Leggo nei vostri occhi una grande delusione, leggo però un
grande coraggio ed una grandissima voglia di non trasmettere lo sconforto al
compagno che vi è vicino. Questo è molto bello.
Per due mesi avete lavorato con determinazione e passione,
sorretti da un sogno “giusto”, ma oggi dovevamo andar via. Certamente manca
ancora un perché, forse ne manca più di uno, ma c’è una certezza, quella che
con il vostro lavoro, con il vostro entusiasmo avete fatto diventare il “perseguire
il Bene Comune “ una cosa semplice ed avete dato un esempio di civiltà.
Personalmente mi scuso con tutti voi per non essere riuscito
a raggiungere i risultati a cui ognuno di noi, legittimamente, mirava, ma, in
questo momento dovevamo andar via pur restando disponibili a rientrare quando
sarà restituita dignità ed autonomia al progetto.
Adesso tocca ad altri. Tocca a chi ha responsabilità sul
territorio far si che il lavoro e l’entusiasmo di un gruppo di persone perbene
non venga spento dagli interessi, dalla inettitudine e dalla incapacità di chi
il “bene comune” lo DEVE perseguire istituzionalmente. Noi abbiamo tutta la
pazienza necessaria per attendere, e ci saremo ancora !
Grazie “ragazzi”.
Mario
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