venerdì 12 agosto 2016

" E' la stampa monnezza !"

Scrive Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano nell’editoriale del 31 luglio 2016 :É la stampa, monnezza!. Si può essere più o meno d’accordo con un giornalista di attacco come Travaglio, ma, purtroppo, parte della stampa italiana, è messa veramente male.

“La Stampa” del 09 agosto 2016, : “Brutte notizie per l’Italia sul fronte della libertà di stampa. Nell’annuale classifica di Reporters sans Frontieres il nostro Paese perde quattro posizioni, scendendo dal 73° posto del 2015 al 77° (su un totale di 180 Paesi) del 2016. L’Italia è il fanalino di coda dell’Ue. Meglio di noi anche Burkina Faso e Botswana”.

Del resto se bisogna rispondere ad editori tipo Gruppo Caltagirone (Il Messaggero, Il Mattino, il Corriere Adriatico, Il Gazzettino di Venezia), molti giornalisti hanno vita dura, come ribadisce lo stesso Travaglio sul “ il Fatto Quotidiano” del 09 agosto 2016 : “ L’ultima frontiera del precariato giornalistico è quella dei cronisti pagati a metro quadro, come la pizza al taglio “.Ecco, forse il “precariato” è il principale motivo per cui, alcuni, “giornalisti”, dovendo consegnare “una pizza al taglio” non badano a quello che scrivono.

Dispiace sottolineare come, anche sul nostro territorio, che non è proprio l’obelico del mondo, dove i “pubblici” personaggi locali, tutti, sono degli emeriti sconosciuti, si debba applicare il metodo della “pizza al taglio”, tanto per scrivere qualcosa. Gli autori della “stampa monnezza” buttano nella spazzatura una laurea (la loro), esami professionali, e poi rinnegano etica, deontologia, dignità.
Accade, qualche giorno fa, che l’autore di un articolo, riporta affermazioni e conclusioni, relative ad una persona che nemmeno conosce. Affermazioni meschinamente e goffamente dettate da qualcuno. Pennivendoli che si sono auto-classificati anche dilettanti subordinati ed  imbeccati da squallidi personaggi di palazzo.  Non hanno mai cercato il contraddittorio ne tantomeno intervistato e/o conosciuto la persona di cui hanno scritto. Un "giornalismo" che asseconda beceri interessi di piccoli personaggi capitati, per caso, ad amministrare una Città, ma, con pochissime possibilità di replicare nei successivi, prossimi, cinque anni.
Dispiace ancora sottolineare che, chiamato ad un confronto, e fissato un incontro, un “responsabile” ci  ripensa e non risponde nemmeno a successivi solleciti telefonici.
Che dire, menomale che altri giovani professionisti del territorio hanno dei “target” ben diversi. Siamo convinti che la stampa “alta” dei Giorgio Bocca, Enzo Biagi, Mauro De Mauro, Pippo Fava e tante altre grandi firme dei nostri giorni, faccia sempre scuola ed esempio.

L’episodio su citato, non a caso, cammina in parallelo con l’ennesimo atto vandalico a danno del lavoro che i volontari del Movimento Popolare Dignità e Lavoro stanno compiendo, da anni , al fine di restituire l’area verde , ex Cral Novaceta, alla Città di Magenta. Da un lato si distrugge un lavoro ed un bene di tutti i Cittadini, dall’altro si attaccano le persone stesse che vi lavorano con passione. Attacchi portati con argomenti vomitevoli e bugiardi e con i metodi mafiosi della vigliaccheria più becera. Un fatto è certo, i mandanti sono gli stessi ed utilizzano una bassa manovolanza.
Una domanda : perché tanta “monnezza” ?  La risposta è una  : Piano di Governo del Territorio.

Mario De Luca

Nessun commento:

Posta un commento