lunedì 30 gennaio 2017

Tangenziale Milano-Vigevano-Malpensa: la nostra posizione



L'opera in dettaglio/ La scheda tecnica

Cosa: Tangenziale Milano-Vigevano-Malpensa e TOEM (Tangenziale Ovest Esterna Milano)
Dove: Parco Agricolo Sud Milano e Parco della Valle del Ticino (Lombardia).
Quando: dalla fine degli anni Novanta ad oggi.
Perché: i progetti della Tangenziale Milano-Vigevano-Malpensa e della TOEM nascono con l'obiettivo di portare sviluppo e crescita economica attraverso la realizzazione di nuove infrastrutture in grado di rendere maggiormente accessibili e attrattivi i territori per le imprese. I sostenitori delle opere sono il Governo, la Regione, la Città Metropolitana, alcuni amministratori locali e alcuni industriali della zona. Ad opporsi a entrambe le opere, invece, cittadini e cittadine, movimenti sociali/ambientalisti/ecologisti, associazioni di agricoltori ed alcuni amministratori comunali, riunitisi in Comitati contro la realizzazione dell'opera, per la salvaguardia del territorio e per la riconversione ecologica dell'economia.
Come: i progetti delle due opere nascono in tempi diversi con l'unico obiettivo di potenziare il collegamento tra i comuni del sud e del sud-ovest milanese e con l'Aeroporto di Malpensa. Il progetto della tangenziale Milano-Vigevano-Malpensa era stato inserito tra le opere strategiche della Legge Obiettivo. La TOEM era stata recentemente inserita come opera strategica nel programma regionale della mobilità e dei trasporti (PRMT). Nessuna delle due infrastrutture è stata finora realizzata. La TOEM è stata stralciata dal PRMT nel 2016. Per la tangenziale, invece, è stata messa in programma la realizzazione di un tratto del tracciato entro la fine del 2017. I progetti presentati prevedono sostanzialmente la costruzione di opere che attraversano un territorio occupato da aree destinate a coltivazioni agricole e da aree naturali e in misura ridotta l'ampliamento delle strade esistenti. L'opposizione dei Comitati, articolatasi nel corso degli anni attraverso attività di sensibilizzazione, mobilitazioni e lo sviluppo di esperienze d'uso del territorio, ha impedito sino ad oggi la realizzazione dell'opera.

Riprendiamo, dal sito indicato, la scheda tecnica dell’ “opera” , per mettere in evidenza le molte analogie e le ovvie contraddizioni che quest’opera produce anche sul nostro più immediato territorio. Vedremo alcune assonanze con i paesi del magentino, con le frazioni. Noteremo la scellerata vocazione degli amministratori locali che, in una tempesta ormonale di contraddizioni, di ripensamenti , di false comunicazioni ai Cittadini, decidono, senza mai chiedere parere alla base, in modo autonomo, a seconda delle convenienze ed a secondo delle maggioranze politiche che hanno governato comuni, regioni e Paese. Una storia “vecchia”, questa della tangenziale Milano-Vigevano-Malpensa, nata molto prima, ovviamente, della burlesca presentazione del progetto ANAS fatto pervenire alle amministrazioni locali nell’aprile del 2015. Progetto su cui molti amministratori si dichiararono, adducendo molteplici motivazioni, in disaccordo, forse perché era troppo vicina l’eco delle grande manifestazione del 28 marzo 2015 (a cui partecipò anche il Movimento Popolare Dignità e Lavoro) e si sa  “è necessario far smaltire la sbornia“ e rimandare nell’oblìo il popolo, distraendolo, ad esempio, col “giro d’Italia” o con  polemiche sterili su presunte “invasioni barbariche”. Poi, si punta sulla “memoria corta” degli Italiani, in genere, e si arriva, dopo due anni di silenzio tombale sulla questione, a ieri sera 23 gennaio, durante l’assemblea pubblica a Robecco sul Naviglio per sostenere “Vigevano-Malpensa: infrastruttura necessaria da realizzare totalmente.Importante collegamento stradale,valore aggiunto per cittadini e comuni” ( L. Del Gobbo ) , oppure :”L’opera va fatta nella sua interezza, ha detto l’assessore regionale Massimo Garavaglia “.
A tal proposito riportiamo alcune considerazioni proprie del Movimento Popolare Dignità e Lavoro che, appena dopo la manifestazione del 28 marzo 2015 avevamo riportato sul nostro blog




“Sul nostro territorio, parlo proprio del magentino, non siamo da meno proprio con le opere inutili. Gli esempi potrebbero essere tanti, ma voglio raccontarne uno che ha dell’incredibile, almeno per il sottoscritto, forse perché non ha competenze urbanistiche specifiche : Marcallo con Casone, paesino di circa 5000 abitanti, era , fino a qualche anno or sono, collegato, appunto con la “frazione” Casone tramite un ponte, di poche decine di metri, certamente da ristrutturare, percorribile , però, a piedi, in bici , in auto e persino con l’autobus. Dopo le “opere inutili”, per raggiungere Casone da Marcallo è necessario percorrere circa 3,5 kilometri di sopraelevata, ma non solo, questa mega struttura, in confluenza prolungata per oltre 4 kilometri col casello autostradale ( da ex Boffalora ribattezzato, per megalomania, Marcallo, ) confluisce, attraverso una bretella ( inutile e sempre deserta ) impropriamente chiamata “via Padania” ( battezzata in pompa magna da Umberto Bossi alla vigilia della richiesta di rinvio a giudizio, da parte della Procura di Milano per la vicenda della gestione dei fondi della Lega e per appropriazione indebita e truffa allo Stato per circa 40 milioni di euro ) , che a sua volta confluisce , udite udite, nella “circonvallazione di Casone”, praticamente, una strada deserta, che è costata l’esproprio di  terreni agricoli,  per by-passare, la via Jacini ( quattro case ), già a sua volta ...deserta !


Marcallo con Casone, Bossi inaugura viale Padania

La strada, frutto della riqualificazione viaria del territorio del Magentino in coincidenza con il progetto TAV, viene ribattezzata per scelta dell'amministrazione comunale. Il leader del Carroccio: "Pochi vogliono l'Italia, nessuna speranza per i tricoloristi" .
Marcallo Concasone, 1 aprile 2012 - La strada più lunga di Marcallo con Casone, che dalla rotonda per Mesero – all’altezza della gelateria ‘Regazzi’ – conduce sino all’innesto con l’ex Statale 11, si chiama viale Padania. Con i suoi oltre 3.200 metri di lunghezza si presenta come un’arteria di collegamento importante sulla direttrice Sud Nord tra Magentino e Castanese ed è frutto della riqualificazione viaria del territorio del Magentino in coincidenza con il progetto TAV.
Il  sindaco leghista di Marcallo Massimo Olivares ha spiegato: "La nostra è una scelta forte. Vogliamo ribadire che la Padania esiste, piaccia o no". La decisione, si legge nel comunicato apparso sul sito web cmunale, è quindi stata presa dall’amministrazione “al fine di lasciare un segno tangibile sul territorio del proprio operato e del riconoscimento della realtà lombarda in tutti i suoi aspetti politici, economici, sociali che ne hanno caratterizzato la storia, il tessuto sociale locale e nazionale”. Per evitare troppe polemiche sul battesimo della circonvallazione il Comune ha deciso di aspettare il benestare della Prefettura, in modo tale da evitare scontri con i partiti all’opposizione. Una volta arrivato, è stata scelta domenica 1 aprile come data d'inaugurazione.
 INAUGURAZIONE TRA LE CONTESTAZIONI - La cerimonia è iniziata a mezzogiorno, alla presenza del segretario federale della Lega Nord Umberto Bossi, che ha approfittato dell’occasione per lanciare la campagna elettorale dei candidati leghisti alle poltrone di sindaco nei comuni della zona. Una decina di contestatori, che sventolavano i tricolori, hanno contestato il leader del Carroccio: hanno urlato 'vergogna', mentre brandivano cartelli su cui era scritto 'La Padania come Disneyland Ocopoli e Topolinia' o 'Marcallo con Casone non è Padania, è Italia' o, ancora, 'Viva Bossi e Paperino, ma anche Minnie e Topolino'.



Siamo ritornati , oggi, 24 gennaio 2017 ed abbiamo realizzato alle ore 9.00 una serie di fotografie della zona.
Vi documentiamo come, a Marcallo con Casone, dove gli amministratori locali, sempre gli stessi,
[ negli ultimi quattro mandati: Garavaglia – Garavaglia - Olivares (Garavaglia)- Olivares
(Garavaglia) ] e quelli regionali ( Garavaglia ) abbiano millantato, opere inutili,  invece come un’arteria di collegamento importante sulla direttrice Sud Nord tra Magentino e Castanese ed è frutto della riqualificazione viaria del territorio del Magentino in coincidenza con il progetto TAV.”
Oggi, come allora, la “follia” della circonvallazione di Casone ( CA-SO-NE  !!!!!!!! ) ed in contemporanea la strada principale ( via Jacini ) si presentano ( v. foto di seguito ) : 



In alto, manifestazione 28 marzo 2015 - No tangenziale, a seguire : inagurazione viale "padania".

Circumvallazione Casone ( ovvero Il Deserto )






giovedì 26 gennaio 2017

Quartiere Nord : Magenta più che mai !

Martedì 24 gennaio u.s. , abbiamo avuto il piacere di partecipare ad un incontro con il direttivo del Nuovo Comitato del Quartiere Nord.
L’incontro è avvenuto nella sede dell’Associazione Ri-Parco, Viale Piemonte 68, e più precisamente all’interno della saletta ex bar, pulita e restaurata dalla stessa associazione Ri-Parco Bene Comune.
Tra gli ospiti del Quartiere Nord, tanti amici di cui avevamo perso un po’ i contatti in tutti questi anni e altri , tutti comunque apprezzati per l’impegno e la passione che, da anni, riversano in molteplici attività cittadine.
Vogliamo sottolineare e ribadire che sia l’Associazione Ri-Parco Bene Comune, che il Movimento Popolare Dignità e Lavoro, hanno manifestato la volontà di rendersi disponibili per fornire al N.C.Q.N. ogni supporto logistico ed ogni collaborazione mirata a diffondere attività ed informazioni alla Città  in merito a situazioni che riguardano, appunto, il  Bene Comune, come il recupero delle aree verdi, la bonifica dei siti industriali abbandonati, le problematiche e le nuove possibilità di acquisizione di posti di lavoro sul nostro territorio, e molte altre battaglie che lo stesso MPDL sta portando avanti da tempo, come l’applicazione della mozione cittadina, approvata, da tempo, dal Consiglio Comunale, sulla riduzione del costo dei farmaci da banco ( - 20% nelle farmacie comunali ), l’acquisizione definitiva e “senza compromessi” dell’area del Parco Pubblico, la creazione di un Museo / Scuola che valorizzi 100 anni di Industria e Tecnologia sul territorio magentino, la ricerca di migliorìe in ambito della scuola primaria e degli asili, la definitiva questione per rendere  pubblica l’acqua e non soggetta a condizioni speculative dettate dalle attuali S.p.A.
Purtroppo ( per fortuna )  ogni battaglia ed ogni buona intenzione, per essere concretizzata, ha bisogno di una grande partecipazione popolare che possa, e deve, essere antagonista ad una politica fallimentare che non ha dato alcuna risposta, su questi temi, alla Comunità. Sostituire una classe dirigente povera di idee e di iniziative. Deve essere la forza del popolo, la forza della partecipazione “dal basso” , quella spinta necessaria e di “rottura”  a cambiare lo “status quo “.
Questo messaggio, credo sia stato recepito dagli amici del N.C.Q.N. ( con qualche eccezione ) con i quali si è deciso per un nuovo incontro dove vedrebbe  l’Associazione Ri-Parco ospite del N.C.Q.N.
Con questo articolo vogliamo anche cogliere l’occasione per ribadire alcune verità, purtroppo manipolate “ad hoc”, che avevano lo scopo di dover allontanare i Cittadini da quell’occasione stupenda ed unica del Parco Pubblico proposta dal Movimento Popolare Dignità e Lavoro.
Dal dibattito con gli amici del N.C.Q.N. è emersa la convinzione che all’interno dell’area del Parco ci fosse presenza di amianto. Nulla di più falso. La stessa Amministrazione Comunale fu costretta a smentirsi a seguito delle dichiarazione di un consigliere comunale che parlava di necessità di “carotaggi” all’interno dell’area. Infatti , subito dopo quelle  inaccettabili, false, non controllate dichiarazioni, ci fu una nostra posizione che chiedeva spiegazioni circa la pedonabilità e la frequenza quotidiana della pista ciclabile (confinante e prima ancora parte dell’area ex Cral) e la presenza, all’interno dell’area, di una famiglia che viveva da due anni all’interno degli ex spogliatoi del campo calcio. L’Amministrazione Comunale si affrettò a smentire il consigliere ed a produrre un documento ARPA che sanciva l’assoluta assenza, all’interno di tutta l’area del Parco, di qualunque elemento inquinante, amianto compreso !
Invitiamo, quindi, tutti i Cittadini a frequentare l’area che sarà adibita a Parco Pubblico. Saranno bene accetti consigli mirati all’apertura, nel più breve tempo possibile, di tutte quelle attività sportive e di intrattenimento, vero fiore all’occhiello del Quartiere Nord, di tutta la Città di Magenta, di tutto il territorio.
Per completezza d’informazione : l’amianto è ancora presente all’interno della centrale termoelettrica, praticamente in quell’area adiacente la fascia di 45.000 m2 ( tra le vie Galvani e via Pacinotti ) che avrebbe dovuto essere lottizzata. Prendiamo atto che, dietro l’asfissiante pressione esercitata dal MPDL, l’amministrazione comunale, come dichiarato a proposito del PGT,  ha fatto marcia indietro, sembrerebbe, non lottizzando più quella notevole area. Sarà vero ? E la bonifica dell’amianto, all’interno della Centrale Termoelettrica, quando verrà intimata all’attuale proprietà ?
Come sempre saremo attenti ad ogni sviluppo della vicenda.
Grazie a tutti !