Il fatto è quello riportato dalla cronaca cittadina. E’ vero
che spesso la fantasia anticipa la realtà, ma quando la “fantasia” non è tale,
secondo il cronista attento, allora ecco che le ipotesi possono essere solo due:
l’attento cronista si è inventato
tutto ipotizzando schieramenti basati su probabili e possibili interessi tra le
parti, oppure riporta notizie certe.
Vogliamo azzardarci nell’analisi della seconda ipotesi : “Quel patto segreto Razzano-Del Gobbo
insieme nel 2017 “. Bellissimo! Niente di strano, due persone di tradizione
democristiana, credo anche frequentatori di oratori, uno più “lupetto”, l’altro
più “promessa calcistica”, amanti della carriera politica e di poltrone più o
meno comode e/o importanti. Certo, si potrebbe dire che, durante almeno dieci
anni di schieramenti opposti, in Consiglio comunale se ne sono dette di tutti i
colori. Battute al vetriolo e considerazioni sull’avversario che spesso hanno
sfiorato la querela. Nelle più gentili delle discordanze, accuse reciproche di
inefficienze amministrative, per arrivare ad utilizzare termini come “ amici degli amici “ e “politica del malaffare” !
Ma i miracoli sono miracoli, ed i protagonisti, quelli del
patto dei Santi nostrani, da buoni cattolici credenti, di “miracoli” se ne
intendono!
Una gran parte di magentini, invece, resteranno scettici di fronte a celesti alleanze , in un
momento in cui il miracolo di cui c’è bisogno è quello di arrivare alla fine
del mese !
Magenta è una Città che negli ultimi 12 anni e mezzo è stata
amministrata in un modo pessimo ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti :
1 - nessuna attenzione verso quelle attività lavorative
presenti sul territorio fonte di occupazione e benessere comune: è stato
permesso, senza porre alcuna resistenza, che chiudessero aziende importanti, come
Reno de’ Medici, Cofely, Bruno Romeo, e
decine di artigiani e piccole aziende, e centinaia di negozi. Per citare
ancora, Novaceta su cui pendono 33 avvisi di garanzia verso una proprietà
accolta dagli amministratori pubblici, invece, come i salvatori di centinaia di
posti di lavoro e di un indotto importantissimo. Una proprietà, quella di
Novaceta, oggi indagata per bancarotta fraudolenta e falsificazione dei libri
contabili e indicata, dalla Magistratura milanese, come la causa unica della
cessazione di un prodotto magentino apprezzato nel mondo. Ma la politica (e la
stampa) magentina, avevano accolto quegli “imprenditori” con sorrisi e strette
di mano, mettendo in croce quei “comunisti” di una parte di dipendenti ai quali
i fatti hanno dato, poi, puntualmente
ragione. Le amministrazioni magentine hanno incentivato e sponsorizzato
(mediaticamente), imprenditori come Lindt, che spacciavano
250 posti di lavoro, invece, mai visti, nemmeno con il più potente dei
cannocchiali !
2 - il territorio urbano deturpato da “sconci” edilizi e
dalla presenza di qualche migliaia di appartamenti vuoti.
3 - una disattenzione , spesso sconfinata in vera e propria
ignoranza, verso l’ambiente e la salute dei Cittadini. La questione amianto e
bonifica dei siti industriali ha trovato assolutamente impreparate le
amministrazioni magentine. Sono stati i militanti del Movimento Popolare Dignità
e Lavoro che hanno dovuto prendere letteralmente per mano la Polizia Locale ( e quindi
l’amministrazione comunale ) e condurla all’interno del sito per consentire
loro di verbalizzare i più inquietanti abusi. Vorremo ancora citare la
questione del Parco Cral Novaceta, lasciato nel più assoluto degrado per oltre sei
anni, e restituito, ad un minimo di decoro, da un gruppo di volontari-militanti
di Dignità e Lavoro.
Vorremo capire l’enorme contraddizione in cui sono cadute la
trascorsa e l’attuale amministrazione a proposito dell’attuale affermazione di
bonificare l’area Cral da amianto e concedere, in tempi precedenti, sulla
stessa area, la costruzione e l’utilizzo di una pista ciclo-pedonabile !
4 - un servizio di trasporto urbano ed extra urbano
decisamente scadente. Scuole in edifici pericolosi e non controllati. Presidi
medici, nelle frazioni, insufficienti.
Si potrebbe ancora allungare l’elenco delle inefficienze vissute
in questi ultimi due lustri e mezzo, eppure si formulano ipotesi di alleanze
tra amministratori che, se realizzate, non potrebbero che portare risultati
ancora peggiori.
Ci racconta l’attento cronista , “ obiettivo : stravincere “. Rispettiamo l’analisi fatta e la visione
preventiva dell’alleanza, ma , consuntivando i risultati ottenuti dagli stessi
personaggi che, secondo il cronista , si apprestano a guidare Magenta fino al
2022, non solo dobbiamo preoccuparci molto ma diventa fin troppo facile
chiedere “ con quale ardire e come avete
osato” ( direbbe il famoso Prìncipe della risata ) usare, per altri,
definizioni del tipo “ mandando a pascolare
vecchi rottami di partiti scomparsi “, “finti ribelli travestiti da
indipendenti “, “liste civiche raffazzonate”. Persone perbene, invece, certamente
fuori dalle simpatie del cronista, si ergono, quali sinceri innamorati della
Città, ad essere l’elemento più interessante e qualificato nella gestione della
Pubblica Amministrazione. Potremo concludere dicendo che è fin troppo semplice
diventare giganti davanti a tanta pochezza espressa recentemente.
Ad un “patto segreto” ,
è doveroso rispondere con un progetto aperto, visionabile, criticabile e
migliorabile da tutte e da tutti coloro che hanno a cuore il futuro della Città
e dei magentini.
M. De Luca
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