E' con grande
piacere che apprendiamo che, dopo il Movimento Popolare Dignità
e Lavoro, anche altri intendono costituirsi parte civile all'interno
dell'eventuale processo penale a cui saranno sottoposti le 32 brave
persone che hanno avuto a che fare col disastro Novaceta.
Appena dopo la
partecipata assemblea del 23 gennaio scorso tenuta in viale Piemonte,
il Movimento Popolare Dignità e Lavoro ha già dato
seguito alle prime azioni necessarie per dare inizio ad un iter
giudiziario voluto esclusivamente da un folto gruppo di lavoratori
che nel giugno del 2009 , su esposto scritto (e mi scuso se lo
ricordo, ma lo faccio con grande orgoglio) dal sottoscritto ,
apposero la firma a quel foglio che sarebbe diventato “storico”
dopo essere stato stoico. Un gruppo di lavoratori, da soli, senza
nessun appoggio ne politico ne sindacale, si sono assunti la grande
responsabilità di affermare che quelle persone, che avevano
gestito Novaceta dal 2003 al 2009 , erano dei farabutti ! Ebbene, già
all'epoca, se avesse voluto, qualunque altro soggetto, associazione,
sindacato, partito politico, avrebbe potuto sostenere quell'esposto.
Ma sostenere un esposto, dove si denunciano fatti gravi e dove è
necessario assumersi responsabilità in prima persona, è
cosa molto impegnativa. Tutti, TUTTI, infatti, credettero bene di
restare alla larga da accuse che avrebbero potuto rivoltarsi contro
ed essere denunciati per diffamazione. TUTTI pensarono di mandare
avanti quegli 88 “fessi” , firmatari dell'esposto, tanto la
faccia l'aveva messa quel pazzo di De Luca che diceva queste cose con
ossessiva ripetizione già da diversi anni. Quel gruppo di
lavoratori, fu , da subito, caratterizzato, non da una precisa
appartenenza politica o sindacale ( erano presenti simpatizzanti ed
iscritti a partiti diametralmente opposti – Forza Italia e
Rifondazione, erano presenti iscritti alla CGIL, alla CISL ed alla
CUB ) ma da una convinzione, quella che “quella crisi” era
voluta, ed era traghettata per poter speculare sulle aree. Di
coordinare il tutto se ne assunse l'onere il costituitosi Comitato
Magentino Dignità e Lavoro ( sempre quel pazzo di De Luca )
poiché era necessario ribadire l'assoluta neutralità
politica e la NECESSARIA autonomia operativa, nel momento in cui
nessun soggetto, giuridicamente costituito, come ad esempio qualunque
sindacato ( CGIL, CISL, UIL, CUB o altri ) , si assunse la
responsabilità di apporre, tramite un proprio dirigente, la
firma in calce a quell'esposto.
Questo è un
fatto ! Come è un fatto che, in altre occasioni, Dignità
e Lavoro, su richiesta della stessa CUB, ha concesso di apporre il
logo di quest'ultima, ad esempio, su un Piano di rilancio
dell'azienda, sull'Osservazione al Piano di Governo del Territorio,
lavori eseguiti, con grande sacrificio, esclusivamente dal gruppo
Dignità e Lavoro messosi a servizio esclusivamente degli 88
firmatari dell'esposto ed a servizio della verità.
Si, è vero , siamo orgogliosi che un gruppo eterogeneo di persone ( Gigi, Alfredo,Concetta, Adriana, Teresa, Luciano, Paolo, Orazio, Giorgio, Moreno, Antonio, Vincenzo), tutte aderenti al Movimento Popolare Dignità e Lavoro, in questi ultimi anni, è stato militante sul territorio, organizzando raccolta firme, richieste di consigli comunali, volantinaggio, etc.. ed è stato trainante, in termini d'immagine, anche per altre organizzazioni. Speriamo sempre che, per il bene dei lavoratori, queste si impegnino, principalmente, nei ruoli e nelle funzioni istituzionali per cui sono chiamate a confrontarsi ad esprimersi ed a rispondere.
Si, è vero , siamo orgogliosi che un gruppo eterogeneo di persone ( Gigi, Alfredo,Concetta, Adriana, Teresa, Luciano, Paolo, Orazio, Giorgio, Moreno, Antonio, Vincenzo), tutte aderenti al Movimento Popolare Dignità e Lavoro, in questi ultimi anni, è stato militante sul territorio, organizzando raccolta firme, richieste di consigli comunali, volantinaggio, etc.. ed è stato trainante, in termini d'immagine, anche per altre organizzazioni. Speriamo sempre che, per il bene dei lavoratori, queste si impegnino, principalmente, nei ruoli e nelle funzioni istituzionali per cui sono chiamate a confrontarsi ad esprimersi ed a rispondere.
Quanto sopra è
stato compreso dalla stragrande maggioranza dei partecipanti
all'assemblea del giorno 23 gennaio che in massa hanno deciso di dare
fiducia al Movimento Popolare Dignità e Lavoro che condurrà,
fino alla vittoria, un percorso iniziato da quel giugno 2009.
In questi quattro
anni e mezzo ( dalla presentazione dell'esposto in Procura, fino
all'emissione degli avvisi di garanzia ) non abbiamo visto al nostro
fianco, nelle battaglie sopra indicate, ne partiti ne sindacati.
Desideriamo
continuare a lottare con la nostra “pazzia”, con la nostra
caparbietà, ma con la nostra
D I G N I T A' ! Tutti
insieme, tutti quelli che hanno “creduto” possibile una pazzia
già dal 2009.
Infine, è un
bene che altri si costituiscano parte civile, ma “parte civile”
significa , principalmente, civiltà, onestà, rispetto
per gli altri, rispetto dei ruoli, rispetto per il lavoro altrui.
...speriamo bene !
M.P.D.L.
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