Carovana
Antimafia : dal nostro punto di vista.
Una
“certa stampa” locale ha preso una netta posizione contro un
movimento spontaneo e popolare nato con uno scopo ben preciso, quello
di discutere della presenza di organizzazioni malavitose sul nostro
territorio. Tale posizione, però, non è improntata nè
nella ricerca dell’evento di cronaca, nè nella ricerca delle
motivazioni per cui questi movimenti sentono il bisogno di discutere
di legalità. E’ bene ricordare che tali movimenti
innanzitutto espongono a critiche e a pericolo i loro stessi
componenti.
Quello
che è raccapricciante è che una parte
dell’informazione non solo sottostima il
fenomeno e non ne parla, ma attacca chi invece ne vuole parlare, chi
si assume, con grande coraggio, l’onere di fare nomi e cognomi.
Tutta
la stampa, a fronte di specifiche denunce dovrebbe porsi alcuni
interrogativi, ad esempio com’è possibile che sul nostro
territorio sorgono ipermercati e garden ad ogni 500 metri di strada,
e com’è possibile che quasi sempre, in modo occulto o
palese, dietro le richieste delle necessarie concessioni risultano
persone o gruppi di persone anche con problemi giudiziari. Com’è
possibile che le amministrazioni locali concedono licenze per
costruire di tutto e di più sbandierando ai cittadini lusinghe
di nuova occupazione. Ma vogliamo parlare di quei posti di lavoro
promessi all’atto dell’insediamento del centro il Destriero e
cancellati subito dopo, della precarietà nelle assunzione ai
Bennet, all’Esselunga. Vogliamo parlare dei posti promessi da
Bertola di Ossona oppure alle 270 assunzioni promesse dall’ex
sindaco di Magenta, col risultato di veder costruire una stazione logistica
sulla strada Boffalora, spacciata per fabbrica di cioccolato!
Vogliamo parlare dei cantieri TAV sul territorio di Marcallo, degli
incendi dolosi, del fiume di cemento per i cavalcavia che non servono
a niente. Vogliamo parlare delle speculazioni edilizie sulle aree
Novaceta e Saffa. Ma di cosa vogliamo parlare. Vogliamo parlare dei
sorrisi a 32 denti offerti a “pseudo” imprenditori già
coinvolti in gravi vicende giudiziarie come la bancarotta fraudolenta
o peggio ancora, vogliamo parlare dell’ospitalità offerta
sempre a pseudo imprenditori sponsorizzati da politici pregiudicati,
e non dico indagati, bensì PREGIUDICATI !
Ma
chi è che governa i territori ?
Anche
con la presunzione dell’innocenza, ma un amministratore, un
tecnico, un impiegato comunale, cioè le persone che vivono
quotidianamente il territorio e non si accorgono di queste cose, se
non sono complici o collusi, come è giusto pensare fino a
prova contraria, sono certamente degli incapaci. Ma attenzione, la
“buona fede dell’incapacità”, può durare due,
cinque, dieci anni, ma quando per trent’anni nessuno si accorge di
ciò che accade intorno, il dubbio sorge, ed allora una parte
della stampa cosa fa, anziché indagare sul fenomeno
territoriale, mette alla berlina il volontario, il carovaniere, chi
non riesce a sopportare ingiustizie ed a vedere il nostro tessuto
sociale degradarsi.
Un
esempio su tutti. Nel 2004 il sottoscritto era consigliere comunale a
Magenta, Novaceta venne acquisita da una famiglia di imprenditori
immobiliari, tutti successivamente coinvolti in varie vicende di
bancarotta fraudolenta. Ebbene dai banchi del Consiglio Comunale
Magentino il sottoscritto analizzava e denunciava la pericolosità
e l’inadeguatezza imprenditoriale di quella gente. Fui tacciato da "certa stampa", e ne conservo ancora i ritagli dei giornali, come "fomentatore". Su quegli imprenditori non si volle compiere alcuna
indagine. Sappiamo tutti com’è finita la storia di Novaceta
a Magenta.
Due
osservazioni: come Movimento
Popolare Dignità e Lavoro
ci aspettiamo
che tutte le altre forze politiche, i sindacati, i comitati, le
associazioni e principalmente le istituzioni facciano immediatamente
sentire la loro voce e fornire un supporto attivo alla carovana e
condannare quella stampa che ostenta felicità, “
ottima notizia”
riportava testuale un giornalino web, nell’apprendere che un
carovaniere è stato denunciato da un impiegato comunale. Se è
un’ottima o una pessima notizia lo stabilirà la Magistratura
e nessun altro !
Anche
Nicola Cosentino, da parlamentare, denunciava Roberto Saviano, anche
l’ex ministro degli interni Roberto Maroni minacciava di denunciare
Saviano reo di aver riferito di presenze malavitose sul
territorio lombardo.
E’
necessario schierarsi a favore di chi chiede chiarezza sempre, in
modo netto ed a prescindere. Chi ha il coraggio di parlare di mafia
non deve restare mai solo, ne vale della libertà dell’intera
società, della libertà dei nostri figli, del benessere
dell’intera società.
Mario
De Luca
Movimento
Popolare Dignità e Lavoro
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