La proprietà delle aree
Novaceta, badate bene non dell'attività produttiva, ma delle
aree, è passata per mano da immobiliaristi ( Cimatti,
Ligresti ) a banche ( Unicredit-Palenzona ) a soggetti che
acquisivano aziende per richiuderle, almeno una dozzina, ( gruppo
Lettieri ). Tutti questi soggetti, tutti, sono stati
interessati da procedimenti giudiziari che vanno dalla bancarotta
fraudolenta in poi. Alcuni sono passati per le patrie galere. Altri
hanno, pendenti, decine di processi. Nessuno di questi "benefattori"
ha rilevato LA FABBRICA per fare impresa e continuare l'attività
produttiva. Hanno acquistato, passandosela di mano in mano, la
proprietà delle aree, delegando a società prestanomi e
fantocci l'attività produttiva, poichè era questa CHE
DOVEVA FALLIRE e liberare le aree su cui erano previste, da tempo, le
più becere speculazioni. QUESTI SONO I PERSONAGGI con cui si
è avuto a che fare negli ultimi sei anni di vita di Novaceta.
Dopo che hanno raggiunto lo scopo ( con complicità politiche
), quello di fermare la fabbrica ( MAI IN CRISI DI PRODUZIONE E
VENDITE ), quella gentaglia, NELLE SEDI ISTITUZIONALI ( Provincia di
Milano ) giurava di mettere in sicurezza la fabbrica, di bonificare
le aree, mentre invece , già dal dicembre 2011, stavano
smantellando, con tutta la presenza massiccia di amianto e di tante
altre sostanze pericolose. Non c'era alcun piano di bonifica, tant'è
vero che solo successivamente, a seguito di un blitz all'interno
dello stabilimento ad opera dei componenti il Movimento
Popolare Dignità e Lavoro, la Polizia Locale,
chiamata dal Movimento, certificò situazioni di una gravità
assoluta. Avete capito ? smantellavano le macchine in presenza di
amianto e di altre sostanze inquinanti e di quei smantellamenti non
si sa più nulla ! Dopo l'azione di forza del Movimento ( un
nostro compagno fu anche fermato e tradotto in caserma dai
carabinieri ) e successivo report della Polizia Locale, intervenne
anche ARPA ed ASL a cui, però, il Movimento aveva già
da tempo fatto le dovute segnalazioni ! Questo è il panorama
in cui il solo Movimento Popolare Dignità e Lavoro si è
venuto a trovare ed agire da solo ! Nella nostra battaglia abbiamo
avuto contro tutti : Proprietà, Politica, Sindacato,
Istituzioni.
Oggi il segretario del PD ( ma che ci
azzecca ! ) parla di “strumentalizzare la storia, purtroppo
triste”, ma , anche lui, cosa ne sa ? Ma cosa dice ? Perchè
non dice, per quale motivo , l'amministrazione comunale decide di
“rimuovere” l'amianto, attraverso una strana procedura ( quella
di abbattere gli edifici ) il cui percorso tecnico viene affidato ad
un consulente pagato da quella gentaglia ( la proprietà )
precedentemente menzionata.
“Anche
il Partito Democratico auspica un dibattito sulla questione e su
questo l’Amministrazione comunale ha più volte assicurato
che verrà organizzato al più presto un incontro
pubblico “, questo è quanto
dichiara il segretario PD, stessa frase di tutti i singoli componenti
della Giunta. Frase fatta, ripetuta fino allo spasimo, dettata e
ordinata da uno solo, il nuovo unto magentino ! Ma ci dica, invece,
il Segretario, il perchè non si vuole fare un consiglio
aperto dove si possa decidere se e perchè gli interlocutori di
questa “triste” , pericolosa per i cittadini, e squallida
storia, devono essere i personaggi di cui sopra. Dove potrebbe essere
ancora possibile apporre correttivi alle procedure, dove, ad esempio,
si potrebbe dire cosa farne, successivamente di quelle aree, dove
potrebbero essere effettuati seri controlli ambientali, ad esempio
carotaggi del terreno, analisi delle acque nei sette pozzi esistenti.
Dica pubblicamente se questi passaggi, indispensabili per conoscere
lo stato di pericolosità di quelle aree, sono stati fatti. Ci
smentisca pubblicamente con argomentazioni, prove e test di avvenuta
bonifica.
Com'è possibile fidarsi di chi ( la proprietà ) ha già smantellato , e chissà dove, ha già
imboscato sostanze pericolose. Ma con quale criterio si può
affermare che “al più presto verrà organizzato un
incontro pubblico “. I buoi
sono scappati da tempo. Oggi sono rimaste solo le “vacche” e “le
bufale”, ma almeno non facciamo scappare anche loro !
Mario
De Luca
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