozione passò all’unanimità !
Questa
volta, un voto a favore, da chi sostiene una presunta “illegalità”,
significherebbe anche eliminare tale eventuale condizione.
Non
può essere una mozione, oppure la parte politica che essa rappresenta, a
chiedere che il Parco Cral diventi di utilizzo pubblico e che non sia un’area
degradata, è una normale richiesta di buon senso e di civiltà sottoscritta da oltre 1500 Cittadini a cui bisogna dare
una risposta credibile, corretta, leale.
Sull’aspetto
tecnico-economico dell’eventuale esproprio: c’è una certezza, un NON esproprio
favorirebbe gli interessi della proprietà che su quelle aree ha, evidentemente,
altre mire, inoltre quelle aree, oggi, con i vincoli attuali, hanno un valore
molto basso e potrebbe essere possibile anche una raccolta fondi popolare con
il fine di donare alla Città di Magenta un’area verde, di aggregazione, di
sport e di svago.
E’ COSI’ STRANA “ STA’
COSA “ ?
MPDL
Nessun commento:
Posta un commento