sabato 28 maggio 2016

…Brioche e…palloncini rosa !

In Francia, al popolo affamato, durante una rivolta dovuta alla mancanza di pane, sembra che Maria Antonietta, regina consorte di Francia come sposa di Luigi XVI, avrebbe pronunciata la seguente frase :  “S’ils n’ont plus de pain, qu’ils mangent de la brioche ! “ ( se non hanno più pane, che mangino brioche ! ), nel più totale disprezzo delle pur minime esigenze del popolo francese e convinta che il mondo fosse solo quello a cui ella apparteneva, quello dei reali, dei nobili, dei ricchi !
Tale convinzione fu poi la causa del suo tra…collo !
Ho visto, giovedì scorso una Magenta addobbata di rosa, tanti nastri e tanti palloncini. Sembrava una “bomboniera” !  Via Roma, piazza Liberazione e parte di via Milano tirate a lustro e letteralmente invasa da tanti bambini con le loro “manine-bandierine” e tanta gente entusiasta. Ma entusiasta di che?, di cosa? Forse di vedere tante automobili ( la carovana rosa ) che pubblicizzavano : La Gazzetta dello Sport , Enel, Mediolanum, Algida, Euro Spin, 3.it, Bio Presto, Honda, Rovagnati, Festina, Pinarello, Bosch Service, Birra Moretti, Segafredo, Kawasaki, Kask, e tantissimi altri sponsor. Che bello !!!
Una vera festa dello Sport, anche se di biciclette e ciclisti-atleti non si è visto nemmeno l’ombra ! Questi ultimi “passavano” da tutt’altro luogo ed in altro orario. Chissà come sono restati contenti tutti quei bambini che non hanno potuto nemmeno vedere da lontano Nibali, Scarponi, Cunego, Moser e poi Valverde, Chaves, e tutti gli altri.  Beh , li avranno visti in televisione una volta tornati a casa!  L’importante sono le “brioche ed i palloncini rosa “, perché la gente è contenta così. Poi, a pochi metri di distanza, appare un’altra parte di Magenta, forse un poco più trascurata. Aree abbandonate ed esposte al degrado. Siti industriali dismessi e “custodi gelosi” di inquinamento. Montagne di amianto friaribile fuori da ogni controllo possibile. Responsabilità e competenze confuse tra equilibrismi e palleggi circensi. Disagi sociali sotto gli occhi di tutti. Eppure per Magenta “ è passato “ il  Giro d’Italia, ed il termine “passato” mi ricorda un aneddoto di alcuni anni fa : Un lavoratore di un’azienda magentina, spesso, nei giorni di riposo lavorativo, si recava a Milano per visitare la grande Città. A sera, un po’ allegro, quando era ora di tornare a casa, si recava a Porta Garibaldi  chiedendo al personale delle F.S. se il treno Milano-Novara “passasse” per Magenta. Gli veniva risposto di sì, e lui  su quel treno, scendeva puntualmente a Novara. Disperato, chiedeva al personale F.S. di Novara se il treno per Milano “passasse” per Magenta. Gli veniva risposto di sì, e lui su quel treno, a fine corsa , si ritrovava nuovamente a Milano. Quel treno, “passava” per Magenta, ma non si fermava, proprio come il Giro d’Italia.  Forse, per la nostra Città sarebbe ora di una seria fermata di riflessione, con meno palloncini e più pane, e ridare , a quei bambini  “la speranza di vedere un giorno i loro campioni !”

Sik-Sik



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