venerdì 18 luglio 2014

...ahia....ahia...ahia..! ...no Unicredit ? No party !

Grandissima soddisfazione, finalmente l'assessore Salvaggio, tramite un'intervista rilasciata all'Altomilanese e pubblicata oggi (18 luglio) dichiara pubblicamente di dare seguito alle proposte del Movimento Popolare Dignità e Lavoro che, in più occasioni, ed anche nelle sedi istituzionali, aveva suggerito. Il riferimento, in particolare, è una riunione avvenuta in Comune all'inizio di quest'anno, presente, oltre l'assessore Salvaggio, anche la Presidente Preti, la Consigliere Mengoni e cinque esponenti del Movimento. Bene, durante quell'incontro, l'assessore distribuì fotocopie di un verbale relativo ad un incontro, fatto di lì a qualche giorno prima, dove il curatore fallimentare di Enercell (Centrale Termoelettrica), a seguito di falliti tentativi di vendita della stessa centrale, dichiarava di essere disponibile a cederla a costo zero, purchè chi l'avesse rilevata avrebbe dovuto prendere in carico anche l'onere della bonifica.

Un piccolo passo indietro: In altre riunioni, anche pubbliche, il Movimento l'anciò l'idea che due aree, interne al perimetro ex Novaceta, avrebbero potuto essere considerate come due enormi capitali per il territorio magentino. Il primo era rappresentato dall'area CRAL, il secondo dall'area su cui sogeva proprio la Centrale Termoelettrica.

Durante l'incontro su menzionato, e proprio in merito all'area ex Centrale Termoelettrica, il Movimento, cogliendo positivamente la proposta del curatore fallimentare, spiegò ai presenti che, ad esempio, prendere l'area ex Centrale, avrebbe potuto essere, finalmente, un'enorme occasione per lavorare su un progetto che avrebbe visto il recupero di macchine, presenti in quella centrale, e allestire un fenomenale Museo Tecnologico. Il Movimento spiegò (e ricordo con sincero e vivo piacere l'attenzione e lo sguardo di assenso della D.ssa Mengoni ) che quella Centrale custodiva “tesori” tecnologici e vanti dell'industria Italiana, in particolare Lombarda ed ancora più specifico, del territorio. Parlammo infatti di Generatori di vapore (Ansaldo S.p.A.) , di Turbine (Franco Tosi S.p.A.) , di motori (Marelli S.p.A.), di impianti per la demineralizzazione delle acque (Bono S.p.A. praticamente di macchine prodotte in Italia e vendute in ogni parte del mondo. Gioielli tecnologici, ancora oggi ammirati ed invidiati. Macchine enormi, gruppi turbine-alternatori grandi come un appartamento. Il Movimento spiegò, in dettaglio, che erano macchine perfettamente conservate e che avrebbero anche potuto essere messe in servizio Il Movimento spiegò che il progetto del Museo Tecnologico (unico, per il suo genere, in Italia ) avrebbe potuto chiamare sul territorio tantissimi visitatori (un esempio analogo , in Europa, è presente in Gemania e raccoglie oltre due milioni di visitatori ogni anno ) e risolvere anche il problema amianto, poiché il pericoloso minerale sarebbe stato rimosso solo dalle zone compromesse, mentre il rimanente, comunque continuamente monitorato, avrebbe potuto essere rimosso, in completa sicurezza, secondo un piano di intervento distribuito in più anni e magari utilizzando i finanziamenti e le entrate eventuali di un Museo attivo e aperto ai visitatori. In questo caso, lo smaltimento amianto sarebbe stato autofinanziato e quindi nessun onere aggiuntivo avrebbe interessato le casse comunali.

Bene, l'assessore Salvaggio, ci ha fatto attendere, ma infine ha compreso la validità della nostra proposta ed ha “addirittura pensato” di rilevare l'area ed ha “già avviato i contatti con la Regione Lombardia per capire se ci sono oppure no gli estremi per accedere ai fondi destinati alla bonifica”. (chiediamo all'assessore se gentilmente fa sapere chi è l'interlocutore in Regione, poiché il Consigliere Del Gobbo, a cui successivamente si fa riferimento, e da noi oggi interpellato, dichiara di non aver mai parlato con l'assessore Salvaggio in merito alla questione “ per accedere ai fondi regionali....e ...collaborare con noi ....per raggiungere questo importante obiettivo per la Città”. ).

Siamo comunque contenti poiché i nostri sforzi, la costanza nel mantenere vivo l'interesse sulla questione, la presenza continua e costante sul piazzale Novaceta, hanno portato, e va ricordato a chi ha la memoria corta, anche all'acquisizione da parte della Procura di Milano, a seguito di una nostra denuncia, di atti tali da emettere 33 avvisi di garanzia contro le precedenti proprietà per bancarotta fraudolenta e per aver prodotto il dissesto dell'azienda. I nostri sforzi, a salvaguardia della salute pubblica, ha prodotto ulteriori denunce alla Procura di Busto Arsizio, in merito alla presenza massiccia ed alla anomala manipolazione dell'amianto.

E' bene ricordare, che il Movimento è stato oggetto, fino a qualche giorno fa, di attacchi diretti da parte di chi sosteneva, invece, di un “impegno Unicredit nello smaltimento amianto “, parlava di “aver completato le fasi di bonifica 1 e 2 ( ? ) e che era in corso la 3 ( ??? )”, di chi, informato da fax e fotografie che riprendevano, dall'interno del sito, il degrado amianto, diceva di non prendere in considerazione segnalazioni “anonime” che mostravano, invece, inequivocabilmente amianto frantumato sui viali e vasche d'acqua piene delle stessa fibra.

Siamo veramente contenti che, l'assessore, anche se in ritardo, “ha capito”, che Unicredit non rispettava alcun programma di smaltimento amianto ne adottava mezzi coerenti con operazioni così complesse, per cui si è deciso di “avviare le procedure per sanzionare Unicredit, proprietaria dell'immobile”, poiché “ i termini per la rimozione dell'amianto dall'area sono scaduti nei primi mesi dell'anno”.

Siamo veramente contenti che l'assessore Salvaggio ed il Sindaco abbiano preso in considerazione la possibilità di “rendere l'area pubblica“ , e siamo ancora più contenti poiché tali dichiarazioni sono arrivate (solo) undici giorni dopo che i Sigg. Morabito e Del Gobbo, nelle vesti ufficiali di capi-gruppo in Comune ed in Regione, a seguito di un incontro (questa volta si che c'è stato davvero ! ) con il Movimento Popolare Dignità e Lavoro, a loro volta, hanno promesso di presentare , nei rispettivi consigli, mozioni che riguarderanno la possibilità di esproprio dell'area ex Cral.

Siamo contentissimi, poiché le proposte ed il lavoro del Movimento , che nel frattenpo sul tema ha coinvolto e raccolto firme di oltre 1300 cittadini, è stato considerato e premiato in modo esattamente bi-partisan.

Il Movimento attende, adesso, di essere chiamato a partecipare a tutti quegli incontri mirati al buon fine della questione Cral e di quella relativa alla Centrale Termoelettrica, certo che potrà continuare a fornire utilissime indicazioni e proposte al fine di rendere il nostro territorio più vivibile e, principalmente, recuperare qualche posto di lavoro (per ridarlo a chi gli è stato sottratto con la frode) con l'eventuale gestione di due possibili attività.

Siamo, infine, poco contenti e sdegnati per il fatto che qualcuno tenta di assumersi la paternità di iniziative e proposte che sono state e sono tutt'ora patrimonio esclusivo degli aderenti il Movimento che conducono da soli, da ormai troppi anni, una lotta di civiltà e giustizia.


MPDL
     Particolare di palettatura di una turbina vapore

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