sabato 20 luglio 2013

Questo non è un paese normale.


"Il lavoro è stato frantumato, diviso, ha pagato il prezzo principale della crisi. 10 punti di Pil sono passati dalle retribuzioni e dalle pensioni alle rendite e ai profitti. 160 miliardi di euro, un'enormità. C'è chi pensa che è un prezzo da pagare. Non è così, ma non ci si può limitare a sognare …” (Il Manifesto). A difendere il lavoro è rimasto solo Landini, ma per tanti, fra coloro che non hanno il problema del mangiare, è una lingua incomprensibile.
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A Roma è ritornato il movimento dei senza tetto. Tre mila famiglie. Un fiume di persone. Un gruppo ha occupato una clinica dismessa. Non si può pagare una stanza 450 euro dice una giovane donna, non si può, non possiamo perché non abbiamo i soldi necessari per vivere. Giovani coppie sfrattate, anziani con una pensione da fame, gente che non è più riuscita a pagare il mutuo, lavoratori, artigiani, commercianti, che hanno perso tutto. Migliaia di alloggi vuoti, migliaia di persone senza casa. E’ incomprensibile! Spaventoso!
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Dal Governo arrivano solo spot pubblicitari, tante chiacchiere sulle riforme ( di cchè?) e rinvia… imu, f35… Qualcuno dovrebbe spiegare alle larghe intese che non si può rinviare la vita delle persone. Necessitano interventi urgenti per dare alla gente la possibilità di mangiare ed avere un tetto sulla testa. Ci rendiamo conto che per coloro che stanno dentro il palazzo è difficile capire questo discorso, tuttavia necessita che prendano atto della realtà che sta fuori. Possibilmente prima di andare a mare.
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A Padova c è una bambina. Ha nove anni. Mi immagino che si chiami Haisha, come una splendida canzone.
E’ bella come tutte le bambine, avrà gli occhi grandi scuri, come scuri e un po’ mossi saranno i suoi capelli.
E’ nata in Italia parla solo italiano, anzi padovano.
Questa bambina da qualche giorno piange. E’ una campionessa di nuoto sincronizzato. Una piccola grande campionessa. Ma è stata fermata, non può fare gare ufficiali. Non è cittadina italiana. Perché in Italia chi nasce, vive, studia, in Italia, chi sogna in italiano, non sempre è cittadino italiano e non è facile che quando diventerà maggiorenne lo sarà.
Haisha piange, ma, mi dicono, le sue lacrime non sono una priorità, in questo paese.
Io non so cosa siano le priorità, a volte non capisco il significato di questa parola ma quella bambina è in fondo mia figlia, e le lacrime di una figlia, le lacrime di una bambina, devono essere priorità.
Una società che fa piangere dei bambini, che uccide i loro sogni, per colpa di stupide leggi, per colpa di politici nazionalisti che sanno le priorità e ciò che è giusto, è una società arida. E' una società stupida. (goffredo d'antona) 

Graziella Proto *

*Graziella Proto è una giornalista siciliana antimafia. Impegnata, preparatissima, coraggiosa.

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