sabato 17 novembre 2012

14 novembre, grande giornata di lotta europea contro le politiche di austerità


Il Movimento Popolare Dignità e Lavoro  "condanna in modo netto l' aggressione poliziesca agli studenti a Roma e in numerose altre città, aggressione del tutto ingiustificata e motivata solo dalla volontà del potere di evitare che i cortei arrivassero in vista dei palazzi della politica" . Riportiamo di seguito un articolo pubblicato dal sito milanese di Sinistra Critica. Ne condividiamo totalmente il contenuto. Restiamo indignati dal comportamento delle forze "dell'ordine", restiamo indignati per gli ordini che i "manovali del manganello" eseguono con estremo zelo, restiamo disgustati perchè questo zelo viene espresso contro gli studenti e contro i lavoratori, contro cioè quelle categorie già massacrate da una crisi socio-economica prodotta dalle banche e da una classe dirigente corrotta. Centinaia di migliaia di lavoratori che perdono il posto di lavoro, milioni di giovani senza alcun futuro. Contro queste persone si manifesta l'indole fascista di gran parte dei componenti delle forze "dell'ordine " . Prende slancio la frustazione e la repressione di costoro che devono, ed hanno dovuto, schierarsi a protezione dei Fiorito, dei Belsito, dei Lusi, dei Berlusconi, dei Bossi, dei Brancher,dei Ciarrapico, dei Cosentino e di tanti altri ancora, tanto per fare un numero , di quei 117 parlamentari indagati o condannati che decidono per la nostra vita e le nostre speranze. A questi "galantuomini", le "forze dell'ordine" , incontrandoli, fanno scattare i tacchi in segno di saluto, alla gente onesta, ai lavoratori e studenti senza futuro, salutandoli, fanno scattare i manganelli !
M.P.D.L.
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14 novembre, grande giornata di lotta europea contro le politiche di austerità

Come in gran parte degli altri paesi della UE, oggi anche in Italia centinaia di migliaia di lavoratrici e di lavoratori, di studentesse e di studenti, sono scesi in piazza oggi nella giornata dello sciopero generale europeo.
La mobilitazione ha rotto gli argini soprattutto grazie allo straordinario sviluppo nelle scuole di tutto il paese, tra le studentesse e gli studenti medi e tra gli insegnanti di un vasto movimento per la difesa della scuola pubblica, contro tutte le misure del governo che, in nome dell'austerità, puntano a una vera e propria distruzione della scuola pubblica, lasciando i giovani senza alcuna prospettiva del futuro.
L'irruzione sulla scena politica e sociale di un vero movimento di massa, di cui si avevano avuto le prime timide avvisaglie con la manifestazione del 27, e poi ancor più con la grande giornata romana degli insegnanti del 10 novembre.
Una ventata di aria fresca che ha, tra l'altro, scompaginato il misero castello di carte delle primarie del Pd e della contemporanea scimmiottatura del Pdl.
E' in questo quadro che si spiega la violenta reazione degli apparati polizieschi contro le/i manifestanti: porre da subito un argine contro lo sviluppo del movimento.
Sinistra Critica condanna in modo netto la aggressione poliziesca agli studenti a Roma e in numerose altre città, aggressione del tutto ingiustificata e motivata solo dalla volontà del potere di evitare che i cortei arrivassero in vista dei palazzi della politica. Cariche violentissime per spaventare, per "insegnare" ai giovani studenti di stare "al loro posto", nella gabbia stabilita dal sistema e di rinunciare a ribellarsi e lottare.
In tutta Europa le mobilitazioni circondano e assediano i luoghi del potere politico, parlamenti o palazzi governativi, ma anche i luoghi simboli del potere economico e finanziario. In Italia, dove il discredito della casta politica raggiunge i massimi livelli internazionali, secondo le compatibilità stabilite dalle “forze dell'ordine” occorre mantenere le proteste lontano, per evitare che l'opposizione contro l'austerità si combini con il rifiuto della “casta”, che altro non sono che i gestori politici delle scelte della borghesia.
Così centinaia di giovani sono stati fermati e identificati, numerosi sono stati denunciati, tantissimi sono stati picchiati a freddo. Sinistra Critica chiede l'immediato rilascio degli arrestati e l'archiviazione di tutte le denunce.
Il governo, evidentemente, sente che il clima nel paese sta cambiando e che sta esaurendosi quel torpore sociale che faceva dire a Monti nei suoi tour europei che tutto il popolo italiano condivideva la sua politica.
La mobilitazione odierna segna quindi un grande passo avanti nella costruzione di un movimento di massa plurale contro il governo delle banche e le sue politiche.
Bisogna continuare.
Le militanti e i militanti di Sinistra Critica si impegneranno fino in fondo per ampliare le dinamiche di lotta, per favorire l'autorganizzazione democratica delle/degli insegnanti, delle studentesse/degli studenti, delle lavoratrici e dei lavoratori e far convergere tutte le opposizioni sociali e politiche al governo Monti.
E' possibile costruire nuove occasioni di mobilitazione continentale, è possibile avanzare verso lo sciopero europeo contro i signori della finanza, le oligarchie borghesi europee e i governi e le istituzioni che ne difendono gli interessi.
Per questo non solo siamo dalla parte di chi è stato picchiato/a, fermato/a, arrestato/a, ma torneremo in piazza anche nei prossimi giorni, tutti e tutte insieme.
Esecutivo nazionale Sinistra Critica

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