sabato 1 luglio 2017

E Alitalia lascia a terra Mister Meridie...( mister Atitech...mister Novaceta....)

L'articolo che segue è tratto dal nu. 22 del 2011 dell'Espresso on-line. Oggi siamo nel 2017, quindi a distanza di sei anni dalla pubblicazione di quell'articolo. Se poi si pensa che i fatti sono ancora antecedenti si arriva al luglio 2009. Mettiamo insieme queste date e mettiamo insieme tutti i soggetti, di sotto riportati in neretto, che in questi giorni sono i proptagonisti del processo per bancarotta fraudolenta di Novaceta. Martedì prossimo, 4 luglio, depositerà Lettieri. Incredibile, stessi soggetti, stesse società, stessi imbrogli, stessi giri di soldi, tutto per strarubare e mandare sul lastrico migliaia di lavoratori. Che schifo !


di Gianfrancesco Turano.

”…la sua carriera da imprenditore è una tale costellazione di liquidazioni, fallimenti, concordati preventivi, soci inquisiti e/o arrestati che persino amministrare una città difficile come Napoli sarà una passeggiata, al confronto. La iella sembra accanirsi sull'industriale che vuole farsi sindaco. L'ultima mazzata è di poco precedente la campagna elettorale. Il gruppo quotato Meridie, di cui Lettieri è azionista, presidente e amministratore delegato, ha annunciato una perdita netta trimestrale per 1,7 milioni di euro. Colpa della principale controllata del gruppo, la Atitech. L'impresa rilevata dall'Alitalia nel 2009 occupa circa 650 dipendenti nella manutenzione degli aerei a Capodichino. La stessa Cai-Alitalia aveva firmato un contratto quinquennale con Meridie fino al 2014 per consentire ad Atitech di sopravvivere. Ma ora la compagnia di bandiera, con i conti in rosso profondo, ha in parte annullato e in parte differito la fornitura che rappresenta la principale ragione di sussistenza di Atitech e, di conseguenza, di Meridie. Come si legge nei documenti societari, "la crisi del Nordafrica ha rallentato la finalizzazione di contratti". Iella. La stessa che si accanisce sugli altri soci di Meridie.

"L'Espresso" aveva segnalato che una delle società azioniste di Meridie (Giraglia) faceva capo a un trust svizzero (Yoda) dell'avvocato Nicola Squillace amministrato da Sergio Pezzatti, arrestato nell'operazione anti-'ndrangheta Point Break. Subito dopo l'articolo, la Consob ha ricevuto notizia che il padrone della Giraglia non è più Yoda ma Corrado Coen, giovane finanziere che si è fatto le ossa con il gruppo turistico in fallimento Teorema, con il gruppo immobiliare fallito Norman 95 (120 milioni di buco) e che ora amministra la Investimenti e sviluppo, l'ex società di Lettieri e Squillace. Un semplice intervento di maquillage, in apparenza. Ma nel libro soci di Meridie figurano altri nomi avventurosi. C'è il gruppo Intermedia di Giovanni Consorte, sotto processo per la scalata Bnl. C'è Angelo Rainone dell'Immobiliare Campania, arrestato due anni fa per truffa 
mentre tentava di trasformare il convento salernitano di Montevergine in un albergo. C'è Pasquale Siclari, architetto con la passione della finanza, multato di 250 mila euro dalla Consob per irregolarità nella gestione della sua Aicon, azienda quotata. Infine, c'è Alberto Daina che, non si sa perché, rappresenta la Longobardi Finanziaria di Rainone e la Giraglia di Squillace (o di Coen?) mentre è il responsabile area banca di Banca Mb, l'istituto messo in liquidazione coatta amministrativa da Bankitalia il 6 maggio. Mb non risulta azionista di Meridie, ma Meridie ha un conto corrente in Mb da 2,5 milioni. Anche la Mcm holding della famiglia Lettieri ha 2 milioni di crediti verso Mb, oltre a una perdita a fine 2010 di 6,3 milioni di euro. 
Per ora, il crac di Mcm holding è stato evitato grazie a un anticipo da 3,5 milioni versato da Medsolar, altra controllata in perdita del gruppo Meridie.

Forse i soldi depositati in Banca Mb rientreranno. Molto più difficile che rientrino i 2,5 milioni impegnati da Lettieri nella compagnia aerea Livingston del produttore cinematografico Massimo Ferrero, in amministrazione straordinaria con la licenza di volo sospesa. Fallite o liquidate sono anche altre imprese dalle quali Lettieri è spesso riuscito a sfilarsi prima del disastro (Novaceta, Mcm, Imatessile, Cdi, Start, Investa, Finima, Vetex). L'uomo ideale per rilanciare Napoli, no? Se solo non fosse così sfortunato.

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