mercoledì 13 maggio 2015

Amianto e bonifiche : informazione, diritti e doveri !

Riportiamo di seguito la posizione del Movimento Popolare Dignità e Lavoro in merito alla questione relativa alle bonifiche dei siti industriali dismessi e presenti sul nostro territorio. Tale posizione è stata presentata nel corso della serata a tema del 8 maggio scorso.
Il MPDL ringrazia ancora i Cittadini intervenuti,  ed in particolare Ambrogio Colombo, Massimo Gatti e l'Assessore Vincenzo Salvaggio a cui abbiamo rinnovato ed offerto, nell'interesse della Cittadinanza, collaborazione e conoscenza specifica della materia e dei luoghi.
Ringraziamo molto, Rossella Luongo della Sinistra di Sedriano, encomiabili nel loro continuo impegno e nella loro efficace divulgazione sulle problematiche legate alla presenza di amianto sul territorio. Ringraziamo l'Associazione Italiana Esposti Amianto, nelle persone del Presidente Nazionale , Fulvio Aurora e del Vicesegretario Nazionale, Valentino Gritta. Ringraziamo infine Angelo Terraneo dei VAS Magenta, per il suo continuo impegno e per aver contribuito alla organizzazione della serata.

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Buonasera,

Perché questa serata, perchè vogliamo sperare che un impatto diretto con i Cittadini, a cui daremo questa sera, ampia possibilità d’intervento, possa diventare un messaggio da trasmettere da persona a persona, da casa in casa, da quartiere a quartiere, fino a raggiungere tutti i paesi del nostro territorio.

Una lunghissima esperienza, vissuta giorno dopo giorno, con i compagni del Movimento Dignità e Lavoro, ci ha portato ad analizzare il comportamento della gente, di fronte, ad esempio, all’informazione fornita attraverso la distribuzione dei volantini, nelle piazze, fuori dai centri commerciali o fuori dagli ospedali. L’impatto con il volantino, per la stragrande maggioranza della gente, è talmente superficiale, da scoraggiare il più tenace volontario comunicatore. Eppure il volantino, cerca di sintetizzare il problema, indica un problema. Dovrebbe suscitare interesse, dovrebbe stimolare domande. C’è chi a forza ti risponde e non ritira il volantino perché  “non sono di magenta“, chi risponde  “io l’amianto sulla mia casa non c’è l’ho! “ , chi recepisce che ci stiamo riferendo a siti industriali dismessi, racconta di  “abitare dall’altra parte di Magenta “. Ovviamente il problema amianto, ed il problemissimo della bonifica dei territori è un problema di tutti e tutti devono capire che risolverlo è un dovere  e pretendere di vivere in un mondo meno inquinato è un diritto che ogni Cittadino ha.

L’informazione: chi deve fornire un’informazione reale, precisa, asettica da interessi di parte e volta esclusivamente all’interesse della salute pubblica ? Chi se non gli Enti preposti , ASL, ARPA , Guardia di Finanza, Carabinieri, Forestali, Amministrazioni Locali, Province, le Regioni. Ed invece ognuno si trincèa dietro le proprie competenze, in modo certamente legittimo e legale, ma sicuramente a danno dell’informazione verso i Cittadini. Ed allora, quando sono gli stessi Cittadini, organizzati in Associazioni, come Dignità e Lavoro, come gli inossidabili di Sinistra di Sedriano, come i VAS , come AIEA e come tanti altri comitati, allora questi vengono definiti e considerati come i rompiscatole. Ma va a finire, però, che questi rompiscatole hanno quasi sempre ragione, allora si scoprono le scorie sepolte nell’area Santa Giulia a Milano, le spazzature inquinanti sotto i cantieri TAV, le centinaia di tombe inquinanti disseminate nei territori, solo per ricordare Brescia con la Caffaro, Pavia e Varedo con la Snia Viscosa.

Il magentino ha due enormi aree per complessivi 600.000 metri quadri. Immaginate, oltre la metà di tutta l’area Expo, tanto per restare all’attualità. Un territorio enorme che ha subìto pesantissimi carichi inquinanti. Un territorio a vocazione industriale che ha iniziato ad inquinare già dal 1925, anno in cui fu inagurato il processo produttivo di Snia Viscosa, che utilizzava, per il prodotto finito, solfuro di carbonio, acido solforico, zolfo, piombo, e poi per la produzione di energia, prima calce viva, poi soda caustica, acido cloridrico, carbone , oli combustibili contenenti , in alte concentrazioni lo zolfo, e poi gli oli minerali per la lavorazione del filo, e poi l’acetone, e poi gli oli dielettrici (contenenti PCB) e poi gli isolamenti termici con massicci impiego di amianto e derivati.

Bene, anzi male, sono trascorsi 90 anni, 90 anni di continua pressione inquinante sul territorio, sull’aria che respiriamo, sulle falde, e non è stata fatta mai alcuna bonifica. Ma allora di cosa vogliono zittirci, cosa sanno gli amministratori delle nostre comunità che sentono una sola campana, quella della proprietà, che dice e fa quel che vuole. Quelle proprietà che in passaggi diversi dovranno, a giorni, difendersi in Tribunale da pesanti accuse in un processo penale che si celebrerà poiché le verità dei lavoratori sono venute a galla. Certo sarà un processo per reati amministrativi mentre questa sera parliamo di ambiente ed inquinamento, ma chi di voi andrebbe ad acquistare cibo per i propri figli in un’azienda agricola i cui titolari sono accusati di bancarotta fraudolenta e di falsificazione dei libri contabili ed altro !

90 anni di inquinamento su quelle aree e mai alcuna bonifica. Si dirà, ma le amministrazioni locali hanno come supporto tecnico ed ispettivo gli enti preposti, OK, ma se agli enti preposti nessuno fa vedere dove indagare, dove prelevare i campioni, dove carotare, ovvero se queste informazioni agli enti vengono fornite dalla stessa proprietà, ma quali risultati avremo ?.

Ed  è per questo motivo che già dal 2009, anno in cui lo stabilimento fu fermato, non per crisi, caro Assessore Salvaggio che ancora oggi ripeti questa storiella, ma per distrarre tanti milioni di euro e per liberare le aree, il Movimento denunciò agli Enti il pericolo inquinanti ed in particolare quello della massiccia presenza di amianto. Dal 2009, sono sei anni che chiediamo alle amministrazioni ( guarda caso di colore politico diverso ) , di essere coinvolti, di voler dare una mano, da esperti del sito, direi dagli unici esperti del sito. Niente da fare ! Dopo sei anni e dopo una delibera di giunta di qualche anno fa, il 20 aprile scorso ci hanno chiamato ad un tavolo tecnico per ascoltare il punto dello stato dell’arte delle pseudo bonifiche.

A Napoli c’è un Complesso Monumentale, comprendente Chiesa, Monastero e Convento, fu innalzato dal 1310 al 1328 per volere del monarca Roberto D’Angiò  devoto a San Francesco di Assisi e a Santa Chiara. Costui  volle costruire una cittadella francescana, aperta a tutti, che accogliesse nel monastero le Clarisse e nel convento adiacente i Frati Minori. Questa cittadella, nel corso degli anni, divenne meta di pellegrinaggi e di generosissime offerte tanto da diventare terreno appetibile dei ladri. Si racconta che a Santa Chiara, “misero le porte di ferro”, dopo l’ennesimo furto, quando non c’era più nulla da rubare.

Parte è già accaduto anche nei nostri territori, ma abbiamo il dovere, tutti, di fare il possibile perché non accada più. Abbiamo il dovere, e lo chiederemo con ancora maggiore forza alle autorità preposte, di intervenire, di chiedere, di essere ascoltati, di rivendicare le nostre esperienze e le nostre conoscenze del territorio, a tutela esclusiva della salute dei Cittadini e di una futura generazione a cui stiamo lasciando un pianeta invivibile.

Ma c’è bisogno di una nuova presa di coscienza da parte di tutti, c’è bisogno di una reale partecipazione verso questo tipo di problematiche, c’è bisogno di conoscenze, c’è bisogno di spirito organizzativo, c’è bisogno di consapevolezza di essere Cittadini Liberi e non condizionati da chi crede che i loro profitti valgono più delle nostre vite !

Magenta, 08 maggio 2015

                                         La vera forza dei Cittadini Liberi : non permettere il contrario !


                                Questa è l'informazione resa dalla proprietà ai Cittadini :  Niente !

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