sabato 16 dicembre 2017

Dall’esproprio …alla fontanella !

La storia che vi voglio raccontare è quella delle promesse che, in politica, vengono “sfornate” quotidianamente come brioches, bomboloni e maritozzi. Queste “prelibatezze giornaliere” devono essere consumate fresche poiché non durano più di un giorno e, gli Italiani, il maritozzo, il giorno dopo non sono più disponibili a mangiarlo, mentre le promesse, specialmente quando fatte da professionisti e condite con salse “stabilizzanti” e dense di conservanti li mangiano senza guardare nemmeno la data di scadenza, anzi, basta che i professionisti, di volta in volta, taroccano tale data , ecco che gli imboniti italioti ingeriscono tonnellate di antiossidanti, coloranti, conservanti.
Ecco, con la salute non si scherza, ma la metafora “ci azzecca” molto poiché, i politici, gli amministratori del territorio, che si alternano di volta in volta, proprio grazie a “ chi la spara più grossa “,  devono essere quelli più attenti alla tutela della salute e del benessere dei Cittadini, mentre invece, quelle rare volte che si chiede loro di dare delle risposte, oppure di ascoltare  suggerimenti dalla Società Civile, ecco che si ergono, invece, su piedistalli di superiorità, a distanza “di sicurezza”, con consumata prosopopea ed indisponente sicurezza “acquisita” dal ruolo istituzionale ricevuto, in prestito ( è bene che si ricordi sempre ), dai Cittadini.
Accade che il Movimento Popolare Dignità e Lavoro, da sempre impegnato sul territorio su temi fondamentali come il lavoro, la salute dei Cittadini e la tutela del Bene Comune, organizza una serata denominata la FESTA DEL DIRITTO , ne motiva l’occasione ed invita, con largo anticipo, tutte le forze politiche ed istituzionali del territorio. Risultato, una serata con i saloni zeppi di ospiti, commenti e dibattiti, proiezione di qualche “clip nostrana “ , un bel pranzo e finale musicale. Tanto impegno dei volontari del MPDL e dellAssociazione Ri-Parco Bene Comune, la presenza graditissima di Gigi Malabarba, di Massimo Gatti, di Vitorio Bressi, dei compagni-amici della Sinistra di Sedriano ( tutto lo Staff ) , di una Cooperativa del territorio, di tantissimi seri e preparati Cittadini con cui si è parlato di programmi ed anche di Politica ( quella con la P maiuscola ). Ed allora, chi mancava ?  Ovviamente mancavano i precedenti ed attuali amministratori della Città di Magenta, regolarmente invitati e regolarmente assenti. Alcuni, qualche giorno prima dell’evento, dichiaravano l’impossibilittà di presenza per precedenti impegni, altri nemmeno rispondevano.
Ma la serata è andata bene lo stesso poiché all’assenza delle su citate istituzioni si è supplito con la proiezione di una clip ( 4-5 minuti ) registrata circa quattro anni or sono, a proposito dell’area ex Cral Novaceta, che vi riproponiamo di seguito, dove tutti abbiamo ri-ascoltato, con grande piacere, le dichiarazioni dell’ex Sindaco di Magenta nonché Assessore Regionale :
“la Regione farà sicuramente una legge sul consumo di suolo…”
“ogni PGT, ogni Sindaco, ogni Consiglio Comunale che vota, sceglierà nel proprio Comune…io credo che questa non è un’area dismessa come tante altre, è un’area dismessa dove, le inchieste della Procura, le vicende che sono venute fuori negli anni, hanno detto che qua qualcosa non ha funzionato a danno dei Lavoratori….quello che c’è nel PGT oggi non si tocca, c’è un’area Cral, che oggi è un’area privata, li’ credo che l’Amministrazione possa cominciare ad interloquire con chi fa il PGT per verificare l’ipotesi che quell’area di espropriarla per pubblica utilità…qui c’è un capogruppo ( Morabito Rocco ) , possiamo annunciare potrebbe essere di preparare una mozione da portare in Consiglio Comunale….l’impegno affinchè : A – quest’area anche nei prossimi PGT rimanga con questi vincoli attuali,  B – che l’area sia oggetto di un esproprio per pubblica  utilità e sia affidata alla Città…e voglio vedere chi la vota e chi non la vota !!!!”
Bene, l’altra autorita a cui, recentemente, avevamo chiesto se vi fossero stati incontri con la proprietà dell’area e quindi decisioni o accordi nel merito, è stata l’attuale Sindaco di Magenta. La Dottoressa Calati, un paio di mesi fa, ci assicurò che era in programma un incontro…
Chiedemmo anche se l’Amministrazione potesse aiutarci a pulire quella, sebbene privata, pur parte della Città abbandonata e lasciata al degrado. L’impossibilità di tale azione ci fu ribadita, a dire il vero, anche dall’assessore competente , nel senso che la “spazzatura”  prodotta da altri, per due anni, dovesse rimanere lì dov’era, a due passi dalla pista ciclo-pedonabile attraversata quotidianamente da centinaia di Cittadini !!!
Quindi chiedemmo al Sindaco, in un perverso gioco al ribasso, se, proprio sulla pista ciclo-pedonabile avesse potuto far installare una fontanella pubblica ( no casetta dell’acqua, ma solo rubinetto ! )  che avrebbe avuto due effetti positivi a favore della comunità, il primo di corredare la lunga pista ciclo-pedonabile di un accessorio indispensabile , specialmente nel periodo estivo , ed il secondo effetto positivo sarebbe stato quello di permettere all’Associazione Ri-Parco Bene Comune di avere a disposizione un po’ d’acqua indispensabile ad espletare  quei servizi primari necessari alla continuazione della gratuita bonifica e pulizia dell’area che la stessa Associazione stava portando avanti con grandi sacrifici. NULLA , ad oggi, nemmeno una risposta !!!
Dall’ esproprio…alla fontanella  !    Onorevole….ma mi faccia il piacere !!!

Mario De Luca







venerdì 20 ottobre 2017

22 ottobre, ti prometto !

Il mese di ottobre è un mese fantastico per la storia dell’Umanità. Nel contesto politico, sociale, scientifico, questo mese raccoglie eventi mondiali straordinari, tra i quali vogliamo ricordare il 12 ottobre  1492 quando Cristoforo Colombo scopre l’America, oppure la rivoluzione d'ottobre che segnò dapprima il crollo dell'Impero russo e poi l'instaurazione della Repubblica sovietica, oppure, il 4 ottobre   1957  quando venne lanciato nello spazio il primo satellite.
Anche in Italia, il mese di ottobre annovera un evento eccezionale per il nostro Paese.
Il  3 ottobre 1839  avviene l’inagurazione della linea Napoli-Portici, prima ferrovia d'Italia, fu inaugurata alla presenza del re Ferdinando II e di un folto pubblico in festa per il grande evento. L'impresa borbonica segnò l'inizio di un importante processo industriale che l'anno dopo portò alla costruzione del Reale Opificio Borbonico di Pietrarsa. Qui furono chiamati ad operare ingegneri e imprenditori di tutta Europa, favorendo lo sviluppo di una fiorente industria siderurgica e meccanica.

Ma il mese di ottobre, verrà ricordato, nella storia mondiale, quando nell’anno 2017 la Lega Nord chiese agli elettori delle regioni italiane, Lombardia e Veneto, di esprimersi in merito ad un’autonomia fiscale, lasciando lo stato ladrone romano senza più i lauti fondi dei contribuenti padani !
Si promettono quindi, più soldi ai padani (e chi è che non abbocca quando prometti più soldi !),
si promette autonomia nel campo della sanità ( dopo che la Lombardia è stata  derubata, per lustri, da governatori “celesti” amici , anche al referendum, dei verdi padani ) . Si promettono assunzioni nella scuola e cattedre solo ai padani, si promette di tutto, l’importante che l’avente diritto al voto, cittadino lombardo-veneto, si rechi alle urne.

Allora vogliamo ricordare ai Cittadini delle regioni Lombardia e Veneto solo alcune delle promesse fatte dal 1996 ad oggi dalla Lega Nord, ed ovviamente, mai mantenute. Promesse, buttate lì, come mera propaganda, quasi sempre alla vigilia di consultazioni elettorali nazionali, che permettono loro, nei collegi uninominali, di raccoglie un gran numero di parlamentari, di portarli a Roma ( “ladrona” ) e di fare l’esatto contrario di quanto promesso agli sprovveduti elettori, appoggiando, ad esempio, com’è accaduto nel passato, tutta quella serie di leggi schifezze ed “ad personam” per salvare dal carcere perenne l’ex cavaliere. Leggi che hanno visto la Lega Nord votare con i Previti, i Dell’Urti, i Cosentino, i Berlusconi, ed ancora oggi, mirano, con questi , a poltrone romane.

Anche in materia referendaria , forse si è già dimenticato che :

-         il 15 settembre 1996 a Venezia, Umberto Bossi proclama l’indipendenza della Repubblica Padana ed indice un referendum per l’indipendenza che, il 25 maggio del 1997 porta alle urne 4.833.863 cittadini “padani” che, puntualmente, rimangono delusi, poiché dopo quella data non accade nulla !

Di seguito ricordiamo altre promesse della Lega Nord fatte ai Cittadini della Lombardia e del Veneto, alcune delle quali che hanno avuto conseguenze drammatiche ed hanno segnato la vita a molte persone :

-         nel 2000 nasce Credieuronord, la banca padana, che fallisce dopo solo 4 anni e brucia 15 milioni di euro mandando sul lastrico 3400 leghisti tesserati e correntisti.

Ci sono poi episodi che evidenziano la povera e puerile propaganda delle Lega Nord :

-         il 23 luglio del 2011, vengono inagurati a Monza i “Ministeri del Nord” ( solite promesse, autonomia nella Scuola, nella Sanità, e bla, bla, bla…) che chiudono dopo soli 3 mesi, il 19 ottobre 2011.
-         Il 13 dicembre del 2011, Umberto Bossi, su Radio 24 : “ La Lira non tornerà e la Padania si farà una sua moneta” !   ( concedetemi una battuta : veramente “una sua moneta” se l’era fatta lui, insieme al “trota, al tesoriere , alla vice-presidente della Camera, con le lauree in Albania, con i diamanti in Tanzania….)

Evitiamo di segnalare episodi recenti , la Storia , prossima, ci consegnerà anche quelli.

22 ottobre, ti prometto !


M. De Luca

sabato 2 settembre 2017

Nella notte tra mercoledì e giovedì scorso il Cral ex Novaceta è stato di nuovo preso di mira.

Questa volta i delinquenti (o il delinquente?) sono arrivati attrezzati di piede di porco e, evidentemente a conoscenza del luogo, hanno fatto saltare il lucchetto di uno dei cancelli, si sono diretti verso il retro del bar, che hanno aperto facendo saltare i due chiavistelli. Hanno riempito vari borsoni di tutto quello che hanno trovato: biscotti e salatini, una ventina di bottiglie di bibite (insomma la dotazione per gli aperitivi domenicali) e …….persino il cibo per i gatti….! Hanno rimosso anche il finestrino blindato, in lamierino dipinto di blu a copertura del lucernario del retro bar. Dal lucernario non si può entrare visto che la finestrella ha una doppia fila di barre e per rimuovere il finestrino si deve essere già all’interno del retro bar. Lo avevamo montato per evitare che qualche delinquente cercasse di nuovo di dar fuoco al bar versando all’interno liquidi infiammabili, come è già successo poco prima del 1° maggio scorso. Lo abbiamo cercato per rimetterlo al suo posto, convinti di un atto di puro vandalismo, ma non lo abbiamo trovato: nè nell’area Cral né nel Villoresi. Allora perché lo hanno rimosso e fatto sparire ? Giriamo questa domanda alle autorità competenti e alle forze dell’ordine. Altra stranezza è che queste incursioni avvengono puntualmente alla vigilia di iniziative organizzate nel Cral: ieri alla vigilia della festa del 1° maggio, oggi alla vigilia dell’Assemblea degli iscritti all’Associazione Ri-Parco Bene Comune ! Noi non ci ritiriamo, non lasceremo il Cral al degrado e nemmeno alla delinquenza: ci stiamo battendo da anni perché torni ad essere Parco e Centro Sportivo Pubblico come è stato pensato, realizzato e gestito dai lavoratori dell’ex Novaceta e come hanno chiesto anche 2000 cittadini nel lontano 2013. E rinnoviamo l’appello alle autorità a intervenire come già intervengono in altre situazioni di degrado e di pericolo per la cittadinanza. Restiamo in attesa di un incontro col nuovo Sindaco, dr.ssa Calati, da cui ci auguriamo attenzione e risposte che da anni non abbiamo avuto.

giovedì 10 agosto 2017

Un bel racconto !


Allora, tu sei senza lavoro, i tuoi fratelli sono senza lavoro, la tua famiglia non ce la fa ad andare avanti, quindi tu, dando fondo a tutto quello che hai e chiedendo aiuto ai parenti, metti insieme un po' di soldi per riuscire ad arrivare in un posto in cui tentare di avere più possibilità e così poter anche aiutare la tua famiglia da lontano.
Parti, attraversi deserti e viaggi in condizioni molto difficili perchè le frontiere che incontri non sono tutte d'accordo a farti passare e neanche tanto contente di vederti. Ti affidi, pagando, a gente che ti aiuta a passare e alla fine arrivi in Libia. Li vieni fermato e imprigionato in un centro d'accoglienza tanto caldeggiato dall'Europa, ma vieni trattato come un delinquente, fai la fame, la sete, vieni picchiato, torturato e magari anche violentato. Sei nessuno, carne in mano a gente che può fare di te quello che vuole.
Riesci a trovare una barca, cioè un gommone, che parte per l'Italia e fai di tutto per salirci dando fondo ai soldi rimasti, sperando così di lasciare dietro di te l'inferno che hai vissuto. Sei sporco, sudato, ferito ma hai in mano la speranza di un domani migliore.
Intanto in Italia e in Europa dei signori e delle signore molto per bene decidono che no, non possiamo permetterci di farti arrivare qui, che è meglio se torni indietro. Niente di personale s'intende, ma difatti tu per loro non sei una persona, sei un problema, e qui la ggente non ti vuole, gli hanno raccontato che tu sei un delinquente, un fannullone, sporco e cattivo e che quando sarai qui ti comporterai male e vorrai comandare su tutti noi, autoctoni che ci siamo fatti un culo così per perdere senpre di più le nostre stesse sicurezze e i nostri diritti e dignità di persone.
Ci manca solo che arrivi tu che sei messo ancora peggio di noi. 
A un certo punto della notte il gommone comincia a fare acqua, da lontano arrivano delle luci, forse sono dei soccorsi, ci speri e preghi con gli altri, sempre più in agitazione.
Le luci si avvicinano, sparano. E' la guardia costiera libica che grazie agli aiuti internazionali forniti dall'Italia adesso ti riporta da dove sei partito, in Libia.
Al barcone della settimana prima sapevi che era andata "meglio" era stato soccorso dalla nave di una Ong, anche se su 60, piu' di 20 tuoi fratelli e sorelle erano morti annegati, ma gli altri erano stati tratti in salvo.
Quella nave questa notte non c'è perchè, come pare dai sondaggi effettuati, la maggioranza delle persone che vivono in Italia non vuole che quella nave venga li e il solerte governo l'ha bloccata in porto perchè accusata di fare il gioco degli scafisti.
Ci sono le elezioni prima o poi, ma soprattutto c'è la crisi economica, bisognerà stringere ancora la cinta e bisogna abituare la gente a essere cattiva e a seguire il "morte tua vita mia", non ci deve essere posto per la solidarietà, per la collaborazione fra simili, potrebbe essere una soluzione, una strada pericolosa, rischierebbe di mettere in crisi il sistema, il modo di far funzionare questa società.
Insomma, per farla breve, tu devi morire, scusami, ma è necessario.
Pappo Franco Satanasso

lunedì 7 agosto 2017

STAZIONE FS DI MAGENTA: BENE LA BIGLIETTERIA AUTOMATICA MA DEI SACCHI DI PIETRISCO CONTENENTE AMIANTO NE PARLIAMO?



Nella scorsa settimana i giornali hanno riportato con enfasi l’installazione di una biglietteria automatica all’interno della Stazione FS di Magenta e sottolineato la soddisfazione del sindaco Calati e dell’assessore regionale Del Gobbo per la proficua collaborazione con le Ferrovie. Bene !

Forti di queste dichiarazioni di proficua collaborazione tra Comune, Regione e Ferrovie però non possiamo fare a meno di sottolineare il silenzio tombale del Comune su un’altra notizia che riguarda la Stazione FS di Magenta: lo stoccaggio di una gran quantità di sacchi contrassegnati come rifiuti speciali contenenti amianto.

Le Ferrovie interrogate hanno risposto al giornale online CorriereAltoMilanese del 1° agosto e poi ripresa da Il Giorno il 3 agosto: “La rimozione del materiale - spiegano – rientra tra le attività previste, attualmente in corso, per il potenziamento tecnologico della Torino – Padova. La rimozione avviene tramite impresa qualificata e con le necessarie prescrizioni, per impedire la liberazione nell’aria delle fibre contenute in alcune parti del pietrisco ferroviario rimosso. Il Piano di Lavoro è stato trasmesso preventivamente alla ASL competente”. Aggiungono inoltre che il materiale rimosso è stato confezionato in appositi contenitori (big bags) certificati e idonei ad impedire l’emissione di fibre. “Si sta procedendo con il prelievo e lo smaltimento a norma di legge – concludono – con società in possesso dei requisiti richiesti dalla normativa ambientale (termine attività previsto entro fine agosto)

Prendiamo atto delle dichiarazioni rassicuranti delle Ferrovie e dalla previsione del termine attività per fine agosto ma, secondo noi, non sono del tutto soddisfacenti perchè non danno conto di dove sia stato rimosso il pietrisco contenente amianto (il tratto Torino-Padova misura oltre 350 km!), non spiega perché quei sacchi siano stati stoccati all’aperto nell’area della stazione FS di Magenta, e da ultimo, ma non meno importante, non dice nemmeno se il Comune sia stato messo a conoscenza dei lavori.

Perciò alle Ferrovie rinnoviamo queste domande:

1. dove è stato prelevato il pietrisco contenente amianto stoccato nei sacchi a Magenta?
2. e, più precisamente, è stato prelevato dalla massicciata del tratto ferroviario magentino ? In caso affermativo, ne hanno messo a conoscenza tempestivamente il Comune ?
2. e comunque, hanno informato il Comune dello stoccaggio dei suddetti sacchi all’aperto nell’area della stazione FS di Magenta ?

Al Sindaco, in quanto responsabile della salute pubblica, visto che finora non si è a conoscenza di un suo segnale di attenzione alla vicenda, nonostante gli articoli di giornale e non, chiediamo:

1. ha avuto informazioni su lavori di eventuale rimozione a Magenta del pietrisco contenente amianto ?
2. ha avuto informazioni sul perché dello stoccaggio a Magenta dei suddetti sacchi ?
2. In caso affermativo, quale iniziative di vigilanza a tutela della salute pubblica siano state poste in essere dall’attuale amministrazione e se ha conoscenza di iniziative della competente ASL?
3. In caso negativo, se è a conoscenza di informazioni alla precedente amministrazione e sue eventuali iniziative ?













 

sabato 29 luglio 2017

Nuova linea


Crediamo che la pluralità di pensiero sia alle fondamenta della Democrazia, per questo motivo, accettiamo e pubblichiamo articoli di amici che vogliono collaborare con questo blog, nello spirito dell'informazione corretta, del dibattito politico, nella serietà del linguaggio e dell'esposizione, chiedendo solo lontananza da pettegolezzi e turpiloqui.

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Sono deluso da questo mondo Occidentale cosiddetto democratico e social-liberale falso ed ipocrita - assolutamente incurante delle masse, a dispetto di volere esportare la nostra democrazia …malata.
Tecnologicamente avanzati ma socialmente arretrati (gli USA poi non ne parliamo!?) : ci riempiamo la bocca di tolleranza, benevolenza, comprensione mentre sfruttiamo quei paesi e quelle popolazioni sottoponendoli ai nostri porci comodi e facendo loro produrre di tutto e di più (agricoltura e tessile  in primis) a livelli sottocosto per cui fanno
la fame e c’invadono.
Siamo idioti se pensiamo che i seri problemi dell’Africa e del Medio Oriente, li risolviamo col “volemose bene” lasciando l’immigrazione libera, mentre dovremmo investire da loro per creare posti di lavoro e nutrire le loro famiglie!
Qui da noi ci siamo deindustrializzando, abbiamo pesantemente colpito fiscalmente  il settore immobiliare affossando l’edilizia, che richiede molta manodopera, e favorendo l’economia finanziaria anziché quella reale come sta facendo Macron……ex-Rothschild.
Come possiamo immaginare di dare lavoro e cibo qui da noi a decine di milioni di diseredati , senza renderci conto delle violenze che scaturiranno perché chi non ha nulla da perdere, non tiene neppure alla propria vita. Tra poco saranno molti, i disperati europei.
E'una lotta persa in partenza, coi politici scadenti che ci ritroviamo in Europa, non vedo sbocchi.
Abbiamo bisogno di staccarci politicamente e militarmente dagli USA, che ci condizionano pesantemente  obbligandoci a sottostare a sanzioni contro natura (Russia ed Iran) e privandoci di sbocchi importantissimi per la nostra industria.
L’immigrazione incontrollata è frutto di queste politiche e guarda caso gli unici che potrebbero risollevare queste popolazioni dalla fame sono quelli del Golfo , soprattutto i Sauditi miliardari, che si guardano bene dall'impiegare personale Arabo ma solo Indiani, Pakistani, Filippini ecc.
Alla faccia della Fratellanza Araba che consiste solo nel finanziare ed armare Al Qaeda e l’Isis.
Uno schifo veramente!
GF. P.

giovedì 27 luglio 2017

Amaro Partigiano: una fabbrica sociale

Cos'è l'Amaro Partigiano ?



Liquore di erbe dei boschi resistenti

Archivi della Resistenza di Fosdinovo (MS) e RI-MAFLOW di Trezzano sul Naviglio (MI) si incontrano per realizzare “Amaro Partigiano”, un progetto sociale di autoproduzione e di creazione di lavoro etico. Grazie a una campagna crowdfunding su  www.produzionidalbasso.com abbiamo raccolto i fondi per produrre la prima tiratura ufficiale  di bottiglie dell’amaro e per  costruire   un liquorificio sociale
Il liquorificio servirà a creare posti di lavoro all’interno della fabbrica abbandonata dal padrone e recuperata in forma autogestita dai suoi lavoratori e dalle sue lavoratrici. E questa struttura sarà sempre sociale, ovvero la sua funzione...... continua alla pagina


Per sostenere il progetto, acquistalo ! Per prenotarsi scrivi a: riparcobenecomune@gmail.com oppure recati presso il Ri-Parco (Cral ex Novaceta) in viale Piemonte dalle 16 alle 19.

sabato 15 luglio 2017

Ero Straniero.

..."ero straniero" da sempre, ero straniero da quel 1974 quando non riuscivo a trovar casa a Magenta, ero straniero da quell'anno in cui , in molti, non erano ancora nati. Ero straniero da quel lontano 2005 quando mi battevo contro la Bossi-Fini. Resto straniero, solidale con ogni straniero, dovendo constatare che da quel 2005 ad oggi non è cambiato nulla. I governi di "sinistra" che si sono alternati a quelli di centro-destra, non hanno prodotto nulla su questo tema. DS e poi PD non hanno mai considerata prioritaria quella che era ed è una vera tragedia dei nostri tempi. Oggi, terminate le arroganze (forse), si cercano sponde ed appoggi su quelle che sono state le battaglie della vera Sinistra. Ero straniero...e "lo resto " !


Consiglio comunale di Magenta - ottobre 2005 - 

In questi giorni stiamo vedendo in televisione scene orribili, decine di cadaveri che il mare ogni giorno rilascia,  campi di accoglienza che tracimano di disperati, sguardi di ragazze e ragazzi in cui si legge il terrore, lo sgomento !
L’Italia purtroppo si sta promuovendo in Europa come uno tra i Paesi più intransigenti contro gli immigrati clandestini. Ma ormai il fenomeno dell’immigrazione sta raggiungendo dimensioni Bibliche e niente potrà arrestare la marcia di milioni di esseri umani che sempre più sono disposti a rischiare la vita pur di raggiungere le nostre coste inseguendo il miraggio di una esistenza migliore , di una esistenza dove è possibile la conquista di quel diritto a lavorare in quei Paesi che oggi detengono il settanta per cento delle ricchezze del mondo. Una moltitudine di uomini spesso senza alcuna terra, alcuna Patria, cacciati e perseguiti in modo spietato , come i Curdi. Oppure come i superstiti di guerre tribali o, com’è quotidianità, gente che scappa da quelle terre desertificate  dove esiste ormai solo la fame più tremenda e la disperazione più assoluta.
 La Legge Bossi-Fini, è nata dalla xenofobia, dal razzismo ed alimenta in modo esponenziale le pericolose esternazioni di chi vuole ancora più intolleranti le leggi sull’anti-immigrazione. Domenica scorsa, al raduno della Lega a Venezia, Borghezio gridava “marocchini di merda” ed il sindaco di Treviso rincarava la dose dicendo che agli immigrati, oltre alle impronte della mano era necessario prendere  anche quelle del naso. Anch’io oggi, dopo trenta anni di lavoro in Lombardia mi sento un immigrato, voglio lasciare le mie impronte, così come viene richiesto agli altri immigrati, facendo capire loro però che questa prepotenza può essere trasformata in un simbolo di cultura, di storia e di umanità. Trasformare questa richiesta ignobile in una traccia tangibile del passaggio dell’umanità. Gli uomini che stanno obbligando altri uomini a lasciare le proprie impronte, di loro stessi il tempo non lascerà, invece, nulla !

La legge Bossi-Fini ha tradotto gli umori e le intemperanze “borgheziane” in articoli di Legge  partendo dal  presupposto sbagliato che il fenomeno dell’immigrazione non è  il rilevatore di uno squilibrio sociale, ma un problema criminale, dovendo gestire il traffico dei clandestini e la delinquenza più o meno organizzata ed importata da ogni lido del Mediterraneo. Ma allora perché non combattiamo la delinquenza organizzata, perché tutta l’Europa non promuove in modo sinergico azioni tali da contrastare i fenomeni criminali. Allora perché il nostro governo si prodiga ad espellere le prostitute schiavizzate da beceri delinquenti, anche individuando i delinquenti, e cosa ancora più grave , ben conscio che una gran parte di quelle donne espulse, nei propri paesi, rischiano il linciaggio quale pena riservata alle meritrici. Allora non hanno senso le intemperanze e le dichiarazioni di Borghezio e Gentilizi,   proprio nel cuore di quel Nord-Est , che senza gli immigrati, rischia di fermare nel giro di pochi giorni il suo prezioso apparato produttivo. Ed è per questo che bisogna disobbedire alla Bossi-Fini, bisogna impedire che questa Legge possa essere applicata. Dobbiamo discuterne nei Consigli Comunali, provinciali e regionali  affinchè questa Legge ignobile e che fa male alla coscienza civile di un Paese  non persegui l’obiettivo di creare una manodopera senza più diritti di cittadinanza e del lavoro. Anche questo pezzo di Italia, di Lombardia è stata scena di emigrazione molti anni or sono. Gli Italiani Lombardi, Veneti hanno raggiunto ogni parte del mondo portando molto di sé. Nelle miniere del Belgio molti nostri connazionali hanno perso la vita lavorando per lo sviluppo di quei paesi, eppure nelle strade di quelle città, nei locali pubblici spesso si poteva leggere “vietato l’ingresso ai cani ed agli Italiani”. Ebbene con la Legge Bossi-Fini  gli immigrati restano esposti ad ogni forma di ricatto, con diritti ridotti e senza alcuna dignità. La nostra coscienza, egregi colleghi, egregio Presidente, egregio Signor Sindaco, questo, non ce lo può permettere. Grazie. 
Mario De Luca

lunedì 10 luglio 2017

Le bugie con le gambe lunghe ! *

Martedì scorso , l’udienza del processo Novaceta, giunto ai roud finali del primo grado, ha visto la deposizione dell’ultimo predatore della fabbrica magentina. Chi è l’ultimo predatore ? E’ una ragnatela di società che vedono sempre gli stessi soggetti che si scambiano i ruoli di A.D. , di consigliere, di direttore generale. Sempre gli stessi con un unico obiettivo, sottrarre, sottrarre allo Stato, ai lavoratori , quale unico fine, unico pensiero, unico preventivo, unico consuntivo. Se poi chi si chiama a deporre è anche imputato può permettersi la libertà di dire una montagna di inesattezze, in materia giuridica si chiama “falsa deposizione”.
A processo in corso non è possibile riportare i passaggi ascoltati in aula, anche se il processo è pubblico, anche se è presente la stampa, noi non vogliamo rischiare. Pertanto, vi racconteremo una storia, la storia di una persona che amicizie discutibili lo hanno portato ad occupare incarichi locali importanti. Vi racconteremo la storia di un imputato la cui deposizione punta sul fatto che tutti gli altri interlocutori hanno una scarsa , se non nulla, conoscenza tecnica del ramo industria di cui il depositante si è “occupato”. Pertanto ad una prima domanda su come mai si era interessato a Novaceta ( ed altre aziende del gruppo ) la risposta è stata di un’auto assegnazione di un ruolo tecnico, invece, inesistente. Con l'auto assegnazione di esperto “tessile” si è voluto giustificare l'interessamento per aziende in  pseudo “crisi” magnificando il fatto di aver lavorato in aziende “tessili” in tutto il mondo. A questa prima serie di balle non c’è stata alcuna opposizione. Bastava ricordare all’imputato che Novaceta, Nuova Rayon e Bemberg non sono mai state aziende “tessili” bensì strettamente chimiche, ma non per mera assegnazione abecedaria, bensì per le caratteristiche del processo produttivo di ogni singola azienda. Il filato Novaceta, ad esempio, nasce dall’utilizzo di un mix di sostanze, quali acetato di cellulosa, acetone, acqua, carbone, tioxide ed altre, che reagiscono, tra loro, chimicamente e realizzano una pasta incolore a cui vengono aggiunti altri reattivi chimici che ne definiscono i vari colori. La lavorazione di questa “pasta” produce vapori di acetone che vengono captati e recuperati tramite ulteriori processi chimico-fisico. Va da se che  di “tessile” ,in queste attività produttive, non c’è nulla. Ergo, non si capisce a quali proprie competenze l’imputato facesse riferimento.
Le inesattezze (bugie) sono continuate quando l’imputato ha cercato di sottolineare l’obsolescenza dello stabilimento e la bassissima produzione di prodotto finale.
Novaceta negli anni 2003 / 2004 era leader modiale di prodotti esclusivi ( tinto in pasta ) realizzati con impianti nuovissimi ( Mixer di Filatura ) installati nel 2003, con una robotica all’avanguardia e con previsioni di budget milionari anche per gli anni successivi. Novaceta aveva installato impianti nuovissimi ed automatici (https://www.youtube.com/watch?v=PXBhX3BIujs) , il filmato è stato realizzato nel 2004 / 2005 , dove si afferma che “ la produzione odierna è di 14.000 tonnellate / anno “ , chi lo dichiara è Sergio Ansaldi , direttore di Stabilimento, confermato dal gruppo Cimatti.
Cimatti, poi dovrebbe dire perché, con uno stabilimento in ottime condizioni, con una produzione al massimo possibile, vuole vendere e perché apre una procedura di mobilità scaricando una gran parte dei costi a carico dello Stato !
Le dichiarazioni dell’imputato, rese martedì scorso, vengono totalmente smentite dal filmato. Inoltre un’altra “balla” è quella quando l’imputato dichiara di aver trovato, in produzione, solo 10 filatoi su 62. Tecnicamente l’evento dichiarato è impossibile in quanto, per motivi di sicurezza ed altri, deve sussistere un bilancio tra la quantità di filato prodotto in filatura e la quantità di acetone aspirato dai reparti. Senza entrare nei dettagli, un impianto di “recupero acetone” non può  “sostenersi” se l’aspirazione di acetone è inferiore a quella prodotta da almeno 25/ 30  filatoi.  
L’imputato ha poi dichiarato che EnerCell aveva licenziato gli addetti alla centrale e di conseguenza quest’ultima non poteva ripartire. Ciononostante, comunque, il suo gruppo rileva, a settembre 2008, l’azienda e presenta “un dettagliato piano di  rilancio “ al Sig. Sindaco della Città di Magenta !!!!!!!

Come promesso, dopo le balle, ne vedremo delle belle !



*da “le bugie con le gambe lunghe “ di Eduardo De Filippo ( 1947 )

…àrmati di santa pazienza e comincia il tuo viaggio nel mondo. Cumparie', avrai che vedere!... Se vuoi trovarti bene, scie c'he 'a fa'? Devi legare l'asino dove vuole il padrone. Il padrone sai chi è? È l'uomo nero. È il mammone, quello piú forte di te, che ti può far paura se non leghi l'asino dove vuole lui. L'asino invece è il tuo orgoglio, il tuo onore, e quasi sem¬pre il tuo diritto. Non dire mai una verità, lasciala in fondo al pozzo, e quando dici le bugie, le devi scegliere fra quelle che sono di gradimento del tuo padrone, perché se non piacciono a lui, sai che fa? Lle spezza 'e gamme e dice ca so' ccorte e tu, con il tuo povero asino, corri sperduto e svergognato per il mondo. Se, al contrario, sono interessanti per lui, le aiuta, le fa correre e non le fa fermare piú. Pensa che ce ne sono certe che camminano da quando è nato il mondo.


lunedì 3 luglio 2017

TUTTI I PETTINI VENGONO AL NODO !

Allora, ci siamo. Domani 4 luglio alle ore 11:00, ancora una folta rappresentanza di lavoratori sarà presente ad una delle ultime udienze del primo grado del processo penale che vede imputati coloro i quali hanno distrutto una delle aziende più importanti e floride del magentino.
Su questo blog, precedenti articoli hanno descritto il profilo di uno degli imputati ( gli altri non hanno profili molto diversi ). Per legge, se depone un imputato non ha l’obbligo di dire la verità. In poche parole, un soggetto, anche se fosse coinvolto in altri processi, anche se fosse naturalmente portato a rilevare aziende per poi farle richiudere, anche se dichiaratamente amico di camorristi, potrebbe, in linea tutta teorica, convincere il giudice di essere una brava persona, di essere un benefattore e di aver rilevato un paio di dozzine di azienda per rilanciarle e, se poi queste sono miseramente fallite, la colpa è da attribuire alla sorte, piuttosto che agli eventi socio-politici, oppure ad eventi sismici o meteorologici.
Figuriamoci, domani, se il Tribunale non fosse una istituzione assolutamente “sacra”  e dove il silenzio, la serietà ed il rispetto sono d’obbligo, alla “testimonianza” di  qualcuno potrebbe far seguito una colossale risata di gruppo. Ma “dura lex, sed lex” e la Legge prevede e garantisce ad ognuno di difendersi come meglio crede e può.
Ma domani, praticamente siamo in dirittura di arrivo, al momento in cui “tutti i pettini vengono al nodo”, dove i pettini sono gli imputati ed il loro “nodo” è quella verità che emergerà dal processo.
Una verità che dovrà restituire dignità all’uomo-lavoratore e risarcire quanto ogni lavoratore ha perso, sotto il profilo economico e sotto quello psicologico e sociale. Quel dipendente sbattuto fuori dall’azienda nel 2009, oggi non è più lo stesso. Ha dovuto subire umiliazioni, sofferenze economiche. Spesso  ha attraversato difficili percorsi familiari, ed ha visto naufragare ogni progetto di vita, lo studio per i figli, il diritto ad una vacanza, la perdita della casa.
Questo dramma, di tante famiglie, non ha visto, purtroppo, la vicinanza della politica e delle istituzioni magentine. Tanti lavoratori, che hanno contribuito con le loro risorse economiche a rendere il magentino un’isola ricca e prosperosa, sono stati inspiegabilmente lasciati soli.
Vogliamo ricordarlo con orgoglio : se non ci fosse stato il Movimento Popolare Dignità e Lavoro ad organizzare un folto gruppo di lavoratori, a presentare denuncia alla Magistratura, a chiedere di essere parte civile nel processo penale, a sostenere le spese legali di un processo che è già entrato nel terzo anno, oggi, forse quel processo nemmeno si sarebbe celebrato. Oggi quelle aree devastate sarebbero già state prede di ennesime speculazioni.
Ma il vento cambia ed i pettini vengono al nodo, dove i pettini sono chi, su quelle aree, ha immaginato di insediare l’ennesima logistica, che non porterà  posti di lavoro, ma problemi ambientali e, di chi vorrebbe un’edilizia “volumetrica”, praticamente lo sfruttamento della speculazione !  Il “nodo” è, invece,  un  PGT tutto da rivedere. Un nodo “scorsoio”, quindi reso ancora più pericoloso, da quelle aree industriali tutte da bonificare.
Chiediamo quindi, ad i nuovi amministratori magentini, la possibilità di istruire un’assemblea pubblica per informare, finalmente, la cittadinanza sul reale stato di inquinamento di quelle aree.

Domani, intanto, grande “raduno” in Procura.  Hasta la Victoria, siempre ! ( … e quanne ce vo’, ce vo’ ! ).

sabato 1 luglio 2017

E Alitalia lascia a terra Mister Meridie...( mister Atitech...mister Novaceta....)

L'articolo che segue è tratto dal nu. 22 del 2011 dell'Espresso on-line. Oggi siamo nel 2017, quindi a distanza di sei anni dalla pubblicazione di quell'articolo. Se poi si pensa che i fatti sono ancora antecedenti si arriva al luglio 2009. Mettiamo insieme queste date e mettiamo insieme tutti i soggetti, di sotto riportati in neretto, che in questi giorni sono i proptagonisti del processo per bancarotta fraudolenta di Novaceta. Martedì prossimo, 4 luglio, depositerà Lettieri. Incredibile, stessi soggetti, stesse società, stessi imbrogli, stessi giri di soldi, tutto per strarubare e mandare sul lastrico migliaia di lavoratori. Che schifo !


di Gianfrancesco Turano.

”…la sua carriera da imprenditore è una tale costellazione di liquidazioni, fallimenti, concordati preventivi, soci inquisiti e/o arrestati che persino amministrare una città difficile come Napoli sarà una passeggiata, al confronto. La iella sembra accanirsi sull'industriale che vuole farsi sindaco. L'ultima mazzata è di poco precedente la campagna elettorale. Il gruppo quotato Meridie, di cui Lettieri è azionista, presidente e amministratore delegato, ha annunciato una perdita netta trimestrale per 1,7 milioni di euro. Colpa della principale controllata del gruppo, la Atitech. L'impresa rilevata dall'Alitalia nel 2009 occupa circa 650 dipendenti nella manutenzione degli aerei a Capodichino. La stessa Cai-Alitalia aveva firmato un contratto quinquennale con Meridie fino al 2014 per consentire ad Atitech di sopravvivere. Ma ora la compagnia di bandiera, con i conti in rosso profondo, ha in parte annullato e in parte differito la fornitura che rappresenta la principale ragione di sussistenza di Atitech e, di conseguenza, di Meridie. Come si legge nei documenti societari, "la crisi del Nordafrica ha rallentato la finalizzazione di contratti". Iella. La stessa che si accanisce sugli altri soci di Meridie.

"L'Espresso" aveva segnalato che una delle società azioniste di Meridie (Giraglia) faceva capo a un trust svizzero (Yoda) dell'avvocato Nicola Squillace amministrato da Sergio Pezzatti, arrestato nell'operazione anti-'ndrangheta Point Break. Subito dopo l'articolo, la Consob ha ricevuto notizia che il padrone della Giraglia non è più Yoda ma Corrado Coen, giovane finanziere che si è fatto le ossa con il gruppo turistico in fallimento Teorema, con il gruppo immobiliare fallito Norman 95 (120 milioni di buco) e che ora amministra la Investimenti e sviluppo, l'ex società di Lettieri e Squillace. Un semplice intervento di maquillage, in apparenza. Ma nel libro soci di Meridie figurano altri nomi avventurosi. C'è il gruppo Intermedia di Giovanni Consorte, sotto processo per la scalata Bnl. C'è Angelo Rainone dell'Immobiliare Campania, arrestato due anni fa per truffa 
mentre tentava di trasformare il convento salernitano di Montevergine in un albergo. C'è Pasquale Siclari, architetto con la passione della finanza, multato di 250 mila euro dalla Consob per irregolarità nella gestione della sua Aicon, azienda quotata. Infine, c'è Alberto Daina che, non si sa perché, rappresenta la Longobardi Finanziaria di Rainone e la Giraglia di Squillace (o di Coen?) mentre è il responsabile area banca di Banca Mb, l'istituto messo in liquidazione coatta amministrativa da Bankitalia il 6 maggio. Mb non risulta azionista di Meridie, ma Meridie ha un conto corrente in Mb da 2,5 milioni. Anche la Mcm holding della famiglia Lettieri ha 2 milioni di crediti verso Mb, oltre a una perdita a fine 2010 di 6,3 milioni di euro. 
Per ora, il crac di Mcm holding è stato evitato grazie a un anticipo da 3,5 milioni versato da Medsolar, altra controllata in perdita del gruppo Meridie.

Forse i soldi depositati in Banca Mb rientreranno. Molto più difficile che rientrino i 2,5 milioni impegnati da Lettieri nella compagnia aerea Livingston del produttore cinematografico Massimo Ferrero, in amministrazione straordinaria con la licenza di volo sospesa. Fallite o liquidate sono anche altre imprese dalle quali Lettieri è spesso riuscito a sfilarsi prima del disastro (Novaceta, Mcm, Imatessile, Cdi, Start, Investa, Finima, Vetex). L'uomo ideale per rilanciare Napoli, no? Se solo non fosse così sfortunato.

venerdì 9 giugno 2017

2017 : L' IMBROGLIO continua sul "voto utile" !

Elezioni Amministrative a Magenta : 2012

Quando il voto “utile” non solo è inutile ma diventa dannoso.

 Sono trascorsi cinque anni da quando pubblicammo, sul nostro blog, quest'articolo. Oggi 
nel 2017 ancora si cerca di confondere i Cittadini parlando di "voto utile", leggete cosa dicevamo...

..."a cosa serve il voto espresso dai cittadini se, i programmi 
che i due schieramenti hanno preparato per i prossimi cinque anni sono simili e pessimi.
L'imbroglio principale che ha coinvolto i Magentini è stato senza dubbio quello del voto “utile”. 
Ma utile per che cosa ? Per quali migliorie ? Per chi ?
1.-Sul fronte del territorio entrambi gli schieramenti parlano di (inutili) cementificazioni. 
Che si parli poi di abitazioni ( inutili ), oppure di logistica ( inutile ), oppure di centri 
 commerciali ( inutili ), oppure di “businees park” (ma cos'è ), non cambia niente. Entrambi i 
 programmi prevedono di utilizzare aree industriali  per far posto ad insediamenti “ricettivi” !
2.- Sul piano dell'occupazione e del lavoro, per entrambi : zero idee e zero proposte !
3.- Sul piano dello stato sociale e delle nuove povertà, per entrambi : zero idee e zero proposte !

Poi, un'amministrazione comunale che ripara le buche nelle strade meglio dell'altra, 
che raccoglie la spazzatura meglio dell'altra, che fa bere l'acqua del rubinetto ai 
cittadini ( acqua del sindaco ) spacciandola per acqua di sorgente purissima, non sposta di una virgola tutto quanto riguarda i  veri  fabbisogni dei cittadini. Allora non si capisce perchè viene chiamato “voto utile”.

Ogni Cittadino può e deve decidere le strategie di un'Amministrazione, il voto utile, davvero, è
 quello che si da alla persona di cui ci si fida, è quello che bisogna destinare alla persona
 a cui si chiederà, per i prossimi cinque anni, di essere rappresentato. 
 MPDL

mercoledì 31 maggio 2017

Incendio al Cral ex Novaceta : confessiamo, ebbene sì, siamo stati noi…..



Domenica 28 maggio ore 10,00 circa , solito caffè domenicale in Piazza Liberazione, mi son fermato, volentieri, presso qualche gazebo allestito con i bei volti dei candidati alla prossima poltrona di Sindaco a Magenta. La posizione, assolutamente “neutrale” che mi sono e ci siamo dati , come Movimento Popolare Dignità e Lavoro, ci, mi permette di avvicinare tutti ed approfondire, con tutti, i passaggi dei programmi elettorali presentati. Non sempre è reciproco l’interesse, ma si sa, la politica ( con la p “minuscola” ) è fatta di conflitti, di pettegolezzi, di  piccoli interessi, e poi, su fronti nazionali, purtroppo anche di collusioni, di corruzioni e di peggio ancora. Il nostro Movimento, con largo anticipo, aveva esplorato all’interno di quello che avrebbe dovuto essere la Politica ( con la “P” maiuscola ), a tutela del “Bene Comune”, ma, purtroppo, non abbiamo trovato certezze. Colpa nostra, probabilmente o siamo troppo esigenti o siamo “fuori di testa”. Siamo rimasti, quindi, “fuori” da ogni gioco politico, fuori da quelle alleanze comiche e paradossali, da quelle alleanze strette per il primo turno di consultazione e da quelle che si “stringeranno” per l’eventuale ballottaggio. Reciproche “Corna e Peste” prima dell’11 giugno, si trasformeranno, inevitabilmente, in cordiali complimenti ed in certezze di buon governo nelle due settimane che precedono il 25 giugno. Poi ci saranno le “scaramucce” per gli assessori, quelle per le “presidenze”, per le “commissioni”, le mediazioni e gli accordi per incarichi vari, e si cercherà di sopravvivere per altri cinque anni.
Questa volta, però, rispetto ai mandati precedenti c’è un “problema” da affrontare subito e risolvere in tempi brevi. Il problema è il PGT. Qualunque alleanza che governerà Magenta, dovrà fare, all’interno della stessa, i conti con il Piano di Governo del Territorio.
C’è chi però, nei cinque anni trascorsi, si è assunto il compito di “disegnare” il prossimo PGT ed a pochi giorni dalle elezioni, su alcuni punti non ha fatto ancora chiarezza.
Sulle “aree dismesse”, vero cavallo di battaglia cavalcato dai candidati sindaci, non si sa assolutamente nulla, ovvero si sa che, adesempio, lo sventolato Parco Pubblico di viale Piemonte sarà merce di scambio per chi farà profitto su tutta o parte della lottizzazione di 45.000 m2.
Magenta, negli ultimi tre lustri, ha visto cancellata quella parte di Città a vocazione industriale. Hanno chiuso tutte le grandi fabbriche, hanno chiuso o delocalizzato gran parte di medie e piccole imprese, hanno cessato l’attività centinaia di artigiani, negozi. Il commercio al dettaglio è letteralmente  crollato per fare posto alla grande distribuzione ( all’inizio della via Milano, in pochi metri quadri se ne contano addirittura tre ). Si sono persi, sul territorio magentino, molte migliaia di posti di lavoro. Di tutto questo le amministrazioni che si sono succedute dal 2002 ad oggi, ne dovrebbero dare conto…invece…, ancora oggi si parla di rilancio dell’economia magentina che dovrebbe avvenire tramite improponibili imprenditori di cui, è la stessa amministrazione comunale che dichiara, non è necessario conoscerne i nomi ! Gli errori / orrori del 2003 / 2004, quando l’amministrazione Del Gobbo stringeva la mano, sorridente, ai nuovi industriali ( immobiliaristi ) che avrebbero dovuto rilevare la più grande azienda del territorio ( che produceva filati di qualità ).  Quegli industriali li troviamo, ormai da due anni, presso il Tribunale di Milano in un procedimento penale che li accusa di aver provocato la chiusura di Novaceta ( bancarotta fraudolenta ). Anche allora, un calcio alle verità, una mazzata ( senza l’esito sperato, anzi…) terribile a chi metteva in guardia quell’amministrazione e l’intera Città su l’inaffidabilità di quei sedicenti imprenditori. Ricordo bene che chi denunciava i maldestri progetti veniva indicato come colui ( o coloro ) che avevano loro stessi interessi affinchè la fabbrica chiudesse. Oggi, sui banchi del Tribunale, tra gli imputati figurano chi prometteva, forte della vicinanza dei poteri istituzionali, di portare lavoro. Poi, nella stessa aula del Tribunale, c’è chi li guarda negli occhi, a testa alta. C’è chi li ha denunciati, senza l’aiuto della politica o delle istituzioni, c’è chi è stato, invece, osteggiato, denigrato, insultato. C’è chi non si è arreso ed aspetta giustizia !
Oggi a distanza di molti anni, il gioco si ripete. C’è chi ha interesse ad invertire i ruoli, c’è chi  maldestramente tenta di manipolare, ancora una volta, la verità. Ma, a monte di queste manipolazioni, c’è chi ha il “potere” del danaro, c’è chi si permette di pagare squallidi, sprovveduti, infantili esecutori a compiere atti di una gravità immane.
Non si spiegano, altrimenti, gli atti, reiterati, contro chi ha deciso di sottrarre al degrado un fazzoletto di Città, contro chi ha lottato per riprendersi qualcosa che già gli apparteneva, contro chi ha pensato, con il consenso popolare,  di restituire ai magentini un “bene comune” sottratto, invece, da una ventina di ladroni che tentano, ancora in questi giorni improbabili difese in Tribunale.
Resta incomprensibile il silenzio dell’amministrazione comunale  di fronte ad un atto grave, quello attraverso il quale ignoti devastano un luogo che la stessa amministrazione ha dichiarato essere “parco PUBBLICO”.
Siamo fiduciosi.
Ebbene si, siamo stati noi…. a far avviare  l’apertura di un fascicolo (segnalazione e verbale dettato dal MPDL) che la polizia locale invierà alla Procura,  ma ci sarà un’ulteriore esposto-querela che firmeranno, ancora una volta , solo i volontari dell’associazione Ri-Parco.
Un augurio, quindi, che la Procura faccia luce, al più presto, su squallidi episodi  inaccettabilied un “saluto” ai tutti coloro che credono di danneggiare o mettere in cattiva luce il lavoro che il Movimento Popolare Dignità e Lavoro sta compiendo, da molti anni, per la tutela del lavoro, dell’ambiente e del bene comune. Vigliacchi , non l’avrete mai vinta !

Movimento Popolare Dignità e Lavoro

sabato 27 maggio 2017

INCENDIO AL CRAL EX NOVACETA: LETTERA APERTA AL SINDACO INVERNIZZI


INCENDIO AL CRAL EX NOVACETA:

LETTERA APERTA AL SINDACO INVERNIZZI

Nel ringraziarla per le sue parole di solidarietà, vogliamo, con la massima franchezza, avanzare alcune osservazioni.

La gravità dell’atto intimidatorio (come lei stesso ha sottolineato) verso i volontari del Movimento e dell’Associazione Ri-Parco che cercano di sottrarre all'abbandono e al degrado il Cral, non viene sminuita dallo scampato pericolo perchè l’incendio non si è esteso, ma anzi è aumentato: questo è solo l’ultimo e più grave e pericoloso episodio di una annosa sequenza di “vandalismi”.

Noi restiamo lì, le intimidazioni non ci fermano, abbiamo già provveduto alle prime riparazioni dei danni.

Dovrebbe essere chiaro che questi atti non sono soltanto contro la nostra battaglia per il Parco Pubblico e la nostra presenza nel Cral contro abbandono e degrado  ma anche contro la stessa idea di realizzare nel Cral un Parco Pubblico !

Però dobbiamo anche dire che da anni denunciamo, inascoltati, l’escalation di scorribande e sospetti “vandalismi” IMPUNITI contro il Cral e la prospettiva del Parco Pubblico.

Per questo ci sentiamo in diritto e in dovere, per conto nostro e per conto di quei 2000 cittadini che hanno sottoscritto per il Parco Pubblico, di chiederle, in qualità di Sindaco in carica, perché non è venuto al Cral a constatare di persona dimensione e danni dell'ultimo "vandalismo" e che alla sua solidarietà facciano seguito provvedimenti concreti a tutela dell'idea del Parco Pubblico al Cral e di contrasto a questa pericolosa escalation !

Saremmo perciò lieti se lei, signor sindaco, vorrà finalmente venire di persona al Cral !

P.S. Mentre scriviamo denunciamo che nella notte tra venerdì 26 e sabato 27 maggio è stato rotto a sassate un vetro dei locali igienici del Cral.

Movimento Popolare Dignità e Lavoro 
Associazione Ri-Parco Bene Comune