mercoledì 13 giugno 2012


LA CAMPAGNA ELETTORALE E' FINITA...


La campagna elettorale è finita. Magenta ha un nuovo sindaco e una nuova  giunta. Ma di novità apprezzabili non sembra essercene se sindaco e  giunta non hanno ritenuto di dovere una visita post-elettorale  anche ai  presidi operai della Novaceta e della ex Saffa. Sarà per non dover rendere un omaggio a lavoratori che hanno avuto l'ardire  di presentarsi alle elezioni comunali senza padrini e padroni,  sarà perchè anche il programma della nuova maggioranza sembra interessato ad altro che non le questioni vive del tessuto produttivo e dei lavoratori  del territorio...
Ora però la campagna elettorale è veramente finita e ognuno dovrà  assumersi le sue responsabilità. Ormai tutti i nodi stanno venendo al  pettine:
 
  • la speculazione sulle aree dismesse che non è solo causa di  cementificazione insensata (e improduttiva) del territorio ma anche  causa prima delle desertificazione industriale del territorio come  dimostrano le vicende della Novaceta e dell'ex Saffa. I tentativi  falliti di vari imprenditori di subentrare e rilanciare la produzione  alla Novaceta,  la preferenza della Reno de Medici per gli stabilimenti  friulani stanno dentro quel quadro bipartisan di utilizzo (e dunque di  avallo di fatto alla chiusura della fabbriche) di quelle aree per  abitazioni, attività commerciali, strutture ricettive, strutture  museali, il sogno della Next City (la città del futuro), business park  …..Lo smantellamento in corso della Novaceta e l'azzeramento dell'attività exSaffa non sembra aver accelerato l'iniziativa della politica locale  per "nuovi insediamenti produttivi"...
  • la scadenza della casse integrazioni per i lavoratori della Novaceta  senza altra prospettiva che la disoccupazione pura e semplice. Per l'ex  Saffa il prolungamento della cassa integrazione con l'accordo (la  promessa?) di rimettere al lavoro 27 dei circa 180 dipendenti attuali,  appare più un modo per dividere i lavoratori in lotta che una intenzione  di rilancio e riqualificazione dell'attività produttiva
  • infine i problemi della pericolosità per la salute e la sicurezza dei  cittadini oltre che per i lavoratori, dovuto al degrado decennale delle  strutture di fabbrica e anche i lavori di smantellamento alla Novaceta. Nessuno può sostenere che gli incendi all'ex Saffa e alla Novaceta siano  pura casualità o “errori umani” dal momento che la denuncia e la  verifica del degrado programmatico e programmato di queste strutture  data ben indietro negli anni e che sullo smantellamento della Novaceta  c'è la denuncia circostanziata della criticità dello stabilimento a cura  del Comitato Dignità e Lavoro che aspetta ancora risposte tecniche dagli  organi competenti e assunzioni di responsabilità dalle istituzioni  politiche.

I lavoratori della Novaceta e quelli della Saffa si sono assunti, col  solo aiuto del Comitato Dignità e Lavoro, la responsabilità di battersi  contro la speculazione per salvare fabbriche e posti di lavoro, per  combattere l'ingiustificabile desertificazione industriale di Magenta,  per contrastare l'impoverimento  del territorio.

Tocca ora alle istituzioni locali assumersi le proprie responsabilità.

Magenta, 6 giugno 2012
Movimento Popolare Dignità e Lavoro



 






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