lunedì 23 dicembre 2013

...a Natale siamo tutti un po' più... distratti !

La notizia del giorno ? “Novaceta, bancarotta da 70 milioni di euro“. Prima lista di avvisi di garanzia formata da 22 nomi, seconda lista da 11 nomi.
Ovviamente per il gruppo del  Movimento Popolare Dignità e Lavoro i nomi non hanno mosso alcuna curiosità, la maggior parte di questi erano facilmente ipotizzabili. Desta, invece, curiosità il non vedere altri nomi, ma anche in questo caso abbiamo più di una speranza di vederli tra breve.
Ebbene, se tra i destinatari degli attuali avvisi di garanzia spiccano membri dei C.d.A. , soci azionisti e faccendieri più o meno influenti, non leggiamo, invece,  nomi di dirigenti d'azienda, e per noi  i “ dirigenti di azienda “ sono quelli prima del 2003 e dopo il 2003. Molti di questi hanno, consapevolmente e scientemente, traghettato Novaceta, da azienda sana e produttiva, allo sfascio totale. Ma per quale motivo, costoro, hanno volontariamente sostenuto un “progetto” così infame ?
 I motivi possono essere individuati nel fatto che alcuni dirigenti Novaceta, da sempre, furono “eletti” a tale rango poiché disponibili alle più becere nefandezze, non certamente per meriti. Un altro motivo, ovviamente documentato, è quello che alcuni dirigenti hanno già avuto problemi con la giustizia durante la gestione di Novaceta, per reati anche gravi come il “falso ideologico”, e quindi particolarmente predisposti, in cambio di nomine e danaro, a mettere in pratica il disegno ideato dal padrone di turno. Gente che ha letteralmente prodotto la “crisi”, prima spostando storici e capaci capi-reparto ad altre secondarie mansioni, e poi sostituendo questi con una classe di incapaci yes-man che, “naturalmente” producevano danni irreversibili all'intera azienda. Immaginate che negli anni che vanno dal 2002 al 2005 queste cose venivano dettagliate in un giornalino che facevamo girare in fabbrica, dal nome profetico “Novaceta domani”, che faceva da contraltare al giornale aziendale, chiamato “Novaceta oggi “ !
Ma, un'azienda che contava nel 2003 oltre 500 dipendenti, dovrebbe essere anche tutelata da un sindacato forte, un sindacato che dovrebbe accogersi di ciò che sta accadendo. Il “ Sindacato” confederale, invece, non solo non si accorge di nulla ed asseconda passo passo ogni richiesta dell'azienda : la cassa integrazione ( fasulla ), la chiusura dell'infermeria, l'eliminazione e la chiusura totale della mensa aziendale ( con 500 dipendenti ! ), la chiusura progressiva di reparti in coda al processo produttivo, la cessione ( a se stessi ! )  di ramo d'azienda della centrale termoelettrica, la sostituzione di responsabili di reparto storici con stupidi ed arroganti “teste di cazzo” , insomma una situazione talmente chiara ma “invisibile” alla triade i cui dirigenti di zona arrivavano al punto di organizzare assemblee di fabbrica e, d'accordo con la direzione aziendale, tenevano fuori tutti coloro che volevano dire, invece, come stavano realmente le cose. Dignità  Lavoro e CUB erano costretti a fare le assemblee sul piazzale Novaceta al freddo e tenuti lontano dalla sala assemblea dai “vigilantes” ( altri servi dei padroni ) e dai “sindacalisti ufficiali”, quelli che raccoglievano le briciole alla mensa dei Proci.
Dunque ci attendiamo ed auspichiamo ulteriori coinvolgimenti giudiziari di altre persone che dovrebberoo essere chiamati per raccontare molte cose.
Poi ci sono i “politici”.  Vale un po' il discorso fatto per i sindacalisti. Ma è proprio possibile che nessuno sapeva niente ? Eppure i contatti tra i “guastatori” di Novaceta ed i politici ci sono stati. Si intende, contatti legittimi e corretti. Strette di mano, sorrisi , dichiarazioni di circostanza. Anche dichiarazioni sconcertanti. Ne ricordo una , fatta da un notissimo esponente istituzionale eletto nel magentino, che liquidava la “crisi” Novaceta e le difficoltà degli allora 200 dipendenti, mettendole in parallelo alle analoghe difficoltà di ulteriori 200.000 lavoratori sul territorio ! Potremo poi riportare decine di dichiarazioni di politici, da quelli che venivano a trovarci al presidio a quelli, più snob, che partecipavano solo alle serate organizzate dal MPDL al teatro Lirico oppure in aula consiliare. Tutti a promettere, nessuno a mantenere.
Dicevamo che, probabilmente, l'attenzione per le feste natalizie ha reso tutti un po' più distratti, infatti dopo l'ufficializzazione dei pervenuti 33 avvisi di garanzia, ma soprattutto dopo la pubblicazione delle tesi dei PM di Milano, perfettamente concordanti con quelle descritte nell'esposto del Movimento Popolare Dignità e Lavoro, nessuno, escluse poche eccezioni che segnaleremo di seguito, ha avuto il buon senso di chiamare qualche militante del MPDL e prendere atto dell'azione giusta condotta in questi anni da infaticabili ed inossidabili aderenti il Movimento.
I denigratori di qualche anno or sono, politici e sindacalisti, sono gli assenti silenzioni di oggi. Ovviamente con qualche eccezione, alcuni come ad esempio Manuel Vulcano, che qualche anno or sono sposava totalmente le tesi di Dignità e Lavoro, collaborando con questo e realizzando un documentario, su testi e documenti di Dignità e Lavoro e con attori scelti tra i lavoratori ( tutti aderenti a Dignità e Lavoro ) ed oggi, invece, anche avendo un ruolo istituzionale, sulla inequivocabile azione politica del Movimento Popolare Dignità e Lavoro, non spende nemmeno una parola, ma partecipa alla serata organizzata da MPDL autodefinendosi referente di qualcuno (non abbiamo capito di chi !, non certamente del MPDL che, nel ruolo che lo stesso Vulcano si è autoassunto, lo stiamo ancora aspettando ). Una visita graditissima, alla già menzionata festa è stata quella di Giuliana Labria  sempre sensibile, in questi anni, alle azioni del Movimento, e quella di  un ritrovato Carlo Acri . Poi, grande piacere è stato ricevere le telefonate di Silvia Minardi, Ambrogio Colombo e Rolando Giajlevra. Un'assenza totale dei politici e delle istituzioni “in carica” con la sola eccezione del sempre presente Consigliere Provinciale Massimo Gatti . Solo per cronaca segnaliamo la  sentitissima partecipazione di Pietro Maestri e Gigi Malabarba , ma questi ultimi due fanno già parte della grande famiglia del Movimento.
Di seguito pubblichiamo articoli di giornali locali dell'epoca, lasciando agli odierni lettori ogni giudizio nel merito.
Detto della questione giudiziaria, che ci vedrà attenti osservatori nei prossimi mesi, vogliamo ricordare ai lettori che, parallelamente alla battaglia civile relativa al sostegno dei posti di lavoro sul magentino, Dignità e Lavoro sta portando avanti anche un'altra questione, quella relativa al risanamento ambientale di aree estesissime come quella di Novaceta e di Saffa. Sulla questione si è scritto molto e molte e diversificate sono le posizioni del MPDL e dell'Amministrazione Comunale in merito a come sono state effettuate alcune operazioni di pseudo bonifica e di trattamento di materiali che, a detta del Sindaco ( ordinanza del  luglio 2013 ) , conterrebbero amianto.
Ci dispiace molto che il Presidente Eleonora Preti  parli di “ultimatum” che il Movimento avrebbe imposto oppure di “dialogo riservato”. Non è vero , gentile Presidente che la riunione in sala giunta, che Lei, su Sua richiesta, ci ha gentilmente concesso, avrebbe dovuto essere riservata. Non è vero per molti motivi, ad esempio che nella Sua convocazione ( Protocollo 36165 del 31 ottobre 2013 ) Lei non accenna a nessuna riservatezza ( anche perchè non si capisce quale riservatezza dovrebbe coprire argomenti invece di comune interesse per la Cittadinanza ). Inoltre nessuno dei componenti il MPDL , durante l'incontro, si è permesso di “lanciare ultimatum”, viceversa abbiamo manifestato la nostra volontà a “consolidare un percorso di interlocuzione “ sensibilizzando l'Amministrazione Comunale sulla questione ambientale ed offrendo, ancora una volta, la nostra collaborazione a “ partecipare attivamente ad ogni controllo ambientale all'interno del sito Novaceta”. Abbiamo inoltre parlato dell'area ex CRAL e della possibilità di restituire tale area, una volta effettuate le operazioni di bonifica, alla Cittadinanza.
Ultima citazione,  leggiamo ancora, in merito alla questione amianto in Novaceta, che qualche esponente del MPDL avrebbe riferito, durante un incontro con la Polizia Locale, di non aver alcuna prova circa le modalità del trattamento rifiuti provenienti da Novaceta. Ribadiamo che nessun esponente del MPDL ha mai incontrato , su questo tema, la P.L. , ne tantomeno avremmo presentato eventuali prove alla P.L. , invece che , alla istituzione competente.
Adesso : Buone Feste a Tutti
 





era il 5 giugno del 2003 .  Strani riassetti societari di Novaceta – De Luca ne parlava in Consiglio Comunale


era il 30 ottobre del 2003 – L'ex Sindaco Dr. Del Gobbo e Enrico Berardi ( oggi indagato )








era il 27 febbraio 2004 . In Consiglio Comunale passa la mozione, presentata da De Luca, che blocca le aree Novaceta al vincolo industriale. Leggete un po' cosa dicevano gli attuali indagati !




era il 23 marzo 2009 – Verbale di accordo . Provate a leggere !

domenica 15 dicembre 2013

14 DICEMBRE 2009 - 14 DICEMBRE 2013

QUATTRO ANNI DEL PRESIDIO NOVACETA, QUATTRO ANNI DI LOTTA PER L'OCCUPAZIONE E L'AMBIENTE CONTRO SPECULAZIONI E MALAFFARE

 

 



domenica 8 dicembre 2013

LA NOTIZIA CHE ASPETTAVAMO DA QUATTRO ANNI !

da Quotidiano Piemontese

Il vicepresidente della Regione Piemonte e assessore al bilancio e finanze, programmazione economico-finanziaria, patrimonio, legale e contenzioso Gilberto Pichetto Fratin ha ricevuto negli scorsi giorni un avviso di garanzia, in quanto l’ex senatore è stato membro del consiglio di amministrazione dell’azienda magentina Novaceta fallita nel luglio 2010. L’ indagine è partita dalla Procura di Milano che sospetta che l’impresa sia stata portata alla bancarotta per realizzare una speculazione edilizia e costruire sul suolo occupato dalla Novaceta un quartiere residenziale. Nell’indagine è coinvolto il commercialista biellese Vittorio Bernero che ha a sua volta ricevuto un avviso di garanzia. Gilberto Pichetto Fratin si dichiara sereno: Ho fatto parte del consiglio di amministrazione della Novaceta per sei mesi in un periodo antecedente al 2009 e ho partecipato ad appena tre consigli, il mio ruolo era talmente marginale che non avevo potere di firma. Il mio coinvolgimento era stato richiesto perché questi compiti rientrano nella sfera della mia professione di commercialista. Attualmente, essendoci una procedura fallimentare in corso è prassi di legge che venga inviato l’avviso di garanzia a tutti coloro che sono stati membri del Cda tra cui Livio Fontanella e del collegio dei sindaci dell’azienda come Vittorio Bernero, quindi sono molto tranquillo.”

Questa è la notizia, apparsa ieri sera sul web! Questa è la notizia che aspettavamo da quattro anni, cioè dal giugno 2009 quando, come Dignità e Lavoro, presentammo un esposto alla Procura di Milano. In questi quattro anni abbiamo ricevuto certamente consensi ed apprezzamenti, ma sulla questione, dopo iniziali entusiasmi, sono stati in molti a essere scettici sulla possibilità di portare ad un punto di concretezza una situazione che, per noi, era chiara da subito, come una perversa strategia di azione speculativa che mirava alla realizzazione di complessi residenziali e di attività ricettive a scapito di un'attività lavorativa, non in crisi, ma i cui utili non potevano competere con quelli ricavabili da speculazioni immobiliari su ben 220.000 m2 !
Ci abbiamo creduto, e non finiremo mai di ringraziare la Procura di Milano e tutte le donne e gli uomini delle istituzioni che hanno saputo lavorare con grande determinazione a questo caso.
Comunque vada a finire, resta una immensa soddisfazione. Oggi, a distanza di quattro anni si può leggere esattamente quanto, con grande coraggio, affermavamo noi, sottoscrivendo l'esposto in Procura : “’impresa sia stata portata alla bancarotta per realizzare una speculazione edilizia e costruire sul suolo occupato dalla Novaceta un quartiere residenziale.”
Oggi è fondamentale resistere ancora ed avere incondizionata fiducia nella Giustizia che completi il suo corso e faccia in modo da restituire ad oltre 400 lavoratori quella dignità loro sottratta allorchè fu sottratto il lavoro.
Una opportuna coincidenza : proprio questa settimana festeggiamo il quarto anniversario di presenza del presidio sul piazzale Novaceta . Il giorno 13 dicembre ci sarà una cena di solidarietà e di raccolta fondi necessari per continuare ed attivare tutte quelle iniziative a sostegno di campagne concrete che riguardano, ad esempio, oltre al lavoro, i diritti e la salute di tutti. E' notizia di queste settimane quella che vede il Movimento Popolare Dignità e Lavoro impegnato in severissimi controlli in merito a possibili situazioni di inquinamento del territorio proprio nelle aree, purtroppo, dismesse.
Dalla stampa cittadina ci basta solo di essere riconosciuti per il nostro impegno e la nostra determinazione nell'aver perseguito battaglie giuste.
Dalla Politica cittadina vorremmo avere la possibilità di poter dialogare con gente perbene, di qualunque colore e di qualunque corrente. A tal proposito occorre anche fare una precisazione: nei giorrni scorsi il Presidente del Consiglio di Magenta ha invitato il Movimento Popolare Dignità e Lavoro ad un confronto atto a fare “ripartire il dialogo” ( scriveva la stampa locale ). Per quanto ci riguarda non abbiamo mai “rotto” con alcuno, alcunchè dialogo. Nei confronti dell'attuale amministrazione siamo stati e continueremo ad essere fortemente critici, ad esempio, sulle questioni ambientali. Siamo convinti che non è stato fatto tutto il possibile per tutelare la salute dei cittadini in merito alla bonifica delle aree Novaceta. Non abbiamo dato colpe o responsabilità specifiche, ma offerto da tempo la nostra disponibilità, quali esperti del sito, a collaborare con l'amministrazione comunale affinchè fossero prese tutte quelle iniziative necessarie per eseguire bonifiche e controlli delle aree lasciate, invece, con troppa descrizionalità, a persone poco trasparenti ed a servizio di quelle proprietà e di quei consigli di amministrazione oggi ( ed anche ieri ) nel mirino delle Procure.

Oggi, più che mai, quindi il Movimento Popolare Dignità e Lavoro ha offerto collaborazione ma ha ribadito all'Amministrazione Comunale alcune richieste su cui non sarà possibile alcuna mediazione :
  • mantenere il vincolo industriale sulle aree Novaceta per evitare speculazioni edilizie e favorire l'insediamento di nuove realtà produttive.
  • favorire eventuali ricollocazioni lavorative su quelle aree per i lavoratori espulsi ed i giovani.
  • restituire alla Città l'area verde del CRAL aziendale.
  • partecipare attivamente ad ogni controllo ambientale all'interno del sito Novaceta.

Per queste richieste, come ci hanno promesso, attendiamo risposta !

Vi aspettiamo tutti il giorno 13 dicembre alle ore 19.30 all'Ideal in Viale Piemonte per partecipare alla cena solidale e per discutere delle problematiche del territorio e della nostra Città.



                                                        Gilberto Pichetto Fratin



sabato 7 dicembre 2013

4° anniversario : presidio di lotta !

4° anniversario della presenza ininterrotta del presidio al piazzale Novaceta. Un presidio che nel corso di questi anni è diventato non solo un vero e proprio simbolo di lotta, ma anche un luogo di aggregazione e di confronto su tematiche politiche, sociali ed ambientali. 
Due giornate per finanziare le nostre iniziative, ma innanzitutto per parlare con la gente, speriamo con tanta gente, per informare, per non desistere mai nelle battaglie contro le speculazioni immobiliari, contro le devastazioni del territorio, contro le false bonifiche e l'occultamento di rifiuti tossici ( anche nel nostro territorio ) , contro le mafie, che finalmente qualcuno si è accorto che esistono davvero anche in Lombardia.

Partecipa anche tu all'incontro, con cena, del giorno 13 dicembre prossimo.
Il giorno 14 sarà invece dedicato ad un "presidio day". Ovvero, tante persone che occupano il piazzale Novaceta e lasciano un segno simbolico della loro presenza ( una intera parete di 20 metri è a disposizione per porre, ad esempio, una data, un simbolo di lotta, un logo, una frase, che ricordi quella giornata, la partecipazione alla lotta e principalmente che venga ribadito con forza il DIRITTO AL LAVORO !
M.P.D.L.

giovedì 21 novembre 2013

Top-gunner nostrani e...dopo “la mafia non esiste” ...l'amianto “forse allora non è poi così pericolosissimo” !

A Magenta, girare in elicottero è di moda. Come è una fortuna avere amici che possiedono elicotteri. E' una fortuna anche avere il tempo per girare la Città dall'alto, perchè non si sa come trascorrere una mezzoretta. Fin qui nulla da dire, tutto lecito. Resta però l'amarezza di sapere che, pur senza apparente motivo professionale, ma solo per puro “divertimento”, in momenti di estrema difficoltà economica per una gran parte degli Italiani, c'è gente che si diverte a fare i “top-gunner” nostrani.
Quello che assolutamente non “quadra” è , forse, voler giustificare il “giro alle giostre” con un problema serio com'è quello dell'amianto nella nostra Città e non solo nella nostra Città!
Eh già, perchè è chiaro che se lo scopo era quello di verificare la presenza di amianto in Città ed in particolare in Novaceta, allora il nostro pilota, anziché guardare la Città dall'alto, per verificare l'esatta dimensione del pericolo amianto in Novaceta, avrebbe dovuto abbandonare l'elicottero e farsi un giro in bicicletta, e , per motivi professionali, forse, avrebbe dovuto farlo già dal 2009 quando Dignità e Lavoro aveva protocollato le prime denunce ( quindi rese pubbliche, e, se invece non pubblicate, qualche giornale e qualche redattore dovrebbe spiegare il perchè ).

Perchè un giro in bicicletta ? Perchè l'amianto in Novaceta, è presente ( probabilmente oggi dovremo dire  ERA ) all'interno del sito per migliaia di tonnellate. L'amianto è all'interno dei reparti. Ricopre macchinari. Ricopre enormi caldaie e turbine grandi come un palazzo di venti metri ! L'amianto ricopre ( forse ricopriva ) enormi serbatoi di stoccaggio di acetone, enormi assorbitori per la distillazione dell'acetone. L'amianto è 
( forse era ) parte integrante di 54 filatoi, ognuno dei quali  lungo oltre 10 metri ed alto oltre 5 metri...e potrei andare avanti per ore nella descrizione.

Inoltre, dall'elicottero sicuramente non è possibile “vedere” altri tipi d'inquinamento, poiché ad oggi, nessuno ancora, fino a prova contraria, ha mai parlato di un eventuale, possibile, molto probabile,  inquinamento prodotto dagli impianti Snia Viscosa, la cui proprietà, ad oggi, non ha mai effettuato ne alcuna verifica ne alcuna bonifica delle aree.

Vorrei far capire all'amico F.V. che sarebbe più utile, per i Cittadini, continuare a parlare del problema amianto, con serietà, con serenità, con verità e con conoscenza ( e non entro nel merito dell'aspetto medico , già sottolineato con competenza da alcuni frequentatori di FB ). Pertanto invito F.V., a fare un giro, col sottoscritto, all'interno del sito (ammesso che la proprietà consenta l'ingresso ).

Da sottolineare, infine, il commento su FB posto dall' assessore del comune di Magenta in calce alle valutazioni  " fatte in volo”: “Condivido...” !!!
M.D.L.

                                                                    

martedì 19 novembre 2013

APPELLO PER IL RECUPERO ALLA CITTADINANZA MAGENTINA DELL'AREA CRAL AZIENDALE EX NOVACETA



APPELLO PER IL RECUPERO ALLA CITTADINANZA MAGENTINA DELL'AREA CRAL AZIENDALE EX NOVACETA

Senatore on. Sante Zuffada
Assessore Regionale Massimo Garavaglia
Assessore Regionale Mario Mantovani
Consigliere regionale Luca Del Gobbo
Consigliere Regionale Fabio Prina
Consigliere Provinciale Simone Gelli
Sindaco di Magenta Marco Invernizzi

LORO SEDI


Oggetto: appello per il recupero alla cittadinanza magentina dell'area CRAL aziendale ex Novaceta - MAGENTA

Con lo smantellamento delle macchine ex Novaceta e l'avvio della demolizione di alcuni fabbricati industriali ex Snia Viscosa scompare una delle più prestigiose produzione italiane e si completa una preoccupante desertificazione industriale di Magenta e del suo circondario.

Scompare con essa anche tanta parte della storia di questo territorio. Basta ricordare che Snia Viscosa si insedia in Magenta negli anni '30 su ampi spazi di verde che intervallano le strutture industriali e danno spazio ad alloggi per gli operai, a una mensa aperta ininterrottamente per 24 ore al giorno, a un vasto e attrezzato CRAL aziendale, oltre che a una fornita Biblioteca e a servizi sanitari come infermeria interna e addirittura medico pediatra per i figli dei dipendenti.

Nel '54 vi insedia la neo costituita Novaceta che rinnova gli impianti e innova i processi produttivi di fili continuo di acetato collocandosi fino al 2008 come azienda leader non solo in Europa ma anche nel mondo (nel 2001 copre il 60% del mercato europeo).

Il CRAL aziendale resta vivo a attivo e non si limita a fornire un “dopolavoro” a pensionati e dipendenti dell'ex Novaceta, diventa un punto di riferimento, di incontro e di ricreazione per l'intera cittadinanza. Sull'area Cral trovano spazio infatti un campo di calcio, una pista per la corsa e l'atletica, due serie di spogliatoi (ristrutturati recentemente) con docce calde e servizi di prim'ordine. Immersi nel verde trovano spazio anche quattro campi di bocce, un campo di squash, un parco giochi per bambini e campi da tennis coperti (riscaldati e illuminati) e il bar. Tutti servizi e impianti gratuiti (eccetto il tennis) a disposizione di giovani, anziani, famiglie del magentino. Addirittura negli anni '80 e '90 il Cral si impegna con successo nell'organizzazione di uscite fuori porta e gite.

Ma il 31 luglio 2012, venuto a scadenza il contratto col gestore, la nuova proprietà, l'UNICREDIT, ne decide la chiusura abbandonandolo al degrado. Una fitta vegetazione ricopre il campo di calcio e l'area verde, le strutture risentono ogni giorno che passa dell'incuria e dei danni del tempo. Nonostante le lamentele di cittadini e associazioni non è intervenuto finora alcun progetto di recupero.

Il Consiglio Comunale ha inserito nella variante generale del nuovo PGT ma a tutt'oggi nessuna proposta è stata avanzata per ridefinire destinazione d'uso del sito ex Novaceta ex Snia e nemmeno in specifico per l'area ex CRAL.

IL MOVIMENTO POPOLARE DIGNITA' E LAVORO ritiene urgente intervenire e convintamente perora il recupero dell'area CRAL a luogo di incontro e svago per la cittadinanza.

IL MOVIMENTO POPOLARE DIGNITA' E LAVORO si appella a tutti i politici del Magentino che annovera prestigiose cariche nelle istituzioni .

IL MOVIMENTO POPOLARE DIGNITA' E LAVORO chiede che quella parte dell'area ex Snia-exNovaceta, adibita da sempre a verde ed a spazi ricreativi, resti tale. Comune di Magenta, Provincia e Regione, si attivino per acquistare quell'area e destinarla a Parco Pubblico. Si promuova un'azionariato popolare, coinvolgendo Società del territorio, Imprese, Enti, Banche, privati Cittadini per rilevare l'area e donarlo alla Città.

IL MOVIMENTO POPOLARE DIGNITA' E LAVORO si attiverà affinché, gli aderenti al movimento si impegnino alla completa ristrutturazione degli impianti, si rendano parte attiva alla verifica dei lavori di bonifica, si organizzino per la futura successiva gestione del complesso sotto la supervisione ed il controllo di Comune, Provincia e Regione.

Resterebbe qualcosa di utile, di bello, di sociale. Resterebbe un grande parco pubblico restituito ai giochi dei bambini (forse unico a Magenta). Resterebbero impianti sportivi ad uso di tutti. Resterebbe un'etichetta “storica” per la nostra Città e per l'intero territorio del magentino.

Certi di rappresentare con questo appello e queste semplici proposte l'opinione dei cittadini di Magenta, auspichiamo che i destinatari di questo appello formulino le proprie considerazioni e ne diano risposta, riservandoci di presentare un nostro progetto più articolato e completo. Restiamo in attesa di riscontri che possono essere inoltrati (per il MPDL) a:

Magenta, 30 ottobre 2013

MOVIMENTO POPOLARE DIGNITA' E LAVORO



lunedì 18 novembre 2013

No Tav...controstoria di una foto !

A distanza di 24 ore dal grande e bellissimo corteo No Tav che sabato ha attraversato la Val di Susa ancora una volta, giornali e social media hanno già smesso di diffonderne il messaggio politico per concentrarsi tutti sulla foto dello scandalo: la ragazza No Tav che bacia il poliziotto. "Repubblica" non perde l'occasione di stravolgere il senso di quel gesto per idolatrare il valore della donna angelo, pacificatrice dei conflitti e ribadire la divisione interna al movimento No Tav  tra "buoni" e "cattivi". L'articolo riesce a convincere delle sue distorsioni diversi lettori, che si affrettano a dire la loro e a puntare il dito contro il "bacio dello scandalo".

Ma la ragazza della foto, Nina, dal suo profilo Facebook smentisce, afferma la volontà provocatoria del suo gesto nei confronti dei poliziotti in tenuta antisommossa, che negli ultimi anni hanno letteralmente militarizzato la Val di Susa, represso e criminalizzato qualsiasi tentativo di opporsi alla devastazione di un'intera valle, e al furto di soldi pubblici per interessi privati.
Nina e il suo collettivo di genere, a sostegno della lotta delle donne e dei soggetti LGBIT, non si dimenticano di Marta, la militante picchiata, insultata e molestata quest'estate dalla celere dopo aver partecipato ad un'azione al cantiere del Tav. "SenonconMartaquando?", avevano risposto le/i No Tav dopo quel terribile episodio, e altrettanto hanno fatto Nina e le sue compagne, che sabato hanno partecipato al corteo insieme alla rete Rimake-Communia Milano per parlare proprio in Valsusa della violenza (poliziesca) contro le donne, in vista della data internazionale del 25 novembre dedicata a questo tema.
La smentita di Nina costringe Repubblica a correggere il tiro e smorza l’entusiasmo del giornalismo Pro-Tav, deridendone i presupposti e palesando il lato provocatorio della sua azione. In seguito si sono sprecati articoli e commenti, le prese di distanza(sic!) di aree di movimento, culminati nel vergognoso articolo di “Val Susa Oggi” che pubblica le foto del profilo Facebook di Nina cercando di mostrarla come un’incosciente e inconsapevole ragazzina.
A scanso di tanti e troppi equivoci
la prima ad esprimere solidarietà è stata proprio Marta, che ha espresso personalmente a Nina la sua vicinanza ad una compagna di lotta, attaccata e strumentalizzata in primis da organi di stampa non certo interessati a mettere in buona luce le/i militanti No Tav. Dice Marta sul blog di “Sguardi sui Generis“”: “Mi chiedo perché quella dovrebbe diventare la foto dell’anno, e perché così tanto spazio viene dedicato a quel gesto. Ma forse la risposta è semplice, tanto semplice quanto disarmante, i media vogliono svuotare di contenuto la lotta delle donne No Tav, vogliono ancora una volta creare divisioni tra buoni e cattivi. In quei giorni i media erano impegnati a prender con le pinze quelle che in vari articoli hanno definito “presunte violenze” mentre in questo caso, prima ancora di intervistare la diretta interessata, hanno riportato la fotografia imponendo una narrazione congeniale alle rappresentazioni delle donne No Tav come amorevoli e conciliatrici.”

Conosciamo i cortocircuiti mediatici e come questi possano determinare una "realtà" molto differente da quella vissuta ed espressa dalle/dai protagoniste/i. Vorremmo tuttavia che tutte/i, soprattutto le/i tante e tanti che esprimono il loro appoggio alla mobilitazione No Tav e sono impegnate/i sui loro territori a combattere discriminazioni, speculazioni e sfruttamento
mantenessero la loro presa di parola all'interno della critica, se lo ritengono, ma anche del rispetto e della comprensione per un gesto che non aveva di intenzione di causare alcun danno al movimento, ne crediamo lo abbia fatto in alcun modo.

Come rete Rimake-Communia Milano esprimiamo solidarietà e sostegno a Nina, e ribadiamo il nostro pieno e indiscutibile appoggio al movimento NoTav che ancora una volta ha dato una risposta forte e unitaria, quella di una lotta e un movimento che non parlano solo di territori ma anche di violenza quotidiana sulle vite e suoi corpi.
Noi intanto il 25 novembre saremo tutte e tutti in piazza Cairoli alle 18 in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, per dire ancora una volta:
NO alla strumentalizzazione dei corpi
NO agli abusi della polizia
NO all’accanimento e alla criminalizzazione mediatica
NO al sessismo nelle lotte
in due parole, NO TAV.

Le compagne e i compagni del collettivo di Nina insieme alla rete
Rimake-Communia Milano

sabato 16 novembre 2013

...sono Serena...

Qual'è secondo voi il nome proprio di persona della maggior parte dei nostri politici ? In questi ultimi anni hanno deciso di chiamarsi quasi tutte / i “Serena “ oppure “Sereno”, seguite un po'.

L'ultima, solo dal punto di vista cronologico è la ministra Cancellieri :
Cancellieri: sono serena, non temo inchiesta Fonsai
Mio impegno prosegue con determinazione, aspetto voto mercoledì”

A un noto ministro del precedente governo, tale Scajola, che aveva comprato un modesto appartamento di oltre 200mq, con vista sul Colosseo, fu chiesto di dimostrare dove aveva preso i soldi per l’acquisto dell’immobile. Non sapendo rispondere immediatamente, si trincerò dietro la abusata frase: non c’è nulla di irregolare, tranquilli, “sono sereno”.

Un noto politico milanese, tale Penati è accusato di intrallazzi nella gestione dello sviluppo immobiliare di alcune importanti aree dell’hinterland milanese. Prima reazione:sono sereno, dimostrerò che è tutto in regola.

Un esponente della Margherita romana ha soffiato qualcosa come 2/3 milioni di euro sotto il naso di Rutelli. Questa volta è stato Rutelli a dire “sono sereno”,non ne sapevo nulla.

Un certo “batman”, Fiorito si intrallazzava a spendere e spandere i soldi della giunta regionale laziale (pdl); anche lui “sereno” spiegherà che è tutto regolare.

Operazione "Volpe del deserto".
LUCCA,15 giugno 2011 -Il sindaco Mauro Favilla, raggiunto a Palazzo Santini, non si sbottona sulla bufera "Volpe del deserto", che ha colpito il Comune di Lucca : "Sono sereno"
Lo scenario evidenziato dai Carabinieri, infatti, parla chiaro, descrivendo un quadro di corruttela esistente fra amministratori, funzionari pubblici, liberi professionisti lucchesi e mondo imprenditoriale toscano”.

Appalti e mazzette, tocca il Pd il nuovo scandalo di Perugia

DAL NOSTRO INVIATO PERUGIA - Un nuovo scandalo si abbatte su Perugia, un' altra storia di appalti pubblici, di favori, di mazzette. Una quarantina di persone coinvolte, anche se per adesso gli avvisi di garanzia firmati dal sostituto procuratore Manuela Comodi sono 25, destinati a funzionari, imprenditori, dirigenti e a un politico, l' assessore alla viabilità della Provincia, Riccardo Fioriti, del Pd. I provvedimenti contemplano ipotesi di accusa pesanti, corruzione, concussione, associazione per delinquere. L' assessore Fioriti assicura: «Sono sereno»

14-06-2010 – Pescara
Santipoli, terza udienza. Del Turco: "Sono sereno".
PESCARA - Terza udienza oggi del processo per la Sanitopoli abruzzese che nel 2008 determinò la caduta della Giunta regionale di centrosinistra e il coinvolgimento di alcuni autorevoli esponenti del centrodestra.
Presente l'ex presidente della Regione, Ottaviano del Turco: ''Oggi e' mio dovere ascoltare le ragioni della Procura e lo faccio con il rispetto necessario che porto nei confronti di una istituzione dello Stato, quindi sono qui e ascoltero' con molta attenzione''. Su possibili nuovi atti che potrebbe presentare la Procura, Del Turco ha detto: ''Non mi aspetto nulla, in ogni caso sono sereno''.

Renzo Bossi si difende dalle accuse: "Sono sereno, non ho mai preso nulla"

"Sono sereno, non ho mai preso soldi dalla Lega, né in campagna elettorale e neppure adesso da consigliere regionale"
Lo ha detto Renzo Bossi appena arrivato in Consiglio regionale commentando quanto sarebbe emerso nell'inchiesta che coinvolge il tesoriere Francesco Belsito

Cuffaro : “sono Sereno











24/ott/2007
Mastella è indagato per abuso d'ufficio, finanziamento illecito ai partiti , concorso in ... E' sereno.

      Dell'Utri: incazzato ma sereno -13/feb/2010 - 'Sono scocciato, incazzato ma sono sereno'. Cosi'         Marcello Dell'Utri commenta le dichiarazioni di Massimo Ciancimino.

----questa è solo una parte di tutti i nostri politici ribattezzati Sereno e Serena, ma mi viene in mente un aneddoto : un sindacalista, di nome Felice, aveva appena firmato un accordo col padrone non troppo vantaggioso per i lavoratori. Girando per la fabbrica, ormai in dismissione, cade in una buca piena di melma fangosa e da cui non riusciva a venirne fuori, anche perchè non visto da alcuno. Si mette quindi a gridare e chiedere aiuto : “ aiuto..aiuto..sono Felice ! “, “aiuto...aiuto...sono Felice , tiratemi fuori di qui ! . Niente, nessuno lo sente. “Aiuto...aiuto...sono Felice !” . Lo sente finalmente un cassintegrato che era venuto a vedere la sua ex fabbrica. “Aiuto...aiuto...sono Felice “ , continua il sindacalista nella buca. L'operaio lo guarda, gli tira un calcio in bocca e gli fa: “brutto pirla, io so' cassintegrato e tu sei Felice, tie' ! “
Morale della favola : stesso trattamento ad ogni “sereno” !
Sik Sik 2013