Nel
giugno 2012 il Movimento Popolare Dignità e Lavoro
insieme a Comune Solidale presenta all'ufficio protocollo del Comune
di Magenta una richiesta di Consiglio Comunale aperto con la
motivazione di convocare i soggetti interessati allo smantellamento
dello stabilimento Novaceta poiché gravi inadempienze
sono state e continuano ad essere commesse, durante la fase di
demolizione, con pericolose ripercussioni sulla salute dei Cittadini,
poiché scarsa o nulla attenzione veniva dedicata alla fase di
bonifica di materiali pericolosi.
Già
nel dicembre 2011 il Movimento Popolare
Dignità e Lavoro, tramite gli
attivisti del gruppo, effettuarono un blitz all'interno dello
stabilimento e documentarono gravissime irregolarità. Fu
richiesto l'intervento della Polizia Locale che documentò e
confermò quanto già in precedenza documentato dal
Movimento Popolare Dignità e Lavoro.
Si certificò che era assente una
mappatura dell'amianto,
si verificò la presenza dello stesso amianto in condizioni
tali da essere ritenuto estremamente pericoloso, si certificò
la presenza di circa 40.000 litri di infiammabilissimo acetone in
contenitori interrati, la presenza di innumerevoli fusti di sostanze
non etichettate e classificate.
Insomma,
all'interno dello Stabilimento Novaceta, giaceva una vera e propria
bomba ecologica.
Il
Movimento Popolare Dignità e Lavoro continuava a
presentare esposti all'ASL, all'ARPA, ai Carabinieri
denunciando puntualmente ogni irregolarità. La speranza ,
nell'interesse dei Cittadini, era quella di poter presentare ogni
dettaglio all'opinione pubblica, tramite appunto un consiglio
comunale aperto dove, ogni soggetto, in primis la proprietà
delle aree e la società incaricata alla demolizione
presentassero un piano di bonifica e lo rendessero
pubblico
e trasparente.
I
continui solleciti fatti dal Movimento Popolare Dignità e
Lavoro all'amministrazione comunale hanno prodotto solo due
sterili incontri con l'assessore competente.
A
distanza di un anno il Movimento Popolare Dignità e Lavoro
ha presentato un secondo protocollo all'Amministrazione Comunale,
accompagnato da ulteriore documentazione comprovando lo stato di
estrema pericolosità prodotta a seguito della demolizione
incontrollata dello stabilimento.
A
metà dello scorso luglio il Sindaco ha pubblicato
un'ordinanza dove sostiene che a fronte di supervisioni da
parte
degli enti preposti (VV.FF., ASL, ARPA , etc) alcuni edifici devono
essere abbattuti poiché pericolosi per le persone e per
l'ambiente ( dice due anni dopo quello che il Movimento aveva già
denunciato ). Per poter far questo viene nominato un direttore
lavori pagato dalla proprietà delle
aree !
In
poche parole, chi decide come dovranno essere eseguiti i lavori e chi
li esegue, sono la stessa persona. Non vogliamo che l'occasione delle
“affrettate” demolizioni possa comunque interferire con i
prossimi futuri programmi del PGT.
Il
Movimento Popolare Dignità e Lavoro organizza per
l'intera giornata di sabato 24 agosto prossimo, in viale Piemonte, una
raccolta firma per sollecitare l'Amministrazione Comunale ad un
confronto tra le istituzioni ed i Cittadini da svolgersi nell'ambito
di un Consiglio Comunale Aperto a tutta la cittadinanza.
Con
l'occasione, sabato 24 agosto prossimo, il Movimento Popolare
Dignità e Lavoro informerà i Cittadini sui reali
pericoli per l'ambiente e sulle attuali condizioni di sicurezza
dell'aria ex Novaceta.
M.P.D.L.
Ciclostilato
in proprio : Movimento Popolare Dignità e Lavoro- Viale
Piemonte 66 , Magenta (mi )
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