sabato 15 novembre 2014

Dopo il patto del Nazareno arriva quello del Razaneno ?

Il fatto è quello riportato dalla cronaca cittadina. E’ vero che spesso la fantasia anticipa la realtà, ma quando la “fantasia” non è tale, secondo il cronista attento, allora ecco che le ipotesi possono essere solo due: l’attento cronista si è inventato tutto ipotizzando schieramenti basati su probabili e possibili interessi tra le parti, oppure riporta notizie certe.
Vogliamo azzardarci nell’analisi della seconda ipotesi : “Quel patto segreto Razzano-Del Gobbo insieme nel 2017 “. Bellissimo! Niente di strano, due persone di tradizione democristiana, credo anche frequentatori di oratori, uno più “lupetto”, l’altro più “promessa calcistica”, amanti della carriera politica e di poltrone più o meno comode e/o importanti. Certo, si potrebbe dire che, durante almeno dieci anni di schieramenti opposti, in Consiglio comunale se ne sono dette di tutti i colori. Battute al vetriolo e considerazioni sull’avversario che spesso hanno sfiorato la querela. Nelle più gentili delle discordanze, accuse reciproche di inefficienze amministrative, per arrivare ad utilizzare termini come “ amici degli amici “ e “politica del malaffare” !
Ma i miracoli sono miracoli, ed i protagonisti, quelli del patto dei Santi nostrani, da buoni cattolici credenti, di “miracoli” se ne intendono!
Una gran parte di magentini, invece, resteranno  scettici di fronte a celesti alleanze , in un momento in cui il miracolo di cui c’è bisogno è quello di arrivare alla fine del mese !
Magenta è una Città che negli ultimi 12 anni e mezzo è stata amministrata in un modo pessimo ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti :
1 - nessuna attenzione verso quelle attività lavorative presenti sul territorio fonte di occupazione e benessere comune: è stato permesso, senza porre alcuna resistenza, che chiudessero aziende importanti, come Reno de’ Medici,  Cofely, Bruno Romeo, e decine di artigiani e piccole aziende, e centinaia di negozi. Per citare ancora, Novaceta su cui pendono 33 avvisi di garanzia verso una proprietà accolta dagli amministratori pubblici, invece, come i salvatori di centinaia di posti di lavoro e di un indotto importantissimo. Una proprietà, quella di Novaceta, oggi indagata per bancarotta fraudolenta e falsificazione dei libri contabili e indicata, dalla Magistratura milanese, come la causa unica della cessazione di un prodotto magentino apprezzato nel mondo. Ma la politica (e la stampa) magentina, avevano accolto quegli “imprenditori” con sorrisi e strette di mano, mettendo in croce quei “comunisti” di una parte di dipendenti ai quali i fatti hanno dato, poi,  puntualmente ragione. Le amministrazioni magentine hanno incentivato e sponsorizzato
(mediaticamente), imprenditori come Lindt, che spacciavano 250 posti di lavoro, invece, mai visti, nemmeno con il più potente dei cannocchiali !
2 - il territorio urbano deturpato da “sconci” edilizi e dalla presenza di qualche migliaia di appartamenti vuoti.
3 - una disattenzione , spesso sconfinata in vera e propria ignoranza, verso l’ambiente e la salute dei Cittadini. La questione amianto e bonifica dei siti industriali ha trovato assolutamente impreparate le amministrazioni magentine. Sono stati i militanti del Movimento Popolare Dignità e Lavoro che hanno dovuto prendere letteralmente per mano la Polizia Locale ( e quindi l’amministrazione comunale ) e condurla all’interno del sito per consentire loro di verbalizzare i più inquietanti abusi. Vorremo ancora citare la questione del Parco Cral Novaceta, lasciato nel più assoluto degrado per oltre sei anni, e restituito, ad un minimo di decoro, da un gruppo di volontari-militanti di Dignità e Lavoro.
Vorremo capire l’enorme contraddizione in cui sono cadute la trascorsa e l’attuale amministrazione a proposito dell’attuale affermazione di bonificare l’area Cral da amianto e concedere, in tempi precedenti, sulla stessa area, la costruzione e l’utilizzo di una pista ciclo-pedonabile !
4 - un servizio di trasporto urbano ed extra urbano decisamente scadente. Scuole in edifici pericolosi e non controllati. Presidi medici, nelle frazioni, insufficienti.
Si potrebbe ancora allungare l’elenco delle inefficienze vissute in questi ultimi due lustri e mezzo, eppure si formulano ipotesi di alleanze tra amministratori che, se realizzate, non potrebbero che portare risultati ancora peggiori.
Ci racconta l’attento cronista , “ obiettivo : stravincere “.  Rispettiamo l’analisi fatta e la visione preventiva dell’alleanza, ma , consuntivando i risultati ottenuti dagli stessi personaggi che, secondo il cronista , si apprestano a guidare Magenta fino al 2022, non solo dobbiamo preoccuparci molto ma diventa fin troppo facile chiedere “ con quale ardire e come avete osato” ( direbbe il famoso Prìncipe della risata ) usare, per altri, definizioni del tipo “ mandando a pascolare vecchi rottami di partiti scomparsi “, “finti ribelli travestiti da indipendenti “, “liste civiche raffazzonate”. Persone perbene, invece, certamente fuori dalle simpatie del cronista, si ergono, quali sinceri innamorati della Città, ad essere l’elemento più interessante e qualificato nella gestione della Pubblica Amministrazione. Potremo concludere dicendo che è fin troppo semplice diventare giganti davanti a tanta pochezza espressa recentemente.
Ad un “patto segreto” , è doveroso rispondere con un progetto aperto, visionabile, criticabile e migliorabile da tutte e da tutti coloro che hanno a cuore il futuro della Città e dei magentini.

M. De Luca

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