Relativamente ai fatti locali, politici, amministrativi, sociali, forse meno importanti di ciò che si legge quotidianamente sulla stampa nazionale, ma di interesse per le nostre comunità locali, oggi, sulla pagina generale di FB leggo un post, con la foto di seguito pubblicata, di una utente del social, che la correda con la seguente frase : “ Ri-Parco c’è “. Il riferimento è un’assemblea pubblica, fatta, probabilmente a Milano, a sostegno del collettivo di fabbrica di GKN.
La foto riporta due striscioni, uno che rappresenta
Fuorimercato che ama definirsi “ Sindacato a insediamento multiplo che
unisce vertenze del lavoro e per i diritti con attività sociali ed
economico-produttive etiche ed
ecologistiche “ , e l’altro striscione è di Ri-Maflow, la storica fabbrica
recuperata di Trezzano sul Naviglio.
Entrambe queste realtà sono nate con progetti sociali
meritori, la prima però, leggendo la stessa autodefinizione, tende a
raggruppare “attività economiche” e, tra queste ha elencato ( si può leggere
nel proprio sito ) anche Ri-Parco di Magenta.
La seconda, che ha suscitato solo due anni or sono, grandi emozioni per
quanto accaduto allo storico Presidente ( supportato poi da Capi di Stato, da
molte Istituzioni e perfino dal Papa ) qualora fu condotto, da estraneo ai
fatti, nelle pubbliche galere, deve, spiegare come mai quello stesso
Presidente, ed altri lavoratori , sono stati messi da parte per fare posto ad
un progetto che non prevede più l’aiuto e la collaborazione di chi ha
praticamente fondato Ri-Maflow attraverso storiche battaglie sindacali
all’interno della proprietà Maflow.
Non entro nel merito delle competenze di Fuorimercato e di
Ri-Maflow, ma in quelle di Ri-Parco devo entrare poiché “Ri-Parco Bene Comune”
è nato da un progetto del sottoscritto e di fidati collaboratori che ha visto
la partecipazione e la sottoscrizione ad una petizione di circa 2000 Cittadini
di Magenta e di una trentina tra personaggi pubblici ed istituzioni del
territorio. Di seguito ne pubblichiamo un elenco.
Elenco di
personaggi pubblici che hanno firmato la petizione depositata al Comune di
Magenta :
1.
Nando Dalla Chiesa professore , giornalista
2.
Graziano Masperi giornalista
3.
Danilo Lenzo giornalista
4.
Cristina Garavaglia giornalista
5.
Emanuele Torregiani giornalista
6.
Erika Innocenti giornalista
7.
Martina Maerna giornalista
8.
Ersilio Mattioni giornalista
9.
Alessandra Branca giornalista
10.
Luigina Milanese assessore
comune di Corbetta
11.
Filomena Battipaglia professoressa – Ambientalista
12.
Francesco Prina senatore
13.
Silvia Minardi professoressa
– consigliere comunale
14.
Antonio Mereghetti consigliere comunale
15.
Armanda Dall’Ara consigliere
comunale
16.
Rocco Morabito assessore
comune di Magenta
17.
Salvatore Costanzo consigliere comunale
18.
Marco Maerna assessore
comune di Magenta
19.
Luca Del Gobbo sindaco
di Magenta
20.
Marco Invernizzi sindaco
di Magenta
21.
Igor Bonazzoli assessore
comune di Arluno
22.
Ambrogio Colombo senatore
e sindaco di Magenta
23.
Luciano Saino presidente
Parco del Ticino
24. Massimo Gatti consigliere provinciale
Ri-Parco Bene Comune, ha subìto lo stesso “trattamento” di
Ri-Maflow. Incredibilmente, un comune personaggio, politico e ideologo,
positivamente accreditato, (purtroppo
solo oggi svelato essere l’esatto opposto ) ha suggestionato e condizionato
alcuni associati alla storica “Ri-Parco Bene Comune” di cui sopra, per
cancellare quella associazione e rifondarne un’altra, rubando logo e nome, ed il
cui obiettivo era quello di intraprendere attività commerciali, appunto con la
rete di Fuorimercato ed attività di ristorazione facendo entrare nel consiglio
di amministrazione un oste di Cisliano e consorte già inseriti nella
distribuzione di pasti, tutt’altro che a buon prezzo, nel territorio.
Ri-Parco Bene Comune che, proporrei di ribattezzate “
Parco Pubblico Dignità e Lavoro “ , per distinguerlo dalla malandrinata
altrui, era nato con più nobili scopi ed obiettivi. In un primo momento
occupare un suolo privato, abbandonato da anni, successivamente pulirlo e
bonificarlo, per quanto possibile, e restituirlo alla Città di Magenta quale
Parco Pubblico.
Purtroppo, 6 ( sei ) ingrati hanno interrotto non solo il progetto intero
ma anche il percorso di pulizia e bonifica intrapreso e perseguito, invece ,
fino al febbraio 2020, data in cui, a seguito di un triste evento, gli ingrati,
consigliati dagli esterni, “ideologo” e
“oste”, hanno ritenuto opportuno eleggere una nuova presidenza.
Oggi, pur di incamerare qualche tessera , vediamo alcuni inconsapevoli
podisti, che corrono lambendo pannelli di eternit, non più trattati e non più
messi in sicurezza da circa due anni e cumuli di spazzatura di ogni tipo ben
celati, oppure vediamo persone giocare a tennis all’interno di una struttura in
ferro tubolare le cui procedure di verifica della stabilità sono state
interrotte proprio all’insediamento dei 6 furbetti ingrati. Non c’è più
l’assicurazione, fortemente voluta dal sottoscritto, che tutelava, fino al
marzo 2020, tutti i visitatori.
Il fatto incredibile è che, nonostante alcune segnalazioni,
in merito all’attuale pericolosità del luogo, fatta all’Amministrazione
Comunale ( il Sindaco è responsabile per la salute pubblica ) ed agli Enti preposti, non c’è alcuna
risposta, ovvero, qualche Ente, prende atto e comunica di aver trasmesso le
segnalazioni. L’attuale proprietà tace.
Chi “non tace”, è l’attuale presidentessa che, con massimo
sforzo dialettico ed intellettuale dichiara :” Ri-Parco c’è “. Non dice però che “c’è” a cosa ? per quale
progetto ? con chi ? , ed ovviamente non sa nemmeno cos’è Fuorimercato, cos’è
Ri-Maflow, e cos’è stato, per i lavoratori Novaceta e per i Cittadini di
Magenta, quello spazio di viale Piemonte, denso di storia, di lotte sociali e
sindacali che sicuramente non le appartengono.
Mario De Luca
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