mercoledì 9 aprile 2014

COMUNE: PARTE CIVILE CONTRO CHI HA CHIUSO NOVACETA, PERCHÈ NO? MOVIMENTO DIGNITÀ E LAVORO: AMMESSO NEL COMITATO TECNICO


Il Movimento accolto nel Comitato tecnico per la bonifica dell'amianto del sito ex Novaceta.
Il 26 marzo il MPDL è stato convocato dal Presidente del Consiglio Comunale Eleonora Preti. L'assessore Salvaggio ha poi comunicato che la Giunta avrebbe deliberato nel pomeriggio l'ammissione di un rappresentante del Movimento nel Comitato Tecnico Istituzionale al fine di fornire notizie e riferimenti utili per predisporre un piano di bonifica, amianto ed altro, del sito ex Novaceta. E' il riconoscimento politico del ruolo di tutela della salute pubblica svolto dal Movimento dopo la chiusura di Novaceta ed un incoraggiamento ad andare avanti.

Interviste e scivoloni
Purtroppo parlare con i giornalisti è difficile. A volte parole in libertà o sfoghi o “scivoloni” , messi sulla pagina scritta, rischiano di mettere in imbarazzo coloro che dialogano. Così deve essere successo al Presidente Preti per l'intervista a Settegiorni di venerdì 21 marzo. Titoli e sottotitoli non rendono merito, agli sforzi profusi per cercare un dialogo costruttivo, né al Movimento, né alla verità e nemmeno alla stessa Presidente, che deve essersene resa conto, quando nella stessa intervista si dice disposta a continuare il dialogo serenamente. A noi le polemiche non interessano, preferiamo far parlare i fatti come appunto quelli denunciati in Conferenza Stampa riportati da Settegiorni la settimana precedente.

L'esposto alla magistratura sugli interventi di “messa in sicurezza” nel sito ex Novaceta
La “messa in sicurezza” e in particolare la demolizione di due edifici contenenti amianto, come è noto, è stato monitorato dal Movimento che ha prodotto una mole di documenti e foto evidenziando che non tutto era sotto controllo, come dichiarato, invece, dal vice sindaco in più occasioni. Veritiere erano, invece, le drammatiche realtà emerse durante l'incontro pubblico dell'ottobre 2013. Il Movimento aveva deciso, con o senza le risposte del Comune, di chiedere lumi alla Magistratura. Cosa detta e ripetuta pubblicamente e nei due incontri di richiesti dalla stessa Presidente Preti: dunque nessuna sorpresa, solo l'atto conseguente a quanto dichiarato.

Il Comune, parte civile contro chi ha chiuso Novaceta: perchè no ?
La chiusura di Novaceta non è stato un danno, economico, occupazionale e più in generale di futuro, solo per i 490 operai che dal lontano 2003 ad oggi hanno perso il lavoro, ma anche per le istituzioni e il territorio stesso. Chiusura, ricordiamolo ancora una volta, per cui la Magistratura ha indagato, su esposto dei lavoratori, 33 persone, tra dirigenti e proprietari. I lavoratori hanno già messo in moto la macchina per costituirsi parte civile e reclamare il risarcimento dei danni subiti.

Perché Partiti, Consiglio e Amministrazione Comunale, attuale e precedente, di Magenta non prendono in considerazione la possibilità di costituirsi parte civile e reclamare il risarcimento dei danni ?

Dalle nostre stime, nel periodo 2003 ad oggi, al Comune di Magenta sono venuti a mancare oltre 800.000 euro a fronte di introiti per addizionale Irpef , al territorio, poi, decine di milioni di euro.

L'iniziativa va presa ora, prima che inizi il processo e non come, erroneamente avrebbe sostenuto la Presidente Preti nell'intervista a Settegiorni : “.. (il Comune) deve attendere l'esito delle vicende giudiziarie...”
Se si deve attendere l'esito delle vicende giudiziarie perché, coerentemente, non congelare ogni intervento nel Piano Generale del Territorio sulla destinazione d'uso del sito ex Novaceta ?

L'area Cral
Abbiamo chiarito all'assessore Salvaggio che, la richiesta del Movimento, peraltro avanzata da quasi un anno a tutti i politici del territorio (consigl. Provin. Gelli, cons. reg. Prina, Del Gobbo, Sen. Mantovani, Ass. Reg. Garavaglia, Sindaco di Magenta), è quella dell'acquisizione dell'area da parte delle Istituzioni locali (comune, provincia e regione), magari con qualche aiuto di privati, per donarlo alla Città di Magenta e ri-aprirlo alla cittadinanza come parco pubblico e luogo di aggregazione, di attività sportive e ricreative (ovviamente a bonifica completata). Dispiace sottolineare che, ad oggi, non c'è stata alcuna risposta !
Per questo motivo, non può essere sufficiente, ci rivolgiamo all'Assessore Salvaggio, la modifica nel PGT della destinazione d'uso da industriale ad area per i servizi. E' auspicabile una risposta chiara ad una richiesta precisa!

MPDL

Da Settegiorni del 4 aprile 2014

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